Alla scoperta del Nilo

Inizialmente eravamo un po’ scettici. Scegliere una crociera organizzata nei dettagli non è proprio nel nostro stile, ma alla fine il bilancio è più che positivo. Per vistare i paesi della riva est e ovest del Nilo, considerando che in Egitto bisogna assolutamente girare scortati dalla polizia, è meglio scegliere un tour organizzato. Che...
Scritto da: carcemat
alla scoperta del nilo
Partenza il: 06/01/2008
Ritorno il: 14/01/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Inizialmente eravamo un po’ scettici. Scegliere una crociera organizzata nei dettagli non è proprio nel nostro stile, ma alla fine il bilancio è più che positivo.

Per vistare i paesi della riva est e ovest del Nilo, considerando che in Egitto bisogna assolutamente girare scortati dalla polizia, è meglio scegliere un tour organizzato. Che poi il tour operator vi faccia fare orari impossibili e vi tenga in aeroporto 5 ore, questo è un altro discorso che preferiamo non affrontare! Insomma, veniamo alla parte interessante del viaggio.

La nostra prima tappa è stata Luxor, precisamente la riva Ovest, caratterizzata dai templi funebri, proprio perché è la riva del tramonto. Sosta panoramica ai Colossi di Memnone, imponenti statue gemelle che rappresentano Amenhotep III (XV secolo a.C.) in posizione seduta, con le mani sulle ginocchia e lo sguardo rivolto a est, verso il fiume e il sole nascente. Le statue sono formate da blocchi di quarzite che fu scavata probabilmente a Giza o a Gebel el-Silsileh, a 60 km a nord di Assuan. Raggiungono un’altezza di 18 metri, comprese le piattaforme di pietra su cui sono costruite. Abbiamo giusto il tempo di scattare qualche foto, anche perché la visuale è un po’ deturpata dalle impalcature per il restauro (non è la prima volta che ci capita questo scherzetto! Vedi in India… la facciata dell’Haava Mahal).

E poi via verso l’imponente tempio di Medinat Habu che con la vivacità dei colori dei suoi geroglifici, ci trasmette tutta la creatività e la ricchezza di un popolo vissuto più di tremila anni fa.

Tappa successiva alla Valle dei Re, dove si trovano le tombe dei faraoni. È un peccato non poter visitare quella di Sethi I che ci hanno detto essere quella meglio conservata, ma proprio per questo si vuole evitare che l’umidità apportata dai respiri dei turisti rovini i colori. Infine, prima di tornare alla motonave, ci fermiamo al villaggio degli artigiani, questo è ovviamente un escamotage per tentarci con qualche souvenir locale, ma ci dà soprattutto la possibilità di venire a contatto con la gente del posto, vivere un po’ la strada e sentire il richiamo del muezzin per la preghiera della sera.

Comincia la navigazione e il giorno successivo, dopo aver attraversato la chiusa di Esna, arriviamo a Edfu per visitare il tempio dedicato a Horus. Raggiungiamo il tempio con cocchieri e carrozza (il business del posto), ma se posso dire la mia, non perdetevi una passeggiata per le vie della città, in particolare nel bazar del centro, poco turistica ma molto affascinante.

Si prosegue poi verso Kom Ombo e arrivare qui con la nave, ci offre la vista del tempio illuminato che si erge su un piccolo promontorio. La visita al tempio la faremo successivamente, risalendo il fiume.

Arriviamo poi ad Aswan dove visitiamo la Grande Diga e il tempio di Philae, dedicato alla dea Iside, dea dell’amore, della fertilità e della rinascita. A fine pomeriggio abbiamo optato per un tour panoramico in barca a motore sul Nilo, per ammirare l’Isola Elefantina, il Mausoleo dell’Aga Khan, con il giardino botanico ed i colorati villaggi nubiani costruiti lungo le sponde del fiume. Questi villaggi sono abitati da bambini nubiani che vi chiederanno soldi o caramelle ad ogni angolo, ma diciamo che fa un po’ parte della “cultura” locale! L’indomani ci aspetta una sveglia notturna. Dobbiamo percorrere il deserto in autobus (per lo meno ci godiamo l’alba) per raggiungere Abus Simbel, per la visita del tempio che Ramsete II fece completamente scavare all’interno di una montagna, per celebrare le sue gesta e la sua gloria e del tempio che lo stesso faraone dedicò all’adorata moglie Nefertari.

L’altra importante tappa è poi quella a Il Cairo, per questo dobbiamo prendere un volo notturno. Arriviamo alle prime luci del mattino, ansiosi di visitare le Piramidi e la Sfinge. Rimaniamo un po’ delusi dal cielo poco limpido che sovrasta le Piramidi, ma purtroppo l’inquinamento atmosferico è presente anche qui.

In ogni caso queste meraviglie ci lasciano a bocca aperta. Facciamo anche una veloce visita al museo che contiene la Barca Solare di Cheope, una delle imbarcazioni più antiche del mondo. Fu scoperta dagli archeologi nel 1954 nella piana di El-Ghiza, in una fossa sul lato sud della Grande piramide. Racchiusa in una camera ermeticamente sigillata, la barca era scomposta in 1224 pezzi, il cui legno si è conservato intatto per più di 4600 anni. Per ricostruirla sono occorsi 13 anni. Ci sbizzarriamo poi con le foto al fianco della Sfinge, figura mitologica, rappresentata come un leone disteso a terra. Alla testa viene attribuita la rappresentazione della figura del sovrano, ovvero il faraone.

Ritornando alla nave, si riprende la navigazione. Risaliamo il Nilo e dopo una breve tappa a Esna arriviamo a nuovamente a Kom Ombo, il tempio doppio dedicato in parti uguali a Sobek, il dio dalla testa di coccodrillo ed Haroeris, altro nome del dio falco. L’ultima visita poi è a Luxor, sulla riva est si affacciano infatti gli affascinanti templi di Luxor e di Karnak.

Sicuramente il fascino di questi siti è indiscusso. Altrettanto lo sono i paesaggi che potrete ammirare durante ogni momento di navigazione. All’alba come al tramonto, le rive del Nilo ci hanno lasciati a bocca aperta. I colori, la vegetazione, il silenzio surreale sono unici e hanno reso una vacanza che pensavamo un po’ “tradizionale” veramente entusiasmante.

A chi si preoccupa per le levatacce e le escursioni faticose, siamo pronti a confermare che i tratti percorsi a piedi sono veramente pochi e che in un periodo come il nostro (gennaio), la temperatura è davvero gradevole. È vero, la mattinata ci si sveglia abbastanza presto, ma di tempo per il riposo ce n’è davvero in abbondanza! Tutte le foto e altre informazioni sul viaggio su www.Onetwotrip.It



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