La Nostra Copenaghen

Eccoci qui, come sempre di ritorno da un viaggio, cerchiamo di lasciare nero su bianco le nostre impressioni e raccontare in breve (quasi mai ci riusciamo però) i luoghi appena visti. E’ da parecchi anni che cerco di convincere mio marito a portarmi in Birmania per le festività natalizie ma anche questo anno non ce l’ho fatta, così la...
Scritto da: Sara80
la nostra copenaghen
Partenza il: 26/12/2009
Ritorno il: 02/01/2010
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Eccoci qui, come sempre di ritorno da un viaggio, cerchiamo di lasciare nero su bianco le nostre impressioni e raccontare in breve (quasi mai ci riusciamo però) i luoghi appena visti. E’ da parecchi anni che cerco di convincere mio marito a portarmi in Birmania per le festività natalizie ma anche questo anno non ce l’ho fatta, così la scelta del viaggio, da effettuarsi come sempre in completa autonomia, è caduta dapprima sulla Lapponia Finlandese ma ci siamo mossi troppo tardi, infatti a ottobre i voli per Rovaniemi avevano prezzi alle stelle e non era più possibile trovare sistemazioni per dormire perché gli alberghi contattati ci hanno spiegato erano prenotati dai tour operator con i viaggi organizzati già molti mesi prima. Così con la mente già pronta ad affrontare il gelo polare abbiamo deciso di rimanere al nord ed effettuare in 8 giorni un tour partendo da Copenaghen e arrivando a Stoccolma. VOLO : abbiamo prenotato agli inizi di ottobre il volo aereo con Easy Jet (con la quale avevo già viaggiato alcune volte in Europa) che a prezzi più che competitivi rispetto alla compagnia di bandiera scandinava ci assicurava l’arrivo e la partenza sui principali aeroporti delle due città (quindi un bel vantaggio in termini di tempo anche rispetto all’offerta di altre compagnie low cost che poi prevedevano lunghi trasferimenti in pullman perché atterravano in aeroporti meno centrali). Partenza 26 dicembre e rientro 2 gennaio spesa complessiva 389 €. ALBERGO : per quanto riguarda invece gli alberghi, dopo aver studiato le locations dei principali punti di interesse che volevamo visitare, come sempre i consigli di tripadvisor senza il quale un albergo vale l’altro, abbiamo prenotato direttamente dai siti degli alberghi stessi, prima contattandoli via mail e poi tramite i loro format di prenotazione approfittando così di promozioni (a Copenaghen tre notti al prezzo di due e a Stoccolma uno sconto del 15% perché abbiamo prenotato in anticipo) pagando in entrambi al nostro arrivo e avendo la possibilità di annullare la prenotazione fino a 24 ore prima. Abbiamo lasciato una notte libera perché non sapendo dove saremmo arrivati con la macchina non ci siamo fidati a fissare la tappa intermedia, così abbiamo avuto più flessibilità e non abbiamo trovato nessun tipo di problema a riservare la stanza arrivando all’albergo alle 16.00. Questo è dovuto principalmente alla bassa stagione, non garantisco che sia lo stesso durante l’estate quando il turismo è più marcato. CAMBIO: entrambi gli stati non hanno adottato come moneta l’Euro ma in Danimarca c’è la corona danese e in Svezia quella svedese, rispettivamente con un cambio a favore dell’euro di 7 e 10. Noi non abbiamo cambiato soldi in Italia ma solo in Danimarca all’arrivo in aeroporto (con un cambio decente ma spendendo un sacco in commissioni) così che in Svezia non abbiamo né cambiato Euro né prelevato con bancomat agli sportelli ma abbiamo sempre e solo pagato con carta di credito anche una semplice mezza di acqua. La carta è accettata ovunque e per poche corone, tutto al più alcuni esercenti provano a dirti che accettano anche Euro senza la pretesa poi che tu glieli dia al posto della carta. AUTO: abbiamo prenotato l’auto i primi di dicembre con Europcar, non solo perché la conosciamo visto che l’abbiamo già usata parecchie volte per i viaggi in Europa, ma soprattutto per gli uffici di noleggio molto comodi rispetto alle nostre esigenze. Abbiamo infatti ritirato l’auto a Malmo South, prima città della Svezia venendo da Copenaghen, dopo aver attraversato il ponte sull’Oresund, e l’abbiamo lasciata in centro a Stoccolma vicino all’hotel Sheraton a due passi dal nostro albergo. Sono uffici piccoli dove è possibile solo ritirare l’auto già prenotata in anticipo, senza possibilità alcuna di modifica o aggiunta al pacchetto prepagato. Noi a Malmo abbiamo cercato di estendere l’assicurazione rendendola Casco (visto che fidarsi è bene non fidarsi è meglio delle strade innevate della Svezia) ma abbiamo dovuto parlare con l’ufficio centrale al telefono, scrivere un foglio di nostro pungo dove appunto chiedevamo l’estensione della copertura che poi l’operatore di Malmo avrebbe inoltrato agli uffici centrali per l’addebito aggiuntivo. Da Malmo è possibile raggiungere Stoccolma in 5 ore di treno, noi siamo stati un po’ in dubbio se noleggiare la macchina o andare in treno non sapendo come avremmo trovato le strade svedesi, ma poi pensando ai posti che non avremmo potuto visitare con il treno ci siamo fatti “coraggio”. ABBIGLIAMENTO: i giorni antecedenti la partenza abbiamo sempre monitorato le condizioni meteo nelle città del nostro viaggio, anche se anche sull’Italia in quel periodo si era abbattuto il vento gelido della Siberia che aveva portato le colonnine dei termometri a toccare i -18° (mai vista una cosa del genere!!!). In ogni caso abbiamo portato con noi abbigliamento pesante che usiamo solitamente in montagna quando facciamo le escursioni o sciamo, come calzamaglia e calzettoni, maglioni di lana pesanti, giacche antivento e ogni altro tipo di accessorio per combattere il freddo. L’unica incognita prima della partenza era data dalle scarpe che pur essendo tecniche erano pur sempre da ginnastica, ma abbiamo rimandato l’acquisto una volta arrivati a destinazione nel caso ce ne fosse stato bisogno, ma così non è stato, si sono sempre comportate benissimo, avremmo invece dovuto acquistare dei piccoli ramponcini da agganciare alle scarpe per scalfire lo strato di ghiaccio che si era formato nelle strade di Stoccolma come abbiamo visto utilizzare da alcuni, ma anche questo acquisto non è stato fatto, abbiamo solo prestato la massima attenzione cercando di evitare capitomboli! E questo è il racconto dettagliato! 1° giorno – SABATO 26 DICEMBRE 2009 La partenza è da Milano Malpensa terminal 2 con volo Easy Jet alle 12.30, così che abbiamo tutto il tempo di partire con calma da casa dopo gli ultimi festeggiamenti natalizi. Lasciamo la macchina al parcheggio Park to Fly che per 37 € (sconto di 3€ perché prenotato anticipatamente via internet) ci costudirà la macchina per 8 giorni. Veniamo accompagnati al terminal dalle navette del parcheggio e facciamo velocemente il check-in ai desk perchè non abbiamo optato al momento della prenotazione per quello on line (visto che ogni servizio ha un costo aggiuntivo). Abbiamo invece pagato per poter avere un bagaglio da stiva che poteva avere un peso complessivo non superiore a 32 kg, mentre quello a mano deve rientrare nelle dimensioni stabilite (sono molto fiscali e le hostess provano le dimensioni) ma non ha nessun limite di peso. Fatto il check-in passiamo i controlli molto rapidamente e ci avviciniamo al nostro gate. Ultimo panino al prosciutto prima della partenza (!!!) e poi in coda per salire sull’aereo visto che anche qui non abbiamo acquistato lo speedy boarding che dà la priorità di salita sull’aereo. Il volo parte in orario ed è al completo, allora non siamo gli unici ad avere optato per il gelo nordico! Arriviamo a Copenaghen all’aeroporto Kastrup alle 14.30, dopo aver visto in fase di atterraggio un sacco di pale eoliche spuntare dalle acque e diversi isolotti, abbiamo anche sorvolato il ponte sull’Oresund, una vera opera di ingegneria. Ritiriamo i bagagli dopo aver attraversato diversi negozi bellissimi dell’aeroporto, e ci apprestiamo a raggiungere la città. Prima cosa cambiamo qualche euro con un cambio non male ma paghiamo parecchio in commissioni, poi acquistiamo alle macchinette i biglietti del treno per raggiungere il centro. Gli sportelli automatici sono comodi, sono in inglese e spiegano come effettuare il pagamento. Unica attenzione: accettano solo carta con cip e inoltre per la prima volta ci scontriamo con la necessità di digitare anche il codice pin della carta di credito (sarà una costante poi nel proseguimento del nostro viaggio). Il biglietto costa 31,50 corone danesi a testa (circa 4,5€), ma è il mezzo più comodo per raggiungere la città per noi che abbiamo l’albergo a due passi dalla stazione. Ci avviamo al nostro binario, prestiamo attenzione ai pannelli lcd che segnalano le destinazioni dei treni in partenza e in meno di 15 minuti siamo arrivati. Usciamo dalla stazione e ci troviamo di fronte il parco divertimenti Tivoli. Proseguiamo verso la piazza del municipio, la Radhaus-Pladsen dove si trova il nostro albergo The Square (spendiamo 2.040 corone, un vero affare visto che una notte è regalata). Non abbiamo difficoltà a trovarlo tanto centrale com’è e dopo aver fatto il check-in andiamo in camera ad appoggiare le valige, siamo al 6 piano con vista Tivoli. Usciamo subito per dare un’occhiata alla città, sono le 17.00 ed è già buio da un bel po’. La piazza del municipio è bellissima, ha un albero centrale decorato e pieno di lucine, e anche il municipio dà il meglio di se per come è illuminato. Decidiamo di raggiungere il Nyhavn, camminando per la via centrale dei negozi, definita Stroget, anche se in realtà è una serie di vie collegate tra di loro che attraversano il quartiere di Indre by, fulcro dell’attività commerciale della città. E’ una bella via, ancora decorata delle illuminazioni natalizie, i negozi sono chiusi, non sappiamo se perché un giorno festivo o perché sono già le 17.00. La passeggiata è piacevole, possiamo vedere diverse attrazioni e attraversiamo piazze fino a raggiungere la centrale Kongens Nytorv, dove quest’anno non è ancora stata allestita la pista di pattinaggio in quanto sono presenti mappamondi alti come una persona e pannelli in cui vengono raffigurate foto da tutto il mondo visto che si è appena concluso il summit sul clima. E’ interessante poterle visionare. Appena attraversiamo la piazza troviamo l’ennesimo banchetto che vende i classici Polser, tipici hot dog danesi. Ci fermiamo e ne prendiamo due farciti con salse e verdure. Non sono male anche se un po’ unti. Da qui finiamo la nostra passeggiata arrivando al porto di Copenaghen famosissimo per il suo lato settentrionale (quello sempre al sole), dove una serie di bar, ristoranti, taverne e caffè sono ospitati in pittoresche casette dai colori vivaci. Camminiamo lungo il canale e facciamo diverse foto a questo bellissimo posto. Non c’è molta gente in giro, c’è parecchio freddo per cui decidiamo di rientrare verso l’albergo e fermarci a mangiare qualcosa. Ripercorriamo lo Stroget e decidiamo di fermarci in un pub lungo Frederiksberggade dove mangiamo benissimo: una bistecca e contorno di patate con una bella birra Carlsberg. Rientriamo in albergo che sono le 21.00, siamo un po’ cotti per la giornata, diamo un’occhiata a internet perché ogni camera ha la connessione internet free per chi come noi ha con se il proprio pc, e poi ci fiondiamo a letto per una bella dormita. 2° giorno – DOMENICA 27 DICEMBRE 2009 Stamattina la sveglia suona alle 7.30, abbiamo molte cose da vedere e poco tempo per farlo! Fuori ancora non c’è molta luce, ma verso le 8.30 il sole cerca di fare capolino dalle nuvole che coprono il cielo rendendolo uggioso e minaccioso di pioggia. La colazione non è compresa nel prezzo della camera (e costa 110 corone a testa), quindi decidiamo di farla fuori, quando ci verrà fame. Partiamo vedendo con la luce lo Stroget fino alla piazza di Gammeltorv e Nytorv (piazza vecchia e piazza nuova), i negozi sono chiusi anche oggi e nelle piazze non si trovano i mercati che vanno raccontando le guide. Vediamo il Domhus, che è la corte di giustizia, e poi ci dirigiamo verso il quartiere latino dove visitiamo la Vor Frue Kirke che è la cattedrale di Copenaghen, per poi spostarci verso l’Università, che è la più antica della Scandinavia, dove di fronte vi sono decine di mezzi busti che raffigurano i migliori studenti che hanno frequentato l’università. Percorriamo un pezzo della Fiolstrade fino ad arrivare alla Saint Petri Kirke che è chiusa ma dall’esterno si capisce lo stampo medioevale che ha l’interno. Da qui riprendiamo lo Stroget passando di fianco alla chiesa di Helligandskirken, fino a raggiungere la parte a nostro avviso più bella dello Stroget: la via si amplia lasciando spazio ai negozi più lussuosi di Copenaghen come quelli di design dal marchio Royal Copenaghen (ospitato nell’edificio più antico di Copenaghen) e Georg Jensen. Da qui proseguiamo per arrivare a Slotsholmen, passando per Hojbro Plads dove vediamo la bellissima fontana con le cicogne (anche se senza acqua) e la statua equestre del fondatore di Copenaghen, il vescovo Absalon. Oltrepassiamo il ponte Hojbro e scattiamo diverse foto al complesso di Christiansborg. Questo è considerato il cuore storico di Copenaghen da cui nacque la città, oggi sede di uffici governativi e reali. Visitiamo il Christiansborg Slot e la sua arena equestre per poi arrivare alla Biblioteca reale. Il giardino antistante l’edificio è in pieno torpore invernale, la fontana ha l’acqua ghiacciata, ma il tutto rende molto misterioso il luogo. La biblioteca è chiusa, quindi facciamo solo un giro fino al diamante nero, l’estensione moderna della biblioteca costruita con vetri neri. Da qui arrivare a Christianshavn è un attimo, attraversiamo Knippelsbro, da cui possiamo vedere la Borsa di Copenaghen, e camminiamo fino a Christians Kirke, una bella ed importante chiesa compressa tra palazzi residenziali e gli edifici della banca danese. Arriviamo anche fino al canale di Inderhavanen da dove vediamo meglio il diamante nero di fronte a noi. Ci assale un languorino e così ci avviciniamo al centro del quartiere fino ad arrivare a Christianshavns Torv, qui troviamo una buonissima panetteria con posti a sedere dove possiamo fare una colazione con i fiocchi anche se ormai siamo più verso ora di pranzo! Proseguiamo nella visita di questo quartiere soprannominato “piccola Amsterdam” a causa degli innumerevoli canali che la attraversano. Noi vogliamo raggiungere l’isoletta caratterizzata per lo più da uno slargo esposto al vento chiamato Gronlands Handelsplads da cui si gode di una bella vista sul Nhyavn. Peccato però che inizi a piovere e così non possiamo goderci più di tanto lo spettacolo. Riprendiamo la via del ritorno percorrendo i canale di Wilders dove sono ormeggiate tantissime barche alcune delle quali ora adibite a case galleggianti. Non possiamo sbagliarci e arriviamo a Vor Frelser Kirke guidati dalla sua guglia. E’ il monumento più importante del quartiere, la sua guglia è caratterizzata da un’imponente scalinata esterna aperta al pubblico in estate, dall’alto si gode di una vista meravigliosa, peccato non poter salire. Entriamo all’interno dell’edificio e rimaniamo abbagliati dalla luce che entra della finestre, ci sono un sacco di dettagli da ammirare come la fonte battesimale, l’altare, il soffitto stellato e soprattutto l’organo posto sull’ingresso principale. Usciamo che il tempo sembra essere migliorato, così ci spingiamo fino a Christiania, proseguendo fino all’estremità di Skt. Anne Gade, salendo sui bastioni dove raggiungiamo Lille Molle, l’ultimo esemplare rimasto di mulino a vento. Scendiamo dai bastioni e ci immettiamo nello stato libero di Christiania, non si possono fare foto, e come noi troviamo tanti altri turisti che camminano nei vicoli della città. Non ci tratteniamo molto perché abbiamo come meta finale della giornata la visita al museo della birra Carlsberg, ma per quel poco che abbiamo visto ci è sembrato un quartiere relativamente sicuro dove i suoi abitanti sono consapevoli di essere “sotto osservazione”. La fermata metro più vicina è su Torvegade. Una volta scesi ci sono le macchinette automatiche al piano prima di quello destinato ai binari, quindi non scendete come noi fino ai binari perché sotto non se ne trovano altre di macchinette e dovete risalire, pur sempre con le scale mobili, ma si perde un po’ di tempo. Le macchinette accettano monete o carta di credito con cip e pin. Il costo per un singolo biglietto (credo duri 1 ora e 30 min dall’emissione) è di 21 corone per la zona 1 e 2 perché il quartiere Vesterbro in cui si trova il museo della birra è nella zona 2. Scendiamo alla fermata di Valby dopo aver cambiato a Norreport. Da qui ci sono 10 min a piedi per raggiungere la fabbrica, il quartiere che attraversiamo è diverso rispetto al centro di Copenaghen, le case sono basse e di mattoni rossi, una vicino all’altra, ci sono molte più macchine anche se le biciclette rimangono il mezzo di trasporto preferito dai danesi. Raggiungiamo il centro visitatori della fabbrica e dopo aver pagato l’ingresso 60 corone a testa siamo pronti per entrare in questo tempio che ripercorre l’elaborazione della birra dall’inizio ai giorni nostri. La cosa che più ci ha affascinato è la collezione di bottiglie di birra proveniente da tutto il mondo, sono più di 16.000 disposte su scaffali di vetro e racchiuse da vetrine, con due dita di polvere sopra, veramente molto caratteristico! La visita dura un paio di orette e si possono vedere anche diversi filmati sulle fasi della lavorazione, con ricostruzioni plastiche e schemi. Alla fine della visita si arriva al bar dove vengono offerte due birre a scelta. Con le nostre birre ci accomodiamo ai tavolini e riposiamo le gambe. Dopo la visita, un po’ brilli ci avviamo verso il centro, prima però passiamo dall’ingresso principale dove ci sono due elefanti che reggono le colonne del portone. Finchè siamo qui attraversiamo il quartiere di Frederiksberg, passando attraverso i giardini fino ad arrivare al castello di Frederiksberg e uscendo vicino alla Frederiksberg Kirke, dove mangiamo un polser guardando la gente pattinare su una pista di ghiaccio improvvisata in una rotonda. Si respira un clima natalizio, anche se stamattina abbiamo visto diverse vetrine cambiare l’allestimento da quello natalizio a quello più blasfemo carnevalesco. Decidiamo di camminare fino al nostro albergo, in fondo non è così lontano e poi il tempo è clemente e non fa neanche troppo freddo, in questo modo possiamo vedere numerose abitazioni eleganti e signorili affacciarsi su viali alberati. Il quartiere vicino alla stazione è pieno di ristoranti, pub e catene di fast food, molto commerciale ma anche molto allegro. Rientrati in albergo ci riposiamo un pò, assistiamo ai fuochi d’artificio di Tivoli dalle finestre della nostra camera e cerchiamo un ristorante dove poter mangiare qualcosa di tipico danese. La scelta ricade sul ristorante Nytorv, in piazza nuova di fronte al Domhus, dove possiamo mangiare un antipasto di aringa i tre versioni di smorrebrod, e due portate principali di carne con contorno di patate e verdure il tutto accompagnato da due birre. Il conto è salato 480 corone, ma quando ci alziamo da tavola siamo contenti di quello che abbiamo mangiato. Rientriamo in albergo sotto un bel cielo stellato. 3° giorno – LUNEDI’ 28 DICEMBRE 2009 Anche stamattina la sveglia suona presto, ma ci attende una brutta giornata di pioggia. Non possiamo fare diversamente e così ci incamminiamo direzione Kastellet. Decidiamo di arrivarci a piedi, in fondo non è così distante e ci mettiamo una mezzoretta a passo da crociera. Arrivati al Nyhavn proseguiamo per Bredgade, vediamo la Marmor Kirken con la sua enorme cupola ispirata a San Pietro di Roma e proseguiamo fino all’incrocio con Esplanaden, vediamo la chiesa di Sant Alban con la maestosa fontana di Gefion e da qui proseguiamo sui bastioni fino a Langelinie, dove su una pila di rocce poste con estrema cura si trova la Sirenetta, il simbolo più famoso di Copenaghen. Eravamo già preparati alle sue dimensioni, ma quando ci si trova di fronte sembra invece grande e bellissima. Facciamo le classiche foto di rito, purtroppo il tempo non è migliorato per cui è tutto un po’ grigio, se non altro siamo gli unici turisti e ce la possiamo godere con molta tranquillità. Proseguiamo camminando sui bastioni che delimitano il Kastellet, l’antica fortezza a forma si stella, oggi adibita a cittadella militare. Arriviamo a vedere il vecchio mulino a vento e finalmente il tempo migliora!! Non piove più e anzi il cielo si sta aprendo. Finito il giro ci riavviamo verso la città in direzione di Rosemberg Slot, il palazzo residenza estiva di Cristiano V, che si trova nei giardini di Kongens Have, che è il parco più antico di Copenaghen. Lungo la strada facciamo colazione in una pasticceria con pasta e cappuccino, e poi riprendiamo la passeggiata. Vediamo la statua di Andersen nei giardini del castello, fino ad arrivare al palazzo stesso circondato da un fossato altissimo. Non entriamo anche se oggi è tutto aperto e vi è la possibilità di vedere anche i gioielli della corona. Facendo il giro del castello vediamo in lontananza la Guardia Reale che sta iniziando la cerimonia del cambio della guardia, infatti alle 11.30 parte dal palazzo di Rosemborg e cammina lungo le strade fino ad arrivare alle 12.00 ad Amalienborg, il palazzo reale. Ci avviciniamo così alle guardie e le seguiamo per un tratto lungo le vie della città. La cosa buffa è che il battaglione composto da 8 guardie si ferma ai semafori insieme alle altre macchine e riparte quando viene verde. Sapendo dove arrivano, tagliamo lungo lo Stroget, oggi affollatissimo e ci fermiamo al Nyhavn a scattare alcune foto visto che è venuto fuori un bel sole che illumina tutti i palazzi. Poi continuiamo verso il palazzo reale quando la guardia sta già procedendo al cambio della guardia che durerà un’altra mezzora, è molto bello, poco turistico e possiamo avvicinarci molto. In questo modo ammiriamo anche il palazzo reale, composto da quattro palazzi disposti intorno alla piazza circolare, da qui un lungo viale porta alla Marmorkirke, creando una bellissima prospettiva. Finito il cambio della guardia ci avviamo al Nyhavn per effettuare il tour in barca dei canali e della città che parte alle 12.45. Paghiamo 60 corone a testa per il tour che durerà circa 60 min, non siamo riusciti a fare quello in lingua italiana, il Linda tour perchè non prevedeva partenze nei giorni della nostra permanenza, pazienza il nostro sarà in inglese. Saliamo sulla barca e ci sistemiamo all’esterno, in modo da vedere meglio tutto, anche se ci sarà una bella arietta! Il tour è molto bello, vediamo praticamente tutti i canali e i quartieri visti in questi due giorni, arriviamo fino alla sirenetta e possiamo rifotografarla con il sole. Le spiegazioni in inglese sono totalmente comprensibili. Unica nota, c’è da prestare molta attenzione ai ponti, alcuni dei quali sono bassissimi e a pelo ci passa la barca, così se qualcuno in fondo sta in piedi rischia di sbattere la testa!!!!! E’ stato veramente bello, la giornata di sole che ci è stata regalata ha reso ancora più bello il tutto! Finiamo il giro e ritorniamo al Nyhavn. Decidiamo di mangiare in un Mc lungo lo Stroget, rimanendo colpiti dai prezzi (in due spediamo più di 20€ per un semplice menu completo!). Il pomeriggio lo dedichiamo allo shopping, nel primo giorno dei saldi, dove tutti sono alla ricerca del loro affare, quindi una grandissima confusione! I negozi sono veramente belli, i prezzi alle stelle anche con i saldi, quelli che più ci piacciono sono di arredamento e designer anche se non compriamo niente visto che poi è da trasportare a casa. Quasi tutti i negozi chiudono alle 17.00 o alle 18.00 così che giunta questa ora, non ci resta che rientrare in albergo per riposarci un po’. Mentre ripercorriamo per l’ennesima volta lo Stroget, vediamo ancora i fuochi d’artificio di Tivoli, veramente belli. Guardiamo anche cosa offre questo parco divertimenti ma non ci ispira e così non entriamo neanche per cena (anche solo per mangiare si deve pagare il biglietto d’ingresso). Usciamo per cena e stavolta ci dirigiamo verso Vesterbro, proviamo all’Hard Rock Cafè, ma l’attesa è molto lunga e proseguiamo, alla fine decidiamo di mangiare in un ristorante (credo sia una catena perché l’abbiamo trovata anche a Stoccolma) chiamato Jensens Bofhus. Mangiamo molto bene, carne e finalmente verdura con possibilità di ampia scelta visto che è a self service e possibilità di “refeel”. Anche questa ultima serata a Copenaghen è trascorsa. Ci è piaciuta veramente molto questa città, ricca di storia e magia, forse questa sensazione è dovuta anche al periodo dell’anno in cui l’abbiamo visitata. Rientrati in albergo effettuiamo il check-out e rifiniamo il tragitto per domani, visto che arriveremo a Malmo in treno. 4° giorno – MARTEDI’ 29 DICEMBRE 2009 Stamattina ci svegliamo con un bel sole che sta salendo all’orizzonte. In pochi passi arriviamo alla stazione e tramite le solite macchine automatiche compriamo i biglietti del treno che ci porterà a Malmo in una mezzoretta. Il biglietto singolo costerebbe più di 70 corone, ma c’è un’agevolazione per le famiglie, al prezzo di 128 corone si può viaggiare in due più due bimbi (che noi non abbiamo!!!!)! Acquistati i biglietti abbiamo un po’ di difficoltà a capire a quale binario dobbiamo scendere, cosa che ci farà perdere per una frazione di secondo un treno in partenza per Malmo. Non ci sono problemi però perché ne parte un altro alle 9.23. Siamo emozionati perché attraverseremo il ponte sull’Oresund, dapprima un tunnel sotterraneo lungo 4 km che conduce ad un’isoletta artificiale, da cui parte il vero e proprio ponte al largo della costa danese, lungo 8 km. Stando sul treno non ci si accorge di questa particolarità ma è lo stesso molto bello il panorama che si scorge dai finestrini. IL RACCONTO DAL TITOLO “LA NOSTRA STOCCOLMA E NON SOLO” PROSEGUE NELLA SEZIONE SVEZIA Buon viaggio a tutti!!! Sara & Marcello


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