Cuba, auto e case particulares

Cuba a Capodanno con l'obiettivo di conoscere la realtà cubana e la sua immensa cultura
Scritto da: elisafede
cuba, auto e case particulares
Partenza il: 28/12/2011
Ritorno il: 09/01/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Il nostro viaggio a Cuba (io e il mio ragazzo) è iniziato il 28 Dicembre 2011 con volo aereo Venezia – L’Havana con scalo a Madrid. Dall’Italia ci siamo occupati solo di affittare l’auto e le prime due notti all’Havana. Aver prenotato la macchina dall’Italia si è rivelata una buona mossa per un periodo di alta stagione, il Capodanno. Ci siamo affidati all’agenzia LovelyCuba con uffici a Milano e a L’Havana (Edificio Bacardi), con la quale abbiamo sottoscritto per soli 28euro anche l’assicurazione medica. Parlando con altri italiani incontrati a Cuba ci siamo resi conto di aver pagato esattamente la metà rispetto a loro, per la stessa categoria di auto! Probabilmente in periodi di bassa stagione si può fare il tutto direttamente a Cuba.

Per quanto riguarda le prime due notti abbiamo prenotato una casa particolare; per tutto il viaggio abbiamo soggiornato in questa sorta di bed&breakfast, avendo la possibilità di vivere direttamente a contatto con i cubani, evitando le location più turistiche dal prezzo eccessivo. In realtà abbiamo quasi sempre cenato nelle case particulares: ottimo cibo (certo la varietà non è così ampia: pollo, filetto di pesce, riso e fagioli, verdure varie…), ottimi prezzi e soprattutto la possibilità di dare un contributo alle famiglie. Bisogna sapere infatti che le case particulares, quelle legali, devono al governo 150cuc ogni mese per ogni camera, indipendentemente dal fatto che abbiano avuto turisti o meno… le cene permettono di arrotondare un po’… circa 8cuc per persona.

L’HAVANA

Arrivati all’aeroporto e scambiati i nostri euro, abbiamo preso un taxi (20cuc) che ci ha portati alla casa prenotata. La consigliamo a tutti! La location è ottima, circa 20metri da Plaza Vieja, la casa pulitissima e la proprietaria, Eugenia, estremamente cordiale e disponibile a fornire qualsiasi tipo di aiuto (Casa Borbolla, Calle Muralla #162 entre Cuba y San Ignacio, Plaza Vieja, casaborbollaeugenia@yahoo.com); la colazione è ottima e abbondante, la sola pecca è che Eugenia non prepara la cena, forse per il fatto che comunque la sera è piacevole passeggiare per la città e fermarsi a mangiare qualcosa. Consigliamo di assaggiare i churros proprio accanto all’ingresso della casa, sono ottimi!

La prima sera stanchi (siamo arrivati verso le 21) abbiamo fatto una breve passeggiata nel quartiere dell’Havana Vieja: va detto che tutta Cuba è sicurissima sia di giorno che di notte, pertanto non abbiate paura ad avventurarvi nelle stradine e nei posti meno frequentati da turisti!

Il 29 abbiamo iniziato il vero tour della città: Havana Vieja e Centro Habana. Sono due delle aree maggiormente visitate e dove si trovano la maggior parte delle attrazioni… noi abbiamo girato tutto a piedi senza fatica, spostandoci ogni tanto con cocotaxi economici. Il fascino dell’Havana è unico: ferma agli anni 50, con auto favolose che intasano le strane, decadente ma viva! L’unico inconveniente sono gli scrocconi che tenteranno di vendervi sigari in ogni modo, EVITATELI e non fatevi impietosire dalle foto dei loro (ma ne siamo sicuri?) bimbi piccoli… sono noti in tutta Cuba per essere dei terribili scrocconi.

Unica concessione da turisti: un pranzo alla Bodeguita del Medio; certo il posto è bello e caratteristico ma il costo del pranzo è eccessivo! Potete al massimo entrarci per un buon monito!

Consigliamo a tutti di addentrarsi all’interno delle case e degli alberghi: i cortili interni sono fantastici e di tanto in tanto compaiono inaspettati pavoni.

Il 30 abbiamo invece visitato la zona del Vedado e il lungo mare (il Malecon). Anche in tal caso vi consigliamo di muovervi a piedi, noi siamo partiti da Plaza della Revolution, e ci siamo spinti fino al lungomare, entrando nel famoso hotel Habana Libre (costruito da Hilton nel 58 e ‘occupato’ nel 59 dai rivoluzionari che ne hanno ovviamente cambiato il nome)… non abbiate paura ad entrare negli alberghi fingendovi clienti, si possono scorgere interni stupendi o pezzi di storia della rivoluzione.

CIENFUEGOS

Il 31 mattina abbiamo ritirato la nostra auto (cinese, rumorosa ma ottima compagna di viaggio) e, con varie difficoltà per uscire dall’Havana vista l’assenza di segnaletica, ci siamo diretti verso Baia dei Porci con l’idea di farci un po’ di mare… va detto che i tempi di percorrenza sono molto più elevati di quelli ai quali siamo abituati, le strade sono spesso mal ridotte e attraversamenti improvvisi di cavalli, mucche, autostoppisti richiedono una velocità moderata!. Ci dirigiamo verso Playa Giron e qui un’amara sorpresa… la ‘famosa’ spiaggia di fronte all’unico albergo, è stata ‘protetta’ da un muro a 20 metri dal bagnasciuga… una sorta di infrangi-onde (uno schifo)… un po’ delusi decidiamo di non fermarci, ma poco dopo la fine dell’albergo troviamo una spiaggetta deserta di sabbia bianca e ci riposiamo li per 1 oretta… prima delle 4 bisogna ripartire per raggiungere Cinfuegos visto che di notte è estremamente difficile guidare!

A Cinfuegos soggiorniamo presso la casa particolare che Eugenia ci ha prenotato dall’Havana… di fatto i ogni posto, i proprietari delle case ci anno indirizzato verso quelli dei posti successivi che volevamo visitare, evitandoci di doverle ricercare e garantendoci la serietà dei proprietari stessi. La casa a Cinfuegos è in stile coloniale, molto carina, e gestita da una deliziosa famiglia (Ebenezer di Lilia y Michel, Avenida 50 #3312, mesta@correodecuba.cu); decidiamo di cenare in casa insieme ad un ragazzo russo conosciuto li e di uscire assieme per la sera di Capodanno che si rileverà fantastica: finiti a bere daiquiri in un ristorante gestito da cubani, trattati come parte della famiglia senza spendere un cuc!

La mattina dell’1, dopo aver smaltito la sbronza del mio ragazzo, giriamo il paesino, veramente carino anche se forse un po’ finto… tutto il centro è stato risistemato e ristrutturato, stonando decisamente con il resto della città!

TRINIDAD

L’1 partiamo alla volta di Trinidad (a colazione i proprietari di Cinfuegos ci hanno prenotato una stupenda casa particolare vicina al centro di Trinidad) con tappa a Playa Ancon. La spiaggia si trova solo a 10km dalla città, è piuttosto tranquilla nel senso che per fortuna non è affollata da bus turistici (c’è solo un albergo ad un’estremità), non ci sono infrastrutture se non una sorta di bar (più che altro una capanna arrangiata) in cui fanno ottime pizzette per un cuc e offrono dei cocchi freschi. La spiaggia è di sabbia bianca, pulita e l’acqua cristallina. In serata raggiungiamo Trinidad… il mio primo impatto è stato un po’ strano… sarà il buio, la puzza dovuta al fatto che il principale mezzo di trasporto è il cavallo…ma al risveglio: uno spettacolo… catapultati in una nuova realtà, una piccola città coloniale fra spiaggia e montagne, con strade acciottolate e colori caraibici… visitatela al mattino presto quando non ci sono turisti! la sera poi ovunque c’è musica! Abbiamo dormito qui due notti (1 e 2 gennaio) alternando città e mare; la casa particulares è favolosa e la proprietaria è una cuoca eccellente (squisiti i suoi gamberi!!!): Hostal Marelis, Restoy Fajardo #89, guille_mary89@hotmail.com.

REMEDIOS

Il 3 mattina partiamo da Trinidad e visitiamo le zone limitrofe, attraversando la bellissima Valle de Ingenios (resti di numerosi zuccherifici abbandonati), facciamo scorta di banane (sono squisite) e ci dirigiamo verso Remedios attraversando la città di Sancti Spiritus… Remedios è una piccola realtà coloniale, famosa per la lotta fra i due quartieri che nel periodo di Natale si sfidano per realizzare il carro allegorico più bello. L’idea è quella di partire per visitare la spiaggia di Perla Blanca… si trova nel Cayo ma non nella parte dei resort bensì nella parte ancora priva di alberghi e di conseguenza strade! Purtroppo il tempo non ci assiste, forte vento e nuvolosi ci permettono solo di vedere questo spettacolo per poi ritornare indietro, a Remedios dove soggiorniamo presso Hostal Buenviaje, calle Andrei del Rio #20, hostal.buenviaje@gmail.com. La casa è davvero molto bella, con un ampio cortile interno dipinto di verde… la cena poi è squisita con un servizio impeccabile. A tutti coloro che vogliono godersi le belle spiagge del Cayo consigliamo di soggiornare qui… il costo di 25cuc a notte per camera (lo stesso di tutte le case, tranne 30cuc all’Havana), l’ottimo cibo, la tranquillità del posto sono decisamente un plus rispetto ai resort superaffollati!

VINALES

Causa cattivo tempo, il 4 mattina decidiamo di dirigerci verso Vinales e la provincia di Pianar del Rio… 6 lunghe ore di macchina… ma già all’inizio della Penisola è evidente che la meta è una sorta di paradiso! Vinales è il cuore di un parco nazionale favoloso in cui pinete si alternano a palmeti, distese piantagioni di tabacco, montagne ricoperte di verde per un paesaggio che toglie il fiato (il tramonto è un momento magico!). Eugenia dall’Havana ci ha prenotato una casa anche qui: Casa Fuster (El Maestro), Calle Orlando Nodarse # 36, daynascorpio99@correodecuba.cu… La famiglia è favolosa… nonna di 80anni, nonno (che diceva sempre “tengo frio”) di 86 anni fumatore di sigari, moglie e marito e due figli (la ragazza di 17 anni una vera forza)… non solo abbiamo sempre cenato con loro, ma passato serate a chiacchierate con loro, mettendo alla prova il nostro spagnolo tentato, arrivando a capire più a fondo la realtà della Revolution, la vita reale di Cuba. Se passate da queste parti… beh, fermatevi in questa casa… El Maestro è un tipo bizzarro, ma di cuore ed estremamente orgoglioso della sua casa e dei suoi mojito, a detta di Federico, sono especial… come pure i cicchetti di rum! Il 4 sera, 5 e 6 rimaniamo qui… abbiamo visitato la graziosa Vinales, il bellissimo parco a cavallo (il parco è patrimonio dell’Unesco; consigliamo a tutti di fare questa esperienza di circa 5 ore che vi porterà a conoscere la realtà dei campesinos locali da dove nascono i migliori sigari cubani), goduto di bellissimi tramonti dall’hotel Eremita (entrate senza timori e chiedete un buon mojito, la terrazza e la piscina posizionate sulla cima di una montagna assicurano una vista mozzafiato). Ci siamo concessi anche una giornata di mare alla Playa Jutias a circa 1 ora di macchina dalla città… un posto veramente bello… unica pecca… la tassa di 5cuc a persona da pagare all’inizio del ponte che unisce questa ex-isola alla terraferma!

PLAYA DELL’ESTE

Il 7 di mattina decidiamo di partire per fare una sosta a Playa dell’Este prima di ritornare il giorno 8 all’Havana per consegnare auto e tornare a casa. Playa dell’Este non è male, nel senso che è un buon compromesso per essere vicina alla città ed è una buona sosta prima del ritorno. Unica pecca: gli italiani che si recano in queste zone con un unico scopo e che si vantano delle loro prodezze!

Anche qui soggiorniamo in una casa particolare molto bella con terrazza enorme, cena deliziosa… la proprietaria di casa ha una piccola cagnolina di 3 mesi con la quale abbiamo giocato per ore… puro relax! Unica note negativa: acari che ci hanno costretto a dormire con tanto di tuta per limitare il prurito.

HAVANA

L’8 ritorniamo in mattinata all’Havana e facciamo tappa a casa di Eugenia per ingraziarla e parlare un po’ con lei, ultima passeggiata in città, pranzo al Jardin dell’Oriente (cibo non ottimo ma prezzi convenienti) e poi in aeroporto dove spendiamo gli ultimi spiccioli in rhum!

Cuba è un posto stupendo che a parer nostro va vissuto a contatto con la gente locale, evitando i resort ed i posti estremamente turistici (altrimenti tanto vale andare ad Ibiza!)… se avessimo avuto giorni in più ci saremo spinti fino a Santiago, ma ad est la condizione delle strade è addirittura peggiore di quella delle zone da noi visitate per cui sono necessarie almeno due settimane per godersela appieno!

Buon viaggio a tutti e buona Cuba!

Hasta l’huego,

Elisa & Federico



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