A Cuba in casas particulares

Viaggio fai da te per conoscere Cuba, i suoi abitanti, il suo mare e il modo di vivere
Scritto da: Antonio1950
a cuba in casas particulares
Partenza il: 08/02/2012
Ritorno il: 24/02/2012
Viaggiatori: 7
Spesa: 2000 €
Cuba è stata per anni la meta dei miei sogni. Finalmente quest’anno sono riuscito a realizzare questo mio desiderio. L’ostacolo che da sempre si frapponeva a questa realizzazione era … la compagnia. Finalmente sono riuscito a mettere insieme un gruppetto di persone desiderose come me di esplorare Cuba. Siamo partiti in 7. Abbiamo prenotato il volo con la AirEuropa ad un costo di € 703,00 (a/r) a persona ai quali vanno aggiunti € 15,00 per un’assicurazione sanitaria che a Cuba è obbligatoria e € 30,00 per il visto. Dopo diverse ricerche via web, abbiamo scelto di iniziare il nostro viaggio, che doveva essere, nelle nostre intenzioni, un’esplorazione non solo di un territorio ma anche del modo di vivere di una popolazione, prenotando il nostro soggiorno in case particolar tramite il sito www.amorcuba.com. Dopo alcune mail, guidati da Diego, l’ottimo webmaster del sito, abbiamo concordato sia il nostro soggiorno per le prime due notti a L’Avana in quattro camere doppie (al prezzo di CUC 25 cadauna) presso Hostal Concha (http//concha-renta.galeon.com/) sia il transfert dall’aeroporto alla nostra residenza cubana (altri 35 CUC complessivi). Nota positiva: l’accordo è stato via mail senza nessun esborso preventivo da parte nostra. Siamo arrivati quasi puntualmente alle 20,12 locali (l’arrivo era previsto per le 19,30) e abbiamo trovato Pablo, il nostro taxista, ad attenderci ed a portarci a destinazione. Ci siamo sistemati nelle nostre stanza, un po’ spartane ma pulite e, affamati, siamo andati a mangiare nel ristorantino Da Antonia collegato alla nostra residenza al quale si accede senza uscire. E’ stato un primo impatto … ottimo. Ho mangiato la miglior aragosta di tutta la vacanza (12 CUC). Sempre nello stesso posto la mattina dopo abbiamo fatto un’abbondante colazione a base di frutta tropicale mista, frullato, frittata, marmellata di mango , caffè (5 CUC).

Alle 9 ci è venuto a trovare Alejandro, il referente di amorcuba.com a L’Avana. Abbiamo cercato insieme di organizzare il nostro viaggio. Facendoci guidare dalla sua esperienza, rinunciamo a raggiungere Santiago perché è troppo lontano (circa 850 km) e decidiamo di visitare Viňales, Cienfuegos, Santa Clara, Trinidad e Moròn: praticamente un itinerario che prevede sia la visita di città che escursioni al mare. Una volta fissate orientativamente le notti di permanenza in ogni località, Alejandro si preoccuperà di farci trovare le casas particulares. Altro servizio che si rivelerà in seguito molto utile ed economico è la proposta che ci fa di spostarci in taxi ad un prezzo, da concordare di volta in volta con il tassista, ma che non sarà mai superiore ai prezzi praticati da Viazul (la locale organizzazione di pullman). Tutto questo servizio ci viene offerto da Alejandro gratuitamente (ovviamente sarà, penso, ricompensato da coloro che ci ospiteranno, ma aver già previsto di non doversi mai preoccupare dell’alloggio è una cosa che da una particolare tranquillità).

in giro per la città

Inizia la nostra esplorazione di L’Avana. Scopriamo di aver dormito in una zona abbastanza centrale (il Vedado) a due passi dall’università ed a 200 metri dall’Habana Libre un enorme albergo che dopo 9 mesi dalla sua ultimazione, fu requisito e divenne proprietà statale. Per noi è stato il punto-internet a L’Avana. Seguendo le indicazioni della nostra guida (l’ottima ed indispensabile Lonely planet) prendiamo il pullman turistico a due piani (CUC 5 a testa) che ci porterà in centro. Scendiamo nei pressi del Capitolio National e ci inoltriamo nelle viuzze di Habana vieja. La nostra meta è visitare le quattro piazze più famose di Habana Vieja. Dopo un tentativo di visitare il Museo del Rum (nel quale decidiamo di non entrare perché costa 8 CUC a testa) ci dirigiamo verso Plaza Vieja. L’atmosfera che si respira è veramente molto intrigante; ci sono costruzioni tipiche in barocco cubano, c’è l’immancabile orchestrina che suona musica locale e si intravvedono case diroccate subito dietro alla piazza. Una visita alla càmara oscura (CUC 2) per vedere la città dall’alto e per ascoltare una spiegazione in spagnolo sul panorama della città che, tramite un gioco di lenti, si vede. Poi ci sediamo in uno dei tanti bar-ristoranti per fare uno spuntino. La visita prosegue poi verso le altre piazze (Plaza de la Catedral, Plaza de Armas e Plaza de San Francisco de Asis). Durante il percorso andiamo anche a La Bodeguita del Medio, celebre per la frequentazione di Ernest Hemingway, dove abbiamo bevuto il … peggior mojito della nostra vacanza. La sera tentiamo di andare a cena in un ristorante consigliatoci da Alejandro che si trova nella piazza del Capitolio National: il locale si chiama Las Naydos ma c’è una fila che ci convince a cercare un’alternativa. Mangiamo discretamente in un locale nelle vicinanze (un consiglio: conviene sempre portare qualcosa per coprirsi perché i ristoranti hanno tutti l’aria condizionata che va a palla!). Il secondo giorno la nostra meta è Plaza de la Revolution: prendiamo due taxi (il prezzo per ogni spostamento sembra codificato CUC 5 a taxi) e ci facciamo accompagnare sul posto. La piazza è enorme, al centro spicca il Memorial a Jose Marti. La visita al memorial costerebbe CUC 5 a testa, decidiamo di soprassedere e optiamo per una lunga passeggiata che ci riporti in centro. Camminiamo per un’ora abbondante e ci ritroviamo nei pressi del Capitolio National; è ora di pranzo e … andiamo a vedere com’è la situazione a Las Naydos, il ristorante in cui non siamo andati la sera precedente per la fila: valeva la pena, si mangia bene e si spende il giusto. Io prendo un arroz negro (riso nero con pesce) veramente buono. Ci resta giusto il tempo per andare a visitare il Museo de la Revolution e poi a casa dove alle 18 c’è il taxi che ci aspetta per portarci a Viňales (costo 15 CUC a testa). Arriviamo che è buio e … piove. Il referente di Alejandro, Daniele, che ci deve procurare le camere per dormire … tenta di fare il furbo: vuole farci dormire tutti in due camere (le sue!). Alla nostra protesta, si decide a fare quanto previsto e ci “trova” altre due camere: ora la sistemazione è decente. Decidiamo di farci preparare la cena dai nostri ospiti; il menù è sempre il solito ma le pietanze sono soddisfacenti. Poiché ha smesso di piovere facciamo due passi in paese ma non c’è molto da vedere.

escursione nel parco

Il giorno dopo, poiché il tempo non è bellissimo decidiamo di fare due escursioni, una a cavallo e una a piedi entrambe nel parco naturalistico alla scoperta del territorio circostante. Ci dividiamo in due gruppi, i più vecchietti vanno a piedi, i più aitanti a cavallo. Io sono tra quelli che va a piedi. Ha organizzato tutto Daniele: accompagna alla partenza coloro che andranno a cavallo e lascia noi con la nostra guida che, ci dice, costerà 10 CUC a testa. A me pare molto per accompagnarci a fare una passeggiata! L’escursione è comunque interessante; camminiamo per un paio di chilometri tra le varie coltivazioni, saliamo su una collinetta da dove si vede il paesaggio della vallata, poi andiamo a casa di un campesinos (imparentato in qualche modo con la nostra guida) che produce sigari. Ovviamente ne ha da vendere ed altrettanto ovviamente ne compriamo come souvenirs. Passeggiata di ritorno con la convinzione che effettivamente 40 CUC per questo sono troppi! I nostri compagni che hanno fatto l’escursione a cavallo sono soddisfatti. Prima di cena ci organizziamo per andare il giorno dopo a Cayo Levisa prenotando presso la locale agenzia Cubatur il transfert in pullman, il traghetto e il pranzo a base di panini, il tutto per 29 CUC a testa.

Cayo Levisa

La notte ha fatto abbastanza fresco e la giornata non si prevede bella ma … negli accordi con l’agenzia c’è l’annullamento della gita solo in caso in caso di pioggia per cui si parte. Dopo circa 40 minuti di pullman arriviamo all’imbarco e poco dopo a destinazione. Spiaggia veramente bellissima, con sabbia bianca e acqua dai colori stupendi ma … tira vento e fa freddo. Due dei nostri decidono di fare comunque il bagno: l’acqua, a loro detta, è calda. La giornata trascorre lentamente alla ricerca di un riparo dal vento fastidioso, che non troviamo. Alle 17 si riparte per tornare a Viňales con un grosso rimpianto: Cayo Levisa deve essere veramente splendido con condizioni climatiche favorevoli! La cena ancora preparata dai nostri affittacamere è decisamente abbondante e buona, il prezzo concordato è di 10 CUC per coloro che mangiano carne e 12 CUC per quelli che preferiscono pescado (pesce). Dopo cena, ben coperti, ancora una passeggiata in centro dove, nella piazza, c’è un locale in cui c’è musica cubana dal vivo. Un posto piacevole per un buon mojito.

a Cienfuegos

Al mattino ore 8,30 arriva il nostro taxi che ci accompagnerà a Cienfuegos (al costo di CUC 32 a testa) dove arriveremo verso le 14. La nostra residenza è particolarmente accogliente ed il proprietario è il dr. Josè Arteaga Herrera (arteaga@jagua.cfg.sid.cu) è un medico, professore e simpaticissimo. Usciamo per fare un giro in città. C’è una via centrale pedonale piena di gente e di bancarelle per turisti che porta al Parque Marti. Troviamo finalmente la possibilità di collegarci ad internet. Facciamo poi una lunga passeggiata nella strada che collega il centro città a Punta Gorda, una sottile lingua di terra che taglia le acque meridionali della baia. La sera si mangia a casa del dottor Herrera dove ci intratteniamo piacevolmente: il dottore è disponibilissimo e da lui apprendiamo molto sul modo di vivere a Cuba. Egli è ovviamente bene informato ed ha piacere di parlare con noi. Questa sarà una delle serate più piacevoli della vacanza. E’ ben fornito anche di liquori ed terminiamo la serata con un ottimo gelato ed un altrettanto ottimo rum.

Santa Clara

Al mattino, dopo la colazione sempre molto abbondante, ultima visita al centro città: la nostra guida consiglia un giro al cimitero monumentale ma quando ci arriviamo è chiuso per restauro. Con estrema disponibilità ci consentono di fare un rapido giro. In effetti il cimitero ci appare proprio desolante: ha bisogno di un intervento molto rilevante! Torniamo in centro su un carretto trainato da cavalli al costo complessivo di 2 CUC (era partito chiedendocene 5). Nella piazza centrale ci sediamo al bar a prendere un buon mojito e poi a casa dove ci aspetta il taxi che ci porterà (per 21 CUC a testa) in pellegrinaggio a Santa Clara e poi a Trinidad dove pernotteremo. Alle 13,30 siamo a Santa Clara al monumento, mausoleo e museo a Ernesto Che Guevara. Il piazzale è enorme, la statua di bronzo sorveglia l’entrata al mausoleo dove riposa insieme a 17 compagni di avventura il Che. Ci rendiamo conto che è un pellegrinaggio ma, secondo me, va fatto! Prima di partire per Trinidad un salto a “La Toma del tren blindado” dove il Che fece deragliare un treno blindato. Fu l’azione militare che convinse Batista a fuggire dichiarando la vittoria della rivoluzione. I fatti sono rievocati in alcuni vagoni museo visitabili al costo di 1 CUC guida compresa. Alle 18 siamo a Trinidad. La nostra residenza è presso una casa coloniale in zona abbastanza centrale (sarahisantander@yahoo.com), i miei compagni di viaggio sono ospitati nella porta a fianco alla mia da un cibernetico-matematico (casabernardo@gmail.com). Come ormai siamo soliti fare, ceniamo in casa: mi viene preparato un piatto enorme di carne di maiale con cipolla, guarnito con ottimo riso nero. Dopo cena usciamo ed arriviamo in Plaza Major, il centro pulsante di Trinidad. C’è un’ampia scalinata in cima alla quale c’è la Casa della Musica stracolma di gente che balla o beve qualcosa. L’atmosfera è veramente intrigante. Passiamo parte della serata seduti sui gradini. Poi ci spostiamo nella vicina Casa della Trova (entrata a pagamento 1 CUC), dove c’è musica dal vivo e dove prendiamo un ottimo Cuba Libre (rum e coca cola). La gente che balla è di tutte le età: c’è una coppia di vecchietti che è la più scatenata.

Ancon

Il giorno dopo riproviamo con il mare: alle 11 l’autobus parte per andare alla spiaggia di Ancon (2 CUC andata e ritorno). La spiaggia è gradevole, con molte palme, il mare con colori splendidi, la temperatura è l’ideale. Si sta veramente bene. Pranziamo con una noce di cocco che un cubano prende direttamente dall’albero alla modica somma di 2 CUC. Possiamo noleggiare lettini ed ombrellone al costo di 2 CUC a persona. Una giornata di mare veramente ottima: qualcuno constata che … oggi è praticamente “l’antiferragosto” cioè siamo al 15 febbraio, esattamente a sei mesi dal ferragosto nostrano. Incontriamo anche una coppia di ragazzi romani che avevamo visto in aereo e passiamo la giornata insieme. Il cubano che ci ha rifilato il cocco ci propone per il giorno dopo di pranzare con un’aragosta cotta in spiaggia al modico prezzo di CUC 7. Cinque di noi accettano! Alle 18 arrivano … le zanzare ma, fortunatamente, anche l’autobus che ci riporta a Trinidad. Ormai abbiamo deciso che le cene migliori sono quelle preparateci nelle casas particulares per cui si cena in casa. La nostra ospite, Sarahi, è decisamente simpatica: le chiediamo, per la sera dopo, di prepararci da mangiare “quello che mangiano loro”. Dopo cena un’altra escursione alla Casa della Musica ed una bevuta alla Casa della Trova con i nostri nuovi amici romani. Siamo stati talmente bene che decidiamo di ripetere il programma della giornata di ieri, cioè mare fino alle 18, poi cena in casa ed uscita in piazza a bere ed ascoltare musica, per altri due giorni. Le uniche varianti sono l’aragosta cotta e mangiata in spiaggia su un piatto di foglie (decisamente buona!) ed il giorno dopo un’escursione in catamarano alla barriera corallina (al costo di 10 CUC a persona) con uno splendido bagno di una mezz’oretta tra un’infinità di pesci colorati. Quelli di noi che erano già stati nel Mar Rosso hanno accolto la novità con sufficienza, io, che non ci sono mai stato, ho gradito molto.

Moròn

Dopo 4 notti trascorse a Trinidad siamo di nuovo in partenza, questa volta per Moròn, una città a circa 40 chilometri da Ciego de Avila: ci servirà da base per l’escursione che abbiamo in programma a Cayo Guillermo. Ancora una volta il viaggio è in taxi (al costo di CUC 21 a testa). Arriviamo a destinazione verso le 12 e veniamo sistemati in due casas particulares vicine. Io sono ospite di una dottoressa (radiologa) molto gentile e disponibile (nancyt@moron.cav.sid.cu) il cui marito, anche lui medico (otorino) è a L’Avana per lavoro. Tutte e tre le coppie dei miei amici hanno a disposizione non solo una camera ma anche un salotto e balcone. Poiché abbiamo il pomeriggio libero, vorremmo utilizzarlo andando a vedere un rodeo che, secondo la guida, dovrebbe svolgersi il sabato nei pressi. La nostra padrona di casa ci procura un taxi, una di quelle macchine americane anni 50 in cui ci infiliamo in sette. Carlos, il nostro tassista, ci porta dove dovrebbe esserci il rodeo che, però, scopriamo sul posto che ci sarà martedì. Ci accompagna allora a vedere un centro di riproduzione di coccodrilli. Arrivati sul posto ci chiedono 3 CUC a testa per … vedere i coccodrilli che comunque vediamo ugualmente dalla strada. Decidiamo di andarcene e Carlos ci porta a visitare la Laguna La Redonda, un laghetto circondato da mangrovie molto gradevole. Facciamo uno spuntino in riva al lago poi, sempre su indicazione di Carlos, andiamo a visitare un ranch lì vicino in cui c’è modo di passeggiare tra l’abbondante vegetazione locale, banani ed altre piante molto belle. Solito mojito e, dopo un po’, si torna a casa. Il pomeriggio è stato decisamente diverso e simpatico e Carlos, per averci fatto scorrazzare ci chiede solo 25 CUC complessivi. Facciamo una passeggiata in città prima di cena. Praticamente c’è solo la strada principale che è piena di vita e negozi. La sera si cena in casa. Dopo cena una passeggiata per il centro, arriviamo alla locale Casa della Trova dove ci sediamo per bere qualche cosa. Stranamente la musica suonata è orrenda, non è cubana, c’è persino una vecchia canzone di Rita Pavone. Non resistiamo a lungo e ce ne scappiamo a letto.

Cayo Guillermo

Il giorno dopo la nostra padrona di casa ci ha organizzato, su nostra richiesta, l’escursione a Cayo Guillermo. Ci verrà a prendere un tassista ufficiale che per 120 CUC complessivi ci assisterà per tutta la giornata. Il viaggio inizia in modo … sorprendente: il taxi non parte ed il nostro autista ci chiede di spingere! Fortunatamente basta una spintarella veloce e si parte. Il viaggio dura più di un’oretta. Finalmente arriviamo a Playa Pilar, la nostra destinazione. La spiaggia è veramente mozzafiato: la classica immagine del mare dei caraibi, con palme, sabbia bianca finissima, mare dai colori stupendi, stelle marine e pesci raggiungibili e da ammirare senza nessuna fatica. Sembra di essere dentro una cartolina! Noleggiamo i nostri lettini (2 CUC a testa) e ci spaparanziamo a sole. Si sta divinamente. La giornata passa tra sole, bagno, passeggiata, sole, bagno, pranzo a base di gamberi e riso, bagno, sole! La giornata finisce in gloria poiché ceniamo a casa della nostra dottoressa che ci ha preparato una quantità infinita di pietanze molto buone. Si vede che lei ci tiene a fare bella figura. Il tutto per la veramente modica somma di 76 CUC complessivi (siamo sempre in 7!).

In giro per l’avana

Il giorno dopo dobbiamo tornare a L’Avana poiché due dei nostri compagni di viaggio ripartiranno per l’Italia due giorni prima di noi. Al mattino, dopo una colazione strepitosa in cui, oltre alla solita frutta tropicale in abbondanza, frullato, marmellata, caffè, ci vengono preparate delle ciambelle col miele eccellenti, una torta fatta dalla padrona e delle ciambelline dolci, arriva il nostro tassista che ci riporterà a L’Avana (CUC 35 a testa per circa 500 chilometri) nelle case in cui siamo stati nei nostri primi giorni cubani. Sistemate le nostre cose in camera, decidiamo di andare a vedere la Fortaleza de San Carlos de la Cabaňa ed assistere alla cerimonia del caňonazo (al prezzo di 8 CUC cadauno) che fa rivivere un’antica tradizione in cui, con un colpo di cannone sparato alle ore 21, si annunciava che le porte del castello venivano chiuse. L’atmosfera è veramente singolare e la serata passa allegramente. Alla fine decidiamo di andare a mangiare in uno dei posti consigliati dalla nostra guida El Conejito dove mangiamo, in un ristorante in cui siamo gli unici avventori, al lume di candela coniglio nei modi più disparati. Il costo non è eccessivo, circa 10 CUC a testa, ma alla fine usciamo con la convinzione … che il coniglio viene cucinato meglio da noi! Per finire la serata in modo brillante andiamo a sentire musica dal vivo e bere qualche cosa Al Gato Tuerto, un nightclub del Vedado, non troppo lontano da casa nostra.

Sul Malecon

La mattina successiva viene dedicata ad una lunga passeggiata dalla nostra residenza al Malecon, e poi lungo tutto il Malecon. In effetti scopriamo solo ora che non sono distanze impossibili e che camminando anche non troppo velocemente per circa un’ora arriviamo da casa nostra fino al Capitolio National, passando appunto dal Malecon. E’ una passeggiata che, per coloro che amano camminare, è veramente interessante. Arriviamo in centro che è ora di pranzo e individuiamo un locale che è frequentato essenzialmente da cubani. Ci sediamo al tavolo ed ordiniamo il menù praticamente fisso previsto. Ci portano uno dei soliti piatti di carne di maiale, con contorno di verdure e riso bianco ed una birra al prezzo complessivo di 5 cuc in cinque! Ovviamente nulla di eccezionale ma .. a ‘sti prezzi!

ultimi due giorni

Nelle ultime due giornate che ci restano a Cuba decidiamo di andare ancora al mare. La prima mattina andiamo a piedi fino al Parque Central (vicino al Capitolio) da dove parte un autobus di linea (T3) che, al prezzo di 3 CUC a testa, ci porta a Santa Maria del mar, una delle Playas del Este. Non è come Cayo Guillermo o Cayo Levisa ma… il mare è molto bello, la spiaggia è attrezzata e frequentata da molti cubani. E’ un modo molto piacevole di passare le ultime due giornate. Entrambi i giorni mangiamo in spiaggia; ci servono ai soliti prezzi (10 CUC per la carne e 12 CUC per il pesce) dei piatti abbondanti e decisamente buoni. Il secondo giorno facciamo un esperimento: prendiamo un taxi anni 50 e chiediamo quanto vuole per farci accompagnare direttamente al mare: per 25 CUC complessivi, andata e ritorno, facciamo l’affare. L’ultima sera decidiamo di tornare a mangiare al ristorante Da Antonia (quello della prima sera): l’aragosta mangiata lì è decisamente la migliore di tutto il nostro viaggio!

Siamo ormai in fase di ritorno. Alle 18 ci viene a prendere Pablo, il tassista del primo giorno, che ci riporta all’aeroporto. Bisogna ricordare che, all’uscita da Cuba, si devono pagare 25 CUC a testa per il visto di uscita. un ultimo mojito mentre attendiamo l’imbarco (ci costerà la bellezza di 5 CUC a testa!!!) e si parte con la convinzione che dovremo tornare! In fondo non abbiamo ancora visitato Santiago, Baracoa, Guantanamo… Ultima notazione: una volta passato il controllo in aeroporto c’è il duty free shop. Mi ero dimenticato di comprare qualche cosa per un amico ed ho pensato di regalare una bottiglia di rum cubano! Errore macroscopico perché, ovviamente, la tenevo nel bagaglio a mano (avendo già imbarcato la valigia) e … arrivato a Madrid, dovendo rientrare in Europa, c’è un altro controllo per cui … ho regalato l’ottimo rum cubano a un addetto alle pulizie dell’aeroporto di Madrid!

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L'Avana, Fabrica de tabacos

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Trinidad

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L'Avana, Plaza Vieja

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Cayo Guillermo, playa Pilar

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Playa Pilar, una stella marina



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