Sette giorni tra Camargue e Provenza

Un viaggio all'insegna della natura selvaggia della Camargue (tra fenicotteri, cavalli e tori) e dei sapori-colori di Provenza (tra gite in bici, borghi e degustazioni di vini)
Scritto da: Anto&Andry
sette giorni tra camargue e provenza
Partenza il: 03/06/2013
Ritorno il: 09/06/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
La nostra pulcina viaggiatrice ha già affrontato diverse avventure in aereo e treno, ma sino ad ora mai con la macchina, decidiamo che è giunto anche per lei il momento dell’iniziazione ai viaggi ‘on the road’. Eccoci pronti quindi per una piccola vacanza itinerante tra la Camargue selvaggia e i profumi di Provenza, questa volta siamo in tre!

3 GIUGNO TORINO-SAINTES MARIES DE LA MER

Partiamo in mattinata da Torino con la nostra Juke bella carica, direzione Camargue. Decidiamo di non fare l’autostrada e di percorrere le statali passando da Briancon. Scelta azzeccata, si allunga un pochino, ma si risparmia e ci sono diversi tratti panoramici che meritano. Se non fosse che la pulcina soffre la macchina (non lo sapevamo ancora) e nei tornanti che attraversano le Alpi mi vomita addosso lo yogurt bevuto poco prima… trascorriamo il resto del viaggio con i finestrini abbassati nel vano tentativo di far sparire l’odore e con i sacchetti di plastica pronti, per fortuna non ricapita più. Però la piccola sul finale mi dice ‘mamma: aereo è meglio’… abituata bene a due anni la princi!

Arriviamo a destinazione nel tardo pomeriggio, l’albergo è carino e accogliente (Le Fangassier 54euro a notte prenotato da booking), molliamo le valigie e corriamo a fare una passeggiata in spiaggia. Saintes Marines de la Mer è delizioso, sembra di essere in un villaggio di mare spagnolo, i colori e i profumi richiamano ad atmosfere gitane. Il tempo è bello e il sole è ancora alto, ma l’acqua è gelida e di fare il bagno non se ne parla, la pulcina appena puccia i piedi grida ‘no no no’ e scappa! Decidiamo di lasciare il lungomare e di prendere la macchina alla ricerca dei fenicotteri, non facciamo molta strada, a due minuti dall’albergo incontriamo una colonia di trampolieri rosa che ‘passeggiano’ blandi nelle acque delle paludi. Proprio accanto a loro un gruppo di tori intenti a brucare, noncuranti o quasi dei tre turisti che scattano foto. Alziamo lo sguardo e rieccoli: altri fenicotteri, questa volta in volo in file ordinate, il tramonto dietro di loro, che spettacolo. Questo primo assaggio di Camargue ci affascina e ci lascia a bocca aperta. E noi che pensavamo di doverci appostare per ore mimetizzati tra gli alberi per poter avvistare la natura selvaggia. Scopriamo che qui non è affatto difficile imbattersi per caso in animali liberi tra campi e paludi. Stanchi dal viaggio ma già appagati dagli scenari torniamo in paese per cenare in centro (occhio a non tardare qui i ritmi sono tranquilli e la sera i locali chiudono presto) e ci ritiriamo in stanza per un sonno rigenerante, notte fenicotteri!

4 GIUGNO PARCO ORNITOLOGICO DI PONT DE GAU

Mattinata dedicata al parco ornitologico, pranzo al sacco e zainetto pronti. Il parco è vicinissimo, l’ingresso costa 7,50 ma ne vale la pena. Questo posto è il paradiso per gli appassionati di foto come il mio compagno di viaggio (quello grande). Qui il vero protagonista è il fenicottero e lo potrete fotografare da moooolto vicino in tutte le sue sfaccettature. Il primo tratto è breve ma è anche il più bello (circa 2km), mentre il secondo percorso un pochino più brullo è lungo (4km) ed è anche meno popolato. La passeggiata è piacevole e la piccola si è divertita (non solo lei). Usciamo dal parco nel primo pomeriggio e notiamo proprio di fronte al parcheggio un piccolo maneggio di cavalli (altro grande protagonista di questa regione). La piccolina vuole provare a cavalcare un pony e così un signore gentile le fa fare una breve passeggiata, è in estasi e per il resto della vacanza ad ogni cavallo incrociato mi chiederà ‘mamma prova’! Torniamo in paese e visto che non è tardi proviamo a fare la Digue à la mer, una stradina che attraversa la palude del delta del Rodano. La passeggiata intera è veramente troppo lunga da fare a piedi, percorretela tutta solo se avete una bici o comunque non con passeggino al seguito. Noi ne facciamo solo un tratto e ritorniamo in centro per una pizza al volo e una camminata tra i vicoli attorno alla chiesa. In serata ripetiamo il giretto in auto della sera precedente alla ricerca dei fenicotteri, questa volta però con una luce diversa visto che il sole è già basso. Se non ne avete ancora abbastanza potete anche alzarvi nel cuore della notte alle 5 di mattina per fare degli scatti agli eleganti tranpolieri con la luce dell’alba (il piccione viaggiatore al mio fianco ha fatto anche questa pazzia! La luce è spettacolare e le foto sono venute proprio bene, ma non è obbligatorio…)

5 GIUGNO SAITES MARIES DE LA MER-ARLES-AVIGNONE-APT

Con un pochino di malinconia lasciamo la Camargue alla volta di nuove avventure, direzione finale della giornata Apt, ma visto che siamo più o meno di passaggio decidiamo di fare due soste. La prima è Arles, circa 40 minuti da St. Maries. Appena arrivati in città passiamo all’ufficio del turismo del centro per prendere la mappa del circuito Van Ghog, costa un euro e segnala le 10 tappe di un percorso alla scoperta dei luoghi che hanno ispirato il pittore durante la sua permanenza qui. Penso che sia un modo carino e originale per visitare velocemente la città passando tra l’altro per i punti di maggior interesse come l’Arena (solo tre punti sono fuori dal centro e si possono saltare). Ad ogni tappa c’è una riproduzione del quadro originale ed è curioso fotografare lo scorcio di un ponte o di una casa confrontando come era e come è. Arles è una piacevole scoperta, il centro è pittoresco e caratteristico, anche qui come nella vicinissima Camargue si respira aria di Spagna, non è strano in alcuni vicoli confondersi e pensare di essere a Barcellona. Spizzichiamo qualcosa e ripartiamo, la prossima sosta è Avignone a circa mezz’oretta da qui. Parcheggiamo l’auto in un posteggio gratuito sotto la ruota panoramica e sorpassiamo a piedi le mura della città fortificata. Anche qui le strade del centro sono un groviglio di vicoli carini e pieni di negozietti che portano all’imponente Palazzo dei Papi. Accanto al palazzo un bel giardino con un bar dove gustiamo un’ottima crepe dolce e dopo la merenda via: si riparte! Dopo circa un’ora di strada arriviamo ad Apt che è ormai sera. Siamo nel cuore del parco regionale del Luberon ed è qui che pernotteremo i prossimi quattro giorni per esplorare la Provenza più autentica (hotel Aptoise comodo e centrale meno di 60euro a notte). La cena è a base di crepes di grano saraceno in rue St Pierre, un vicolo di Apt dietro all’albergo. Bello il locale sia l’interno che la terrazza sul cortile, il menù crepes costa 14euro bevande escluse, ottimo.

6 GIUGNO GORDES-ABBAYE DE SENANQUE-ROUSSILLON

La mattinata iniziamo il nostro giro in Provenza con una sosta al borgo di Gordes. Il paese arroccato su una collinetta sa di antico, i vicoli sono acciottolati e i cavi elettrici non ci sono. Bello, per la passeggiata basta un’oretta, non serve pagare il posteggio fino a 45 minuti è gratuito segnalando la targa alle apposite macchinette. Lasciata Gordes andiamo all’abazia di Senanque, uno degli scorci più fotografati della Provenza, peccato che la lavanda non sia ancora in fiore. Scopriamo che anche qui come in Italia maggio è stato un mese particolarmente freddo e piovoso e purtroppo le fioriture sono un pochino in ritardo, per essere sicuri di trovarle andate comunque la seconda metà di giugno. Nonostante manchi un tocco di viola i paesaggi meritano lo stesso un click e nel boschetto dietro all’abazia ci accampiamo per consumare il nostro pranzo al sacco (pizzette comprate nell’ottima panettieria di Apt). Mentre mangiamo viene anche a farci compagnia una volpe selvatica, tra paura e curiosità dedichiamo qualche scatto anche a lei. Il pomeriggio andiamo a Roussillon, un altro caratteristico borgo dove l’ocra la fa da padrona. Qui infatti tutto è rosso, lo dice il nome stesso. Facciamo il sentiero delle Ocre, spettacolare. L’ingresso costa 2,50 e ci sono due percorsi, uno da 50 minuti l’altro da 35. Consiglio quello lungo, non è per nulla faticoso, occhio però agli orari chiude alle 18:30 (il passeggino non si può portare). Finito il sentiero una sosta gelato e un giretto per Roussillon dove passeggiamo tra gattini curiosi e turiste ispirate che dipingono nei vicoli. Torniamo ad Apt per cena e per fare la nanna.

7 GIUGNO GITA IN BICI

Il tempo continua ad essere bello così optiamo per una gita su due ruote. Il noleggio di bici è sul lungofiume di Apt, costa 12 euro mezza giornata 18 intera, nessun supplemento per il seggiolino della bici. Noi facciamo la giornata piena ovviamente (anche se il signore è gentile e ci ha preso in simpatia così ci fa pagare meno). Percorriamo il sentiero delle Ocre (mappa fornita dal noleggiatore), un percorso che passa tra strade di campagna e piste ciclabili segnalato da un omino in bici giallo-marrone ocra che saluta con la manina. Il giro è piacevole ma faticoso, soprattutto con seggiolino a bordo, però merita. L’intento era di farne solo un pezzo ma ci siam fatti prendere la mano e alla fine lo abbiamo percorso quasi tutto (abbiamo saltato solo i 3 km che portavano su a Roussillon visto che lo avevamo visitato il giorno precedente). Ecco le tappe: Apt-Les Jean Jean-Rustrel (dove abbiamo fatto sosta pranzo al sacco e ghiacciolo rinfrescante al bar del paese)-Colorado Provenzale (anche qui possibilità di sentiero a piedi ma noi lo abbiamo ammirato solo dal basso con la bici)-Villars-Roussillon (solo aggirato)-Apt…per un totale di quasi 50 km!!!Tante le salite e le discese, ma si assaporano i paesaggi naturali della Provenza: bello! (Magari se c’è il sole usate una crema protettiva per non diventare anche voi del colore dell’ocra come me!). La sera distrutti ceniamo e dritti a nanna.

8 GIUGNO LAVANDA E VINI

Primo giorno di nuvole da quando siamo arrivati, poco male le attività che abbiamo previsto oggi non richiedono necessariamente il bel tempo. Il sabato ad Apt è giorno di mercato quindi passiamo la mattinata qui all’insegna dello shopping provenzale. Il paese si trasforma, non si tratta di un semplice mercato, la città intera è allestita con bancarelle e i vicoli si riempiono di colori e profumi inebrianti di fiori e spezie. Compriamo le ciliege (qualcuna l’avevamo incautamente rubata dagli alberi durante il giro in bici ma erano ancora acerbe, anche loro in ritardo peccato), i famosi sacchettini di lavanda, saponette e profumi per noi e da regalare (giugno è mese di compleanni in famiglia così facciamo cadeaux originali e profumati). Le gambe fanno ancora male dal giorno prima quindi piccola sosta relax per il pranzo e poi prendiamo la macchina per andare alla distilleria di lavanda a les Agnels (ruote de Buoux, prendete la D113 da Apt e la incrocerete sulla destra). In questa distilleria si possono fare visite gratuite guidate per scoprire i segreti della lavanda e poi acquistare souvenir profumati alla boutique (in realtà un pochino cara, meglio i negozietti di Apt). Qui la mia pulcina è stata di nuovo male, l’odore fortissimo della distilleria al piano di sotto le ha dato fastidio, si è tappata il naso e in un attimo tac: altro vomotello! Che disastro, fortuna che non si sono arrabbiati. Una volta pulito l’inconveniente riprendiamo l’auto e ci dirigiamo a Bonnieux, borgo reso celebre dal famoso film ‘Un’ottima annata’, interpretato da Russel Crow. Qui il nostro intento è infatti proprio quello di fare una degustazione di vino, dopo aver visto tutti quei vigneti non possiamo non assaggiare il nettare delle uve provenzali. La sosta è a le Caves de Vignerons de Bonnieaux. La degustazione è gratuita, ovviamente non ci siamo limitati a provare, anche qui shopping: qualche bottiglia di vino, salse per bruschette, succo d’uva e via si torna indietro. Panino e nanna, ultima notte in Provenza.

9 GIUGNO APT-TORINO

Vacanza finita, si riparte alla volta dell’Italia. Avremmo voluto fare una deviazione verso le Gole del Verdon ma visto lo stomachino delicato della piccola meglio evitare. Questa volta il viaggio fila liscio lei dorme e si sveglia solo per la sosta pranzo, meno male. Lungo il tragitto ripensiamo alle esperienze vissute e ai paesaggi visti, bilancio finale strapositivo!

Attimi imperdibili del tour: i fenicotteri rosa al tramonto in Camargue, i ‘camini delle fate’ rossi a Roussillon, le campagne verdi nei sentieri in bicicletta… unico rammarico non aver visto la lavanda in fiore: vorrà dire che torneremo per ritrarre anche quel tocco di viola provenzale nei nostri scatti. A presto!



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