Belgio formato famiglia

Viaggio alla scoperta di Bruges, Gand e Bruxelles
Scritto da: Rampichino
belgio formato famiglia
Partenza il: 26/08/2012
Ritorno il: 29/08/2012
Viaggiatori: 8
Spesa: 500 €
Era da un po’ che c’era la voglia di una vacanza insieme e quando i nostri amici ci hanno proposto di andare a visitare Bruges, abbiamo accettato volentieri il loro invito. Avevamo già visto questa città una quindicina di anni fa, ma vi eravamo rimasti solo mezza giornata e ne avevamo solo un vago ricordo. Approfittando di un’offerta Ryanair (45 € a/r a persona) abbiamo deciso quindi di trascorrere un weekend lungo in Belgio con le rispettive famiglie e di includere nel nostro viaggio anche le città di Gand e Bruxelles.

1° GIORNO: Arrivo in Belgio

Partiamo verso le 9.00 da Treviso con un volo diretto all’aeroporto di Charlesroi, a 46 kilometri da Bruxelles. A Treviso troviamo un comodo parcheggio vicino all’aeroporto (26 € per quattro giorni, zona C) e atterriamo dopo un viaggio di circa un’ora e quarantacinque minuti, non sempre confortevole a causa di un tempo perturbato che ci ha fatto sperimentare più volte i famosi “vuoti d’aria”. Proprio fuori dall’aeroporto, sulla destra, si trova la biglietteria per acquistare il transfer per la Gare du Midi, punto cruciale per i trasporti della capitale. Il biglietto costa 22 € a/r sia per gli adulti che per i bambini (www.brusselscityshuttle.com). Dopo un percorso di circa 50 minuti arriviamo a destinazione. Alla Gare du Midi cerchiamo informazioni per acquistare i biglietti del treno per recarci a Bruges. Dopo aver girato un po’ (l’area della stazione è molto estesa e non ci sono cartelli chiari su come raggiungere la biglietteria: si deve far attenzione a non scegliere quella per i collegamenti internazionali, con vetrate color rosa, ma a scegliere quella per i collegamenti interni, di color arancione), acquistiamo i biglietti e veniamo informati che i bambini in Belgio non pagano il biglietto del treno fino all’età di 12 anni. Per noi adulti, il costo è di 7,60 € a tratta. Un’altra ora di treno, puntualissimo, e siamo a Bruges. Qui non ci resta che prendere il nostro ultimo mezzo di trasporto della giornata, l’autobus, che ci porterà nei pressi dell’hotel che abbiamo prenotato attraverso il sito www.booking.com. Il biglietto, come per tutti gli autobus in Belgio che effettuano brevi tratti, costa 1,20 €; i bambini sotto i 6 anni non pagano. Abbiamo scelto l’hotel Boterhuis in Sint-Jakobsstraat, vicinissimo alla Piazza del Mercato e siamo stati soddisfatti della nostra scelta per l’ottima posizione e la disponibilità delle proprietarie (110 € a notte con colazione per la doppia; l’hotel dispone anche di camere triple e quadruple). Una sorpresa ci accoglie al nostro arrivo: la città è parzialmente chiusa al traffico perché è in corso di svolgimento l’ultima giornata dedicata alla Parata dell’Albero d’Oro, che si tiene annualmente a Bruges in ricordo delle nozze di Carlo il Temerario, conte di Fiandra e duca di Borgogna, con la principessa inglese Margareth di York avvenuto nel 1468. Davanti a noi sfilano dame in costume, cavalli e cavalieri, giocolieri e saltimbanchi: uno spettacolo coinvolgente che ha richiamato l’attenzione di tantissimi turisti! Facciamo quindi un breve giretto per le due piazze principali della cittadina, che ci riserviamo di vistare con più calma il giorno dopo, e ci avviamo in cerca di un ristorante per la cena. Guidati dalle buone recensioni lette su internet, scegliamo In’t Nieuw Museum, situato in Hooistraat 42. Cena a base di carne alla griglia, buona ma senza particolari pretese. Spediamo circa 25 € a testa per un piatto unico con birra o bevanda analcolica. Una curiosità: se ordinate il tè, scoprirete che qui in Belgio è frizzante! Ormai si è fatto tardi, ci siamo svegliati presto e decidiamo di tornare in hotel. Siamo stanchi, ma felici di aver scelto di soggiornare in quest’incantevole città che la sera, con tutte le luce accese, ha un fascino particolarissimo.

2°GIORNO: Bruges

L’indomani ci svegliamo di buon mattino e decidiamo di dedicare l’intera giornata alla visita della cittadina che ci accoglie. Il Belgio è famoso per la cioccolata e Bruges ne è la conferma: nelle vie del centro ci sono decine e decine di cioccolaterie! Si può entrare all’interno e chiedere di assaggiare le specialità dei maestri cioccolatieri: vi assicuro, una delizia! Per restare in tema con l’argomento visitiamo quindi il Museo del Cioccolato (www.choco-story.be: apertura 10-17; il prezzo è di 7 € per gli adulti; i bambini fino a 5 anni entrano gratis e fino a 11 usufruiscono di uno sconto). Il percorso si snoda tra diverse stanze che raccontano la storia del cioccolato dalla sua scoperta ad oggi e culmina nella sala della degustazione, dove è possibile assistere ad una dimostrazione e assaggiare del cioccolato. Ai bambini è stato consegnato un puzzle da completare e alla fine della visita è stato dato loro un premio (un lecca-lecca di cioccolato!). Usciti dal museo, approfittando della meravigliosa giornata di sole e del clima piacavole, decidiamo di fare un giro in battello (7,50 € per gli adulti e 3,40 € per i bambini). Bruges è una città medioevale ben conservata e ha una fitta rete di canali che permettono di ammirare eleganti edifici e romantici scorci. Per il pranzo c’è solo l’imbarazzo della scelta: vari locali propongono menù a base di patate o la possibilità di farcire dei filoncini croccanti a proprio piacere. Il tempo scorre velocemente e non ne abbiamo abbastanza per visitare il famoso museo della patata o il museo d’arte fiamminga e scegliamo invece di fare un giro per le piazze principali di Bruges: il Markt, con le sue caratteristiche case del XIII secolo disposte a raggiera e la torre campanaria di 83 metri, e quindi il Burg, in passato centro polito e religioso della città, in cui si può ammirare la magnifica facciata del municipio. Ci spostiamo poi verso la parte meridionale della città, sempre a piedi, passando per la chiesa di Nostra Signora, costruita in un miscuglio di stili e le cui guglie sono le più alte del Belgio, per finire nella zona del Minnewater, un parco naturale e silenzioso con un laghetto abitato da anatre e cigni e Begijnhof, un complesso che ospitava la confraternita laica delle beghine. Ormai si è fatto tardi, decidiamo di tornare in hotel e cercare quindi un ristorante. Ne troviamo uno accanto all’albergo: Porto Romano (50 Sint-Jakobsstraat, Bruges 8000, Belgium). Il ristorate offre specialità belga e portoghesi (prezzo medio 20-25 € a testa): noi proviamo alcuni piatti tipici: cozze e patate fritte (Moules-frites), e manzo brasato in casseruola, nella birra belga (Carbonnades flamandes). Ne rimaniamo così soddisfatti che ci ritorneremo anche la sera dopo. Per concludere la serata torniamo alla piazza del Markt, dove assistiamo ad un concerto di carillon delle campane della torre dell’orologio.

3° GIORNO: Gand

La mattina del terzo giorno decidiamo di sportaci da Bruges con il treno per raggiungere la città fiamminga di Gand (12,40 € a/r per mezz’ora di viaggio). Gand è una città grande e ha una fitta rete di tram e bus. Noi scegliamo il tram, che con in circa 10 minuti ci porta in pieno centro (1,20 € a tratta). Il cielo è coperto e decidiamo quindi di non fare un giro in battello per i canali, ma di visitare il castello Het Gravensteen, un classico castello medioevale con torrette e strumenti di tortura (8,00 € per agli adulti, i bambini entrano gratis), un tempo sede dei conti delle Fiandre e le magnifiche cattedrali gotiche. La cattedrale di San Bavone è famosa principalmente perché conserva il monumentale polittico L’adorazione dell’Agnello Mistico , capolavoro dei fratelli Van Eyck (ingresso 4,00 €). Visitiamo quindi San Nicola e la vicina torre campanaria, alta 91 metri, sulla cui sommità campeggia un dragone ramato. Non lasciamo la città prima di aver assaggiato un’altra specialità belga: i waffel, delle cialde croccanti guarnite con zucchero, marmellata, panna o cioccolato, in vendita in molte bancarelle della città.

4°GIORNO: Bruxelles

E’ arrivato presto il giorno del ritorno a casa. L’aereo parte alle 19.00 e quindi abbiamo il tempo per fare una veloce visita al centro della capitale. Abbandoniamo quindi la parte fiamminga del Belgio, in cui si parla una lingua molto simile all’olandese, per spostarci verso la parte vallona, in cui si parla il francese. Arrivati alla stazione centrale di Bruxelles dopo un’ora di treno, ci dirigiamo a piedi verso la Grand Place, cuore pulsante della città. La vista dei palazzi riccamente decorati è splendida: peccato che ci siano alcuni lavori in corso. Un altro luogo simbolico è la statua del Manneken Pis, del bambino che fa la pipì: quando lo raggiungiamo stentiamo a riconoscerlo: invece della famosa statuetta di bronzo ci ritroviamo davanti un bimbo vestito di giallo e rosso in sedia a rotelle su un podio olimpico, in onore delle paraolimpiadi in svolgimento in quel periodo. Mangiamo un panino al volo in uno dei tanti bar della capitale e poi ci spostiamo a visitare la maestosa cattedrale gotica di S. Michele e poi il parco del Palazzo Reale in cui ci sono delle strane sculture che rappresentano i simboli del Belgio: i cavoletti di Bruxelles, la cioccolata e le patatine. Ci sono anche delle giostre per bambini e degli animatori che intrattengono i più piccoli con canti e giochi. Verso le 15.00 ci avviamo verso la stazione centrale, prendiamo il treno fino alla Gare du Midi (2 € a testa) per poi riprendere la navetta che ci riporterà all’aeroporto per tornare a casa. E’ stata una vacanza breve, ma intensa e ricca di scoperte. E’ un viaggio che sicuramente mi sentirei di consigliare!

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