Il modo più semplice per arrivare in paradiso è percorrere l’incredibile “scala di Roma”: ecco dove si trova

Stefano Maria Meconi, 24 Nov 2023
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Un luogo simbolo di Roma, sebbene in molti non ne abbiano quasi mai sentito parlare, è una basilica che sorprende sia per la sua antichissima storia e sia per una particolare tradizione, con i contorni di una leggenda, di quelle che nell’Urbe se ne trovano a iosa. Questa infatti conserverebbe, secondo gli storici, la scala del Paradiso, ovvero quella che servì a un santo per ascendere alla gloria del cielo. Stiamo parlando della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio sull’Aventino, colle che ha visto molte delle vicende romane svilupparsi in quasi tremila anni di vita capitolina, e che sicuramente – già da sola – merita il viaggio. Scopriamola insieme.

La storia della ‘scala di Sant’Alessio’

scala di sant'alessio

La Cappella di Sant’Alessio con la celebre “Scala del Paradiso” – Di Merulana – Opera propria, CC BY-SA 4.0, Collegamento

Tutti conoscono la storia della Scala Santa, quella che – secondo la tradizione cristiana – venne salita da Gesù per essere interrogato da Ponzio Pilato. Situata nei pressi della Basilica di San Giovanni in Laterano, è uno dei luoghi di pellegrinaggio più visitati di Roma che viene percorsa in ginocchio in ricordo del sacrificio di Cristo. Curiosamente, però, non è l’unica scala dal significato religioso che si trova nella Capitale. All’interno della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio, e più precisamente nella Cappella di Sant’Alessio, è conservata la reliquia della scala di Sant’Alessio, un pezzo di una scala lignea sospesa in aria e custodita all’interno di una struttura dorata. Per l’agiografia, Sant’Alessio – un patrizio romano che fuggì da un matrimonio combinato – visse nel sottoscala del palazzo di famiglia per 17 anni dopo aver dedicato la sua vita all’aiuto dei poveri. È anche diffusa la leggenda secondo la quale, con questa scala, Sant’Alessio sarebbe salito fino alla gloria del Paradiso.

La Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio

basilica dei santi bonifacio e alessio

L’interno della Basilica, con il suo imponente aspetto rinascimentale

La Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio è una delle chiese più antiche di Roma, situata sull’Aventino. Fu costruita tra il IV e il V secolo, originariamente dedicata a San Bonifacio, martire cristiano, giunto alla conversione dopo una vita di agi e dissolutezze. Nel IX secolo, la chiesa fu dedicata anche a Sant’Alessio, un giovane romano che, dopo aver rifiutato l’eredità paterna, si travestì da mendicante e visse per vent’anni lontano dalla famiglia di origine. La storia di Sant’Alessio è raccontata nel “Liber Pontificalis“, un’opera del VI secolo, e fu molto popolare nel Medioevo.

La basilica subì numerosi restauri e rifacimenti nel corso dei secoli. Il più importante fu quello del XVIII secolo, opera di Tommaso De Marchis, che diede alla chiesa l’aspetto attuale. La facciata, in stile rinascimentale, è caratterizzata da un portico con tre arcate e da un timpano triangolare. Con le dovute proporzioni, ricorda quella della Basilica di Santa Maria Maggiore, mentre il campanile con le bifore segue uno schema particolarmente in voga durante il Medioevo e di cui esempi simili si conservano nel Lazio e in molte città del Centro Italia.

L’interno della basilica è a tre navate, divise da colonne di granito. Il soffitto della navata centrale è decorato con affreschi di Michele Ottaviani, risalenti al XIX secolo. Nella basilica sono custodite le reliquie dei santi Bonifacio e Alessio. La tomba di Sant’Alessio si trova sotto l’altare maggiore, mentre le reliquie di San Bonifacio sono conservate in un’urna di vetro posta nella navata destra.



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