Un sogno chiamato Cicladi

In viaggio tra le Cicladi: Paros, Naxos, Mykonos e Santorini
Scritto da: marimila
un sogno chiamato cicladi
Viaggiatori: 1
Spesa: Fino a €250 €
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Ci sono destinazioni che – per svariati motivi – più di altre richiamano il nostro interesse. Io, amante della Grecia e delle isole, da sempre desideravo visitare le Cicladi e finalmente questa estate il sogno è divenuto realtà.

Viaggio verso le Cicladi

Il nostro viaggio è iniziato dal porto di Brindisi, da dove ci siamo imbarcati con la Grimaldi Lines per Igoumenitsa per poi proseguire via patrasso per il Pireo. La nuova autostrada Igoumenitsa-Patrasso-Atene è ottima e permette di percorrere l’imponente ponte “Poseidone” che collega il Peloponneso al resto della Grecia. Una volta arrivati al molo ci siamo imbarcati con la nostra auto per le Cicladi, mentre al ritorno da Mykonos siamo rientrati dal porto di Rafinha.

Tra le varie isole ci siamo spostati tramite le linee locali (Blue Star Ferries, Golden Star Ferries, Minoan e Fast Ferries) prenotando di volta in volta la tratta con orario/prezzo più conveniente. Al rientro abbiamo fatto tre giorni di tappa ad Atene – dove siamo tornati a distanza di dieci anni – ed infine, ahimè, siamo rientrati in Italia con il percorso inverso a quello dell’andata. Il clima è stato quasi sempre splendido tranne un paio degli ultimi giorni a Mykonos .

Prima di partire per le Cicladi va fatta una considerazione importante, qui infatti bisogna per forza fare i conti con il “meltemi” un vento forte che soffia da nord che da un lato rinfresca l’aria altrimenti torrida ma che, quando supera una certa intensità – e può farlo anche per svariati giorni consecutivi – diventa davvero fastidioso, specialmente in spiaggia.

Ogni isola ha ovviamente la propria bellezza, e si può valutare di inserirne più di qualcuna in un itinerario come il nostro – specialmente se si ha a disposizione un periodo di tempo di almeno due-tre settimane – oppure visitarle singolarmente, magari viaggiando in aereo dall’Italia.

Di seguito qualche informazione e, come sempre, qualche impressione “personale” sui luoghi di questa vacanza.

L’equilibrio di Paros

La prima isola che ci ha accolto è stata questa, e devo dire che è stata una bella accoglienza. Situata proprio al centro dell’arcipelago, tra AntiParos e Naxos, Paros è un’isola davvero equilibrata che raccoglie in sé molte caratteristiche delle altre isole che abbiamo successivamente visitato e che pertanto si è rilevata un ottimo “riassunto delle Cicladi”, e proprio per questo l’isola potrebbe essere tranquillamente l’unica destinazione di una vacanza di sette-dieci giorni.

Grande il giusto, con strade più facilmente percorribili rispetto ad altre isole, una località chic come Noussa, una più autentica come Parokia ed una parte sud ed est molto più tranquilla oltre ovviamente ad un mare splendido. Paros – seppure le altre tre isole abbiano a mio parere “picchi” superiori in specifici aspetti – è stata davvero una bella scoperta e ci è dispiaciuto non avere programmato qualche giorno in più qui.

Per il soggiorno abbiamo prenotato – su Booking – un alloggio ad Aliki, piccolo centro tranquillo della costa sud dal quale in macchina era facilmente raggiungibile tutto il resto dell’isola. Lo studios greco della signora Gelly, piccolo ma pulitissimo, ci ha fatto da subito entrare nell’atmosfera “100% Grecia” che cercavamo. Le Cicladi infatti, con le loro casette bianche e le finestre azzurre, le bouganville, le strade a ciottoli stuccati di bianco e, ovviamente, il mare stupendo, rappresentano infatti la quintessenza della Grecia, senza nulla togliere ad altre destinazioni.

Bello il passeggio la sera sia a Noussa che a Parokia, con la prima più ricca di bei locali e ristoranti “in” e la seconda con un bel dedalo di strade piene di negozietti. Aliki invece è molto tranquilla con alcuni ristorantini, consiglio “to balcony tou aki” con tavolini proprio sul mare, pesce fresco e cibi onesti.

Le spiagge di Paros

  • Piso Aliki: sul versante sud dell’isola, vicino all’abitato di Aliki, si trovano alcune deliziose spiagge. Questa – non attrezzata – è facilmente raggiungibile a piedi ed è sicuramente ideale per le famiglie. Acqua bassa, sabbia chiara e qualche tamerice che fa ombra sono caratteristiche ideali per chi ama la tranquillità.
  • Kolimbrites: spiaggia tra le più celebri dell’isola si trova nella parte nord-ovest, non lontano da Noussa. Kolimbrites in greco significa piscine e credo che sia superfluo aggiungere altro. Una insenatura con acqua celeste e sempre bassa circondata da rocce di granito, con due spiagge attrezzate e qualche angolo dove mettersi tra le rocce. Noi siamo arrivati presto ed abbiamo trovato una piccola porzione di spiaggia “semi-privata” che porteremo sempre nel nostro cuore. Imperdibile.
  • Monastiri: ancora più a nord di Kolimbrites si trova questa spiaggia, altra meta iconica dell’isola, che deve appunto il suo nome al vicino monastero – sul quale si sale per qualche foto panoramica. Anche qui acqua bassa con effetto piscina e mare calmissimo ideale per nuotate e relax totale in acqua. Volendo trovare un difetto la spiaggia è piccola e completamente occupata dal lido, per cui chi ama la spiaggia libera come me deve necessariamente “accontentarsi” di un piccolo angoletto tra le tamerici all’ingresso. Ma questo è un problema che vorremmo avere sempre. Anche questa spiaggia imperdibile.
  • Tripiti: nella parte sud-est siamo arrivati a questa spiaggia che è stata una piacevolissima scoperta. Separata da qualche centinaio di metri dalla vicina Glyfa (che ha sabbia più chiara e sottile), Tripiti ci ha accolto in un caldo giorno di agosto senza un filo di vento e, per un paio di ore, l’abbiamo goduta da soli. Acqua trasparente, sabbia a grana grossa ed anche qui qualche tamerice a fare ombra, un vero e proprio paradiso. Siamo passati anche da Golden Beach, una delle spiagge più famose dell’isola, ma a noi non è piaciuta proprio: si tratta infatti di uno spiaggione lungo con mare più mosso (non a caso è la “casa” del surf) e molto attrezzato. È ovvio che invece a chi cerca questo tipo di arenile piacerà sicuramente tanto.

I tramonti di Santorini

La più meridionale delle isole Cicladi è, non a caso, una delle mete turistiche più conosciute al mondo. Santorini rappresenta sicuramente una destinazione unica grazie al suo paesaggio inconfondibile. Situata sui resti della caldera di un vulcano esploso migliaia di anni fa, con le sue casette bianche a picco sul mare ed i suoi celebri tramonti, è uno di quei posti che vanno visitati almeno una volta nella vita. La quintessenza di tutto ciò è indiscutibilmente Oia (si pronuncia “ia”) dove però un soggiorno non è alla portata di tutti. Le stupende case a picco sul mare quasi tutte con piscina e rigorosamente vista tramonto – hanno prezzi molto più elevati di quelli del resto dell’isola, così come i ristoranti. La sera, già con molto anticipo, tantissimi turisti giungono qui per celebrare il “rito” del tramonto, a cui si assiste arrampicati su ogni muretto, balcone o affaccio disponibile, con il tradizionale applauso collettivo quando il sole si “tuffa” nel mare. Cosa dire…il tramonto è bello sicuramente e merita di essere così celebrato almeno una volta ma sinceramente di tramonti cosi ne ho visti di altrettanto belli in altre località. Occorre dire che qui, grazie ai colori regalati dalla luce e alla bellezza indiscutibile del paesaggio, si possono fare foto “da urlo”.

Più cittadina rispetto ad Oia ma anch’essa molto caratteristica è Thira – capoluogo dell’isola – mentre Perissa e Kamari, dove c’è la spiaggia ma non il panorama, hanno prezzi decisamente più abbordabili per una cena e per gli alloggi e sono comunque carine per una passeggiata serale. Bello l’abitato di Pyrgos e carina anche Akotriki, celebre per i suoi tramonti e per gli scavi che hanno riportato alla luce l’antica città sommersa dall’eruzione.

Le spiagge di Santorini

  • Red beach: nella parte sud si trova la spiaggia più conosciuta dell’isola, raggiungibile dopo una camminata abbastanza scoscesa ma fattibile. Purtroppo quando ci siamo andati noi il meltemi era davvero impetuoso – come in tutti e quattro i giorni della nostra permanenza a Santorini – e purtroppo non abbiamo potuto godere del posto come avremmo voluto. Da qui in taxi boat – magari in giornate con meno vento – si può raggiungere anche la spiaggia bianca, la white beach.
  • Vlicada: sempre nella parte sud dell’isola si trova questa spiaggia nera con alle spalle delle rocce bianche che creano un bellissimo contrasto con l’arenile. Poco distante si trova la taverna Meroula, dove abbiamo mangiato del buon pesce a bordo piscina a prezzi molto onesti.
  • Ammoudi: non è propriamente una spiaggia ma il vecchio porto di Oia, dove in assenza di vento si possono fare dei tuffi dagli scogli, è comunque una località davvero caratteristica dove fare almeno una passeggiata e una sosta nei ristorantini con i piccoli tavolini a picco sul mare con i polpi appesi ad essiccare. Uno dei posti più belli dell’isola!
  • Perissa: non lontano dal nostro alloggio si trova questa lunga spiaggia vulcanica che alterna tratti liberi a lidi attrezzati, quasi sempre con la formula “accesso libero con consumazione obbligatoria”. Ad essere onesti però il mare, seppure pulito, non ci ha fatti impazzire. Sarà stato il vento molto forte di quei giorni, la sabbia nera che scotta molto o l’acqua subito profonda, ma se dovessi tornare a Santorini lo farei magari a primavera o ad ottobre, per godere della bellezza del paesaggio, ma non ci tornerei mai per una vacanza di mare.

La cosa è infatti nota a tutti ma è un aspetto da considerare assolutamente se si decide di programmare una vacanza qui: Santorini è un’isola vulcanica, il mare, seppure pulitissimo, non è chiaro come nel resto delle Cicladi e le spiagge non sono molte. Quindi se volete fare una vacanza “a tutto mare” questa non è l’isola che fa per voi, al contrario, se volete trascorrere meno tempo al mare e dedicarvi alle passeggiate ed ai panorami vi innamorerete sicuramente di questa isola.

Santorini d’altronde è così, o ci innamora perdutamente della sua bellezza o si resta un po’ disorientati dal suo essere così turistica e con poche spiagge fruibili. Per quanto mi riguarda credo che Santorini sia si stupenda, che debba essere visitata almeno una volta nella vita ma, se potessi riprogrammare la mia vacanza 2021, toglierei un paio di giorni qui e li “aggiungerei” a Paros.

10 giorni a Naxos

L’isola più grande delle Cicladi è anche quella che, nel complesso, ci è piaciuta di più. Meno conosciuta rispetto a Santorini (di cui non ha i panorami) e a Mykonos (di cui non ha la movida) più variegata e verace rispetto a Paros, Naxos è ancora, e chissà per quanto ancora, un angolo di Grecia pura.

Con una parte ovest molto più turistica, grazie anche al mare stupendo, le parti nord ed est poco accessibili – a causa della conformazione montuosa della parte centrale dell’isola – e quindi molto più tranquilla, con villaggi caratteristici ed alloggi e ristoranti per tutti i gusti e tutte le tasche, Naxos merita almeno dieci giorni di vacanza.

La chora di Naxos è sempre molto animata, con un bel passeggio serale, numerosi locali e negozi di souvenir. Bello salire fino al kastro arrampicandosi nei caratteristici vicoletti e poi scendere fino al porto e proseguire sino a raggiungere la portara, per le immancabili foto al tramonto. Caratteristici i paesini dell’interno come Vivlos, Filoti, Koronas, Apeiranthos e Chalki.

A proposito di paesini, a Vivlos abbiamo trovato il nostro “luogo del cuore”, la taverna Skoulatis, conosciuta per caso grazie a degli altri turisti italiani che ce l’hanno consigliata. In una piccola piazzetta, dove i bambini la sera giocano allegri e spensierati, si trova questa taverna caratteristica ove la signora Veggelio e la sua famiglia ci hanno accolto con piatti tradizionali, rigorosamente a base di carne e di verdure, sorriso, gentilezza e prezzi super onesti. Per alcuni attimi, sorseggiando una birra alfa accompagnata da maialino o da moussaka, con il sirtaki sullo sfondo, circondato quasi esclusivamente da anziani greci che giocavano a carte sorseggiando un ouzo o un caffè-frappè ed “avvolto” dal lento ritmo ellenico e dai sapori genuini della sua cucina, ho avuto la sensazione di tornare indietro nel tempo, al mio primo viaggio in Grecia di oltre trenta anni fa. Una sensazione meravigliosa che chi come me ama la Grecia, capirà senza bisogno che io aggiunga altro. Altri ristoranti che abbiamo provato sull’isola e che mi sento di consigliare sono sicuramente a Naxos Chora il Sarris, per il pesce, e Tou Souvlavi to Maki per la pita ed il souvlaki.

Il nostro soggiorno a Naxos è stato reso ancora più piacevole dal fatto che per quasi tutti e dieci i giorni il meltemi non ha soffiato e pertanto ci ha permesso di godere al meglio del meraviglioso mare.

Spiagge di Naxos

  • Agios Prokopios: una delle spiagge più belle di Naxos, e non solo, si trova a sud della chora proprio sotto il promontorio che la ripara dal meltemi. È una lunga distesa di spiaggia chiarissima con acque turchesi ideali per il bagno ed il relax. Qualche tratto attrezzato si alterna a lunghi tratti liberi. Un posto che porteremo sempre nel cuore. Imperdibile.
  • Agia Anna: più a sud e più piccola rispetto a Prokopios, è un tratto di spiaggia quasi completamente attrezzata con beach bar che servono cibo e bevande con musica di sottofondo. Mare stupendo anche qui a noi è piaciuta meno, ma solo perché amiamo le spiagge libere.
  • Plaka: lungo tratto di spiaggia costeggiata dalle dune molto bella dal punto di vista naturale. Molto frequentata dai nudisti e per questo motivo, a mio parere, poco fruibile da famiglie con bambini piccoli, se non altro per la continua curiosità degli stessi. Tra Agia Anna e Plaka si trova la spiaggia di Maragas anch’essa molto bella.
  • Mikri vigla: molto apprezzata in genere dai surfisti e dagli amanti del kite, grazie all’assenza di vento ci ha regalato due giorni di mare paradisiaco. Quasi completamente libera con sabbia chiara e stupenda acqua dalle tonalità celesti accecanti, mikri vigla resterà a lungo nelle nostre menti e nei nostri cuori. Imperdibile.
  • Kastraki: proprio di fronte al nostro appartamento si trova questa lunga spiaggia, davvero aspra, selvaggia e costantemente battuta dal vento. A proposito merita sicuramente una menzione Sahara apartments, se avete un mezzo di trasporto e non vi pesa spostarvi (Naxos chora è comunque a venti munuti di auto) rappresenta una ottima soluzione per il soggiorno. Appartamento grande, attrezzato di tutto, ben pulito e con colazione – abbondante anche se un po’ ripetitiva – compresa nel prezzo.
  • Alyko: più a sud di Kastraki si trova questo promontorio ove si trovano due-tre spiagge stupende riparate dal meltemi, la migliore è a mio parere Mikro Alyko, l’ultima, quella che si trova proprio sotto la costruzione abbandonata – abbellita dai numerosi murales. Anche questa spiaggia rappresenta una destinazione irrinunciabile a Naxos.
  • Pyrgaki: raggiungibile percorrendo uno sterrato che comincia proprio dopo Alyko è, sinceramente, molto meno bella e andrebbe visitata solo se si ha molto tempo e si vogliono scoprire tutte le sfaccettature dell’isola. Lato positivo della spiaggia è la possibilità di noleggiare il set due lettini/ombrellone a 5€.
  • Apollonas: nell’estremità settentrionale di Naxos si trova questo villaggio sul mare che abbiamo voluto visitare un po’ per curiosità ed un po’ perché in quei giorni soffiava un insolito vento di scirocco. Per raggiungerlo siamo passati all’andata da Koronas ed un certo punto invece che alle Cicladi sembrava di essere…sul Gran Sasso. Strade strette e tortuose ed un paesaggio aspro che sembra non finire mai, o almeno fino a quando, dopo Koronas, si inizia a scendere abbastanza rapidamente fino appunto ad Apollonas – un villaggio costiero dove il tempo sembra essere fermo a trenta anni fa – con un piccolo arenile libero, qualche ristorantino sul mare ed una più ampia spiaggia di – meravigliosi – sassi. Qui l’acqua ha tonalità diverse, più tendenti al verde, e noi, anche grazie all’assenza quasi totale di vento ed alla poca affluenza di gente, ne abbiamo goduto appieno. Apollonas in condizioni simili, pertanto, vale il viaggio per scoprire una faccia completamente diversa dell’isola. Per gli stessi motivi avremmo voluto visitare anche Lionnas, ma la strada davvero impegnativa da percorrere due giorni consecutivamente ci ha fatto desistere. Vuol dire che ci andremo la prossima volta. Al ritorno abbiamo fatto la costa nord-ovest dell’isola fino alla chora, tratto panoramico e sicuramente più agevole.
  • Panormos: proprio nell’estremità sud-orientale dell’isola si trova questa insenatura riparata, che non a caso è stato il primo porto dell’isola. Ci siamo arrivati dopo avere attraversato Chalki, sicuramente il villaggio più caratteristico di Naxos; Moutsouna, antico porto dello smeriglio; proseguito per Psili Ammos ed il porticciolo di Volaka. Percorrendo questo ultimo tratto di strada, l’unico che porta a Panormos, ho avuto l’impressione di arrivare veramente alla fine dell’isola, alla fine di qualcosa. Panormos è una graziosa baia, con alle spalle delle grosse palme, ovviamente piantate, un piccolo ristoro con parcheggio (ad offerta libera) ove si possono prendere dei pasti o bevande fredde/calde. L’acqua, soprattutto la mattina presto, era davvero bella ed alle 13.15 ci siamo concessi una escursione di due ore barca alla scoperta della costa dell’isola fino alle grotte di Rhina, ove abbiamo nuotato in compagnia della simpatica guida nelle acque dai riflessi blu. Per Panormos vale lo stesso consiglio di Apollonas, se avete qualche giorno da spendere alla scoperta dell’isola, non vi spaventano le curve e un po’ di tempo in auto…beh allora Panormos fa al caso vostro, anzi dovendo scegliere una sola escursione la consiglio più di quella ad Apollonas!!

La movida di Mykonos

L’ultima isola visitata, come e forse più di Santorini, è un’isola che lascia sentimenti contrastanti e può, a seconda dei casi, rappresentare una meta irrinunciabile oppure una destinazione da evitare ad ogni costo. Innanzitutto, a proposito di costi, Mykonos è l’isola più cara della Grecia. Gli alloggi non sono mai a buon mercato, quasi mai i ristoranti, i parcheggi ed i negozi. Più di qualche volta, specialmente nei primi giorni, ci siamo sentiti ripetere “qui siamo a Mykonos” e la cosa ci ha all’inizio fatto rimpiangere il fatto di non essere rimasti a Naxos. Ma, col passare dei giorni e scoprendo meglio l’isola, devo ammettere che la sua fama è decisamente meritata. Forse il fatto che alcune delle spiagge più belle (Super Paradise e Paradise Beach) siano state trasformate in discoteche diurne – quindi poco adatte a famiglie con bambini come la mia – oppure che altre come Psarou o Agia Anna siano oltremodo “VIP” (ovviamente anche nei prezzi) può sicuramente fare storcere la bocca, ma se si guarda oltre Mykonos vi conquisterà con tutto il suo fascino.

Innanzitutto qui il mare è stupendo, almeno come quello di Naxos, e anche ad Agia Anna o a Psarou potrete trovare il vostro angoletto libero, oppure cercare spiagge come Lia (stupenda e tranquilla), Elia (una via di mezzo) o Kalafati. È vero che i prezzi dei locali ed anche solo dei supermercati sono almeno il 50% in più delle altre isole, ma è altrettanto vero che passeggiare la sera per la chora di Mykonos è davvero una esperienza splendida.

Mykonos town infatti è abbastanza grande da non annoiare mai, con una parte più chic ma anche con altre zone alla portata di tutti…e poi la zona dei mulini – dove abbiamo incontrato il “mitico” pellicano – e le onde che si infrangono sui localini di Little Venice…soltanto tutto ciò vale il viaggio. In fondo anche se il budget non è altissimo si possono trovare, almeno per la cena, soluzioni decisamente alla portata di tutti, come la taverna Stasi Diethnes, sulla strada per Paradise Beach, oppure il Paprika ad Ano Mera, nel centro dell’isola.

Spiagge di Mykonos

  • Elia: tra le spiagge più conosciute e frequentate è una “via di mezzo” tra le mondane Paradise e Super Paradise ed altre più tranquille. Quasi completamente attrezzata con mare ovviamente splendido, merita almeno una giornata.
  • Agia Anna: in una piccola insenatura si trova quella che per me è la spiaggia più bella di Mykonos. Tre quarti della spiaggia sono occupati dalla spiaggia attrezzata, davvero molto “in”, mentre l’ultima parte è libera. Mare superbo. Imperdibile.
  • Lia: da non confondere con elia quasi completamente libera con mare stupendo.
  • Kalafati, platys gialos, ormos: stesso discorso di lia. Ideali per chi, seppure amando la spiaggia attrezzata, cerca una Mykonos lontana dalla mondanità di paradise e super paradise.

Atene

A dieci anni giusti di distanza siamo tornati nella capitale greca. Devo essere sincero, anche se amo la Grecia e riconosco l’importanza storica di quella che è stata, insieme a Roma, la culla della civiltà europea, io non impazzisco per Atene, e dovendo fare un viaggio esclusivamente per lei le preferirei una capitale del nord oppure, restando nella zona mediterranea, Napoli, Barcellona oppure Istanbul.

Siamo tornati ovviamente sull’acropoli, al museo nazionale, all’agorà antica ed a quella romana, siamo stati nella zona commerciale di Monasteraki, alla Plaka, per la prima volta al quartiere residenziale di Kolonaki e da qui con la funicolare siamo saliti sulla collina del Licabetto per godere di un panorama mozzafiato sulla città – che da qui sembra una bianca distesa sconfinata di case, siamo tornati anche allo stadio Panathenaik, ove si sono svolte le prime olimpiadi dell’età moderna, a vedere gli euzoni a piazza sintagma, presso il milite ignoto.

Insomma, abbiamo visto tutto quello che la città ha da offrire sia a livello culturale che di movida, e non è poco, ma Atene ha quel senso di trascuratezza che, ancora una volta, non mi ha fatto scattare la scintilla, tutto qua, magari è solo un mio limite. Di ritorno ci siamo fermati, per un ultimo malinconico souvlaki, presso l’impressionante canale di Corinto, prima di rientrare in Italia da Igoumenitza.

Considerazioni finali

Qualche considerazione finale. Le Cicladi, almeno le quattro che abbiamo visitato, sono stupende, il mare eccezionale. Santorini e Mykonos rappresentano destinazioni top nel turismo mondiale e vanno viste almeno una volta nella vita, anche se possono lasciare sentimenti contrastanti. Paros è molto equilibrata, leggermente più chic di Naxos che, tirate le somme, è l’isola che offre di più, sia in relazione alla spesa che in termini di mare e di varietà di paesaggi e spiagge.

Atene è una città importante e se siete di passaggio, non potete non fermarvi. Il cibo è buono e per tutte le tasche cosi come gli alloggi, tranne che a Mykonos e nelle due città turistiche di Santorini , Oia – in particolare – e Thira, ma comunque non si tratta assolutamente di destinazioni proibitive.

Insomma, riassumendo, Paros è per tutti, forse ideale per una coppia senza figli che vuole un mix tra tranquillità ed un po’ di movida, Santorini è per i romantici che amano i paesaggi, i tramonti e la fotografia, Naxos per le famiglie che vogliono tranquillità e mare stupendo e Mykonos, infine, si presta di più ai giovani e a coloro che amano la trasgressione ed il divertimento ma, vivendola in maniera “diversa” può essere una ottima destinazione anche per famiglie. Atene è una destinazione interessante ma io, ripeto, ci tornerò un giorno solo se di passaggio per le isole, magari per Milos, Ios e Koufonissia, ma questa è un’altra storia.

Grazie dell’attenzione e, se andate alle Cicladi, buone vacanze a tutti!!!!!

 

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