6 borghi del Molise da scoprire assolutamente nel 2023

Custodi di storie e tradizioni senza tempo, i borghi del Molise rappresentano piccole e preziose eccellenze del territorio. In questo viaggio ne incontreremo 6, e di ognuno di loro ti innamorerai perdutamente
Redazione TPC, 12 Giu 2023
6 borghi del molise da scoprire assolutamente nel 2023

Alcuni incastonati in scenari idilliaci e romanticamente isolati; altri si trovano ad una manciata di chilometri dai principali nuclei urbani di Isernia e Campobasso. Il Molise è una terra feconda e ricca sotto il profilo storico e culturale, e i borghi che lo costellano ne sono la prova tangibile.

Ecco 6 borghi da inserire nel tuo itinerario alla scoperta del Molise d’altri tempi, e scommettiamo che troveranno tutti posto nella tua travel list 2023!

Oratino, atmosfere medievali nella campagna molisana

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Con i caratteristici vicoli ed edifici in pietra, le numerose chiese e le torri risalenti al Medioevo, ha un patrimonio che gli è valso l’inserimento nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia. Girovagando tra le stradine del centro storico di Oratino, a cui si accede tramite la medievale Porta del Piano, si rimane sorpresi da un così nutrito patrimonio storico, artistico e culturale.

Un patrimonio che emerge da alcuni dei suoi principali luoghi di culto come la Chiesa di Santa Maria Assunta nel punto più alto del borgo e la Chiesa di Santa Maria di Loreto, che conserva le tombe dei Giordano e le decorazioni realizzate dai fratelli Brunetti. Gli edifici civili non sono da meno, come dimostra la presenza del Palazzo Ducale in posizione dominante rispetto al borgo antico. È una costruzione resa ancor più magnifica dal portale decorato da motivi di foglie d’acanto.

Con i suoi 800 metri di altezza, Oratino è inoltre capace di regalare impressionanti viste panoramiche sulla valle del Biferno e i monti del Matese e della Maiella. Punti di osservazione privilegiati sono il terrazzo del Belvedere Calise, raggiungibile a piedi dalla Chiesa di Santa Maria di Loreto, e la Rocca di Oratino poco distante.

Agnone, il borgo delle campane

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Posto su una collina dell’Alto Molise che domina la valle del Fiume Verrino, Agnone è uno dei borghi che non può mancare nel tuo itinerario in Molise. Per scoprire le bellezze di Agnone vale la pena prima di tutto fare una passeggiata nel suo centro storico.

Le porte di accesso al borgo medievale di Agnone sono tre: Porta di San Nicola, l’Arco Semiurno e la Porta Maggiore, le uniche rimaste delle sette originali. Attraversate le porte medievali, si entra in un luogo dove il tempo si è fermato, in un borgo impreziosito da chiese e palazzi civili.

Agnone conta oltre dieci chiese, tra cui spiccano per pregio luoghi di culto come la Chiesa Madre di San Marco, la Chiesa di Sant’Antonio Abate, la Chiesa San Francesco e la Chiesa di Sant’Emidio. In quanto a fascino architettonico, costruzioni come Casa Apollonio e Palazzo Fioriti non hanno ai palazzi sacri nulla da invidiare, in un continuum ininterrotto di bellezza.

Agnone rappresenta una destinazione ideale anche per chi vuole approfondire la conoscenza di antiche arti e mestieri di questo angolo di Molise. È infatti uno dei borghi più operosi della regione e quello che ha alle spalle un passato artigiano davvero d’eccezione. È nella produzione di campane che Agnone ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza, testimoniati dalla lunga storia della Pontificia Fonderia Marinelli.

È tra le più antiche fonderie al mondo, e le è dedicato un intero museo (Museo della Campana di Agnone) che ne ripercorre i momenti salienti e l’evoluzione nel tempo. Il Museo della Campana di Agnone è una vera e propria celebrazione di questa storica produzione, oltre che tappa irrinunciabile della visita al borgo.

Agnone è stato inoltre borgo di fabbri, calzolai e orafi, e ancora oggi nel suo centro storico è possibile trovare botteghe artigiane dove si conservano e tramandano queste lavorazioni di un tempo. Un nome su tutti? L’Antica Bottega Orafa: si trova lungo Corso Garibaldi e, oltre a raccontare una storia di preziose lavorazioni artigianali, racconta un’altra curiosità del borgo di Agnone.

Passeggiando nel cuore di Agnone si rimane stupefatti da architetture di sapore vagamente… veneziano. C’è un intero quartiere veneziano ad Agnone, dove trovare caratteristici elementi lagunari come leoni in pietra, bifore ed emblemi nobiliari impressi sui portoni delle case. La chiesa madre è intitolata a San Marco Evangelista, patrono della Serenissima.

Com’è possibile che ci sia una così forte presenza veneziana in un borgo dell’entroterra molisano?

La risposta a questa domanda è da ricercare in episodi avvenuti secoli e secoli fa. Nei primi decenni dell’anno Mille, Agnone era parte del feudo di proprietà della nobile famiglia veneziana Borrello. Al seguito di Landolfo Borrello arrivarono mastri veneziani che qui diffusero la loro arte e le loro tecniche artigianali. Lavorazioni come quelle legate all’oreficeria attecchirono al punto che Agnone divenne una piccola ‘capitale orafa’ del Molise; l’influenza veneziana si fece così forte e profonda da permeare l’intero borgo, dando così vita al quartiere veneziano di Agnone che vediamo oggi.

Scapoli, il regno delle zampogne

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Incastonato nella cornice delle Mainarde ad oltre 600 metri d’altezza, Scapoli è un pittoresco borgo-terrazza dal quale ammirare le cime del massiccio del Matese e il verde dell’Alta Valle del Volturno.

Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Scapoli custodisce monumenti e luoghi storici di grande interesse come la Chiesa di San Giorgio Martire e Palazzo Battiloro. È per un altro motivo che il minuscolo borgo molisano è tuttavia famoso in tutto il mondo: le sue storiche zampogne.

Scapoli è uno dei pochi paesi dove ogni giorno rivive la memoria di questo antico strumento a fiato della tradizione. La zampogna qui viene suonata, ma anche realizzata dalle abili mani di artigiani che continuano a tramandarne tecniche e segreti e le cui botteghe sono concentrate soprattutto in località Ponte e Fontecostanza.

La memoria della zampogna è gelosamente custodita dal Museo della Zampogna allestito nella splendida location di Palazzo Mancini. È un museo unico nel suo genere, che lungo tre piani di esposizione conserva una collezione di zampogne di epoche diverse e provenienti da ogni parte del mondo. A corredo di questi pregiati esemplari, il museo permette al visitatore di approfondirne la conoscenza attraverso foto d’epoca e una vasta documentazione dedicata.

Il Museo si raggiunge a piedi dalla piazza principale del paese seguendo il cosiddetto Cammino di Ronda, che segue il perimetro dell’antica fortificazione longobarda di Scapoli e che ne rappresenta uno dei posti più belli e rilevanti sotto il profilo storico.

Scapoli è tutta una celebrazione della zampogna, che continua e si conferma anche nel grande evento che le è dedicato. L’ultimo weekend di luglio si tiene infatti il Festival Internazionale della Zampogna, uno degli appuntamenti più attesi a Scapoli e in Molise che ogni anno registra record di presenze.

Partecipare al festival scapolese rappresenta anche l’occasione perfetta per assaggiare uno dei piatti/prodotti tipici di Scapoli: il gustosissimo raviolo scapolese, che si differenzia da altri tipi di pasta fresca ripiena per la ricercatezza di dimensioni, sugo e ripieno. Una specialità!

Ferrazzano, la sentinella del Molise

La Sentinella del Molise, ma anche Lu Spione (lo spione): è così che Ferrazzano viene comunemente e familiarmente chiamato, merito di una posizione che da sempre l’ha reso borgo-sentinella di Campobasso. Ferrazzano se ne sta infatti arroccato sulla cima di un’altura, e dai suoi 900 metri osserva il capoluogo molisano, le Mainarde, il Matese e la Maiella. Una funzione che ha egregiamente assolto anche nell’antichità, dal momento che costituì un fondamentale punto di osservazione durante le guerre sannitiche.

Vicoletti labirintici, tortuosi saliscendi, casette in pietra strette l’una all’altra: una passeggiata nel centro storico di Ferrazzano, tuttora circondato dall’antica cinta di mura, è un vero viaggio indietro nel tempo.

Un’esperienza immersiva in un passato lontano, resa ancora più tangibile dalla presenza di elementi architettonici medievali ancora ben conservati. È il caso del Castello Carafa, che sorge proprio al centro del paese conferendo un’atmosfera d’altri tempi a tutto il borgo. Il castello di Ferrazzano è una struttura davvero poderosa, dotata di ampi torrioni circolari e a cui si accede mediante un ponte stabile che ha progressivamente sostituito il ponte levatoio originale.

Se il Castello Carafa rappresenta il maggiore edificio civile di Ferrazzano, la chiesa di Santa Maria Assunta ne è il corrispettivo religioso. Un capolavoro architettura romanica che impressiona con la sua antichità: la prima costruzione risale ai primi dell’anno Mille.

Un’ultima curiosità: Ferrazzano è sempre stato un borgo di emigranti. Tra i tanti che da qui partirono per cercare fortuna in America c’erano anche i bisnonni della star del cinema hollywoodiano Robert De Niro!

Fornelli, il borgo molisano delle torri

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Fa parte dei Borghi più Belli d’Italia, ed è tutto un intrico di stradine e casette in pietra da esplorare con lentezza, assaporando ogni passo. Fornelli, in provincia di Isernia, è uno dei migliori esempi di borgo fortificato del Molise. È infatti conosciuto come il paese delle sette torri per le sette torri ancora integrate nelle mura del borgo, tra le meglio conservate del Molise.

All’interno di questa possente cinta di mura, la vita scorre lenta e si muove delicata attraverso le pietre lucenti del centro storico dallo spiccato impianto medievale.

Attraversando le medievali porte superstiti Porta Castello e Porta Nova, si entra nel borgo di Fornelli e si arriva al cospetto dei suoi molteplici tesori. Sono tante le cose da vedere nel borgo di Fornelli, come la settecentesca Chiesa Madre di San Michele Arcangelo e quella intitolata a San Pietro Martire che, nonostante i danni riportati a causa di un terremoto negli anni Ottanta, continua a custodire rilevanti esemplari di arte rinascimentale e barocca.

Impossibile non notare, infine, il profilo sontuoso del Palazzo Baronale che rappresenta il principale palazzo nobiliare di Fornelli.

Per chiudere il tour di Fornelli in bellezza e con una chicca curiosa, ti consigliamo di soffermarti ad ammirare la Fontana dedicata all’Estate. Si tratta di una copia della scultura che il francese Mathurin Moreau presentò all’Esposizione Universale di Parigi del 1855.

Frosolone, coltelli d’alta quota

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Anch’esso incluso nella lista dei Borghi più belli d’Italia e arroccato sull’Appennino a 900 metri d’altezza, Frosolone è l’ultima tappa di questo viaggio ideale che ci ha condotti alla scoperta dei borghi del Molise. Ultimo non per importanza, dal momento che è uno dei borghi molisani maggiori per dimensioni e per ricchezza del patrimonio locale.

Abbracciato da una spettacolare cornice naturale fata di alberi secolari, boschi e pascoli che sembrano non finire mai, Frosolone è una piccola perla del Molise d’alta quota. È amatissimo dagli appassionati di arrampicata per le sue pareti di roccia attrezzate, e da chi cerca un soggiorno green a diretto contatto con la natura grazie ai prati infiniti offerti dalla località Colle dell’Orso. Oltre ad essere un paradiso verdissimo, Frosolone è anche la meta su misura per i viaggiatori alla ricerca di una fuga a base di arte, storia e cultura. Lunga anche solo un fine settimana!

Frosolone è infatti un borgo che è stato capace di custodire, proteggere e conservare il suo suggestivo impianto medievale dove si alternano e susseguono architetture di notevole valore. Il Palazzo Baronale incanta con il prezioso loggiato rinascimentale, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie avvolge con il suo stile barocco e ricercato.

Frosolone è inoltre uno dei borghi che meglio di altri rappresenta il Molise artigiano e laborioso. È infatti famoso per essere il borgo delle lame e dei coltelli, da una lavorazione le cui origini si perdono qui nella notte dei tempi e che resiste intatta al trascorrere dei secoli.

Al mondo dell’acciaio è dedicato il Museo dei Ferri Taglienti, interessante con la sua ricca collezione di manufatti storici di cui fanno parte forbici, coltelli e persino lame da taglio militari.

Tra i vicoli di Frosolone si possono ancora trovare tante botteghe artigiane dove vengono realizzati a mano coltelli fatti per durare nel tempo, e artigiani che custodiscono la memoria di un lavoro di forgiatura che in pochi ormai conoscono così a fondo. Sono spesso storie di lavoro ma anche di famiglia, di una memoria condivisa che il tempo non disperde ma anzi rafforza.



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