Islanda, Ghiaccio&Fuoco

Un'esperienza alla scoperta dei quattro elementi di cui ogni cosa è fatta, un viaggio al centro della terra
Scritto da: Rubina76
islanda, ghiaccio&fuoco
Partenza il: 22/08/2012
Ritorno il: 01/09/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
L’Islanda è il viaggio che ho sempre sognato e che ho potuto fare quest’anno grazie ad un meraviglioso regalo. Viaggiare in Islanda è un’esperienza straordinaria fatta di natura incontaminata, spazi aperti, deserti e pianure verdeggianti, mare e cielo, ghiaccio e fuoco.

Qualche informazione generale.

Clima: Io e mio marito siamo partiti il 22 agosto ed il tempo si è mostrato piuttosto clemente nei nostri confronti. Abbiamo trovato abbastanza freddo (una media di 5 gradi durante il giorno), neve e pioggia in qualche occasione ma nulla che ci abbia impedito di visitare tutti i luoghi che ci eravamo prefissati di vedere.

Strade: Avendo 9 giorni a disposizione abbiamo percorso l’intera Ring Road con qualche deviazione toccando tutte le attrazioni turistiche più note e riuscendo anche a scovare qualche perla nascosta. Le strade asfaltate e sterrate (ben segnalate come Gravel Roads) sono fattibili con una macchina a trazione normale. Credo che la 4×4 sia utile solo se si ha più tempo a disposizione per visitare l’interno.

Cibo: La cucina islandese non è un granché varia. I piatti nazionali sono l’hamburger, l’hotdog, lo skyr (delizioso!) e incredibilmente… la pizza (che noi non abbiamo assaggiato)! Ovviamente si trova molta carne, soprattutto di agnello e balena, e pesce accompagnati da patate, broccoli, carote. Si beve ottima birra ed in generale il cibo è la cosa che costa di più soprattutto in termini di rapporto qualità/prezzo. A pranzo è comunque possibile fare rifornimento nei supermercati e nelle stazioni di servizio dove si risparmia qualcosina.

Prezzi: cibo e benzina sono le cose più costose. Per quanto riguarda il pernottamento, noi avevamo prenotato tutto su internet ma l’Islanda offre molte più soluzioni di quello che si potrebbe pensare. La crescita del turismo degli ultimi anni ha fatto crescere una rete di ricettività diffusa, tra fattorie, bed&breakfast; e piccoli alberghi, molto capillare e di buona qualità. Il modo più utilizzato e comodo per pagare è la carta di credito, accettata ovunque e con cui gli islandesi sono abituati a comprare anche solo un caffè.

Questo in breve il nostro itinerario:

22 agosto: siamo partiti da Malpensa con il volo Icelandair delle ore 23.05. Arrivati in orario all’una di notte (ora locale) lo shuttle del Motel Keflavik (prenotato su booking.com a 109€ con colazione) ci è venuto a prendere fuori dal minuscolo aeroporto della capitale islandese. La temperatura si aggira intorno ai sei gradi e il simpatico conducente del pulmino ci annuncia che in Islanda l’estate è ufficialmente finita!

23 agosto

Dopo una discreta colazione il pulmino del B&B; ci riporta all’aeroporto (il servizio è gratuito) dove andiamo a prendere la macchina prenotata via internet su Europcar (690€ per 9 giorni). L’addetto ci consegna una Suzuki Swift rossa con cui partiamo alla volta del nostro primo obiettivo: il famoso Circolo d’oro! Tra enormi distese di colate laviche nere, costeggiamo la capitale Reykjavík e dopo circa un’oretta arriviamo nel parco nazionale di Þingvellir, una pittoresca vallata tinta di un verde scintillante, solcata da gelidi ruscelli, colate laviche e splendidi canyon. Le cose più interessanti sono l’Althing, uno dei primi parlamenti del mondo, le spaccature nel terreno causate dal distaccamento della placca europea da quella americana, i budir (capanni che un tempo appartenevano ai vescovi e ai capi d’Islanda) e in generale lo straordinario panorama che si gode dal punto più alto del Parco. Terminata la visita risaliamo in macchina e ci dirigiamo verso i Haukadalur, in cui Strokkur ogni 5 o 10 minuti ci regala lo spettacolo del geysir che erutta in tutta la sua potenza. Un’emozione grandissima! La vallata è solcata da moltissimi piccoli geysir che fumano e ribollono sul terreno creando un’atmosfera davvero surreale!

Dopo uno spuntino al centro visitatori raggiungiamo la magnifica Gullfoss, soprannominata “la regina di tutte le cascate islandesi”. L’acqua potente fa due salti spettacolari che si possono ammirare da vicino grazie a un semplice sentiero che scende verso il fondo. La destinazione della prima giornata è Vik e nel tragitto che ci separa da questo minuscolo villaggio ci fermiamo a visitare Kerio, un cratere che ospita un piccolo lago di un verde scintillante. Intorno alle sei del pomeriggio a Vík í Mýrdal dove alloggeremo nel delzioso Edda Hotel (prenotato via mail a 126€ con colazione). La nostra stanza è in piccolo bungalow di legno da cui si gode una bella vista della costa nerissima e rocciosa. Dopo una doccia veloce facciamo una passeggiata fino al mare per osservare i faraglioni di Reynisdrangar che si stagliano imperiosi in mezzo al mare. Ceniamo in un bel ristorantino sul mare convenzionato con l’albergo per cui abbiamo diritto a di uno sconto del10% e dopo un succulento hamburger assaggiamo il nostro primo delizioso skyr!

24 agosto

Dopo aver fatto rifornimento alla stazione (importantissimo farlo quando se ne incontra uno perché potrebbe capitare di non vederne per centinaia di chilometri!) abbiamo iniziato la traversata dello spettacolare deserto lavico (il Sandur) che attraversa il sud dell’isola. Per più di 100 km il paesaggio sarà un irreale nero intervallato da macchie di muschio verde acido. La strada ci porta al Parco nazionale Skaftafell. Con un bel sentiero che dura circa un’ora arriviamo emozionati davanti a Skaftafellsjökull, ghiacciaio visibile da vicino in cui grandi pezzi di ghiaccio di staccano e si muovono colorandosi del nero della lava circostante. La vegetazione che nasce spontanea tra le rocce nerissime ha colori vivaci,quasi fosforescenti, e rendono il sentiero davvero particolare! Dopo aver mangiato un panino veloce ripartiamo alla volta di una delle mete che ho trovato più emozionanti di tutto il viaggio: Jökulsárlón, il più grande e più conosciuto lago di origine glaciale dell’Islanda. Io e mio marito rimaniamo incantati a guardare per la prima volta in vita nostra lo spettacolo degli icebergs che, in un’atmosfera ovattata e surreale, si staccano e dopo un breve tragitto raggiungono il mare. Purtroppo non siamo riusciti, per questione di tempo, a visitare il lago con le imbarcazioni a disposizione dei turisti ma l’esperienza è stata comunque bellissima. Ancora rapiti dalla visione dei giganti di ghiaccio, risaliamo in macchina per raggiungere la tappa finale della giornata: Hofn. Tra verdi vallate, montagne imponenti e cavalli che ci guardano curiosi arriviamo alla GuestHouse Asgardur (prenotata su booking.com a 130€ con colazione). Seguendo il consiglio della fida Lonely Planet ceniamo al Kaffi Hornio, un locale delizioso tutto di legno in gustiamo piatti semplici ma ben cucinati. Nel tragitto di ritorno verso la guesthouse scopriamo una angolo meraviglioso di questo pittoresco villaggio di pescatori. La passeggiata lungomare di fronte al ghiacciaio è incantevole e il sole, che alle nove di sera inizia a tramontare timidamente, si riflette nello specchio d’acqua immobile. Davvero bellissimo! Abbiamo scattato decine di foto!

25 agosto

La mattina, dopo una buona colazione, attraversiamo ancora vallate meravigliose, incontrando solo pecore, cavalli e cigni! Il tratto di Ring Road che va da Hofn a Egilsstaðir è bellissima e offre angoli di natura tra i più disparati: fiordi, montagne, vallate infinite e pecore che tranquille camminano sulla strada senza spostarsi di un millimetro neppure quando passano le macchine. Dopo uno spuntino consumato a Egilsstaðir, cittadina piuttosto grande rispetto agli standard islandesi (ben 1637 abitanti), imbocchiamo la strada per Seyðisfjörður che, come annunciato dalla Lonely Planet, si rivela incredibile: ripidissima e pittoresca. Seyðisfjörður si intravede laggiù, in fondo in fondo, circondato su tre lati dalle montagne, e per il quarto lato sul mare. Le case coloratissime lo rendono unico e pittoresco, sembra di essere tornati indentro, in un tempo lontano. La chiesa azzurra è posta alla fine di una piccola strada pedonale costeggiata da case di tutti i colori: delizioso! Pernottiamo nell’unico hotel del Paese l’Aldan (prenotato su booking.com a 162€ con colazione) e ceniamo nella sala da pranzo carinissima.

26 agosto

Il tratto di Ring Road che separa Seyðisfjörður da Husavik è lunare (e in buona parte sterrato). Attraversandolo si comprende perché l’Islanda sia scelta dagli astronauti per fare esercitazioni… le distese desertiche sono interrotte soltanto dai cumuli di pietre piramidali che si dice siano troll dispettosi colti dalla luce del sole. In tarda mattinata raggiungiamo il campo geotermico Hverarond, dove ammiriamo l’attività di soffioni e le solfatare. Poco distante c’è la regione vulcanica del Krafla, una delle perle imperdibili di questo straordinario Paese. Sotto fiocchi neve che scendono copiosi, imbocchiamo il sentiero che circonda il Viti, cratere d’esplosione che ospita due laghi gemelli. L’esperienza è incredibile e scrutare l’orizzonte costellato da bocche di fumo che escono dal terreno è davvero emozionante. La neve e la temperatura rigida rendono il tutto unico! Terminato il sentiero circolare risaliamo in macchina e andiamo in un pub per mangiare un bell’hamburger. Dopo tutto quel freddo ci voleva! Il pomeriggio è dedicato alla visita del Lago Myvatn, una delle destinazioni più note d’Islanda. Seguiamo la strada che gira intorno al lago e ci fermiamo in più tratti per godere le splendide vedute. Tra questi meritano una visita sicuramente gli “sciami” di pseudocrateri che hanno dato origine al lago stesso. Dopo aver imboccato nuovamente la Ring Road arriviamo a Husavik, un villaggio caratterizzato da un pittoresco porto da cui partono le imbarcazioni per il famoso “whale watching”, attività che andiamo subito a prenotare per la mattina successiva. A Husavik pernottiamo al Fosshotel (prenotato su booking.com a 164€ con colazione) e ceniamo nel frequentatissimo Restaurant Salka.

27 agosto

Dopo aver consumato una colazione leggera (non si sa mai con il mal di mare…) ci dirigiamo verso il molo da cui parte l’imbarcazione per il “whale watching”. Appena saliti indossiamo enormi tute termiche messe a disposizione dalla compagnia e macchina fotografica alla mano salpiamo alla ricerca di Mobydick! Una guida dall’alto del ponte dà indicazioni al capitano su dove le balene potrebbero farsi vedere e l’imbarcazione corre veloce al grido di ore 9, ore 3, ore 12! Siamo fortunatissimi e due balene dal petto bianco si fanno vedere maestose proprio di fronte noi. Saltano fuori dall’acqua regalandoci uno spettacolo meraviglioso… la guida ammette che effettivamente siamo stati molto fortunati perché vedere una balena così da vicino non è poi molto frequente e dopo tre ore di escursione rientriamo soddisfatti al porto. Sulla rotta di ritorno vediamo anche tre delfini che saltano e giocano ricorrendosi a filo sull’acqua! Appena attraccati ci rifugiamo affamati al Gamli Baukur, ristorantino rustico dove gustiamo un bel pranzetto in una bella atmosfera. Nel pomeriggio la Ring Road ci conduce nella seconda città più importante d’Islanda: Akureyri, dove soggiorneremo due notti all’Akureyri Guesthouse. Questa cittadina di ben 17.754 abitanti (!) è graziosa e colorata, in pieno stile islandese, e ha addirittura una strada per lo shopping dove acquistiamo qualche souvenir (impresa incredibile!) di lana. A cena andiamo al Bautinn, ristorante rustico con un menù ampissimo e un ricco buffet di insalate compreso nel prezzo.

28 agosto

Per prima cosa ci dirigiamo verso Godafoss, la cascata degli dèi. Suggestiva e spettacolare, è resa ancor più surreale dalla neve che scende copiosa e da un grande arcobaleno che fa il semicerchio completo proprio sopra la cascata. Che dire… divina! Dedichiamo poi la mattinata alla visita all’Eyjafjörður, il fiordo più lungo dell’Islanda centro-settentrionale. Arriviamo fino alla remota Grenvik e sembra di essere alla fine del mondo. Incredibile! Decidiamo di tornare ad Akureyri per pranzo (sono le tre del pomeriggio) e cediamo al kitch, recandoci al Christmas Garden, una casetta di legno fuori città dove acquistare oggetti natalizi di ogni tipo. Si lo sappiamo, è kitch ma anche irresistibile. Ci compriamo anche una tradizionale patata da appendere all’albero! E’ il 28 agosto ma siamo totalmente immersi nell’atmosfera natalizia! Tornati ad Akureyri ci concediamo il rituale tutto italiano dell’aperitivo consumando una birra in uno dei graziosi locali sulla via principale e per cena saliamo al terzo piano di un palazzo per mangiare allo Stikkyr da cui si gode una bella vista della città. Gustiamo ancora una volta il delizioso skyr!

29 agosto

La tappa di oggi è la più lunga poiché ben 316 chilometri ci sperano da Borgarnes. Imbocchiamo la Ring Road e facciamo una breve sosta a Glumaber per visitare le tradizionali fattorie dal tetto di paglia. A pranzo, piuttosto infreddoliti, ci fermiamo a Blonduos, un paesino di 600 anime in cui pranziamo alla Guesthouse Kiljan, gestita da una coppia di coniugi polacchi che preparano i piatti a vista nella cucina di casa loro! Nel pomeriggio deviamo dalla Ring Road per visitare la penisola di Vatnes. Una strada tutta sterrata ma fattibile anche con una macchina a trazione normale percorre tutta la penisola che offre diverse cose da vedere: Hvitserkur, uno strano faraglione nero alto 15 metri che secondo la leggenda è in realtà un troll colto dal sole mentre stava tentando di distruggere un monastero cristiano, e Hindisivik, dove si può ammirare da vicino una colonia di foche in una cornice naturale meravigliosa. Tornati sulla Ring Road ci dirigiamo verso Borgarnes, dove alloggiamo all’hotel Borgarnes (prenotato su booking.com a 99€ con colazione). Nell’albergo, semplice e molto pulito, consumiamo anche una cena deliziosa cucinata dal simpatico proprietario che ha fama di essere uno degli chef migliori d’Islanda. Diversi tipi di pesce freschissimo, accompagnati da immagini esplicative, sono posti su alcuni fornellini su un tavolo a buffet e ci si può servire a volontà. E’ tutto buonissimo e ad un certo momento una signora del luogo ha portato al cuoco dei funghi appena colti che ci hanno servito a sorpresa durante la cena. La cena migliore della vacanza! Dopo cena andiamo a dormire con la speranza di poter vedere l’unica emozione che la vacanza non ci ha ancora regalato: l’aurora boreale… ma non siamo fortunati perché il cielo non è limpido. Pazienza!

30 agosto

La destinazione di oggi è Reykjavík, ma solo dopo aver visitato uno dei luoghi più famosi d’Islanda: lo Snæfellsjökull, reso celebre da “Viaggio al centro della terra” di Jules Verne. La penisola Snæfellsnes è molto bella e offre diverse bellezze naturali tra cui meravigliosi faraglioni basaltici raggiungibili dal villaggio di Dritvik, la fenditura di Raudfeldsgja, spiagge, fari e ovviamente lui, il protagonista che troneggia sulla punta della penisola: lo Snæfellsjökull. Ci sarebbero molte cose da vedere e da fare ma noi purtroppo non abbiamo tempo e ci accontentiamo di soffermarci a osservarlo, alto e imponente, in tutta la sua maestosità. Dopo un pasto veloce a Olasfsvik, rientriamo verso la Ring Road alla volta della capitale. Pernottiamo in pieno centro al Pisa Guesthouse (115 € con colazione, prenotato su booking.com) e dedichiamo il pomeriggio alla visita di Reykjavik,che ha l’aria di una capitale ma le dimensioni di una cittadina di provincia. Pittoresca la strada dello shopping e il lago abitato da molti tipi di volatili. Curiosa la visita la minuscolo parlamento e all’ancor più piccolo Municipio. La sera ceniamo al Caruso, un locale bellissimo dove si gusta un’ottima cucina tradizionale islandese. Dopo cena ci beviamo una birra al Kaffibarinn, frequentato usualmente da Bjork. La scelta di locali offerti da questa città è molto ampia e di grande qualità!

31 agosto

E’ giunto l’ultimo giorno della vacanza per cui abbiamo riservato una delle esperienze più belle che questo Paese meraviglioso può offrire: la Blu lagoon. Dopo una mattinata dedicata a uno striminzito shopping a Reykjavik, pranziamo e nonostante la pioggia battente ci dirigiamo verso la laguna blu, una pozza di acqua azzurra immersa in un deserto lavico nero. Passiamo un pomeriggio intero a mollo nelle acque calde e rigeneranti, con una temperatura esterna che arriva a malapena ai 5 gradi e rende il tutto ancora più piacevole! Uno spettacolo, certamente commerciale, ma a nostro avviso irrinunciabile. Ormai cotti, dopo tre ore di bagno, ci facciamo la doccia e andiamo a Keflavik per la cena. La cittadina è animata da una festa che riserva moltissime persone per la strada, sembra quasi più affollata della capitale! Ceniamo in un fast food anni ’50 e andiamo a dormire, distrutti, alla Keflavik Guesthouse, la stessa che cii ha ospitati la prima notte.

1 settembre

La vacanza è finita… ci alziamo all’alba per prendere il volo che ci riporta a Milano in perfetto orario. Che dire… l’Islanda è ormai lontana, ma noi poi così tanto visto che difficilmente lascerà i nostri cuori!

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