Quanto è bella questa Islanda!
14 Agosto: Partiamo da Roma alle ore 18 il nostro volo farà scalo a Berlino, così, dopo due ore di volo e due di attesa finalmente ci imbarchiamo per la tanto desiderata Islanda. Atterriamo dopo quattro ore all’ aeroporto di Keflavik alle 00:20, stranamente i bagagli ci mettono quasi un ora ad uscire, gli stessi tempi di fiumicino!!! Avevo prenotato un Motel proprio a fianco dell’ aeroporto, motel Alex a 80 euro compresa colazione, cosi da poter riposare un po prima di ritirare la macchina e cominciare il viaggio. Compreso nel prezzo il motel offriva il pick up dall’ aeroporto al motel e viceversa . Chiamo e dopo 10 minuti eccolo li a prenderci. Usciti dall’aeroporto troviamo un vento gelido, eravamo preparati al freddo, ma non cosi, sembrava il nostro inverno. Il motel e molto carino tutti cottage in legno con bagno e cucina privati.
15 Agosto: Sveglia alle sette, colazione e mi faccio accompagnare all’ ufficio della Geyser, per ritirare la macchina, fronte aeroporto. Ci danno una hyunday getz 5 porte, spaziosa anche se consumicchiava. Come giro avevo deciso di farlo in senso orario, senza un vero motivo, avevo letto un pò di diari e mi era piaciuto di più. Il primo impatto è strano vediamo paesaggi stranissimi, spiagge nere sulla sinistra, montagne verdissime con forme particolari sulla destra, e sassi messi uno sopra gli altri a ricordare i trolls. Ero preparato, ma sono rimasto sorpreso in positivo. Le informazioni sono abbastanza semplici e le strade poco trafficate, cosi dopo meno di un ora arriviamo a Reykiavik,decido di entrare per uno sguardo, casualmente mi trovo dalle parti del porto cosi che ne approfittiamo per fare le foto al monumento forse più famoso, Solfar, una specie di nave affacciata sull’oceano. Decidiamo di far colazione e poi riprendere il viaggio direzione Arnarstapi. Arriviamo abbastanza facilmente con l’ intento di fare la passeggiata di 2,5 km tra Arnastaspasi ed Hellnar e vedere il monumento in omaggio a Jules Verne. Beh, sarà un fallimento su tutti i fronti, tira un vento freddissimo che ci fa rinunciare alla passeggiato e dopo un po di tentativi andati a vuoto non troviamo il monumento. Ci rimettiamo in macchina vogliosi di vedere lo Snaefellsjokull la montagna del romanzo viaggio al centro della terra, la montagna e maestosa, ma una nuvola enorme ci impedisce di vederne la cima. Sulla guida avevo letto che sempre sulla strada c’ era Skarosvik descritta come una spiaggia caraibica, voglioso di vederla faccio una deviazione di una decina di km su una strada sterrata e appena giungo sul posto vediamo si una bella spiaggia, ma niente a che vedere con i caraibi. Si erano fatte le 15 e decidiamo che e ora di andare diretti a Grundarfjordur la base per la nostra prima notte in Islanda. La città,(910 abitanti) è in una posizione spettacolare, su una baia pittoresca, piccola e graziosa, sperimentiamo il nostro primo ostello, Hi Hostel 70 euro la doppia con bagno in camera, molto carino. Per cena decidiamo di restare in ostello e mangiamo pasta con parmigiano e olio, tutto rigorosamente portato da casa in compagnia di 4 spagnoli anche loro intenti nel cucinare pasta, ma con cosi tanta cipolla che quando la scia veniva dalla mia parte mi lacrimavano gli occhi. Vorrei aprire una parentesi sugli ostelli. Sono sempre stato il primo a dire che non ci sarei mai stato, perchè prevenuto per l’ igiene, beh niente di più sbagliato, tutti gli ostelli in cui sono stato erano pulitissimi, dai bagni alle cucine,direi una pulizia quasi maniacale! Verso le 9 distrutti andiamo a dormire.
16 Agosto. Sveglia alle 6 oggi sarà la tappa più lunga dovremmo arrivare ad Akureyri, più di 400 km. Facciamo colazione in ostello, rigorosamente preparata da noi, e poi direzione Stykkisholmur,la più grande città della penisola,(1100 abitanti) andiamo al porto e sulla collina dove c’ e la biblioteca dell’acqua per ammirare il panorama della città e della baia, beh molto bella anche se pure oggi tira un gran vento. Poi l’avveniristica chiesa con la sua torre campanile che ricorda molto una ciminiera di una nave, in fine direzione monte Hellgafell, luogo sacro per gli islandesi dove si dice che chi salga sulla sua cima (73 m) vedrà esauditi tre desideri, purchè rispetti tre passaggi. Noi li abbiamo rispettati , speriamo.. Scesi da questa collina ci dirigiamo verso la penisola di Vatnsnes, con l’obiettivo di vedere le foche, subito dopo Stykkisholmur inizia una strada dissestata che durerà per una 30 di km dove si va a 40 km h. Nel frattempo inizia a piovere, sarà la giornata più fredda del viaggio, e con la strada di fango si va ancora più piano. Dopo quasi 2 ore riusciamo a fare questi benedetti 40 km, e arriviamo a Illugastadir, il vento e la pioggia, sono pungenti ma non ci fanno demordere tanta e la voglia di vedere le foche. Il problema e che dal parcheggio a dove dovrebbero esserci le foche sono altri 10 minuti a piedi, in un prato!!!Arriviamo all’osservatorio che altro non è che un capanno dove potersi riparare e vedere le foche con un binocolo .Nel capanno ci sono un gruppo di 8spagnoli ed e fastidioso aspettare il proprio turno per usare il binocolo, cosi esco, nonostante il freddo e la pioggia, e riesco a vedere un paio di testoline, ma da lontano, farà freddo anche per loro. Cosi decidiamo di andarcene e prendere una cioccolata calda nel bar, una casa del 1700 vicino al parcheggio. Come primo approccio con le foche non e andata molto bene. Dopo esserci un pò riscaldati ripartiamo, avevamo intenzione di fare la nostra prima escursione, l’ uscita a cavallo a Varmahlid, uno dei maneggi più famosi di tutta l’ Islanda. Arriviamo verso le sei chiedo se e possibile , pago le 5000 corone a testa, e mi dice dove andare, 7km più avanti, mi raggiunge una ragazza tedesca che lavora li per 11 settimane all’ anno,sarà la nostra accompagnatrice. I cavalli hanno dei colori bellissimi, e nonostante il freddo e il fatto che si facessero i dispetti tra di loro mettendoci un pò di paura la gita e stata bellissima. Ripartiamo destinazione Akureyryi dove arriviamo dopo circa un ora. Troviamo abbastanza facilmente la nostra guest house Akurynn, 180 euro per due notti, anche essa molto bella. Prepariamo i nostri soliti spaghetti con olio parmigiano e bresaola per secondo, doccia e diretti a nanna.
17Agosto. Oggi e una bella giornata finalmente, decidiamo di andare a Godafoss e poi tornare in città per visitarla. Per arrivare a Godafoss ci vuole quasi un ora , e la strada per arrivarci e bellissima sembrano valichi di montagna. La cascata e anche essa molto bella arriviamo fino a sotto per poter fare più foto possibili. Dopo un oretta passata a fotografarla torniamo in città. Akureyri è la seconda città islandese più grande, ha 17500 abitanti, ma ha tutto dal bowling alla piscina .A noi e piaciuta veramente molto. Verso le sette poi siamo andati al Giardino di Natale, un negozio interamente dedicato al natale dove vendono tutto per il gran giorno. C’ era anche il camino acceso, molto bello anche se un pò fuori stagione e carissimo. Anche questa sera cena in ostello, tanto più che e i succhi , il caffè e il the sono gratis
18 Agosto: anche oggi tempo più che clemente, andremo ad Husavik per il whale watching, i km da percorrere sono circa 100 e in 1 ora arriviamo agevolmente, la strada è la stessa del giorno precedente per Godafoss, poi a meta verso i 50 km si svolta a sinistra, ecco forse sarebbe convenuto gestire diversamente la cosa, il giorno precedente visitare Akureyri al mattino e poi andare a Godafoss per poi dormire ad Husavik cosi da risparmiarsi 100 km. Cmq arrivati a Husavik andiamo subito alla biglietteria della Gentle Giant a fare i biglietti, paghiamo i 52 euro e prenotiamo per le 9 e 30. Degli italiani incontrati ad Akureyri ci avevano detto di metterci in fila per primi perche le tute anti freddo erano poche, beh niente di piu falso , erano sufficienti per tutti, anzi sono avanzate, e la barca era piena! Certo le taglie partivano dalla L, pero, non andavamo mica ad una sfilata! La giornata non è splendida, è nuvoloso, ma non piove e non tira vento! Per circa un ora mentre la baca andava verso il largo e non abiamo visto nulla e ho pensato di essere tra quel 3% che non avvista nulla, infatti su tutte le brochure è messo in risalto come la percentuali di avvistamenti sia del 97% Poi all’improvviso un membro dell’equipaggio che era sulla cima della barca incomincia a dire con il megafono di vedere un gruppo di delfini e ore 9 e d’incanto spuntano 4 delfini che vengono vicino la nostra barca, alcuni saltano anche, molto bello, e già mi ritenevo fortunato, la gita non è andata a vuoto, poi dopo alcuni minuti ancora un annuncio verso ore 3 Humpback whale, le nostre megattere, e cosi, prima vediamo uno spruzzo e poi uscire dall’acqua questo mammifero stupendo! Anzi questi esseri perche erano addirittura 2! Li vediamo da molto vicino addirittura una ci passa sotto la barca, mettendoci anche un pò in apprensione. E’ stata un’emozione veramente bella ed inaspettata. Poi sono sparite e ricomparse dopo circa 10 minuti! Mentre tornavamo indietro poi abbiamo visto anche una mink whale, più piccole ma altrettanto graziose. Dopo circa 3 ore la gita finisce , scendiamo molto soddisfatti, da segnalare anche la cordialità dei membri dell’equipaggio e il commento stile partita di calcio all’avvistamento di mammiferi. Decidiamo di approfondire la nostra conoscenza con questi mammiferi visitandone il museo, costo 1200 a testa molto interessante, anche se vedere alcune scene di come catturano le balene ci ha un po’ rattristati. Fortunatamente anche loro si stanno rendendo conto che è piu redditizio il business delle gite in barca che la pesca!!! Decidiamo di rimanere a pranzo li a assaggiare la zuppa del giorno in uno dei locali sul porto, scegliamo lo Skuld Cafè dove prendiamo 2 zuppe di funghi veramente ottime pagando 2500 corone in due. Verso le 13 e 30 ci mettiamo in cammino dobbiamo fare 50 km per arrivare a Myvtn, strada facendo finalmente il cielo si apre completamente e vediamo paesaggi stupendi. Myvtn è il suo lago sono bellissimi. Per dormire avevamo prenotato la guest house Helda 15000 corone a notte compresa colazione sempre con bagno in comune ma straconsigliato! Siccome sono appena le 15 decidiamo di andare nella zona del Krafla, a vedere lo Stora Viti, questo imponente cratere al cui interno è presente una pozza d’acqua color turchese,stupendo! Poi una passeggiata di circa un ora nella zona dei crateri di Leirhmjukur, tra bocche fumanti e solfatare. Sulla strada di ritorno verso l’hotel ci fermiamo ad Hverir per vedere un altro campo geotermale che ha tutti requisiti per sembrare un paesaggio lunare. Pozze di fango ribollenti, depositi sulfurei e fumarole, puzza di zolfo che aleggia, e bisogna far attenzione al cambio di vento, ci si può ritrovare avvolti in una nube di vapore, solo fastidiosa! Tornati in Hotel decidiamo di prendere i costumi e andare ai bagni termali,la risposta settentrionale alla laguna blu , paghiamo l’ingresso 2500 corone a testa ed entriamo. Passiamo 3 ore immersi in quest’acqua a 37 gradi e sauna, tanto più che fuori faceva anche freddo, bellissimo anche se uscire dall’acqua è stato un trauma!!! La cosa ci ha talmente rilassati che tornati in stanza siamo crollati nel letto senza nemmeno cenare!!
19 Agosto: Sveglia sempre prestissimo, verso le 7 riposati e vogliosi di partire,, il vantaggio di andare a dormire alle 21! Oggi andremo prima a vedere il paesaggio vulcanico sotto i bagni temanli, circa un oretta, belli, ma niente rispetto a quelli del giorno precedente! Poi direzione Seydsfjordur, dei ragazzi con cui avevamo parlato mi avevano detto che il pezzo di strada da Eglistadirr e Seydsfjordumr era qualcosa di incredibile, ma non avevano voluto dirmi altro per non rovinarmi la sorpresa. Cosi dopo quasi 2 ore arriviamo ad Eglistadirr, faccio rifornimento in una stazione di servizio, la benzina costa 223 a litro, meno che da noi e incuriositici ci avviviamo. Allora da Eglistaddir si prende una strada di tornanti in salita simile ad un passo di montagna arrivati sulla cima già si vede un panorama bellissimo di Eglistaddir, poi un pò di pianura con montagne tutte innevate con un lago ai suoi piedi proprio a ridosso della strada, bellissimo, poi si incomincia la discesa e si intravede il fiordo di Seydsfjormur, senza parole!! Prima di arrivare incontriamo la cascata di Gufufoss, una delle più belle se non la più bella per me! Arrivati al paese cerchiamo il nostro ostello anche esso della catena Hi, pagato 60 euro, straconsigliato, l’ostello ha 2 strutture separate, una al centro del paese, un ex ospedale, molto carino, e l’altra un pò più decentrata ma con una vista sul fiordo. A noi ci capita la seconda , e anche se aveva le stanze anonime aveva spazi comuni molto belli a poi il tavolo della colazione dava su una vetrata affacciata proprio sul fiordo. Andiamo a pranzo anche se sono le 17 al Centro culturale Skaftfell dove prendiamo la solita zuppa del giorno e poi giriamo un pò la minuscola, ha 700 abitanti , e deliziosa cittadina. Avevamo letto sulla Lonely che andando all’Hotel Aldansi potevano organizzare escursioni notturne in Kayak, cosi prenotiamo verso le 21:00, 1 ora di kayak 2500 a testa. Cosi che incontriamo il tipo, definito dalla Lonely un Harrison Ford che vive in Germania ma in estate viene qui, ci mette tutto il necessario e si parte. Con noi viene anche la piccola figlia. Beh che dire, è stato bellissimo, sia per la location ma anche per il silenzio è il senso di pace che si percepiva. Finita la gita in camere e come la sera precedente crolliamo senza nemmeno cenare.
20 Agosto: Anche oggi i km da percorrere saranno parecchi, 350 circa. Il tempo è ottimo, colazione con vista fiordo in ostello e partenza, a colazione con noi c’era una coppia di italiani che stava facendo il giro in senso inverso e che aveva appena fatto la nostra prossima tappa e ci aveva dato qualche consiglio. Decidiamo di dargli retta, seguiamo la Hringvegur fino a Breidalur, splendidi paesaggi e come prima tappa facciamo Djupivogur da dove partono anche i traghetti per l’isola di Papey,dove il giorno prima avevano mangiato una zuppa di pesce ottima. Il ristorante dell’Hotel Framtid e molto bello e la zuppa ottima , servita con pane e una salsa al pomodoro, paghiamo 4000 corone totali, l’acqua e sempre offerta! Visitiamo anche il minuscolo paesino 700 abitanti e ci rimettiamo in marcia facendoci tutta la tratta che costeggia i fiordi, vedendo paesaggi stupendi. Arriviamo ad Hofn verso le 15, ma talmente è grande la voglia di vedere Jokulsaron con il sole e i giudizi non entusiasmanti tiriamo dritti ,passiamo davanti il nostro alloggio di oggi a Vagnastadir, e dopo 20 km arriviamo. Il sole splende ancora, e lo spettacolo è incredibile: iceberg, foche è il ghiacciaio sullo sfondo! Facciamo molte foto cercando di immortalare il più possibile le foche, che uscivano con una media di 5 minuti. Bisogna dire che c’era molta gente e che , i mezzi anfibi e gommoni che passavano per la laguna sicuramente le infastidiva, cosi decidiamo di non fare l’escursione sul mezzo anfibio. Andando sull’altro lato della laguna vediamo che gli iceberg che uscivano e andando verso il mare si fermavano sulla spiaggia cosi decidiamo di andarci. Scelta ottima, sulla spiaggia c’erano tutti i resti di iceberg formando un contrasto stupendo con la sabbia nera e le onde dell’oceano. Sono entrato scalzo in acqua per fare le foto e devo dire che l’acqua era veramente gelida. Dopo una bella passeggiata sulla spiaggia decidiamo di andare sull’altro versante, per ammirare il tramonto, e col fatto che i mezzi anfibi avevano smesso di uscire abbiamo visto molte più foche. Distrutti ma anche questa volta esterefatti da questi paesaggi straordinari facciamo 20 km per tornare indietro al nostro alloggio. Il Vagnastadir hi è composto da cottage ognuno con 2 stanze con bagno comune , mentre la doccia e la cucina si trovano a 10 metri di distanza.
21 Agosto: oggi pochi km con la macchina , circa 140. Sveglia relativamente più tardi, le 8, colazione in ostello e direzione Jokulsaron, la volevo vedere al mattino, i colori erano meno acesi del giorno prima per via del sole ancora non al top, ma era pieno di foche, siamo stati li per una mezzoretta ad ammirarle, poi con l’inizio dei mezzi anfibi ecco che anche loro incominciavano ad uscire dalla baia direzione mare. Cosi anche noi abbiamo deciso di andarcene, direzione Skaftafell. Lasciamo la macchina nel parcheggio entriamo nel centro informazioni per avere info sui percorsi. Mi consigliano di partire prima con la casa di torba di Sel, molto carina e poi Svartifoss, la cascata con colonne di basati nero . Qui arriviamo proprio sotto la cascata, molto bella. Poi incominciamo il percorso di trekking, l’idea era di fare le classiche 4/5 ore, in maniera molto soft, anche perche non allenati, pero durante il tragitto forse sbagliando strada non so ci siamo accorti , arrivando a meta strada che se volevamo vedere il ghiacciaio dovevamo arrivare fino alla cima del monte Kristinartindar cioè 5,3 km ad un altezza di 11426mt. L’idea di desistere era forte anche perche il tempo iniziava a peggiorare, pero siamo andati avanti. Dopo svariate ore, siamo partiti dal centro informazioni verso le 11 siamo arrivati sulla cima del alle 16, distrutti. Certo lo spettacolo era bellissimo, il Vatnajokull è la calotta glaciale più estesa del mondo,dopo i poli con una superficie di 8300 kmq, sentire lo scricchiolio del ghiaccio non ha prezzo, pero la stanchezza era tanta, calcolando che dovevamo farne altri 5,3 con a tratti la pioggia. Scendiamo e vediamo verso meta strada un altro punto di panorama, il Sjornarnipa che praticamente aveva la stessa visuale nostra, certo, noi eravamo proprio sopra, pero anche da li si vedeva benissimo. Ecco se dovessi consigliare un giro consiglierei questo, di circa la meta! Dopo 1 ora e mezza sfiniti e molto bagnati finalmente arriviamo alla macchina. Cioccolata calda e barretta di cioccolato al centro visitatori e in macchina direzione Horgsland dove passeremo la notte. E un villaggio in miniatura con bungalow indipendenti con cucina e bagno privati questa volta, prezzo 15000 corone. Una chicca erano le due vasche termali all’aperto per gli ospiti , e dopo tutto quel freddo ci stava tutto!
22 Agosto: La tappa di oggi prevedeva 103 km con arrivo a Skogar. Come prima tappa Vik e i suoi faraglioni. Il tempo non era ottima una leggera pioggerellina compariva spesso. Scendiamo in spiaggia per ammirare da più vicino i faraglioni e le vere star della zona, i Puffin! I faraglioni siamo riusciti a vederli bene, mentre i puffin erano troppo lontani per il mio poco zoom, un 18/55, poi la mia ragazza mi dice di andare sotto la montagna per vederli meglio, avvicinandomi noto che avevano i nidi molto in basso, cosi che, nonostante mi avvicinassi i puffin non volavano e si facevano fotografare. Quindi incomincia a salire sulla montagna per fotografarli meglio. Il fatto e che pioveva e che era molto scivolosa, e ho rischiato più volte di cadere, fortunatamente non e successo, e riesco a fare a mio avviso buone foto dei puffin. Orgoglioso di me stesso torniamo in macchina direzione Dhorthey, per arrivarci bisogna fare una strada di 5 km pessima. Arrivati sul promontorio provo una sensazione di felicita e delusione, felicita perche davanti a me a pochi metri centinaia di puffin , delusione perche mi potevo evitare quell’arrampicata pericolosa a Vik. fotpppppppppp Scatto alcune centinaio di foto , incitato dalla mia ragazza, letteralmente impazzita per questi buffi volatili. Ripartiamo, incomincia a piovere massicciamente, quindi arrivati a Skogar decidiamo di visitare il museo del folklore, 1250 corone a testa, molto carino. Nel frattempo aveva smesso di piovere cosi possiamo andare a vedere le cascate di Skogafoss, bellissime. Erano le 15 e discutendo un pò il programma con mia mia ragazza ci rendiamo conto che nella giornata non avremmo fatto più niente, e che l’indomani avremmo fatto solo 100 km per arrivare a Selfoss, vedendo solo le cascate di seljandsfoss, cosi ci viene in mente di anticipare tutto di un giorno. Come prima cosa vediamo se l’ostelllo di Selfoss ha stanze libere per la notte, e dopo la risposta positiva vado a parlare con l’ostello di skogar a vedere se possibile cancellare la prenotazione senza pagare la penale. L’albergatore si dimostra gentilissimo e mi dice che non c’è problema, tanto essendo alta stagione sicuramente troverà a chi darla. Cosi che ci mettiamo in cammino direzione Selfoss, lungo la strada ci fermiamo a Sejliandsfoss, sinceramente non gli dedichiamo il tempo che meriterebbe, e molto bella ma ne avevamo viste talmente tante di cascate che avevamo voglia di andare a Reyikiavik. Anche perche il giorno precedente la mia ragazza aveva letto sulla Lonely la possibilità di fare in giornata da Reyikiavik l’escursione in Groenlandia, e la cosa ci attraeva molto! Arriviamo a Selfoss verso sera, l’hostello sempre catena HI, 55 euro è molto carino, uno dei più belli per quanto riguarda gli spazi comuni, ha l’idromassaggio nella doccia oltre che la vasca termale in giardino, anche se le stanze erano minuscole. Come prima cosa vado su internet a vedere l’albergo di Reykiavik, ne avevo prenotato già uno e volevo vedere se era possibile aggiungerci una notte. Il sito mi dice che non ha disponibilità ,cosi che sono costretto a disdire e prenotarne un altro, l’unico che mi da disponibilità e il Viking Hotel ad Hafnarfjordur, 10 km da Reykiavik,150 euro per 2 notti con colazione.
23 Agosto, oggi 170 km, tempo ottimo. Oggi andremo alla scoperta del circolo d’Oro. Questi tre luoghi costituiscono la maggiore attrattiva turistica dell’Islanda. La prima tappa e Geyser, per le famose sorgenti d’acqua calda. Il primo che si incontra e Strokkur, il geyser più regolare del mondo, che emette gettiti di acqua ogni 5/6 fino a 30 metri, a volte anche 2 volte consecutivi . Poi se ne incontrano altri più piccolini e poi il più famoso, Geysir da cui tutti gli altri hanno preso il nome, sfortunatamente Geysir non erutta quasi più otturato dai sassi lanciati all’interno dalla gente nell’intento di risvegliarlo.. E il più grande e anche il più bello, peccato! Intorno a loro due ci sorgenti più piccole e colorate, e pozze ribollenti e fumanti di vapore. Seconda tappa Gulfoss , distante 10 km, la cascata più famosa d’Islanda, appena arrivati capiamo il perche, è bellissima e maestosa,con uno spettacolare doppio salto per 32 m, dentro un canyon, peccato per il vento che porta dalla nostra parte gli schizzi dell’acqua e ci impedisce di fare foto da vicino, dobbiamo accontentarci di farle dall’alto. Terza tappa della giornata Pingvellir la sede del primo parlamento islandese e forse del mondo. Pingvellir è un parco nazionale circondato da laghi reso famoso oltre al fatto del parlamento anche perche la spaccatura causata dalla separazione delle due zolle tettoniche, quella nord americana e quella europea. Finita la visita al parco di dirigiamo a Reykiavik distante 40 km, direzione aeroporto, smaniosi di vedere se esiste o no la possibilità di andare in Groenlandia. I voli per la Groenlandia partono dall’aeroporto di Reykiavik, e sono aerei molto piccoli, 40 posti ciascuno e impiegano dalle 2 alle 4 ore per arrivare in Groenlandia. Arriviamo all’aeroporto ci mettiamo in fila per chiedere, abbiamo sentimenti contrastanti, da una parte vorremmo proprio andare, dall’altra un pò di paura per le dimensioni del’’aereo e un pò per il prezzo, circa 450 euro, consapevoli però che se non sarà adesso addio Groenlandia! Arriva il nostro turno, chiediamo e la signorina molto gentilmente controlla le disponibilità, avevamo a disposizione 2 giorni prima di partire, il mercoledi e il giovedi. Per il mercoledi niente, tutto pieno, inizia a controllare per il giovedi, ma niente da fare. Dice che ha disponibilità il venerdi giorno in cui prenderemo il volo per l’Italia. Con un sospiro di sollievo per averci provato e rammarico per aver detto addio alla Groenlandia ci dirigiamo verso il nostro albergo. L’hotel Viking si trova a 10 km da Reykiavik direzione Keflavik, molto semplice da raggiungere. L’hotel è in tutto e per tutto una rappresentazione vikinga, un pò pacchiana direi , ma le camere sono moderne. Una doccia e riusciamo, decidiamo di provare per cena il Taco bell, mai provato in vita nostra, mangiamo molto bene spendendo 13 ero in due e poi ci dirigiamo verso Reykiavik. Qui facciamo una passeggiata per il cento , sono le 21, ma la luce e ancora tanta, poi un drink al Cafè Oliver e torniamo in albergo a nanna.
24 Agosto. Sveglia con comodo, colazione in Hotel, buona e andiamo alla scoperta di Reykiavik. Ci dedichiamo allo shopping, fino a quel momento trascurato, compriamo dei guanti di lana islandese, veramente caldi pagandoli 20 euro circa, poi le nostre solite collezione, piatti, spillette, bamboline calamite, palline di natale e regalini vari. I prezzi sono molto simili ai nostri, calcolando che ti rimborsano l’IVA! Non abbiamo comprati i classici maglioni, oltre che per il prezzo, sopra i 100 euro anche perche non li avremmo usati,anche se erano molto belli. Per pranzo andiamo allo Svarta Kaffio e prendiamo la zuppa del giorno nella ciotola fatte di pane, veramente ottima. Poi andiamo alla Hallgrimskirkja l’immensa chiesa , saliamo fin su alla cima per ammirare la città dall’alto. Poi al Perlan per vedere il museo delle Saghe,rappresentazione dell’antica storia islandese, molto bello anche questo, e infine torniamo al porto a vedere il tramonto, stupendo. fotooooooPer cena decidiamo di bissare il Taco bell della sera prima, perche consapevoli che passera molto tempo prima che ne rivedremmo uno.
25 Agosto. Ultimo giorno in terra Islandese. Colazione, giro di Reykiavik, e verso l’una ci dirigiamo verso Grindavik, destinazione laguna blu. Decidiamo che il nostro ultimo ricordo di quest’isola stupenda debba essere proprio questo. Paghiamo i 30 euro e si apre davanti a noi lo spettacolo che avevamo molte volte sognato ultimamente. Acqua di un blu scintillante immersa tra le montagne verdi e campi di lava nerissima. Rimaniamo fino alle 18 tra sauna, bagno turco e cascate di acqua calda, all’interno c’è anche un’area del relax con sdraie particolarmente comodo. Su blu lagoon che dire, secondo me 30 euro son pure pochi, per quello che ti offre, in Italia credo costerebbe il doppio. A differenza di Myvtn e piu grande e turistica, pero vale tutto. La pulizia e scrupolosa, e nelle docce c’è bagno schiuma e il balsamo per i capelli, assolutamente necessario, ho i capelli corti, ma ho dovuto passarmi il balsamo 3 volte prima che tornassero morbidi. Usciti dalla piscina alle ore 20 decidiamo di andare a cena a Keflavik, devo dire che sembra proprio una piccola cittadina americana, si vede la passata presenza della base americana. Decidiamo di concederci l’ultimo fast food e poi diretti all’aeroporto a consegnare la macchina. Consegno la macchina senza che mi faccino particolari problemi ed entriamo in aeroporto. Incominciamo a spogliarci, sapendo che a Roma ci attenderanno 40 gradi!!. L’aereo parte regolare alle ore 00.20 alle 6 atterriamo a Dusseldorf, qui avevamo 10 ore di scalo e conoscendo la città, essendoci già stati 2 volte decidiamo di andare al centro. Facciamo colazione da Starbucks, ma poi stanchezza e l’inizio di un temporale, ci fa passar la voglia di far tutto, cosi che torniamo in aeroporto ad aspettare in nostro volo. Sfortunatamente l’aereo parte con più di un ora di ritardo facendo prolungare la nostra agonia. Un ulteriore ritardo una volta saliti a bordo ma poi fortunatamente partiamo. Alle 21 atterriamo a Fiumicino, stranamente dopo 30 minuti di attesa arrivano i nostri bagagli e cosi possiamo considerare finita la nostra vacanza!
Conclusioni: Era il mio primo viaggio in cui affittavo la macchina, e devo dire che ne sono rimasto entusiasta, sapevo di trovare luoghi affascinati,dove la natura la fa da padrona, passando da fiordi ventosi a campi geotermali,da acque gelide a scenari di montagna, ma non fino a questo punto. Luoghi sicuri al 100% e turisti che vengono proprio per vivere a pieno la natura, e residenti che non ti vedono come una macchina da soldi, ma come uno di loro. Indubbiamente l’Islanda e cara, ma con un pò di accortezze si possono eliminare molte spese superflue che magari se i prezzi fossero inferiori uno farebbe. Torniamo a casa innamorati di questo paese con una domanda, e una voglia di risponderci da soli, come potrebbe essere venirci a Dicembre dove il buio la fa da padrona, con solo 4 ore di luce al giorno?