Islanda: magia pura con l’aurora boreale

Viaggio di 6 giorni in Islanda con stop-over a Londra, alla ricerca di valli infernali, cascate, vulcani, geyser, ghiacciai e quanto di più magico sa offrire la natura islandese, Aurora Boreale inclusa.
Scritto da: luxocchio
islanda: magia pura con l’aurora boreale
Partenza il: 28/09/2019
Ritorno il: 03/10/2019
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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Programma

Partenza sabato 28 settembre dall’aeroporto di Milano MXP alle 10.25 per Londra Luton. Abbiamo depositato il bagaglio presso hotel, scelto strategicamente nei pressi dell’aeroporto poiché il giorno successivo saremmo partiti molto presto per l’Islanda e preso il bus per Londra che parte dall’aeroporto. Gita pomeridiana per le vie della bellissima capitale inglese, inclusa la classica birra in un tipico pub inglese nei pressi di Trafalgar Square.

Domenica 29: volo Londra Luton-Reykjavík delle 6.50-8.50, ritiro autonoleggio per 4 giorni e partenza per Hella, località baricentrica rispetto agli itinerari che avevamo programmato, posizionata in una zona abbastanza lontana dalle luci della città lungo un fiume, in modo da avere qualche chances per osservare l’aurora boreale, uno dei principali motivi del nostro viaggio. Verso le 13, dopo circa 130 km di viaggio durante il quale ci siamo fermati anche a fare la spesa, siamo arrivati alla nostra destinazione.

Il pomeriggio l’abbiamo passato nella valle dell’inferno ad Hveragerði, punto di partenza per l’escursione a Reykjadalur, un’area geotermica con geyser, piscine calde e montagne. Questa escursione di circa 3 km è ampiamente fattibile: si costeggia il torrente che corre lungo il lato della collina e giunti fino alle sorgenti termali che creano una piccola piscina. L’acqua ha una temperatura che varia dai 34 ° C ai 39 ° C. I più temerari si gettano nel ruscello per una rigenerante seduta termale nella natura più incontaminata.

Alla sera abbiamo posizionato l’apparecchiatura fotografica portata appositamente per poter immortalare l’aurora boreale e… l’abbiamo davvero vista, in tutto il suo splendore !!

Cielo sereno, temperatura prossima allo zero, mancanza di luna, periodo favorevole in prossimità dell’equinozio…. I tenui bagliori lattiginosi sono diventati improvvisamente “fiammate” che svettavano alte nel cielo, fin oltre l’Orsa Maggiore per arrivare a Deneb ed Altair verso sud mentre a nord lambivano Cassiopea ed Andromeda. Semplicemente stupenda!

Lunedì 30 siamo partiti alla volta dell’anello d’oro, il caratteristico itinerario circolare che tocca alcuni dei punti più caratteristici e belli dell’Islanda.

Parco Nazionale Thingvellir: è possibile entrare in auto nel parco dal centro visitatori a nord e scendere sino ai parcheggi all’interno. Da visitare la cascata Oxararfoss e il Canyon dell’Almannagja. Þingvellir si trova fra le zolle tettoniche europea e nord-americana, così tutta la zona è percorsa da profonde spaccature e fenditure del terreno, come le suggestive falle piene di limpida acqua di Flosagjá e Nikulásargjá. Si scende fra due ali di roccia all’interno dell’Almannagjá fino alla storica rupe di Lögberg (la roccia della legge), alla cui base si riuniva l’Alþingi il primo parlamento. Parcheggio a pagamento, valido tutto il giorno, per circa 5 euro.

Geysir: un percorso pedonale ci ha condotti all’interno della zona ricca di fumarole sino al famoso Geyser, oramai spento. Vicino si trova però lo Strokkur, il più attivo dei geyser d’Islanda, e lui non si fa certo desiderare, perché ogni 5/10 minuti spara il suo potente getto d’acqua fino ad un’altezza di trenta metri… stupefacente!

Gullfoss: le cascate sono raggiungibili a piedi attraverso varie passerelle e postazioni. Si continua sulla strada S.35 fino al parcheggio presso la grande e famosa cascata ammirando lo spettacolo delle fragorose acque del fiume Hvitá, che si gettano con un doppio salto di 32 metri in uno stretto canyon formando la cascata di Gullfoss (la cascata d’oro), la più famosa d’Islanda.

Fludir Secret Lagoon. Decisamente meno turistica e più economica rispetto alla Blue Lagoon, è una fantastica laguna geotermale circondata da piccoli geyser e sorgenti di acqua bollente. Ci siamo fiondati nella vasca dove abbiamo potuto fare il bagno immersi nella natura. Durante il periodo estivo è aperta fino alle 22 e costa 3000 isk, circa 24 euro.

Itinerario circolare di 250 km con partenza alle 9 ed arrivo alle 18 ad Hella. Giornata di sole pieno, incredibile.

Martedì 1 ottobre è stata la giornata delle cascate, ghiacciai e mare.

Siamo partiti da Hella al mattino verso sud alla volta di Seljalandsfoss, una cascata molto scenicografica con la particolare caratteristica di poterci girare attorno, attraverso scalinate e passaggi creati appositamente. Gljufrabui è una cascata meno conosciuta della sua gemella Seljalandsfoss, ma altrettanto affascinante e spettacolare. Per accedere alla cascata, ci si infiltra tra la fessura nelle montagne.

Eyjafjallajokull: sulla Hringvegur in direzione Skogafoss, sulla sinistra si trova un piazzale con dei pannelli informativi di fronte alla vista sul famosissimo vulcano che ha bloccato i voli in tutta Europa qualche anno fa con la sua imponente eruzione vulcanica.

Skogafoss: altra spettacolare e famosa cascata. C’è la possibilità di salire sino in cima alla sommità della cascata attraverso una lunga scalinata creata appositamente. Abbiamo anche visto l’arcobaleno generato dai getti di vapore creati dal fragore delle cascate.

Reynisfjara: la spiaggia nera di Vik caratterizzata dalle scogliere a colonne di basalto e dalla presenza di una colonia di puffin. Accessibile tramite strada asfaltata e possibilità di parcheggio. Su questa spiaggia abbiamo immortalato l’inventore della Turbina Perfezionata C.C.S., sullo sfondo dei faraglioni di Vik.

Dyrholaey: promontorio situato sulla parte occidentale della spiaggia nera di Vik. E’ possibile salire in cima in auto una buona strada sterrata e fermarsi ad ammirare il panorama dall’alto ma noi abbiamo preferito il percorso inferiore, asfaltato ed altrettanto scenico.

Solheimajokull: lingua di ghiaccio derivante dall’adiacente ghiacciaio di Myrdalsjokull. E’ possibile raggiungere il parcheggio nei pressi del ghiacciaio attraverso la strada asfaltata 221. Da lì, una camminata a piedi di circa 20 minuti ci ha condotti ai piedi del ghiacciaio. Una curiosità: mentre eravamo intenti a immortalare il ghiacciaio abbiamo visto un gruppo di fotografi intenti a svolgere un servizio fotografico con una modella in costume da bagno all’interno di una grotta di ghiaccio: che freddo!!!

Sul ritorno ci siamo fermati a Seljavallalaug una delle piscine di acqua calda naturale più famose e nascoste. Per arrivarci, dalla Hringvegur bisogna svoltare sulla strada numero 242 circa 7 km dopo Skogafoss, andando verso Reykjavik. Proseguire sino a che la strada ve lo permette, poi parcheggiate nei pressi di alcune case e proseguite a piedi per circa 20 min. La piscina rimane nascosta sul lato sinistro del vulcano, inserita in un paesaggio surreale, circondata da cascate e montagne verdeggianti. Esperienza unica anche se il tempo nuvoloso ci ha sconsigliato di fare l’ennesimo bagno termale.

Itinerario circa 240 km A/R. Partenza ore 9, rientro verso ore 18. Sereno al mattino nuvoloso al pomeriggio.

Mercoledì 2 ottobre abbiamo visitato la capitale islandese. Partenza da Hella per Reykjavík distante circa 100 km. Per il parcheggio vi conviene proseguire oltre il Vecchio Porto di Reykjavík e giungere alla zona dei supermercati: gratis e sempre libero. Breve passeggiata nel piccolo centro storico di Reykjavík, dove si trovano il palazzo dell’Alþingi, ovvero il parlamento islandese e sulle rive del lago Tjörnin, il Raðhús, moderno edificio il municipio incluse alcune chiese tutte moderne.

Nel pomeriggio ci siamo diretti nella zona sud della penisola di Keflavik. Purtroppo il tempo non è stato dei migliori ma abbiamo comunque visitato la zona di Krýsuvík passando vicino alle scogliere di uccelli di Krýsuvíkurberg. La formazione di lava di Brimketill sulla costa vicino a Staðarberg, a ovest di Grindavík, è una delle attrazioni naturali più famose della regione di Reykjanes, a forma di piscina.

Gunnuhver è una zona geotermica con presenza di zolfo e sorgenti di fango, da vedere anche il faro ma il vento era così forte (sui 100 km orari) che non abbiamo potuto visitarlo.

Bridge between continents: lungo la strada per raggiungere l’aeroporto si trova il ponte tra i continenti: è possibile fare le foto con un piede in America ed una in Europa: l’Islanda si trova infatti a cavallo delle due zolle tettoniche.

Per chiunque sia leggermente interessato alla geologia, la penisola di Reykjanes è come un negozio di caramelle o un paese delle meraviglie. Questa piccola area è piena di tracce di come il pianeta evolve nel tempo in un arco temporale di poche decine di migliaia di anni. Qui si trovano vulcani, montagne, diverse varietà di lava, sorgenti termali, crateri, argille bollenti, burroni, rioliti, fessure: uno spettacolo della natura che almeno una volta nella vita vale la pena di vedere con i propri occhi.

Per sera siamo giunti all’hotel che avevamo prenotato nella zona dell’aeroporto in quanto la mattina successiva saremmo ripartiti per Londra e successivamente, nel tardo pomeriggio, per l’Italia.

Che dire? Non ci sono parole per descrivere una tale spettacolo della natura che consente di passare, nel giro di pochi chilometri, dalle scogliere a picco sul mare ai ghiacciai perenni con vulcani attivi.

Alcune informazioni per il viaggio che speriamo possano esservi utili:

· Passaporto e Visa: non sono necessari ma il passaporto permette di velocizzare l’ingresso sia in UK sia Iceland in quanto è possibile l’ingresso veloce tramite gli accessi dedicati. Consiglio di portarlo.

· Voli: EasyJet Mxp-Londra Luton e Londra Luton- Reykjavík: 4 tratte. All’andata è necessario lo stop over a Londra mentre il ritorno si può fare nella stessa giornata. Bus per Londra prenotato sul sito.

· Autonoleggio Budget 4 giorni chilometraggio illimitato con assicurazione full inclusive. Per tutto questo itinerario non è necessario un fuoristrada, le strade sono belle ed asfaltate. I parcheggi sono solitamente gratuiti, solo due erano a pagamento, sui 3-5 euro.

· Sistemazioni per 5 notti: 1 notte in hotel a Luton e 4 notti in Islanda, 3 giorni ad Hella ed 1 giorno in hotel nella zona di Keflavik. Soluzioni confortevoli, dotate di angolo cottura e bagno privato.

· Vitto: la sistemazione con cucina è consigliata in quanto si ha la possibilità di preparare colazioni/cene (buonissimi i fagioli dolci…) minimizzando la spesa in quanto la vita in Islanda è davvero cara. Solitamente i pranzi sono frugali in quanto in Islanda, se va bene, a mezzogiorno si è solitamente dispersi in mezzo al nulla, ma è proprio questo il bello !

· Tutti i negozi accettano carte di credito, meglio procurarsela se non si possiede.

· Costo totale dell’intero viaggio 550 euro a persona, comprensivo di 4 voli, bus A/R, autonoleggio e pernottamenti (gruppo di 3 persone), a cui va aggiunta la benzina per 1000 km (circa 35 euro a testa).

· Aurora Boreale: vista! Lo spettacolo, oltre che stupefacente, è assolutamente gratuito basta vestirsi caldi ed alzare gli occhi al cielo, restando in religioso silenzio ad ammirare quanto di spettacolare ci sa ancora offrire la natura, basta saperla osservare ed ascoltare.



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