WEEKEND TRA SIENA, BORGHI, CIBO E BUON VINO

SABATO 26 SETTEMBRE 2020
Finalmente dopo circa 3 anni rivedo la mia cara e splendida amica marchigiana in una cornice davvero unica: Siena e le colline senesi.
Bellissima città circondata da alte mura riabbraccio con gioia la mia amica e ci buttiamo tra la folla incamminandoci verso PIAZZA DEL CAMPO, questa gigantesca piazza ovale famosa per il palio. Circondata da palazzi d’epoca e locali eccoci apparire ai nostri occhi il PALAZZO PUBBLICO (ossia il Palazzo del Comune è il più antico edificio pubblico in Italia ad avere mantenuto la stessa funzione) dal cui portale a destra si accede al cortile dove si può accedere alla Torre del Mangia e ai vari musei. Una curiosità: da questo cortile si ha una splendida visione francobollo del cielo terso circondato dalle merlature del palazzo e la torre che spicca (la classica cartolina che si trova in internet).
La TORRE DEL MANGIA è alta 102 mt celebre simbolo di Siena soprannominata così dall’esoso campanaro detto il Mangiaguadagni. Salendo i 350 gradini ti si apre un panorama stupendo tra le bellezze della città e le crete senesi sullo sfondo.
Ci dirigiamo poi verso il DUOMO altro simbolo della città ma c’è davvero tanta coda e non avevamo prenotato quindi ripieghiamo, ma non per questo meno bello anzi, su un edificio vicino al Duomo, l’SPEDALE DI S.MARIA DELLA SCALA, istituzione assistenziale fondata tra il IX e il X secolo dai canonici del Duomo per accogliere pellegrini, malati, poveri e bambini abbandonati vanta una storia di assistenza millenaria visto che è rimasto in funzione come Policlinico universitario fino agli anni ’80.
Ora museo tuttora in restauro ha affreschi davvero stupendi: l’enorme stanza dove c’erano i letti dei malati ha questa volta stellata blu che sembra fatta ieri e che probabilmente rallegrava anche la povera gente ricoverata lì.
Decidiamo di uscire dalle mura della città e ci inoltriamo verso le famose CRETE SENESI, prossima meta l’ABBAZIA DI SAN GALGANO. Questa fantastica antica cattedrale gotica senza tetto ma ancora intatta isolata a oltre 300 mt di altitudine sulla piana dell’Alta Val di Merse spicca sulla terra rossa e nuda delle crete senesi e gioca con i suoi contrasti del blu del cielo, del bianco dellle pareti e del verde del pavimento. La natura che si riprende il suo terreno …. È bellissima la sera quando è illuminata e crea un atmosfera sospesa tra il romantico e il mistero …
Sulla collinetta lì in parte di Montesiepi si trova l’eremo del nobile Guidotti con la famosa spada nella roccia. Insomma una panorama da fiaba!!!
Ormai si è fatto buio e quindi andiamo al nostro hotel CERTOSA DI MAGGIANO, un hotel da mille e una notte ricavato dall’antica Certosa proprio sulla via Francigena alle porte della città a cinque minuti fuori dalle mura. La locatione è davvero da fiaba: tutto è rimasto come allora ben tenuto e conservato … le stanze sono nelle vecchie celle dei monaci e la nostra deluxe era fantastica: composta da due stanze collegate da un minicorridoio solo nostro trasformato in cabina armadio, era arredata con mobili antichi e la stanza da bagno era gigante con una vasca da bagno tutta in marmo!