Copenaghen in 3 giorni: un itinerario low-cost (ma che include anche Malmö)
Copenaghen in 3 giorni? Si può fare! Una città graziosa, ordinata, pulita, efficiente, ricca di storia, piena di piste ciclabili, ideale per un weekend o una gita di qualche giorno. Il risvolto della medaglia sono i prezzi. 20 euro per un ingresso al museo, costi del mangiare e bere praticamente quintuplicati, treni costosi. Con questo trafiletto, intendo raccontare del mini viaggio effettuato ad aprile 2023 e anche dare qualche suggerimento e consiglio.
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Copenaghen in 3 giorni: consigli utili
Il grande punto di forza di Copenaghen è il centro storico e i musei/attrazioni principali tutti vicini, raggiungibili comodamente a piedi (oppure, in caso di clima impietoso, tramite un’ottima rete di bus e metro). Se avete intenzione di effettuare una vacanza culturale, assolutamente consigliata la Copenaghen card: per 72h, al prezzo di 113 euro (con due minori inclusi per ogni card), abbiamo avuto accesso alla maggior parte dei musei di nostro interesse, ai palazzi dentro e fuori la città, mezzi pubblici, zoo, Tivoli garden, mostre per bambini (es: Guinness dei primati, Experimenta etc), metro bus e treni e anche il tour di giro in battello dei canali con la compagnia Netto.
Si compra tramite una applicazione scaricata sul cellulare e, quando attivata, permette di ricevere un codice a barre (sempre su app) da mostrare all’ingresso di musei, al controllore su metro e bus, senza dover ‘timbrare’, anche per andare e tornare dall’aeroporto. Comodissima e convenientissima (l’app permette anche di ‘conteggiare’, in base alla selezione dei posti intenzionati a visitare, se si risparmia o meno a comprare la card, contando che un singolo ingresso a un palazzo/museo/mostra costa circa 20 euro). L’unico biglietto non compreso nella Copenaghen card è stato il biglietto del treno per andare a Malmö tramite il ponte Øresund.
Tre accorgimenti per organizzare meglio le visite:
- Controllare molto bene gli orari di apertura di musei / palazzi e attrazioni: la gran parte di esse è aperta dalle 10-11 fino alle 16-17 (e gli orari variano a seconda del periodo dell’anno). Se avete pochissimo tempo, importantissimo cercare di non effettuare una lunga pausa pranzo. Le chiese stanno aperte ancor di meno (la Marble Church dalle 11 alle 15.30!). Invece Tivoli garden rimane aperto fino alle 22, la salita alla torre della chiesa Vor Frelsers Kirke (Chiesa del Salvatore) fino alle 20 etc. Il giorno di chiusura è il lunedì quindi, a meno che non siate obbligati, cercate di evitare questo giorno nella visita della città.
- Nella gran parte dei musei e palazzi è necessario posare zaini in comodi lockers (chiusi tramite chiavi, gettoni gratuiti, serratura a combinazione). Non è necessario avere corone danesi o euro per usare i lockers, ed è un servizio veramente comodo.
- C’è un’attenzione particolare per i bambini nei musei e nei palazzi, in quanto ci sono spesso delle parti ‘interattive’ dedicate a loro. In questo viaggio non abbiamo portato nostro figlio di 3 anni, ma, con il senno di poi, penso che si sarebbe divertito a colorare, giocare con mattoncini, salire su cavallini di legno etc.
Quando viaggiare?
Il buonsenso mi suggerisce di consigliare i periodi estivi o primaverili. Ad aprile faceva ancora freddino, soprattutto con il vento (parlo di pile + giacca a vento), ma le lunghe ore di sole ci hanno permesso di godere appieno della città. Penso tuttavia che anche i mesi invernali con la neve possano essere emozionanti, ma non ho esperienza diretta.
È necessario cambiare la valuta?
Assolutamente no, accettano carte di credito e prepagate anche per piccole spese. Come scritto in precedenza, non sono necessarie corone danesi per l’uso dei lockers nei musei.
Dove mangiare / bere?
Nei nostri tre giorni di viaggio, ci siamo alimentati principalmente con lo street food danese, ad esempio gli Smørrebrød (piccoli tramezzini aperti, ma deliziosi e corposi, ottimi quelli con salmone e fegatini) e i dolci con tantissima cannella. Nonostante nei nostri viaggi sia mandatorio assaporare la cucina locale, oltre a conoscere la storia e la cultura del posto, a Copenaghen abbiamo desistito soprattutto per i costi elevati (30-40 euro a portata) e ci è un po’ dispiaciuto. Abbiamo spesso usufruito dei supermercati e delle panetterie per colazione e pranzo, in particolare del Seven Eleven (ove è possibile anche trovare bevande calde take away) e la catena Espresso House.
Dove dormire?
Come per il mangiare, anche il pernottamento è piuttosto caro. Ci sono alcuni B&B gestiti da privati, molto invitanti; noi abbiamo scelto di soggiornare in un Ibis Style Hotel di Ǿrestad, scelto principalmente per tre motivi: basso costo con camere belle, con bollitore elettrico incluso (144 euro, ne avevamo visto un altro allo stesso prezzo, ma molto minimal – senza comodini- o altri tipo capsule Hotel), vicinanza alla fermata della metro, in modo da essere in 10 minuti in centro, e la vicinanza a supermercati e panetterie per rifornirci per i pasti. Ci siamo trovati molto bene, personale molto cortese (ci hanno tenuto gli zaini prima dalle 10 alle 20, prima di effettuare il check in il primo giorno), hotel e camere molto pulite. Un’altra alternativa è andare a dormire dove è possibile avere accesso a una cucina in comune senza sovrapprezzo, nell’ottica di cucinare la cena e la colazione e risparmiare qualche decina di euro.
Cosa vedere a Copenaghen
Siamo arrivati alle 9.30 all’aeroporto di Copenaghen. Lasciati i bagagli in hotel, siamo andati in centro e siamo scesi alla fermata centralissima Kogens Nytorv, con rapida occhiata alla maestosa piazza. Successivamente, siamo andati a visitare Frederiks Kirke (anche chiamata Marble Church, graziosa e particolare chiesa a pianta tonda, con una cupola che richiama quella di San Pietro a Roma) e successivamente alle 11.50 davanti al palazzo di Amalienborg a vedere il pittoresco e musicale cambio della guardia. Siamo poi andati a visitare la piccola parte del palazzo omonimo aperto al pubblico, dal momento che la famiglia reale soggiorna nei mesi invernali nel resto del palazzo. Sui pannelli è narrata la storia della famiglia reale (sembra molto amata in patria). Devo dire che questo è il palazzo che mi ha entusiasmato di meno, ma è utile per conoscere la storia ‘recente’ della famiglia reale.
Palazzo di Rosenborg
Ci siamo poi recati a visitare il palazzo di Rosenborg, previa rapida pausa pranzo sulle panchine del bellissimo King’s Garden – Kogens Have (il parco antistante il palazzo), di fronte alla statua di Hans Christian Andersen. Successivamente abbiamo visitato il palazzo di Rosenborg, organizzato su più livelli che includono una sala del trono alla presenza di tre maestose statue di leoni che vegliano tuttora i reali defunti durante le cerimonie funebri e la cripta, con le corone e gioielli reali, tutto molto suggestivo.
Rundertarn
Finita la visita, ci siamo recati alla Round Tower (Rundetarn), una torre con la salita a ‘chiocciola’, larga e senza gradini per far salire in passato anche i cavalli, dalla quale ammirare il panorama della città. Vi segnalo questo, perché ci sono altri posti panoramici in Copenaghen, ma non adatti a chi soffre di vertigini!
Nyhavn e centro storico di Copenaghen
Scesi dalla Round Tower, ci siamo recati in una lunga passeggiata che ha compreso: Nyhavn (il canale principale, con le case colorate e ordinate), giro in battello per i canali (incluso della Copenaghen card) con vista all’Opera House, la Biblioteca Black Diamond, Christianborg Palace, Borsen e altro) e la camminata lungo Langelinie per vedere la famosissima statua della Sirenetta, la St. Alban Church (chiesetta inglese lungo un rio, bellissima da fuori, purtroppo trovata chiusa senza orari di apertura segnalati se non il sabato per le funzioni religiose), la fontana di Gefion, il Kastellet (free!) e fino alla Mutant Mermaid (la sirenetta mutante). Passeggiata rilassante, accompagnata dagli alberi di ciliegio in fiore, stupenda.
Castello di Kronborg
Al mattino successivo bbiamo preso il treno per Helsingor (in passato: Elsinore, circa 35 minuti di viaggio), per visitare il castello di Kronborg, reso celebre dall’Amleto di William Shakespeare. Il castello apre alle 11 e anche il museo marittimo, quindi non è necessario arrivare troppo presto, il costo del biglietto di ingresso e del treno sono compresi nella Copenaghen card. Piccola nota: treni danesi pulitissimi, silenziosi e comodi, con prese USB gratuite e sacchetti di plastica sotto i tavolini dove mettere i rifiuti, treni per e da Copenaghen frequenti! Siamo arrivati alle 10, e abbiamo fatto un rapido giretto per la piccola città, molto particolare e suggestiva, e lungo il molo e lungo il sentiero esterno del castello, con vista in lontananza della Svezia. Il Castello ci è piaciuto parecchio: ripercorre la storia passata della storia danese, in particolare durante la guerra tra danesi e svedesi e anche la vita quotidiana dei reali. Molto suggestivi i sotterranei, poco illuminati strategicamente per far rivivere come era la vita durante un assedio da parte del nemico, con una statua (contemporanea) dell’eroe Holger, che si dice debba svegliarsi quando la Danimarca sarà in pericolo. Carina anche la chiesa all’interno, con sedute in legno decorate. La mostra nel castello è anche interattiva, è possibile infatti scrivere il proprio nome con penna e calamaio, tessere su una tela il proprio nome, far giocare i bimbi con cavalli in legno e un’area con mattoncini lego e con disegni! Nel castello era inclusa anche una mostra per bambini sui mostri legati alle emozioni (es: la rabbia, la tristezza etc) con questi mega mostriciattoli e degli esempi ‘resilienti’ per trovare soluzioni a queste emozioni. Molto simpatica, anche noi adulti abbiamo giocato a cercare il nostro mostro!
Christianborg
Preso il treno del ritorno, siamo andati a Christianborg a visitare il palazzo; bellissimo, ci ha colpito la Sala Grande, con 17 arazzi raffiguranti la storia della Danimarca dai primi re fino agli attuali eredi al trono, con cenni alle guerre, alla peste nera e all’evoluzione tecnologica e storia del XX secolo. In questo palazzo ci sono visite guidate in inglese penso gratuite (per ragioni di tempo non ne abbiamo usufruito in quanto dovevamo aspettare circa 1 oretta alla visita successiva) e gli arazzi della Sala Grande sono commentati in un App gratuita da scaricare sul cellulare…consigliate l’uso delle cuffie, molto interessante! Il palazzo è ancora usato dai reali e dalla regina per cerimonie ufficiali e per accogliere delegati stranieri. Usciti dal palazzo, ci siamo recati nelle stalle reali (chiudono alle 16, ultimo ingresso 15.45) in cui si possono ammirare una collezione di carrozze e i cavalli bianchi preferiti dai reali danesi; successivamente un rapido giro nelle cucine reali (nulla di particolare, devo dire) e nelle segrete e le rovine sotterranee della Blue Tower, ove è narrata la storia della sua prigioniera più illustre, Leonora Christina (moglie di un traditore e cospiratore del regno danese, rinchiusa per più di 20 anni all’interno). Purtroppo non siamo riusciti a visitare la cappella, che era chiusa (ci siamo rassegnati a non riuscire a visitare le chiese, a Copenaghen!). Gratuitamente, e previo controllo all’ingresso simile a quello aeroportuale (metal detector etc, ma senza necessità di buttare i liquidi), siamo anche saliti sulla Tanert, la torre del parlamento, sempre nello stesso complesso.
Chiesa del Nostro Redentore (Von Frelsers Kirke)
Poi passeggiata fino a Vor Frelsers Kirke (Chiesa del Nostro Redentore), chiusa all’interno, ma su cui sono salita sulla torre campanaria di 90 metri. Devo dire che la salita sulla torre è fortemente sconsigliata a chi soffre di vertigini, in quanto si sale su scale di legno e circa 400 gradini molto pendenti; ho avuto la sfortuna – esperienza di passare vicino alle campane alle ore 18, hanno iniziato a suonare facendo vibrare tutte le scale e assordandomi. A parte questo, la vista dall’alto è spettacolare, anche se non sono riuscita a salire in cima completamente per via dell’enorme coda che si era formata (passa una persona alla volta).
Christiania
Scesa dalla torre, siamo andati a vedere Christania, piccolo quartiere indipendente ove non entra la polizia e dove le droghe sono legali. Un quartiere con numerosi graffiti murali, musica, giovani, molto differente da tutto ciò che sta intorno, ma purtroppo anche mal organizzato e sporco, numerosi rifiuti per terra, peccato! Abbiamo letto che non è possibile fare foto all’interno, ma devo dire che non era un soggetto così interessante (mi ricordava la periferia di Berlino, ma molto meno bella). Uno sguardo rapido alla Libreria Reale (o Black Diamond): ingresso all’interno gratis, mostre gratis con la Copenaghen card, la biblioteca che ognuno di noi vorrebbe avere, con vista canali, molto suggestiva dal punto di vista architettonico.
Tivoli Garden
La serata si è conclusa recandoci ai Tivoli Garden e cenando lì vicino. I Tivoli garden sono una specie di piccola Gardaland, con giostre e strutture (es. un padiglione cinese, un laghetto, un palazzo arabo); è necessario fare una seconda tessera (non compresa nella Copenaghen Card) per salire sulle attrazioni…noi ci siamo limitati a fare un giretto a piedi, durante il tramonto.
Cosa vedere nei dintorni di Copenaghen: Malmö
In mattinata compriamo in stazione il biglietto per andare a Malmö tramite il ponte Ǿresund (circa 13 euro), tramite carta di credito nelle macchinette automatiche. Questo ponte, straordinario nel suo genere, connette Danimarca e Svezia, ci passano automobili e treni su due livelli differenti, una parte di questo ponte diventa anche sotterraneo. Arriviamo in circa 30 minuti a Malmö. Facciamo un giro rapido nel grazioso centro e visitiamo l’imponente Sankt Petri Kyrka (Chiesa di San Pietro, ingresso free), molto più bella fuori, dentro spoglia eccetto una vetrata colorata e una piccola cappella con i resti di affreschi rovinati dal tempo. Ci rechiamo poi a piedi a vedere il Turning Torso, un fantastico grattacielo che ruota di 90 gradi, progettato dal famoso architetto Calavetra. Non è possibile visitarlo, ma la vista dall’esterno è davvero strepitosa. Abbiamo fatto una passeggiata lungo il mare e uno dei tanti viewpoint da cui è possibile ammirare il ponte Ǿresund. Successivamente ci siamo recati a visitare il Malmöhus (Castello di Malmö) per visitare la parte storica (un tempo la parte sud della Svezia apparteneva alla Danimarca, e questo castello è stata una roccaforte assediata diverse volte); nel biglietto di ingresso (4 euro) oltre alla visita delle sale e dei sotterranei, è previsto l’accesso ai bastioni (purtroppo non accessibili al pubblico quando siamo andati noi, al museo di storia naturale e a un simpatico acquario e a una piccolissima mostra sui dinosauri. Anche in questo caso, una particolare attenzione fornita ai piccoli visitatori.
Dopo un pranzetto rapido in un’ottima bakery vicino alla stazione dei treni, siamo rientrati a Copenaghen. Con la metro siamo andati in centro, a passare la nostra ultima ora in terra danese a fare una passeggiata nella principale via commerciale, la Strøget, poi dritti in aeroporto (circa 15 minuti dal Centro in metro).
Cosa non abbiamo visitato? I musei di arte/design, il museo ebraico e della resistenza danese (forse quello che più mi interessava), il museo nazionale danese, il castello di Frederiksberg a Hillerod. Vicino al palazzo di Rosenborg c’è anche un orto botanico gratis, che non abbiamo visitato per mancanza di tempo e per gli orari di apertura molto ristretti che non ci hanno permesso di usufruire appieno delle mattinate e dei pomeriggi!