Vacanze lucane

Durante i lunghi mesi del lockdown mai avremmo pensato di poterci concedere una vacanza estiva.
“Se si potrà – ci dicevamo “sceglieremo un posto isolato, lontano da tutto e da tutti!”
Per caso abbiamo visto una foto di Pietrapertosa, ce ne siamo innamorati e ci abbiamo costruito attorno le nostre vacanze estive 2020.
Organizzazione:
Alloggio: ci siamo rivolti come sempre a Booking, prenotando appartamenti per 1 notte a Matera e per 5 a Pietrapertosa: in entrambe le strutture la permanenza è avvenuta nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.
Viaggio: ci siamo mossi anche qui nel modo più sicuro, con la nostra auto.
Guide: Lonely Planet Matera e Basilicata, più tante informazioni trovate on line, nei diari di viaggio di “Turisti per caso” e su un sito su tutti, Basilicatadavedere.com.
Giorno 1: Sassi, sempre sassi, fortissimamente sassi
L’incontro con Matera è stato amore a prima vista, nonostante le 6 ore di viaggio e qualche difficoltà per arrivare in prossimità del b&b, che si trova proprio all’interno del Sasso Caveoso.
L’auto l’abbiamo affidata ad un parcheggio indicatoci dallo stesso b&b: avremmo potuto lasciarla anche per strada, agli inizi di luglio parcheggi liberi se ne trovano facilmente, diciamo che abbiamo preferito una comodità in più.
Dalle finestre della nostra stanza la vista è spettacolare, quindi, tempo di un veloce riposino e, con in mano la cartina fornita dalla nostra host Teresa, partiamo: siamo proprio curiosi di scoprire se il titolo di capitale mondiale della cultura, di cui Matera si è orgogliosamente fregiata nel corso dello scorso anno, sia meritato o meno.
In pochi minuti siamo in piazza Vittorio Veneto: ad accoglierci, l’enorme elefante di Dalì, le cui opere, disseminate per le vie cittadine, hanno fatto da cornice alle celebrazioni del 2019.
La piazza è di forte impatto, dominata dal maestoso Palazzo dell’Annunziata, ex convento settecentesco oggi sede del cinema, della biblioteca provinciale e, all’ultimo piano, dell’Annunziata caffè, dalla cui terrazza pare si goda di una vista spettacolare.
Non è da meno, ve lo assicuro, anche la vista dal belvedere della piazza: il candore delle casette appiccicate una all’altra, i vicoli che scendono e salgono, i balconi fioriti… tutto vi rapirà all’istante.
Al centro della piazza il Palombaro lungo, enorme cisterna realizzata nel 500 come riserva idrica della città, capace di contenere fino a 5 milioni di lt di acqua! Considerati i grossi problemi di approvvigionamento idrico di tante città, Matera fin dall’antichità si è dimostrata all’avanguardia e questo è stato un punto a suo favore per ottenere il riconoscimento Unesco.
Naturalmente è possibile visitare questa enorme cisterna, noi però non l’abbiamo fatto, preferendo proseguire lungo “il Piano”, questo è il nome del quartiere che comprende oltre a piazza Vittorio Veneto anche via del Corso e via Ridola, anime dello shopping materano. Arriviamo alla chiesa barocca di San Francesco: sulla omonima piazza un’altra scultura di Dalì, una figura femminile su un pianoforte dalle sembianze umane. Ad attirare la nostra attenzione è ora la chiesa del Purgatorio, all’inizio di via Ridola, un’apoteosi di teschi, scheletri ed immagini macabre. Al momento è chiusa, scopriremo che apre solo in occasione di mostre temporanee organizzate al suo interno, un vero peccato non poterla visitare.