Super venezia

VENEZIA: PONTE DEI SOSPIRI-PALAZZO DUCALE Ciao viaggiatori di tutta Italia e semmai di tutto il mondo, vi volevamo raccontare la gita che, stanchi di studiare abbiamo intrapreso un po’di tempo fa. Certo una classe brava come noi non vi racconta il viaggio e basta ma sarete informati anche sulla storia della città dell’amore. Le origini di...
Scritto da: 2b
super venezia
Partenza il: 21/04/2006
Ritorno il: 22/04/2006
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
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VENEZIA: PONTE DEI SOSPIRI-PALAZZO DUCALE Ciao viaggiatori di tutta Italia e semmai di tutto il mondo, vi volevamo raccontare la gita che, stanchi di studiare abbiamo intrapreso un po’di tempo fa. Certo una classe brava come noi non vi racconta il viaggio e basta ma sarete informati anche sulla storia della città dell’amore.

Le origini di Venezia sono abbastanza misteriose, tuttavia sembra che sia nata a seguito di una fuga di padani fuggiti dall’invasione longobarda che unendosi agli originari pescatori della laguna hanno dato vita alla città.

Così gradualmente, nel corso dei secoli sorse una nuova città marittima che durante l’apice della sua potenza riuscì a controllare le coste Adriatiche e a diventare una delle città più raffinate d’Europa. PALAZZO DUCALE Il Palazzo Ducale è uno dei tanti simboli di Venezia. Fu eretto a cavallo tra il X sec e il XI sec, non usando dei cavalli ma degli abili marinai veneziani sulla base di un nucleo fortificato costituito da un corpo centrale e da torri angolari. Nel corso dei secoli subì molte ristrutturazioni dai Dogi che vi abitarono. La parte interna fu edificata dopo il grande incendio del 1483 su progetto dell’architetto Antonio Rizzo. Successivi abbellimenti, come la Scala dei Giganti si alternarono a devastanti incendi per tutto il XVI secolo. Un’altra particolarità di questo palazzo pieno di sorprese è il soffitto dei piani superiori interamente in legno, infatti saliti al secondo piano ci è sembrato di camminare su una pista da corsa, sfortunatamente però non abbiamo potuto fare una staffetta perché avremmo rischiato di farci buttare fuori. Il Palazzo Ducale è uno dei pochi edifici veneziani che per la sua “autorità” è stato chiamato con l’appellativo Palazzo e non Ca’ cioè casa. Le facciate sono rivestite in marmi bianchi e rosa con immagini in bassorilievo sulle colonne. All’interno si accede attraverso la Porta della Carta, così chiamata in riferimento alla burocrazia, che dà in un cortile con porticato detto di Foscari, dal nome di un fortunato Doge, di fronte a cui si innalza la famosa Scala di Giganti,ornata d’oro a tutti i lati e che ha prestato l’attenzione di tutti, quest’ultima porta al piano nobile con le due colossali statue di Nettuno e Marte. Alla sommità della Scala d’Oro cominciano a susseguirsi le sale del Palazzo Ducale, tra cui la Sala delle Quattro Porte in cui aspettavano gli ospiti, anche per giornate intere, che non sapendo cosa fare ammiravano i quadri o le donne del Doge che passavano la sera; la Sala del Collegio e dell’Anticollegio, la Sala del Senato abbellita da tele affiancate da nobili leggi veneziane e da un enorme orologio romano a ventiquattrore, la Sala del Consiglio dei Dieci dove si trova un orologio dei segni zodiacali, la Sala della Bussola, e la vastissima Sala del Maggior Consiglio di ben 1340 metri quadri, dove si riuniva il Parlamento della Serenissima Repubblica Veneziana. In questa sala oggi sono conservati i ritratti dei Dogi veneziani e il Paradiso del Tintoretto, due tele poste insieme dove secondo la leggenda o non leggenda Tintoretto ha dipinto ben mille soggetti. Nel Palazzo Ducale c’erano anche le prigioni della repubblica: i Pozzi, i Piombi e le Prigioni Nuove. I pozzi erano a pianterreno ed erano destinati ai criminali. I piombi, così chiamati perchè avevano i soffitti in piombo, erano invece una forma di prigione meno dura per le persone comuni, dove era permesso portarsi effetti personali e in alcuni casi anche della propria attività.

Dopo la caduta della Repubblica di Venezia nel 1797, il Palazzo non venne più utilizzato come sede del principe e delle magistrature ma fu adibito a sede di uffici amministrativi. Le prigioni, denominate conservarono la loro funzione. Dopo l’annessione di Venezia al Regno d’Italia il Palazzo subì cospicui restauri e nel 1923 venne destinato a museo, quale è tuttora. La leggenda narra che un tempo, ai condannati a morte, era concesso, come ultima possibilità di scampo, di tentare il giro della colonna. Infatti tuttora una delle colonne del Palazzo Ducale è leggermente rientrante. Il tentativo consisteva nel girare intorno alla colonna, dalla parte esterna, senza scivolare, ma quasi nessuno riusciva a completare l’operazione essendo con le mani legate dietro la schiena. PONTE DEI SOSPIRI Il Ponte dei Sospiri è un caratteristico ponte di Venezia, situato a poca distanza da Piazza San Marco in direzione di Riva degli Schiavoni, che collega il Palazzo Ducale alle antiche prigioni, i celebri Piombi. Conosciuto in tutto il mondo, superfotografato dai turisti provenienti da ogni dove.

Ma perché si chiama Ponte dei Sospiri? Quello che oggi sembra un nome sentimentale e che fa da sfondo alle passeggiate in gondola degli innamorati, deriva dalla letteratura romantica che descriveva il passaggio dei condannati che presi dalla nostalgia sospiravano per l’ultima volta prima di morire. Dallo stemma esposto sul ponte si deduce che fu costruito tra il Cinquecento e il Seicento, in pietra bianca d’Istria, candida ed elegante. Oggi è una delle maggiori attrazioni turistiche per chi gira Venezia in gondola e anche come noi a piedi. E adesso per chi è appassionato di arte e scultura gli consigliamo vivamente di farci un giro e ammirare la città più bella d’Italia (naturalmente dopo la nostra), e per chi non lo è glielo consigliamo ugualmente perché nella città dell’amore girano delle belle veneziane…!!!!!!! Ciao a tutti dalla 2B!!!!!!!! Mirco & Valerio



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