Scopri la natura del Trentino 2
Lo sappiamo, l’aria fresca mette fame e mentre affrontiamo i vari tornanti che dal casello di Ora ci portano a Cavalese,siamo attirati da delle casette di legno sul ciglio della strada che vendono uno dei prodotti tipici del Trentino: mele!! Ce ne sono per tutti i gusti :grandi ,piccine, rosse, verdi un vero paradiso per Biancaneve e non solo. Vengono vendute direttamente dai produttori e sono squisite!
Dopo vari acquisti (provate anche il succo di mela) ci dirigiamo verso Cavalese, bellissima cittadina capoluogo della Val di Fiemme. E’ un paese ricco di iniziative (consultate il sito della proloco) e bei negozi per la gioia delle signore. Nel parco della Pieve si trova il banco della resòn, costituito da 2 cerchi di pietra con al centro un tavolo,dove si tenevano le sedute del parlamento della valle. Fra il parco e lo stadio del ghiaccio c’è l’ovovia che collega il paese all’Alpe Cermis, paradiso per il trekking in estate e per gli sciatori d’inverno. Per non essere legati ad orari abbiamo soggiornato in un residence appena fuori dal centro il quale,come molte altre strutture ricettive, accetta i cani di qualsiasi taglia.
Alla ricerca del mare Circa 240 milioni di anni fa, dove adesso sorgono queste grandiose montagne patrimonio dell’UNESCO dal 2009, c’era un mare tropicale ricco di coralli, conchiglie alghe e altri organismi marini. Proprio grazie ai resti calcarei di questi organismi nel corso di milioni di anni si sono formate le Dolomiti. Uno dei posti più ricchi di orme e resti fossili è la gola del Bletterbach (Geo park) tappa obbligata per gli appassionati di geologia e non solo. Il Geo parck si trova a pochi km da Cavalese fra i paesini di Redagno e Aldino. Questo parco permette di guardare dentro la montagna perché è il risultato della disgregazione e dell’erosione degli elementi. A partire dall’era glaciale il Bletterbach si è scavato una via lunga 8 km e profonda 400 metri nelle diverse ere geologiche. Ogni strato è venuto alla luce, per questo il canyon può essere sfogliato come un libro. Di fianco al posteggio c’è il centro visitatori dove è stato allestito un piccolo museo che ospita vari reperti fossili rinvenuti nel canyon e spiega con pannelli illustrativi e non ,i processi che hanno portato alla formazione degli strati rocciosi.
Ci sono due percorsi da fare:
· Il percorso geologico che segue il letto del torrente lungo circa 5 km (con la possibilità di avere con se una guida esperta)
· Il sentiero del bosco adatto a tutti anche per chi ha bambini piccoli con il passeggino.
Noi abbiamo scelto il sentiero nel bosco e si è rilevata una bellissima passeggiata. Lungo il percorso ci sono molte tavole illustrate che spiegano la vita del nel bosco. Seguendo il consiglio della signora del museo, abbiamo fatto una deviazione percorrendo per un breve tratto il sentiero geologico, ed arrivando ad un punto panoramico (punto 16) dove si gode di una spettacolare visuale sulla gola. Durante la passeggiata abbiamo notato una malga (malga Lahner) e visto che è l’ora di pranzo e la pancia borbotta andiamo a rifocillarci. Con il cane non possiamo mangiare dentro alla malga e ci accomodiamo nella veranda. Si è alzato un bel ventolino freddo ma il proprietario (credo), un vichingone di 2 m sta’ in calzoncini tipici e camicia a mezze maniche. Noi per scaldarci ci spazzoliamo un tagliere di speck, polenta con formaggio fuso e salsiccia e una bella fettona di strudel. Meno male il sentiero del ritorno è in discesa e rotoliamo dolcemente giù.
Piramidi di terra di Segonzano
Oggi direzione Val di Cembra per vedere le piramidi. Sembrano dei giganteschi coni gelato rovesciati sormontati da una pietra detta cappello. La loro forma caratteristica è data dall’azione erosiva della pioggia che lentamente le ha modellate. Al punto informazioni ci hanno dato un librettino che spiegava la formazione delle piramidi. C’è disegnata una piantina con i vari punti panoramici, se volete un consiglio prendete il sentiero che porta al secondo e terzo gruppo , molto più suggestivo del gruppo uno. Il percorso è in salita …molto in salita e metterà alla prova i vostri polpacci d’acciaio ma quando arriverete in cima la vista ripagherà lo sforzo fatto. Accanto al posteggio c’è un punto ristoro dove si mangia benissimo.
Foresta dei violini
Il parco naturale di Paneveggio è situato nelle Alpi Orientali. Il bosco è dominato dall’abete rosso noto per la sua risonanza. Fin dal 600 i liutai veneziani e Stradivari sceglievano le piante migliori da destinare all’intaglio delle casse dei violini. E’ una foresta immensa (3500 ettari) ed è bellissima. E’ la foresta che mi immaginavo da bambina: alberi altissimi, rocce ricoperte di muschio. Il sottobosco è un immenso tappeto color smeraldo. Ci sono vari sentieri da percorrere più o meno lunghi ma tutti sono ben segnalati. All’ingresso del parco c’è il centro visitatori “Terra Foresta” dove si racconta la vita degli animali del bosco. Li vicino c’è una grande area faunistica dove si osserva da vicino i cervi rossi i quali hanno rischiato l’estinzione dal Trentino. Se decidete di fare una passeggiata portatevi un maglioncino,quando ci siamo andati noi la notte era nevicato sul Lagorai e faceva un freddo cane! E’ stata una bella scusa per bere il Bombardino, liquore allo zabaione che viene servito caldo e con un bel po’ di panna sopra.
Desmontegada de le caore
A Settembre Cavalese (come altri paesi della valle) festeggia il rientro delle capre dagli alpeggi. In tutto il paese vengono allestite bancarelle che vendono prodotti tipici, al pala congressi c’è il mercato d’autore dove ci sono i prodotti a km zero. Formaggi,speck ,birra, pane, frittelle di mele…. mmm. Il culmine della festa è la Domenica quando le caprette ,con tutte le corna adorne di fiori passano per il centro del paese e vengono festeggiate da tutti.
Il Trentino è una regione meravigliosa da visitare in qualsiasi periodo dell’anno ricca di storia, tradizione e natura.