Salonicco e Penisola Calcidica: tra i Balcani e l’Egeo per una Grecia alternativa

Città, mare, monasteri e boschi di montagna, un piccolo microcosmo greco lontano dalle rotte più battute dagli italiani
Scritto da: fedina
salonicco e penisola calcidica: tra i balcani e l’egeo per una grecia alternativa
Partenza il: 12/06/2017
Ritorno il: 26/06/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

Salonicco e Penisola Calcidica: tra i Balcani e l’Egeo per una Grecia alternativa

Una passione per la Grecia ci ha spinto quest’anno in un territorio ancora poco noto agli Italiani, una Grecia continentale che come le sue isole garantisce sempre un mare spettacolare ed anche qualche excursus culturale: la penisola Calcidica. Ultimamente il nord della Grecia è più facilmente raggiungibile grazie ai voli Ryanair che collegano Salonicco ad alcuni aeroporti italiani, compreso quello di Bologna: questo per noi è stato un elemento decisivo.

La Calcidica è una penisola larga circa novanta chilometri che si estende sul mar Egeo a sud-est di Salonicco. A sua volta da essa fuoriescono tre propaggini lunghe circa cinquanta chilometri che ricordano le dita di una mano. Esse sono da ovest a est: Kassandra, Sithonia e Agios Oros comunemente detta Athos. Il “palmo della mano” e le dita formano la prefettura della Calcidica (Halkidiki), il cui capoluogo è Poligiros.

Per i visitatori stranieri (in gran parte Bulgari) la parte più frequentata, è rappresentata dalle due penisole occidentali (Kassanda e Sithonia) dove si trovano innumerevoli spiagge, alberghi e camere. La penisola di Athos è liberamente visitabile solo nel suo estremo nord. Superata Ournopoli inizia infatti la repubblica monastica di Athos che gode di uno statuto autonomo, accessibile solo agli uomini in possesso di un permesso speciale.

Chi visita queste zone ha un doppio vantaggio. Le penisole sono lingue di terra così strette che si ha spesso l’impressione di trovarsi su un’isola e non si vede mai soltanto il mare perché dalle onde, emerge quella che sembra un’altra isola ma che in realtà è solo un’altra bizzarra propaggine continentale. Inoltre, chi visita questa regione ha vantaggi di una vacanza continentale: la vivace città di Salonicco, i monasteri del Monte Athos, i monasteri delle Metheore e tanti paesini dell’interno sono raggiungibili in auto indipendentemente dalle condizioni meteo e del mare.

La penisola Calcidica, con le sue tre propaggini offre quasi cinquecento chilometri di costa con litorali a tratti rocciosi e in parte sabbiosi, pareti montuose a picco sul mare, fitti boschi e capre, tantissime capre che alle volte si spingono tranquillamente fino alle spiagge. Insomma un mare che accontenta davvero tutti. L’interno è verde e rigoglioso, con cementificazione ridotta al minimo e campagne insolitamente grandi, soprattutto nel secondo e terzo dito (Sithonia e Athos). Le architetture sono invece abbastanza anonime (fatta eccezione per alcuni villaggi come Afytos o Agios Nikolaos) ma non aspettatevi le chiesette bianche o le case con gli scuri azzurri tipiche delle cartoline greche.

Protagonista indiscusso di questo paesaggio è il monte Athos (oltre 2000 m. di altezza), visibile da tutta la costa orientale di Sithonia, la cui sommità ci appariva costantemente avvolta dalle nubi.

Salonicco, pur essendo la seconda città della Grecia rimane di dimensioni raccolte e merita certamente uno sguardo per le sue chiese, le moschee e i bagni turchi. Tutto è raccolto all’interno delle sue mura bizantine, bisogna, infatti, ricordare che la città è rimasta sotto il controllo ottomano fino al 1922. Un’altra nota di merito va ai mercati e alle taverne, dove gustare la tipica cucina del nord.

Per praticità ho suddiviso la descrizione del viaggio in quattro zone: Salonicco, Kassandra, Sithonia e Athos.

Salonicco

Atterriamo a Salonicco in un caldo pomeriggio di metà Giugno. Dall’aeroporto il centro città si può raggiungere con il bus n°78, il biglietto costa 2€, le corse partono circa ogni mezzora ed impiegano circa 45 minuti.

Salonicco forse non affascina al primo sguardo: molto traffico, un utilizzo indiscriminato del cemento che ha prodotto edifici sgraziati, un disordine più mediorientale che europeo. Passeggiando avrete però modo di trovare molte chiese bizantine, moschee, quel che resta di un paio di bagni turchi e vivaci mercati. Noi l’abbiamo girata interamente a piedi, sotto un sole feroce, dal lungomare alla città alta, riparandoci ogni tanto sotto i portici di Piazza Aristotelous o al mercato di Modiano, dove abbiamo fatto scorta di frutta a prezzi imbattibili se confrontati con l’Italia ma anche con tutta la Grecia appena più turistica. Per visitare Salonicco, anche se in maniera non troppo approfondita, due giorni sono più che sufficienti.

Occorre prima di tutto distinguere tra la parte bassa, quella delle chiese e delle moschee e del lungomare Ladadikà e la parte alta dell’Acropoli, quest’ultima raggiungibile tranquillamente a piedi.

Le guide raccomandano di vedere le undici chiese bizantine che però non troverete mai tutte aperte, anzi, molte sono inspiegabilmente chiuse nonostante i cartelli che riportano gli orari di apertura suggeriscano il contrario. Tra le più note cito: Panagia Chalkeon (circondata da profumati roseti), Agios Dimitrios (dedicata al patrono della città), Achiropitos e Agia Sophia che dovrebbe contenere il più bel mosaico della città ma che noi abbiamo trovato inspiegabilmente chiusa.

Il foro Romano è una grande area archeologica in centro città, venuto casualmente alla luce dopo un catastrofico incendio verificatosi all’inizio del ‘900, alcune parti come la piazza del mercato sono estremamente ricche di dettagli e visibili anche dall’alto senza necessariamente pagare il biglietto per entrare.

La Rotonda detta anche Agios Georgios, era originariamente un mausoleo voluto dall’imperatore Galerio per celebrare se stesso. In seguito fu trasformata in moschea tanto che ne conserva ancora il minareto ed oggi ha subito un’ulteriore trasformazione divenendo museo.

Altre attrazioni turistiche sono: Il palazzo e l’arco di Galerio, Bey Yachouchi e Yeni Hamam, i bagni turchi visitabili solo esternamente.

Tra le zone più vivaci e variopinte troviamo quelle dei mercati: il mercato coperto di Modiano e quello di Vlali, entrambi centralissimi dove si vendono tutti i generi alimentari ordinatamente esposti oltre a borse, valige e abbigliamento che difficilmente incontrerà il gusto degli Italiani. Al mercato di Modiano si trovano anche molte taverne economiche. Se avete tempo, fate un giro anche a Vatikioti, il quartiere dei falegnami, con sedie colorate, mobili esposti e diverse taverne e ouzerie. Meglio visitarli il mattino, quando le attività di compra-vendita sono al massimo.

La Torre Bianca, situata all’estremo della passeggiata sul golfo di Salonicco, è progressivamente divenuta il simbolo della città. La torre è visitabile anche al suo interno, fino al tetto da cui si ha un vasto panorama sul mare fino al Monte Olimpo.

Alcuni vicoli costituiti da scalinate strette e tortuose fiancheggiate da bouganville portano all’Acropoli, un vero e proprio quartiere abitativo con caratteristiche simili a quelle di un paese. Dalla sommità dell’Acropoli, immersi nel suo silenzio, si gode di uno splendido panorama su tutta la città.

Ladadikà è il quartiere del porto, qui un recente restauro ha dato nuova vita a magazzini e officine e contemporaneamente sono state aperte decine di ristoranti e bar tanto che ora è la zona del ritrovo serale di giovani e meno giovani. Ladadikà si presta a lunghe passeggiate sia di giorno che la sera, quando la ricerca di un locale per mangiare o bere sarà un piacevole passatempo.

Per gli appassionati del genere non mancano i musei, tra i più importanti ricordo il Museo Archeologico e quello Bizantino

Pernottamento a Salonicco

Hotel Ilisia, Egnatia 24, costo: 42€ con colazione. E’ un hotel centrale, pulito, la stanza non è grande ma carina, il personale alla reception molto cordiale, ho apprezzato moltissimo i copriletti di un bianco immacolato. Si trova molto vicino alla fermata (Venizelou) del bus n°78 che collega la città all’aeroporto. La centralità dell’Hotel Ilisia ha, però, un prezzo, trovandosi su un’arteria stradale molto trafficata a tutte le ore la notte può essere difficile dormire per chi ha il sonno leggero, questo nonostante avessimo richiesto e ottenuto una stanza ai piani più alti. La colazione è essenziale (con ottimo pane fresco) ma sarebbe pretenzioso attendersi di più considerando la cifra pagata.

Ristoranti a Salonicco

Takadum, Odos Agia Mina. Il migliore inizio che potessimo aspettarci con la cucina del nord della Grecia e con la birra macedone che chiamano Virgina. Un locale originale, coloratissimo e allegro, la proprietaria parla italiano, i piatti sono ottimi (soprattutto l’insalata Takadum) ed i prezzi estremamente favorevoli al cliente.

Ta yedi, Odos Paparaska (nella città alta vicino al Kastro), servizio premuroso in un ambiente molto tranquillo (almeno all’ora di pranzo). Piatti fantasiosi e molto curati, prezzi accettabili.

Kassandra

Del primo dito della penisola Calcidica abbiamo avuto una visione parcellare, limitandoci ad Afithos, un delizioso villaggio ricco di carattere grazie ai suoi edifici in pietra a vista. Il piccolo centro offre una gradevole passeggiata a picco sul mare turchese, una bella piazza e moltissimi bar e taverne, alcune per la verità davvero troppo turistiche. Un’altra buona ragione per arrivare ad Afithos è il suo mare, con un lungo tratto di spiaggia in parte attrezzata. Noi siamo stati al Lime beach bar di Moudonou: musica lounge e lettini più ombrellone dietro consumazione di un ottimo Frappuccino e smothie di frutta.

Scoraggiati dalle guide che parlano di massiccia cementificazione, non ci siamo spinti nella parte più a sud di Kassandra.

Alloggio ad Afithos

Rooms Nastasia, (40€ a notte) sulla strada principale che costeggia la penisola. Gli studios si trovano in posizione strategica perché appena fuori dal caos del centro abitato che è però raggiungibile anche a piedi. La nostra stanza era deliziosa, arredata con cura e molto pulita, la signora che gestisce l’attività ha dato prova della proverbiale accoglienza greca, prodigandosi per non farci mancare niente pur parlando una sorta di Esperanto quando combinanava quattro o cinque lingue contemporaneamente. Qualche difficoltà con il wi-fi.

Ristoranti ad Afithos

Ta Kaxi, al centro del paese, molto frequentato, soliti piatti abbondanti della tradizione greca a prezzi economici (cena per due 23€).

Sithonia

Sithonia è il secondo dito della penisola calcidica, quello che abbiamo girato lungo tutto il suo periplo di circa sessanta chilometri. Il territorio diviene progressivamente più aspro man mano che si scende verso sud, quando il paesaggio è quello di boschi , pascoli e un’infinità di arnie e la presenza umana si riduce sempre più. Sithonia è adatta a chi cerca calette isolate, ma anche sconfinate spiagge sabbiose, mare azzurro e scenari da cartolina. Qui non ci sono distrazioni oltre al mare, dato che non c’è niente da vedere e da fare se non godere delle bellissime calette talvolta in compagnia delle capre.

Ci sono pochi paesi, tra i principali Neos Marmaras, sulla costa occidentale, il centro abitato greco più brutto che mi sia mai capitato di vedere, abbarbicato in alto rispetto al mare ma con una struttura disordinata e totalmente priva di qualsiasi carattere.

Poi c’è Sarti che sorge su di una lunga spiaggia della costa orientale, più carino ma con un notevole afflusso di turisti già a fine Giugno, certamente troppi per i miei gusti. Sarti è ben posizionato rispetto alle spiagge migliori, offre molti dei classici negozi per turisti, locali ed una animata vita serale (definirla notturna sarebbe pretenzioso ). Alloggiare in paese, se avete un’automobile, pone qualche serio problema di parcheggio.

Gli altri centri minori sul mare che possono assumere la definizione di villaggio sono (da nord a sud) Nikiti, Vourvoru, e Toroni , tutti hanno piccoli supermarket, sportelli bancomat e molte possibilità di alloggio.

Rimanendo a Sithonia undici giorni, abbiamo suddiviso il nostro soggiorno tra due località: Vourvorou (a nord-est) e Port Koufo all’estremo sud.

Dalla strada principale che costeggia tutto il secondo dito si dipartono decine di stradine e viottoli che giungono in calette meravigliose da mare azzurro e contornate da macchia mediterranea fino a riva. Alcune sono piccolissime, altre più grandi ed attrezzate, molte non hanno neanche un nome ed è davvero emozionante e talvolta avventuroso andare alla loro scoperta.

Se preferite le baie isolate, scegliete la costa orientale, se amate le lunghe distese di sabbia quella occidentale. In entrambi i casi troverete spiagge completamente libere, sia possibilità di campeggio sia spazi attrezzati con ombrelloni e lettini. Come in molti altri luoghi della Grecia, anche qui vige la prassi del beach bar: gli ombrelloni in genere non si affittano (a noi è capitato solo a Kalamitsi pagando 5€ tutto il giorno) ma generalmente sono gestiti da un bar o una taverna sulla spiaggia. Si possono occupare liberamente per tutto il giorno, a patto che consumiate almeno una volta.

Nota dolente: le spiagge più grandi e meglio indicate sono spesso monopolizzate da campeggi sconfinati che costringono i non adepti della tenda a compiere gimcane chilometriche per accedere al mare e che, proprio per la presenza disordinata di tende e roulotte fa somigliare il lungomare sempre più ad un campo Rom, circondato da ammassi di rifiuti maleodoranti con tanto di feci galleggianti nelle splendide acque turchesi. Una volta capito questo, la mia prima regola è diventata: evitare le spiagge con campeggi che però, purtroppo sono moltissime e generalmente sono le più facilmente raggiungibili con l’auto o da chi dovesse avere un problema di ridotta mobilità.

Di seguito riporterò le spiagge che abbiamo visitato lungo tutta la costa di Sithonia, in successione oraria da nord est a nord-ovest.

· Lagonisi è una splendida baia di sabbia a sud di Ormos Panagias, di fronte all’isola di Diaparos. Una parte di spiaggia è attrezzata con lettini e ombrelloni, un’altra parte è libera con possibilità di sfruttare l’ombra degli alberi. Le acque sono calme e calde, inframmezzate dai caratteristici massi tipici di questa zona e sfumano in tutte le tonalità dell’azzurro. Siamo stati una Domenica di metà Giugno ed era già molto frequentata.

· Vorvorou: una stretta e lunga striscia di sabbia, a tratti attrezzata, di fronte ad un mare bassissimo invaso da alghe e imbarcazioni, l’acqua è talmente bassa che è impossibile immergersi anche camminando per svariate decine di metri. Sicuramente l’ideale per i bambini ma a noi non è piaciuta.

· Karidi: spiaggia di sabbia incoronata da grandi massi che mi hanno ricordato le Seychelles, non è attrezzata ma chi cerca l’ombra può trovare riparo nella pineta retrostante. Ci sono due furgoncini che vendono panini e bevande e un ristorante situato circa duecento metri all’interno. Il luogo sarebbe splendido se non fosse costantemente sovraffollato. Alloggiando vicino siamo riusciti a godercela in pace la sera dopo le 19.00.

· Rodia Beach (detta anche Banana Beach) si trova a sud di Vourvorou e si raggiunge dopo aver percorso circa 2 chilometri di strada non asfaltata; arrivando troverete un prato curatissimo, musica lounge, ombrelloni e lettini con consumazione, divani e cuscini; e poi il blu intenso del mare ed il bianco delle strutture in legno; l’ho trovata bellissima. Inoltre, contrariamente alle altre, sembra una spiaggia solo per coppie o almeno quel giorno non c’erano bambini.

· Armenistis: sarebbe una bellissima e ampia spiaggia di piccoli sassi, peccato che sia quasi interamente occupata dal campeggio. Affittano lettini e ombrelloni al costo di 14€. Unica nota piacevole è rappresentata dal fatto che dietro il campeggio abbiamo incontrato una grossa tartaruga di terra completamente libera.

· Sarti: la costa attorno a Sarti offre un’infinità di piccole baie e grandi spiagge per tutti i gusti. A qualche chilometro a nord del paese abbiamo casualmente scoperto un luogo da sogno, senza nome, un piccolo fiordo abbastanza difficile da raggiungere. Si percorre, infatti, una discesa abbastanza impegnativa fiancheggiata da rovi ma all’arrivo, sudati e assetati si viene ripagati da un mare fantastico e dalla sensazione estatica di questo luogo occupato pima di noi solo da due giovani campeggiatori tedeschi cui probabilmente abbiamo un po’ rotto le scatole. Nei pressi di Sarti si trovano anche le notissime Orange e Goa Beach, belle ma nettamente più affollate.

· Linaraki: è una piccola spiaggia di sabbia con acque calme, ideale per i bambini, con taverne che offrono ombrellone e lettini, compresa la famosissima “Five steps in the sand” dove consigliamo di profittare per il pranzo o la cena.

· Kriaritsi: è un lungo tratto di costa che in realtà comprende una serie di piccole baie spettacolari tra le quali Tigani, assolutamente imperdibile a Sithonia. Tigani ci è stata consigliata dalla titolare degli studios presso cui alloggiavamo, non essendo riportata sulle nostre cartine ne ignoravamo l’esistenza. Trovarla non è stato semplice poiché dalla strada principale non è indicata se non con un generico cartello che reca la scritta Kriaritsi. Ci si addentra in un tortuoso percorso di stradine asfaltate in origine pensate per servire un faraonico complesso turistico che fortunatamente non è mai stato realizzato e seguendo le frecce bianche si arriva a questo piccolo paradiso. Ad accogliervi, un bar sopraelevato e ombrelloni di paglia perfettamente inseriti nell’ambiente, acque in tutte le sfumature del turchese e le caratteristiche formazioni rocciose. Andate presto perché gli ombrelloni non sono molti o almeno non tanti da soddisfare le richieste, si ottengono con una consumazione, anche se i gestori sono un po’ antipatici e chiedono consumazioni ripetute.

· Sempre a Kriaritsi siamo stati al Vanilla Beach, una spiaggia grande in parte occupata da tende, un bel mare e possibilità di scalare le rocce per avere una caletta privata e un bar che dietro consumazione di bevande o panini offre ombrellone e lettini. Dietro alla spiaggia si trova un piccolo stagno abitato da tartarughe.

· Klimataria è una piccola baia riparata e molto sfruttata in quanto quasi interamente ricoperta di lettini e ombrelloni, praticamente assente lo spazio per chi cerca la spiaggia libera.

· Kalamitsi è una lunga spiaggia facilmente accessibile anche con l’automobile, di conseguenza è molto frequentata e attrezzata. Diversi bar e taverne propongono lettini e ombrelloni. Noi siamo stati al Chica Beach (l’ultimo sulla destra) pagando 5€ euro per due lettini e ombrellone (tutto il giorno). I gestori chiedono di non consumare cibo portato da fuori. In mare spunta un piccolo isolotto facilmente raggiungibile a piedi.

· Port Koufo rappresenta il punto più a sud della penisola di Sithonia ed è un luogo pittoresco con una stretta spiaggia dorata e la baia naturale più grande e tranquilla della Grecia al punto da sembrare quasi un lago. A Porto Koufo ci sono poche case, alcuni alberghi e taverne e un caratteristico porticciolo di pescatori usato in estate anche per imbarcazioni turistiche. Il mare rimane basso per molti metri e le rive scoscese della baia hanno delle grotte che possono essere visitate. Il villaggio è inoltre circondato da una fitta vegetazione.

· Toroni è l’antico porto alleato degli Ateniesi, dal punto di vista archeologico è senz’altro il luogo più rilevante di Sinthonia, tanto che alcuni anni fa era vietato praticare immersioni per timore dei furti. Ora è molto più famosa per la sua lunga spiaggia di sabbia bianca e fine (lunga circa 3 km) piena di beach bar, taverne, negozi e supermarket. Nei pressi della taverna Angelos si trova un canale molto frequentato dalle tartarughe lacustri.

· Tristinika è un’ampia baia di sabbia, occupata all’estremo nord dall’Ethnik bar che attrezza la spiaggia con lettini e ombrelloni, occupabili dietro consumazione. Musica lounge, addobbi colorati e un po’ freak e una bella atmosfera. Siamo stati fra i primi ad arrivare e gli ultimi ad andarcene. Poco distante dall’Ethnik bar c’è un piccolo canale abitato da centinaia di tartarughe di tutte le dimensioni, un vero spettacolo.

· Aretes è una bella spiaggia non semplicissima da raggiungere con alle spalle un’ alta parete rocciosa.

· Tripotomos è una spiaggia lunga e stretta con dieci ombrelloni al massimo che sono noleggiati, non ci sono bar né taverne, né musica. Molto tranquilla e ideale per rilassarsi, il fondale è fatto di sassi quindi conviene avere le scarpine per entrare in acqua.

· Lagomandra Beach è in realtà formata da due distinte spiagge situate a nord di Neos Marmaras, una sezione (quella davanti alla maggior parte degli hotel) è attrezzata con lettini e ombrelloni. In alternativa dietro si trova una grande pineta dove trovare ombra e fresco.

Altre località

Agios Nikolaos: un borgo montano a nord di Sithonia, con abitazioni dalla facciata in legno e sasso che nell’insieme ricordano molto le abitazioni delle nostre Dolomiti. La piccola piazza è circondata di locali dove gli uomini anziani sono seduti a giocare e bere ouzo ed i bambini scorrazzano in mezzo ai turisti. Per mangiare c’è solo l’imbarazzo della scelta ma la nostra preferita rimane la Taverna Makis.

Sikia è un villaggio situato a circa tre chilometri dal mare, per questo il turismo è quasi assente tranne il sabato mattina quando si tiene il più importante mercato di Sithonia. Sikia diventa allora il luogo ideale per l’acquisto di frutta e prodotti tipici come le olive. Inoltre qui si trovano un paio di taverne meno turistiche rispetto a quelle sulla costa.

Alloggi a Sithonia

Vourvorou: Maria – Pavlos Studios and Apartments (48€ per notte). Grande casa con diverse tipologie di appartamenti, spaziosi, puliti e circondati da un bel giardino. Parcheggio interno e calorosa accoglienza dei proprietari. Vicino si trova tutto ciò che occorre per diverse necessità (supermarket, taverne, bancomat) e la posizione della struttura permette di raggiungere a piedi la famosa spiaggia di Karidi.

Port Koufo: Kofos Limin Studios (36€ per notte). Accoglienza veramente gentile, appartamento spazioso, pulitissimo con un grande balcone vista mare, circondato da una fitta vegetazione. Tutta la biancheria viene cambiata ogni due giorni, il parcheggio è sempre disponibile davanti a casa e il wi-fi è molto potente, deliziosa la ragazza che lo gestisce.

Ristoranti a Sithonia

Vorvorou: Taverna Edra, classica Taverna greca con un buon pescato, prezzi onesti e servizio gentile, alla fine offrono il dolce.

Karidi: Melia, ristorante di cucina creativa un po’ fighetto. Aperto nel mese di Maggio 2017 e gestito da un calciatore della seria A greca, ha una sezione ristorante ed una fast-food, da provare se siete in zona.

Agios Nicolaos: Taverna Makis, una grande Taverna situata nei pressi della piazza, molto frequentata anche dai locali. Piatti eccellenti, servizio cortese, dolce offerto e prezzi onestissimi. Tanto ci è piaciuto che ci siamo tornati.

Sarti: Ta Vrakakia, l’ultimo locale a sinistra sul lungomare. Si cena in spiaggia con magnifica vista sul monte Athos, ottimi piatti con pescato fresco. Prezzi appena più alti perché Sarti tende ad essere legger mente più cara delle altre località.

Kalamitsi: taverna Georgiakis, abbiamo cenato con i piedi nella sabbia mangiando pesce alla griglia. Vale soprattutto per la situazione così come per il vicino Kostas.

Linaraki: taverna Five steps in the sand, ottima cucina, servizio molto gentile, buoni prezzi. Consigliata sia a pranzo che a cena.

Port Koufo: Boukadoura, taverna e ouzeria che vuole darsi un’aria superiore proponendo piatti diversi da quelli tradizionali. Il risultato non mi ha entusiasmato ed i prezzi non sono concorrenziali. A Port Koufo, una delle località migliori per mangiare pesce esistono molti ristoranti migliori, basta spostarsi in prossimità del molo.

Toroni: taverna Leon, molto frequentata anche perché propone porzioni enormi e prezzi molto onesti. Servizio simpatico e ruspante, alla fine offrono il dolce.

Agios Oros (Monte Athos)

Avevamo considerato la possibilità di compiere la piccola crociera che consente di ammirare in lontananza i monasteri di Monte Athos e decidiamo di rendere concreta l’impresa in una domenica di cielo pesantemente coperto (che avrebbe precluso la vita di spiaggia). Escludendo la partenza da Ormos Panagias (avevo letto di galeoni con tanto di personale mascherato da pirata che non fa proprio al caso nostro), raggiungiamo in poco più di un’ora Ouranopoli, l’ultimo avamposto civile prima del regno monastico di Athos.

Ci rechiamo al piccolo molo per acquistare il biglietto della crociera con Athos Sea Cruises (20€ per tre ore di navigazione). La nave parte alle 14.00 e quindi abbiamo il tempo per farci un’idea di Ouranopoli. Il paese vale una passeggiata per ammirare la sua possente torre difensiva, osservare i numerosi monaci che in attesa di imbarcarsi si siedono ai tavolini dei bar in mezzo a turisti in abiti succinti, dare una sbirciatina ai tanti negozi di articoli religiosi respirando il profumo di incenso.

La crociera con voce parlante in greco/tedesco/bulgaro/inglese, rischia di essere abbastanza noiosa, si scattano foto decenti solo con un potente zoom (se siete appassionati di fotografia, preferite l’uscita del pomeriggio a quella del mattino perché offre una luce migliore) ma il paesaggio è abbastanza monotono. Unica nota divertente è stata la presenza di delfini che più volte hanno fiancheggiato l’imbarcazione durante la navigazione.

Il ritorno in auto è stato invece da brivido, a causa del navigatore scarico, della mancanza di cartelli e di un paesaggio montano assolutamente sempre identico, abbiamo mancato una svolta, viaggiando in direzione opposta alla nostra per quasi cinquanta chilometri. A questo aggiungiamo che non si incontrava quasi nessuno e quando chiedevamo informazioni, rimaneva sempre il dubbio perché nessuno parlava inglese o sembrava comprendere i caratteri latini dei luoghi indicvati sulla cartina. Spaventati e stanchi siamo arrivati in alloggio ormai a notte fonda.

Altre Informazioni pratiche

Volo Ryanair Bologna-Salonicco e ritorno, pagato 195€ in due con un bagaglio in stiva.

Noleggio auto presso GR Car, ci hanno fornito una “grande Punto” al costo di 260 € per 12 giorni, compresa assicurazione KasKo e secondo conducente. Hanno un’unica sede nei pressi dell’aeroporto, complessivamente ci siamo trovati bene.

Concludendo posso dire che abbiamo apprezzato moltissimo questa regione della Grecia continentale ancora così verace e autentica dove il protagonista indiscusso rimane il mare assolutamente superlativo.

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