Queztal
Poiché si arriva a S. Josè verso mezzanotte, è preferibile prenotare un albergo nelle vicinanze. Noi però abbiamo scelto il “Grand Hotel de Costa Rica in perfetto stile coloniale e al centro della capitale. E’ una struttura d’altri tempi rispetto ad altri alberghi modernissimi. Circa 15′ di taxi dall’aeroporto ma la mattina è bellissimo fare una tipica colazione costaricana con uova, banane, riso e fagioli sotto il porticato con i lustrascarpe e di fronte il Teatro Nacional.
In hotel abbiamo noleggiato un’auto piccola ma con tutti i confort(A/C, stereo, 4 porte)a 50 US$ il giorno. Ti danno anche la cartina del paese e diversi opuscoli turistici.ADA Rent a Car è del CR, va benissimo, molto organizzata, ha uffici dappertutto. Le società straniere sono più care.
Siamo partiti alla volta di San Joacquin de Heredia per visitare la Butterfly farm e le piantagioni di caffè che si trovano a ca. 1500 m. Di altitudine. Per due notti abbiamo alloggiato c/o uno dei tanti privati affittacamere per 12 US$ il giorno con colazione. Pulito e molto ospitale.
29/11 partenza per Quepos/Manuel Antonio: ca. 5 h. 4 notti c/o Hotel Karahè, l’unico con giardino tropicale e spiaggia privata. Camera con colazione 65 US$.Clima è umido, tipicamente tropicale. Raccomandiamo di scegliere camere con A/C per via del caldo e dei mosquitos. La mattina si entra nel parco di Manuel Antonio sorvegliato dai rangers e dalle scimmie cappuccine (occhio rubano tutto!) Il mare lì è semplicemente stupendo! Sembra di essere in Laguna Blue.
Si mangia con 3-4 $ in tipiche “trattorie” sulla spiaggia. Ci sono bambini che spremono arance e ti aprono il cocco fresco (agua de pipa fria).
Si prosegue per Puntarenas (volevamo fare una giornata all’isla Tortuga in catamarano per fare snorkeling ma abbiamo rinunciato per il tempo brutto (l’unico per fortuna).
Dormito al CR Yacht Club anche se non è il massimo.
essendo il più grande porto del Pacifico in CR, c’è un pò di tutto, anche un pò di delinquenza. L’hotel è recintato con schegge di vetro e filo spinato.
Il giorno partenza per il Guanacaste. Sosta alla riserva Carrara. I rangers ti accompagnano a piedi dentro la foresta. Coccodrilli, serpenti etc.
Percorrendo la Panamericana (autostrada per modo di dire, è tutta buchi e piena di grossi camion) si entra in Guanacaste che ha un clima secco e dove si allevano i bovini. Puoi gustare buonissime bistecche un pò dappertutto. Alloggio per 3 gg. Al Capitan Suizo a Tamarindo (bellissimo)un pò caro, 85 $ e 2 gg. Al Cantarana (65 $) sulla Playa Grande dove di notte i rangers organizzano escursioni sulla spiaggia per ammirare le tartarughe Baulas (dette anche “di cuoio” per il particolare guscio). Vengono lì a deporre le uova. Sensazione unica e irripetibile. Sono sorde per cui ti puoi avvicinare.
Si prosegue per La Fortuna e il vulcano Arenal. Ca. 5-6 h. Strada molto brutta intorno al lago. Si dorme al cottage Montana de Fuego proprio sotto il vulcano (che rumoreggia sempre) per 40 $.
Il giorno dopo da lì siamo partiti con un pulmino e altri turisti per il Nicaragua e abbiamo risalito in barca il Cano Negro dove si possono ammirare flora e fauna veramente spettacolari (1 g.)Le guide parlano solo inglese e spagnolo.
Sulla strada del ritorno per San Josè abbiamo fatto sosta al paese dei carretti(non mi ricordo il nome ma è famosissimo. Sono in tutto e per tutto simili ai carretti siciliani. Forse colonia di ns. Emigranti? Non vale la pena andarci apposta. Si prosegue vs. Sud e si passa ancora qualche gg. Nei dintorni di Heredia da cui si può partire per visitare a piedi (faticoso!) il Volcan Barva e il Volcan Poas con il suo continuo odore di zolfo.
Non dimenticate di acquistare il caffè prima di partire, il succulento e quasi introvabile (carissimo per i costaricani) frutto della Guanauana.
Ci sarebbe ancora molto (troppo) da dire ma devo tornare al lavoro.
In bocca al lupo e buon viaggio da Cristina e Paolo.