Parma, tra Verdi e Guareschi
28/10
Room & Breakfast: La Pilotta. Si affaccia proprio sull’omonimo palazzo, in pieno centro a Parma in un palazzo d’epoca. Arredato con mobili antichi e molto buon gusto ad un prezzo davvero ragionevole. Sembra di vivere in un’epoca lontana. La proprietaria è davvero molto gentile e disponibile e sarà lei a prepararci la colazione. Arriviamo per cena e una volta disfatto il bagaglio ci avviamo a cena in una trattoria, Corrieri, molto rustica indicataci dalla signora.
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29/10
La nostra prima colazione al R&B è favolosa; dolce o salato tutto ciò che si desidera a richiesta. Alcuni contrattempi, sempre da considerare, causati dalle bambine, ci fanno partire nel pomeriggio per la nostra meta: Roncole Verdi. La mostra permanente dedicata a Giovannino Guareschi, che qui abitò, è gratuita. Voluta dai figli Alberto e Carlotta, attraverso un filmato e dei pannelli, ripercorre la vita del grande scrittore italiano, ‘papà’ di don Camillo, incompreso dalla critica. Che emozione sentirlo raccontare anche dalla voce dei figli. La casa natale di Giuseppe Verdi (4 euro) si presenta molto spoglia. Verdi era figlio di un oste e di una filatrice di seta, gente umile e semplice che abitava in una casa dove c’erà già il pavimento in matttoni. Cosa rara all’epoca. Molto rustica e semplice la chiesa, dove vengono ancora conservati alcuni documenti originali di Verdi, tra cui il certificato di battesimo, nonchè l’organo su cui il piccolo Giuseppe imparò a suonare. Dopo una breve passeggiata per Busseto rieccoci al bar Guareschi, adiecente la mostra, per fare una “merenda sinoira” (come diciamo noi in piemonte) con salumi e formaggi del parmense. Ottima cena con vino locale e servizio casalingo a prezzi contenuti.
30/10
Eccoci in tarda mattinata in partenza per Brescello. Convinti di trovare la tranquillità di un paese di provincia, veniamo subito delusi dalla fiera di Ognissanti, che crea molta dispersione. Ci avviamo subito all’uffficio del turismo per acquistare il biglietto per i musei del paese e l’addetta ci informa che nel pomeriggio ci sarà anche una visita guidata sui luoghi cinematografici. Ovviamente Brescello è il paese scelto per girare tutti i film di Don Camillo; il turismo stesso del paese vive su questi film. Dopo aver pranzato in un bar del paese, e prima di iniziare la visita guidata, ci addentriamo nel parco fluviale della golena del Po. Praticamente il parco inizia subito dietro la piazza principale e dopo circa un chilometro arriva fino al “grande fiume” per proseguire lungo gli argini, dove sono state girate molte scene dei film. La visita inizia: la chiesa parrrocchiale, la casa di Peppone (solo esternamente perchè privata), e la famosa “campana del popolo”. Peccato che con la fiera si sentisse poco la voce della nostra guida. Una ragazzza molto preparata, però poteva alzarla quella voce. Alla fine c’è la visita ai 3 musei. Il primo “Don Camillo e Peppone” è interamente dedicato ai film con molti cimeli originali: bicicletta, tunica del sacerdote ecc., il secondo è dedicato al cinema e a come veniva ggirato un film, il terzo è il museo archeologico sulle origini di Brescello. Ci siamo fermati sulla strada per Parma a fare un’altra aperi-cena; così arrivati in camera verso le 20 ci siamo riposati e le bambine sono crollate dalla stanchezza.
31/10
Oggi visita a Parma. Qui si respira aria di… Verdi, in ogni angolo. E’ appena terminato il mese dei festeggiamenti verdiani e ogni vetrina è allestita con opere del maestro. Appena ci avviamo, ecco la delusione che ci accompagnerà tutta la giornata. Oggi è lunedì e qui è tutto chiuso. Va bene il giorno di riposo, ma è il ponte di Ognisanti e arriva il turismo. Magari la città con i soldi che avrebbe guadagnato oggi poteva ripulire un pò le strade dalla sporcizziaa dei piccioni, dato che l’inciviltà dei turisti non cambierà mai. Difatti abbiamo trovato la città molto sporca. Comunque non ci scoraggiamo e andiamo a visitare il Duomo e il Battistero (4 euro) che sappiamo aperti. Ci avviamo verso il teatro Regio e troviamo un gruppo di turisti intenzionato a visitarlo, anche perchè il foglio informativo specifica che il lunedì è aperto. Dopo qualche telefonata a un numero verde, da parte di un turista caparbio, ci viene aperto il portone e un addetto al palcoscenico ci fa da cicerone. Visita interessante e divertente che esce dalle solite nozioni turistiche ma che ci ha spiegato anche la vita di chi lavora nel teatro voluto da Maria Luigia d’Austria. La giornata è passata in giro per vetrine e negozi (quelli erano aperti). Abbiamo notato, per stare sul venale, che Parma è una città molto cara con una popolazione molto elegante.
01/11
Peccato ultima mega-colazione, oggi si parte. Riusciamo comunque a visitare il famoso e stupefacente teatro Farnese (4 euro), completamente in legno, e la Galleria Nazionale con opere, tra gli altri, del Correggio e del Parmigianino. Abbiamo lasciato da visitare tutta la parte dedicata a Maria Luigia duchessa di Parma, quindi, sicuramente torneremo, magari per i festeggiamenti del bicentenario di nascita verdiano.