Massimo e Florence in Sri Lanka

Splendido viaggio personalizzato tra piantagioni di te e rovine millenarie
Scritto da: drmassigreco
massimo e florence in sri lanka
Partenza il: 11/10/2019
Ritorno il: 21/10/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Dopo varie ricerche contatto una guida locale che fa anche da autista Manjula Wijesekera. La scelta è stata veramente azzeccata. Manjula è di un gentilezza squisita è sempre attento alle nostre esigenze. Oltre a ciò è una guida preparata che parla un ottimo italiano (dato che ha lavorato otto anni in Italia). Tra l’altro è anche laureato in storia. Viaggiare in due sulla sua moderna auto è un vero piacere. Non ultimo estremamente economico. Lo consiglio vivamente a tutti coloro che volessero fare questo viaggio.

Volo da Catania ci Fly Dubai per Colombo con scalo a Dubai. Come sempre le impressioni del viaggio. A parte i folli attentati a matrice jadista dell’anno scorso il paese è del tutto sicuro. Dopo la guerra civile con le famigerate Tigri Tamil il paese è completamente pacificato. La filosofia Buddista (che come sappiamo non è una religione, ma una filosofia di vita) pervade la popolazione con le sue regole di comportamento per la vita quotidiana. I cingalesi mirano a vivere bene nel totale rispetto del prossimo. Immaginate che delle tre prigioni presenti a Kandy (la seconda città dello Sri Lanka due sono chiuse per mancanza di detenuti… Questo ci dovrebbe fare profondamente riflettere! Comunque la vita dei cingalesi è abbastanza semplice. Infatti al tramonto le attività commerciali chiudono e tutti rientrano in famiglia. Quasi assenti quindi bar, ritrovi notturni e tutto quello che noi occidentali consideriamo “divertimento”. Una piccola nota negativa: purtroppo come abbiamo sperimentato in Myanmar, in tutti i templi e monasteri è obbligatorio camminare a piedi scalzi. Vi assicuro per chi non è abituato, tra cui il sottoscritto, è una vera tortura. Inoltre bisogna essere abbastanza in forma in quanto la maggiorana dei siti archeologici sono si trovano su delle alture, bisogna salire e scendere una bella quantità di gradini.

12/10/2019 Colombo – Anuradhapura

La nostra guida ci recupera all’aeroporto. Fa abbastanza caldo, noi abbiamo lasciato il clima autunnale uggioso di Catania. Partiamo subito per il nord del paese. Anche se le distanze non sono tante ci vogliono più di 6 ore per raggiungere Anuradhapura. Lungo la strada ci fermiamo per visitare il primo sito archeologico, la Fortezza di Yapahuwa. Resta poco dell’antica fortificazione fondata dal Re di un breve regno singalese. Si possono vedere i resti delle mura circondate da un fossato. Del Palazzo Reale rimane solamente la bellissima scalinata in pietra decorate con statue di elefanti. Arrivati nella nostra guest-house ci rilassiamo in piscina e decidiamo di cenare in loco, siamo un poco distanti dal centro è la stanchezza del viaggio si fa sentire. Optiamo per il piatto nazionale “riso e curry”. Ci servono del riso accompagnato da circa 12 condimenti a base di vegetali e carne. Il tutto veramente gustoso è abbastanza piccante. Una bella scoperta è il Gingerale, un’ottima bevanda gasata a base di zenzero, che apprezziamo molto.

13/10/2019 Anuradhapura

Giornata dedicata alla visita della Anuradhapura antica. Si tratta di una città antichissima, fondata nel III Secolo A.C. e rappresentava uno dei principali centri di potere e religione del tempo. In seguito alla guerra con i Chola la città venne abbandonata ed invasa dalla vegetazione è dimenticata. Si possono ammirare i resti di antichi monasteri. Di essi restano solo le rovine in quanto i tetti in legno presenti nell’antichità non sono stati restaurati. Essi comunque danno l’idea della semplicità della vita monastica improntata alla preghiera è la meditazione. In particolare molto caratteristici sono i refettori con enormi vasche in pietra per i riso e il brodo vegetale. Visitiamo il tempio che custodisce il più antico albero del mondo certificato. Si tratta del Sri Maha Bodhi risalente al III secolo A.C. Poi la Jetavanarama Dagoba che all’epoca della sua costruzione era l’edificio più alto del mondo antico dopo le Piramidi d’Egitto. Dopo un pausa rifocillante in albergo neo pomeriggio andiamo alla collina sacra di Mihintale, dove il figlio del re indiano Asoka convertì il re Davabampiya al buddismo dando origine alla diffusione della religione. Esso costituisce un importante luogo di culto. Si arriva in cima attraverso una lunga scalinata scavata nella roccia. Purtroppo anche qui bisogna andare scalzi. I miei piedi sono al limite della sopportazione, ma saliamo lo stesso fino in cima alla bianca Maheswaran Dagoba, dove si gode di uno splendido panorama. E per non farci mancare niente anche nell’altra roccia dove è collocata una bella statua di Buddha in pietra bianca. I miei piedi ringraziano!!

14/10/2019 Anuradhapura – Sigiriya

La prima tappa della giornata è il villaggio di Akuana per ammirare l’impressionante statua di Buddha scolpita nella pietra e alta 12 m. Si tratta di un capolavoro per gli standard locali, con dei particolari pregevoli quali le pieghe della tunica. La posizione delle mani è quella di “Abhaya mudra” che vuole dire non abbiate paura. Proseguiamo per visitare il complesso monastico di Rutigala che bisogna raggiungere con uno scosceso sentiero che si inerpica nella foresta. Esso consiste di varie piattaforme che servivano ai monaci per pregare e meditare. Una di queste costituiva il cosiddetto ospedale. Al centro c’è una grande vasca dove veniva posto il malato per essere curato con i vapori. Tutto attorno altre piccole vasche per preparare le erbe aromatiche. C’è pure la biblioteca è un curioso orinatoio in pietra. Ovviamente non resisto alla tentazione di girare un piccolo video. Dopo un piccolo spuntino con sorta di rollè fitto ripieno di carne, speziato e piccantissimo siamo prelevati da un fuoristrada per i Safari degli elefanti. Entriamo quindi nel Parco Nazionale di Kadulla che fa parte del “corridoio degli elefanti”. Il fuoristrada ci shakera per bene, ma la soddisfazione è grande. Pare che questi apparentemente pacifici pachidermi non aspettino altro che farsi osservare e fotografare mente mangiano. I branchi presenti nel parco sono costituiti da animali di tutte le età riuniti in graziose famigliole. Prima di rientrare ci imbattiamo in un varano. Il tutto nasce dal fatto che un pescatore si accorse che i varani del fiume dove puliva il pesce erano attirati dagli scarti. Ne ha fatto quindi un’attrazione per turisti. Attirati dal cibo questi rettili si avvicinano docilmente. Hanno la taglia di un grosso cane. Con una piccola mancia il locale ci permette di giocare con questi bestioni. Rientriamo abbastanza stanchi in hotel a Sigirya.

15/10/2019 Sigiriya – Polonnaruwa

Sveglia presto al mattino con partenza alle 6,30 per andare a visitare la Rocca di Sigirya. Andiamo presto al mattino perché per arrivare in cima si devono salire 1150 scalini e con il caldo della tarda mattinata sarebbe veramente impossibile. La cittadella è stata costruita in cima ad un enorme blocco di granito alto 200 m. La sua costruzione riassale al 477 d.C. quando Kassapa uccise il re suo, padre usurpandone il regno. Temendo la vendetta del fratellastro fece costruire il suo palazzo in cima alla Rocca rendendolo inespugnabile. Alla base ci sono i Giardini reali divisi in Giardini di acqua e Giardini di roccia. Essi formano un lungo viale che arriva fino alla base della Rocca. Spettacolari da vedere sono la Roccia del Leone e la Grotta della Testa del Cobra. Punto focale della visita sono comunque gli splendidi affreschi sulla facciata occidentale della Rocca. Dopo gli ulteriori 1150 gradini in discesa ritorniamo in hotel per la colazione. Si parte quindi per Polonnaruwa. Le rovine della città rapprendano l’apice del Triangolo culturale. La casa regnante che sconfisse i Chola si adoperò a partite dall’anno 1000 ad abbellire ed estendere la città, essa raggiunse l’apice del attorno al 1200. In seguito a guerre e rovesciamenti politici fu completamente abbandonata nel 1293 e rapidamente divorata dalla giungla. Il punto più suggestivo è il Quadrangolo che ospita numerosi edifici in particolare il Vatadage, di forma circolare con quattro scale d’accesso alla fine dei quali si trova una statua di Buddha. Accanto i resti del primo tempio in cui fu custodito per prima il Sacro dente. Non lontano si trova la Sala delle Udienze, in cui le colonne decorate, con scritte sovrastanti indicavano, con rigido rigore gerarchico dove dovevano posizionarsi i dignitari di corte al cospetto del re. Infine il Gal Vihara che comprende quattro statue di Buddha scolpite in un unico blocco di granito. Rientriamo in hotel hotel dove ceniamo con cibo locale.

16/10/2019 Sigiriya – Kandy

La prima tappa della nostra giornata è Dambulla con le sue splendide grotte. Sulla strada ci fermiamo solo per curiosità a fare qualche foto al Tempio d’Oro. Il tempio moderno è del tutto pacchiano, ma fa parte del viaggio. Per arrivare al Tempio delle Grotte di Dambulla anche oggi ci facciamo una scorpacciata di scalini 350 e salire ed altrettanti a scendere. Esse fanno parte del patrimonio dell’UNESCO e risalgono al I Secolo a.C. quando vi trovò rifugio il Re in esilio Valagambau. Quando dopo 14 anni il re riconquistò il trono trasformò, per ringraziamento trasformò le grotte in templi nella roccia. Ulteriori miglioramenti furono fatti nei templi nel corso dei secoli dai vari re che si avvicendarono. Il complesso dei templi è formato da cinque grotte colme di varie statue di Buddha di varie dimensioni. Le pareti e il soffitto sono riccamente affrescate con scene di vita sacra e profana. La statua più impressionante è un Buddha sdraiato intagliato nella roccia. Bellissimi i decori sulle piante dei piedi. Al ritorno ci fermiamo a Matala per ammirare il variopinto Tempio Induista. Nelle facciate c’è la la rappresentazione di tutto il Pantheon dei dei Induisti. Oltre alla trinità principale Bahamam, Shiva e Visnhu alcuni dei più popolari come la terribile dea Calì a 8 braccia, il simpatico Ganesha con la testa di elefante. Ci dirigiamo quindi verso Kandy. Il centro della città è costruito attorno ad un piccolo lago artificiale. Oggi il monsone non è clemente e piove a dirotto. Ci fermiamo in una gioielleria per acquistare uno zaffiro che ci hanno commissionato degli amici. Poiché continua a piovere a dirotto ci rifugiamo in hotel. Non ci va comunque di restare in albergo e quindi prendiamo un tuc-tuc per fare una passeggiata al centro. Onestamente c’è veramente poco da vedere nonostante si tratti della seconda città più popolosa dello Sri Lanka. Quindi ceniamo nel centro commerciale dove si può scegliere tra cinese, italiano, indiano e thailandese e rientriamo in hotel sempre con un tuc-tuc.

17/10/2019 Kandy

La mattinata è dedicata alla visita del Tempio del Sacro Dente. Costruito nel XVI secolo si trova nel cuore del complesso del Palazzo Reale. Il suo nome viene dal fatto che vi è custodito la reliquia più importante dell’isola, il dente di Buddha. Questa reliquia risalente al 543 a.C. quando i resti di Buddha cremato furono divisi in otto parti e dati ad otto regni in cui furono costruite stupa per contenerli. La reliquia fu portata in Sri Lanka nel IV secolo d. C. Da Kalinga nascosta nei capelli di una principessa. Per proteggerla dagli induisti fu poi spostata nelle varie città dell’isola. Il culmine della visita è data dalla cerimonia in cui i fedeli in una lunga processione, scandita dal suono di tamburi e trombe portano le più svariate offerte: fiori, riso, abiti per i monaci ecc. Il Tempio nel 1979 fu teatro di un terribile attentato terroristico di matrice Tamil. L’esplosione di un camion bomba provocò la distruzione di buna parte del muro di cinta e la morte di un gran numero di fedeli. In una costruzione adiacente vediamo i resti di Raja un elefante imbalsamato che per cinquanta anni ha trasportato la reliquia durante la festa tradizionale si svolge annualmente (Esala Perahera). Proseguiamo poi con la visita del Giardino Botanico. Si tratta dell’epigono del Giardino Reale risalente alla monarchia del 1300.

Anche oggi inizia a piovere forte, ma ciò non ci scoraggia per niente. Indossiamo le nostre cerate acquistate da Decatlon, togliamo le scarpe e via sotto la pioggia torrenziale. Visitiamo per prima il Cimitero della Guarnigione inglese, fondato ai tempi del colonialismo. Riposano anche i resti di alcuni italiani e francesi periti durante la II Guerra mondiale per un bombardamento navale giapponese. Sempre sotto la pioggia scrosciante visitiamo il tempio con l’enorme statua di Buddha Bianco costruito in cima ad una collina che sovrasta la città. Poiché piove ancora decidiamo di cenare nel ristorante vicino. Cibo tipico a base di una sorta di piadina, ma decisamente deludente.

18/10/2019 Kandy – Ella

Partenza in auto da Kandy per percorrere una lunga strada di montagna, piena di tornati, per visitare le piantagioni di the. Qui viene prodotto il migliore the del mondo. Il paesaggio collinare si estende a perdita d’occhio con le piantagioni. Questa coltivazione non nativa dell’isola, fu introdotta dagli inglesi nell’epoca coloniale e grazie al clima favorevole e la redditività ebbe uno sviluppo eccezionale. Lo Sri Lanka è oggi il secondo produttore al mondo, dopo il gigante cinese. Ma dagli estimatori viene considerato di qualità nettamente superiore. Ci fermiamo quindi per visitare una delle piantagioni e fabbriche al top della produzione. Si chiama Damro, essa fornisce direttamente la casa reale britannica. Ripercorriamo la strada fino ad incominciare a discendere verso la cittadina di Nuwara Eliya. Tutte le costruzioni sono in stile coloniale, essa viene anche definita “la piccola Inghilterra”. Dopo la visita ad un mercato ortofrutticolo locale e l’inevitabile cibo da strada arriviamo alla stazione e prendiamo il treno per Ella. Il paesaggio è ameno attraversando verdi colline e piantagioni di the, ovviamente meno pregiato in quanto cresce più in basso. Arrivati a Ella, Majula ci viene a prendere in auto. Iniziamo il trekking per il Ponte Cinque Archi. Lungo i sentieri scoscesi per la prima volta nella vita siamo attaccati dalle sanguisughe. Questi fastidiosi vermi sono dappertutto risalgono dai piedi alle gambe attaccandosi e incominciando a succhiare. Nonostante stiamo attenti ci facciamo pungere tre volte a testa. Veramente poco piacevole. Infine raggiungiamo mil Ponte che si rivela una totale delusione. Inizia a piovere quindi rientriamo in hotel. La terrazza dell’hotel ha una vista meravigliosa sulla valle di Ella, ma la apprezziamo soprattutto al mattino.

19/10/2019 Ella – Tissamaharama

Sveglia presto e facciamo il trekking per Adam’s Pick. Anche qui saliamo. E scandiamo 450 gradini. Lungo la strada due soste una alla Cascata Rawana e quella molto più interessante alle statue di Buduruwangala. Il sito vanta sette statue colossali scolpite a bassorilievo nella roccia. Arrivati in città partiamo per il safari nel Parco Nazionale di Yala. Non siamo fortunatissimi oggi non riusciamo ad avvistare nessun leopardo. I coccodrilli li vediamo solamente da lontano.

20/10/2019 Tissamaharama – Galle – Colombo

Ci congediamo dal simpatico personale dell’hotel e faccio tutta la strada costiera con destinazione Colombo. Massimo lungo le famose spiagge del Sud che nel 2009 furono completamente devastate dallo tsunami. E’ stato quasi tutto ricostruito, ma in alcuni punti si vedono ancora i resti dell’immane distruzione. Lungo la strada ci sono i famosi Pescatori sui Trespoli, ma poiché non è orario di pesca ci sono solamente quelli che aspettano i turisti. Ci fermiamo quindi a visitare i poderosi bastioni della Fortezza di Galle, fortificazione costruita all’epoca degli olandesi. Arrivano in serata a Colombo. Facciamo un rapido giro in auto. Si tratta di una moderna città senza grandi attrattive. In nottata rientro a casa con il volo Fly-Dubai



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