in giro per Lisbona e Fatima

prima di partire, per mia comodita’, ho preso qualche appunto qua e la su Lisbona e così mi sono “costruito” 4 giri per conoscere meglio la citta’, su e giù per i suoi quartieri, senza correre. Provo a descriverli sperando possano essere utili a qualche altro turista per caso...
Scritto da: Valerioviaggia
in giro per lisbona e fatima
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
1 giorno – Baixa Chiado Arrivato la sera prima, a mezzanotte e quindi il pronti via è partito la mattina seguente, il primo giorno a Lisbona son partito dal Chiado. Il Chiado è uno dei quartieri più tradizionali e caratteristici della città di Lisbona. Si trova tra il Bairro alto e la Baixa e si sviluppa attorno alla sua piazza principale il Largo do Chiado. In questa zona si riunivano gli intellettuali portoghesi della fine del XIX e dell’inizio del XX secolo. Il quartiere ha dato i natali al poeta Fernando Pessoa e una sua statua si trova al café A Brasileira. Per comodità e per miglior identificazione mi sono numerato la mappa in modo da orientarmi meglio tra i sali scendi di Lisbona, una specie di “unite i puntini” della vecchia settimana enigmistica. Provate anche voi a fare lo stesso: il mio giro è partito dall’elevador di Santa Justa (1) , alto 45 metri, costruito da Raoul de Mesnier du Ponsard (un’apprendista di Eiffel) interamente in ferro dove dall’alto si gode un ottimo panorama sulla città. Salita e discesa costano € 2,80 a testa. Passo poi per le rovine del Convento del Carmo (2) Il convento appartiene all’ordine delle carmelitane. La chiesa del convento, che all’epoca era la più grande chiesa gotica della città, venne distrutta dal terremoto del 1755 e rimane tuttora uno dei principali ricordi del disastro che colpì la capitale portoghese. Il convento “a cielo aperto” fa parte del Museu Arqueológico do Carmo aperto da lunedi a sabato dalle 10 alle 17. Sito internet: http://www.museusportugal.org/AAP/html/museu_informacoes.html dove potete vedere e scaricare la pianta e mappa illustrata del museo in italiano. Uscito dal museo dell’ex convento, mi sono diretto verso Rua da Trinidade in fondo alla quale ammiro la facciata del Teatro da Trinidade (3) e più in giù l’Igreja de Nossa Senhora do Loreto (4), la chiesa degli italiani, fondata dei genovesi nel 1500 e ricostruita con un’altra facciata dai Borromini dopo il terremoto del 1755. Quasi a fianco della Chiesa di Loreto trovo l’Igreja de Encarnaçao (5). Percorro poi un pezzo della Rua Garrett e scendo verso Rua Serpa Pinto costeggiando il Teatro San Carlo (7), che è l’opera di Lisbona, e di fronte il Museo del Chiado (8), il Museo di arte contemporanea. Scendendo quindi lungo il sinuoso selciato del Ferragial raggiungo la seicentesca Chiesa del Corpo Santo (9) e girando a sinistra verso Rua do Arsenal arrivo alla Piazza del Municipio (10) in cui si trova il Paços do Conselho (Municipio), costruito nel 1774 e che prima dell’attuale versione, definita alla fine del XIX, ha subito diverse modifiche. Proseguendo la camminata, sulla mia destra mi immergo nell’immensa Praça do Comércio (11) così chiamata perché un tempo era luogo di commercio di spezie e tessuti provenienti dall’oriente e dal sud america. La piazza si affaccia sul Tejo, un fiume talmente largo che sembra mare a tutti gli effetti. Nel centro della piazza spicca la statua del re José I, mentre a nord un imponente arco funge da porta di ingresso per il quartiere Baixa (la città bassa). Dal molo di Praça do Comércio è possibile fare una crociera sul fiume Tejo. Transtejo e Soflusa (12) sono le società che organizzano anche brevi crociere (1 h e mezzo circa) con guide turistiche in varie lingue; il prezzo è di circa € 20 per gli adulti e di € 10 per bambini e anziani. Partenza dal Terminal Fluvial do Terreiro do Paço, ogni giorno alle ore 15h00. Arriviamo al Campo das Cebolas, in cui possiamo ammirare la peculiare Casa dos Bicos (13). Uno dei più tipici palazzi rinascimentali di Lisbona è la Casa dos Bicos (casa delle punte) in Rua dos Bacalhoeiros, costruita nel 1523 per volere dell’ex vicerè dell’India. Il nome le deriva dal fatto di essere interamente rivestita, all’esterno, da un bugnato di punte di pietra a forma di diamante, che le è valso anche l’appellativo di “Casa dei Diamanti”. Costruita in origine su quattro piani venne seriamente danneggiata dal sisma del 1755, che ne dimezzò l’altezza, e per molto tempo venne adibita a magazzino di attrezzi da pesca. Soltanto nel 1982 si provvide alla sua ricostruzione basandosi su antiche immagini. L’uso di materiali moderni ha però reso evidenti le tracce del ripristino, soprattutto nelle finestre. Oggi il pianterreno è uno spazio dedicato a mostre temporanee, mentre i piani superiori ospitano uffici. Sempre in Rua dos Bacalhoeiros, al numero civico 34, c’è la Conserveira de Lisboa. Piccolo negozio artigianale che vende pesce in scatola (baccalà, sardine, tonno, salmone, polipo ecc) in scatole vintage perfette per un regalo diverso dal solito e pure gustoso. Il mio gironzolare prosegue verso la Sé (13.1). La Sé è la cattedrale di Lisbona, eretta in forme romaniche francesi durante e poi continuamente rimaneggiata durante il corso dei secoli, soprattutto dopo i terremoti del 1344 e del 1755. L’interno della chiesa è austero ma è ampiamente compensato dai 17 kg d’oro e dalle 4120 pietre preziose con cui è fatto l’ostensorio donato dal re Joao V. Poco distante dalla Cattedrale c’è la Chiesa di Santo Antonio, costruita sul luogo dove c’era la casa di Sant’Antonio da Padova che a Lisbona nacque e visse per molti anni. Nell’Alfama Sant’Antonio è oggetto di una devozione assoluta; per capire quanto questo quartiere e tutta Lisbona amino questo santo, bisogna trovarsi nell’Alfama la notte tra il 12 e 13 giugno. La statua del santo viene portata in processione per i rioni popolari, mentre l’Alfama si riempie di gente. Proseguo verso Ovest attraversando la Rua da Alfãndega in cui troviamo la Chiesa di Nossa Senhora da Conceição (14) con la sua facciata in stile manuelino. Passando poi sotto il neoclassico Arco da Vitória (15) che rappresenta l’ingresso di Rua Augusta (16) riservata esclusivamente ai pedoni, mi fermo poi a bere una “bica” (per gli abitanti di Lisbona una “bica” è un caffè) in uno dei tavolini all’aperto di un bar. Rua Augusta è la classica “vasca”, detta alla bolognese ovvero la via piena di negozi e griffes di moda dove affacciarsi qua e la alla ricerca della ultima moda. La via mi porta alla Praça Don Pedro IV, che gli abitanti di Lisbona chiamano comunemente Rossio. Alla mia destra vedo Chiesa de Sao Domingos (17) che risale al 1241 e che oggi si presenta con una facciata del XVIII sec. Successivamente, proseguendo verso la Travessa Nova, trovo il Teatro Donna Maria (18) la cui facciata neoclassica risale al 1842. Un edificio di radice medioevale, sede diplomatica prima e successivamente sede della Santa Inquisizione fino al XVIII sec. Da Rua das Portas de Santo Antão si arriva al Palazzo dell’Indipendenza (19) ed alla Praça dos Restauradores (20). Dal lato opposto di questa piazza ci sono il Palazzo Foz (21) la neomanuelina stazione ferroviaria del Rossio e la Elevador da Glória (22) che dà accesso al Bairro Alto, con la sua vita bohemien e notturna. In alternativa alla funicolare possiamo passare nuovamente per il Rossio (23) e risalire la Rua do Carmo e la Rua Garrett che costituiscono la zona chiamata Chiado (24), quartiere distrutto da un incendio nel 1988 e nel frattempo ricostruito con la supervisione dell’Architetto Siza Vieira che firmò questo brillante progetto. Ultima tappa nel quartiere Chiado ma non ultima come importanza o bellezza. Mai come in questo caso “l’abito non fa il monaco” e se dalla facciata parrebbe anonima, Igreja de São Roque nasconde una bellezza meravigliosa. All’interno si celano infatti una serie di cappelle zeppe d’oro, marmo e azulejos (mattonelle tradizionali) di fabbricazione fiorentina. Il pezzo forte è la più contenuta, ma squisita, Capela de São João Baptista, a sinistra dell’altare, più sobria ma bellissima. Commissionata nel 1742 dal re più prodigo del Portogallo, Dom João V, questa cappella fu progettata e costruita a Roma utilizzando i materiali più costosi reperibili all’epoca, tra cui ametiste, alabastro, agata, lapislazzuli e marmo di Carrara.Dopo la consacrazione da parte di papa Benedetto XIV, la cappella fu smontata e spedita a Lisbona via mare, un’operazione che costò una cifra all’epoca oltraggiosa. Orari: da martedì a domenica 8.30 – 17 Largo Trinitade Coelho 2 giorno – mattina a Fatima e pomeriggio Lisbona Sono 124 i km che separano Lisbona da Fatima e 2 sono le possibilità di raggiungerla con i mezzi di trasporto pubblici: via treno (http://www.cp.pt) o pullman gran turismo (http://www.rede-expressos.pt) e i prezzi si discostano di pochissimo. 11 euro a tratta in treno, 10 euro in pullman, prezzi per adulto. Fatima è davvero suggestiva e dona una sensazione di pace. Una cosa ho notato che mi ha fatto assoluto piacere. A Fatima mancano completamente negozi e ambulanti insistenti che vogliono vendere qualsiasi souvenir e cianfrusaglie varie per lucrare sul santuario. L’enorme piazza capeggiata dal Santuario accolgono i pellegrini come un abbraccio e a parer mio merita fare un giro anche di sola mezza giornata per trovare un po’ di pace interna. Al ritorno a Lisbona prendo il mitico e sgangherato (solo all’apparenza) tram n.28. E’ la linea di tram (electricos) più popolare e frequentata dai turisti ma anche dai locali. Il giro completo da capolinae a capolinea, andata e ritorno, dura circa un’ora e mezzo, salendo e scendendo per le 7 colline in un concentrato di monumenti e vita locale. Il 28 parte vicino a piazza del Rossio e risale la collina di Graça, costeggia iil Castello di Sao Jorge e passa davanti alla Catedral Sé e il Miraduro de S.ta Luzia dove potrete scattare foto meravigliose, specialmente al tramonto. Passa per i quartieri di Baixa, Chado e Sao Bento per poi terminare al capolinea che è poco dopo aver superato la bella basilica di Estrela. Sul sito www.carris.pt è possibile vedere e scaricare le mappe e gli orari di tutti i tram, n. 28 incluso. Decido di scendere al Castillo de Sao Jeorge Una breve passeggiata in salita da Largo das Portas do Sol passando per Travessa de Santa Luzia vi condurrà al magnifico castello di Lisbona. Ciò che rimane dell’edificio è stato trasformato in una trappola per turisti, ma c’è ancora molto da vedere, in particolare i fantastici panorami.

Iniziato dai visigoti nel V secolo, il castello fu successivamente fortificato dai mori nel IX secolo e provvisto di una cinta muraria lunga 2 km.Dopo il saccheggio a opera dei cristiani nel XII secolo, la residenza del governatore dei mori, Paço de Alcáçova, fu trasformata in un palazzo reale, particolarmente amato da Dom Dinis, ma nel XVII secolo l’attenzione si era spostata sulla zona del lungomare e il castello giaceva ormai in rovina. Potete vedere e scaricare la mappa del castello, così come depliant illustrati, orari, ecc. Sul sito: www.castelosaojorge.egeac.pt 3 giorno – Belem e Parque das Nacoes Il quartiere dove rimangono le maggiori testimonianze di quel gotico iper decorato a temi spesso di carattere nautico, che ha preso il nome di Manuelino (da re Manuel I) è il quartiere di Belèm, ovvero Betlemme in portoghese. Un tempo località a sè, oggi costituisce una periferia, neppure tanto estrema di Lisbona. Situato a 6 km a ovest del Rossio, il quartiere di Belem fu uno dei principali punti di partenza delle caravelle portoghesi all’epoca delle grandi scoperte. Soprattutto fu il luogo da cui Vasco da Gama salpò l’8 luglio 1497 per scoprire l’India. Dom Manuel I, al ritorno di Vasco de Gama, ordinò la costruzione di un monastero nella cappella ove l’esploratore si raccolse in preghiera prima di partire, il Mosteiro dos Jeronimos. Il Monastero e la Torre di Belem sono patrimoni dell’UNESCO. Torre di Bèlem La torre di Bèlem lascia davvero a bocca aperta, la sua bellezza affascina e colpisce. Sarà la posizione (ora è in riva al fiume ma un tempo, prima che le acque si ritirassero era al largo), sarà che ricorda vagamente un pezzo degli scacchi, comunque il mix bizantino, gotico manuelino è davvero affascinante e senza dubbio i geniali fratelli Arruda, Diogo e Francisco avevano gusto. Manuel I la fece costruire intorno al 1515 per sorvegliare l’entrata al porto di Lisbona e cogliere gli assalitori alla sprovvista grazie al suo aspetto bizzarro. E’ su più piani ed è possibile visitare: – Primo piano – Sala do Governador. – Secondo piano – Sala dos Reis, con il tetto a forma ellittica – Terzo piano – Sala de Audiências – Quarto piano – Capela – Quinto piano – Terraço da torre – Al piano inferiore ci sono i 16 cannoni di difesa Orari: Da ottobre a aprile: 10H00 – 17H00 Prezzi: Biglietto normale € 4 Biglietto abbinato (Mosteiro dos Jerónimos/Torre de Belém): € 8 maggiori di 65 anni: € 2 Sito internet: http://www.mosteirojeronimos.pt/web_torre_belem/frameset.html Pedrao dos Descobrimentos Inaugurato nel 1960 per celebrare i 500 anni dalla morte di Enrico il Navigatore, raffigura una caravella con a bordo importanti personaggi portoghesi. A prua Enrico il Navigatore con alle sue spalle Vasco da Gama, Diogo Cao e Magellano. Per curiosità, se volete sapere chi sono i raffigurati, vi invito ad andare sul sito dove potete scaricarvi il depliant. Merita salire sulla piattaforma panoramica, che si raggiunge con un ascensore, dove domina il fiume e il monastero. Davanti all’ingresso è disegnata una grande rosa dei venti con il planisfero che mostra i luoghi delle scoperte portoghesi. Orari: tutti i giorni tranne il lunedi dalle 9.00 alle 17.00 Ingresso: 2,50 € Sito internet: www.pedraodescobrimentos.egeac.pt Mosteiro dos Jeronimos Il Mosteiro dos Jerónimos è un capolavoro manuelino con elaborate decorazioni e oasi di pace che donano tranquillità interiore. A ispirare la costruzione di questo splendido edificio, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, fu la scoperta della rotta per l’India da parte di Vasco da Gama. Vasco da Gama salpò l’8 luglio 1497 per un viaggio di due anni, durante il quale scoprì una rotta marittima per l’India che spostò l’equilibrio delle forze a livello mondiale e ricoprì i portoghesi di ricchezze. Quando Vasco da Gama ritornò incolume dal viaggio, Dom Manuel I ordinò la costruzione di un monastero sul sito della cappella in riva al fiume (fondata da Enrico il Navigatore) in cui da Gama e i suoi ufficiali avevano vegliato per una notte intera prima di partire. Sono 3 le parti del Monastero più belle e anche visitabili: Chiostro: Il chiostro, vero pezzo forte del Monastero, definito uno dei più belli del mondo. Un quadrato perfetto di 55 metri di lato, due ordini di gallerie, un’armonia di proporzioni perfetta e decori che sembrano pizzi in pietra (un bel calcare dorato). Interno Chiesa: L’interno della Chiesa di S. Maria è composto da 3 navate (92m di lunghezza x 25m di larghezza) scandite da 6 pilastri colonna e della volta del transetto, sostenuta da due soli pilastri, sopravvissuta al terremoto del 1755. All’interno sono custodite le tombe del re Manuele I e della moglie Maria di Aragona. Refettorio: Il Refettorio è abbastanza ampio e coperto da una volta a nervature. Le sue pareti sono decorate con una cornice a rilievo costituita da una fune marinara e da piastrelle di azulejos del XVIII secolo. Orari: da martedì a domenica da ottobre ad aprile 10 – 17 Ingresso: 6,00 € Sito internet: http://www.mosteirojeronimos.pt per chi fosse interessato, confinante con il Monastero c’è il Museo de la Marinha, aperto dalle 10 alle 17 e custode di tutti i tipi di imbarcazione portoghese suddiviso per età anagrafica. Dulcis in fundo…dicevano i latini e io non sono da meno. Come si fa a non fare un giro all’antica e mitica Antiga Confeitaria? In Rua de Belém 94-92, c’è appunto questa pasticceria che secolo dove si sfornano ancora oggi circa 15000 pasticcini artigianali, i famosi pasteis, ogni giorno seguendo un’antica ricetta. Come ogni segreto c’è una leggenda e si narra che a inventarli furono i monaci del vicino Mosteiro dos Jeronimos. Dopo l’estinzione degli ordini religiosi nel 1820, il pasticcere dei Jeronimos, custode della ricetta, andò a lavorare presso una raffineria di zucchero e così, nel giro di poco tempo, i veri pasticcini di Belem furono venduti al pubblico. Per proteggersi dalle imitazioni, il proprietario ne registrò il brevetto. Oggi la ricetta è conosciuta da 3 persone, un pasticcere che da 50 anni lavora nella pasticceria e due suoi aiutanti. I pasticcini sono davvero maestosi e uno tira l’altro, io mi sono fermato a 3. Parco das Naçoes La “porta” d’ingresso al Parco das Nacoes è la Gare do Oriente anche conosciuta come Stazione intermodale di Oriente (o Lisboa Oriente. Progettata dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava i cui lavori terminarono nel 1998 come parte integrante dell’Expo’98. Il Parque das Nações è il nome con il quale è stata ribattezzata l’ex sede dell’Expo ’98 costruita nella zona nord-orientale di Lisbona. Qui, oltre alle tante attrazioni da scoprire, potrete ammirare i bellissimi esempi di architettura moderna, in particolare il Pavilhão de Portugal progettato da Alvaro Siza Vieira, considerato il più grande architetto del Portogallo, e di arte urbana, come i tipici marciapiedi a mosaico il più interessante dei quali è il Mar Largo di Fernando Conduto che riproduce con estremo realismo delle onde. L’Oceanario L’attrazione principale è l’Oceanario, uno degli acquari più grandi d’Europa, un enorme edificio a due piani che ospita circa 25000 pesci, uccelli e mammiferi in ambienti che ricreano tutte le diverse zone climatiche della terra. Jardins da Agua e Jardim das Ondas Se volete rilassarvi, l’ideale è una passeggiata nei Jardins da Agua, un bello spazio verde con le rane, le altalene in legno, una ruota idraulica e una fontana, o il Jardim das Ondas dove le ondulate distese verdi riflettono il nome del giardino alla perfezione. La Torre Vasco da Gama Il modo più divertente per attraversare il Parque das Nações è prendere il Teleferico che vi porta da nord a sud correndo lungo il fiume. In alternativa potete salire sulla Torre Vasco da Gama, un ascensore che vi eleverà ad altezze spettacolari. 4 giorno – Statua del Cristo Rei Su una collina di 110 m d’altezza, sulla sponda meridionale del Tejo a fianco del Ponte 25 Aprile sorge questo enorme monumento a Cristo Re. Furono i vescovi portoghesi a volerne la costruzione, in seguito a un voto da loro fatto per evitare la partecipazione del Portogallo alla seconda guerra mondiale; l’idea del monumento venne all’allora patriarca della città dopo un viaggio in Brasile dove aveva visto la statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro. I lavori iniziarono nel 1949 e nel 1959 potevano dirsi conclusi. La statua, alta 28 m, poggia su un basamento in cemento di 82 m nel quale sono ricavate 4 arcate, che rappresentano le 4 direzioni celesti, utilizzate come simbolo dell’universalità del regno di Cristo; la parte inferiore del basamento stesso è invece occupata da una cappella. In occasione dell’inaugurazione del monumento venne trasportata fino a qui l’immagine miracolosa della Madonna di Fátima e in quella circostanza Papa Giovanni XXIII tenne un discorso alla radio. Il 17 maggio del 2007 fu collocata ai piedi del Cristo Rei la Cruz Alta, in precedenza appartenuta al Santuario di Fatima. Dalla terrazza, raggiungibile in ascensore, si gode un panorama mozzafiato del fiume e dell’intera città. Per raggiungere la statua occorre prendere il traghetto dalla Stazione di CAIS DO SODRÉ verso CACILHAS, 10 min. Da li un bus porta sotto la statua. Ponte XXV Abril Il ponte 25 de Abril è un ponte sospeso sull’estuario del fiume Tago nell’area metropolitana di Lisbona. Inizialmente denominato ponte Salazar, in quanto commissionato dal dittatore Salazar nel 1960, cambiò nome in seguito alla restaurazione della democrazia, dopo la rivoluzione dei garofani avvenuta appunto il 25 aprile 1974. Di aspetto imponente, la costruzione in acciaio si estende per quasi 2 km e presenta un’autostrada a 3 corsie nella parte superiore e una linea ferroviaria in quella inferiore. Il ponte venne costruito dall’American Bridge Company, la stessa compagnia che si occupò della costruzione del famoso Golden Gate Bridge di San Francisco, al quale il ponte 25 de Abril è ispirato. Chiudo il mio racconto inserendo le info sull’albergo ove ho dormito e qualche dritta su alcuni ristoranti carini e davvero meritevoli. Ciao e sempre buona vacanza! Valerio Albergo: RESIDENCIAL FLORESCENTE Rua de Portas de Santo Antao 99 Lisbona Camera doppia 55 euro a notte, colazione a buffet inclusa. Situato nella zona pedonale a 50 metri da piazza del Rossio, assolutamente comodo, pulito con personale gentile e cordiale. Per maggiori info vi lascio il sito: www.residencialflorescente.com Ristoranti: DOCA DO SANTO Proprio sotto il ponte XXV Abril, il Doca de Santo Amaro raccoglie una serie infinita di bar, ristoranti, birrerie e locali aperti giorno e notte. A pranzo si pranza con 10 euro. Ad esempio vi descrivo un menu del giorno: 2ª Feira: Lombinhos de Pescada à Portuguesa 3ª Feira: Bifes de Frango com Cogumelos 4ª Feira: Penne de Salmão 5ª Feira: Lombo de Porco com Gratinado de Batata e Legumes 6ª Feira: Bacalhau com Crosta de Azeitona Menu a 8,95 euro a persona CASA DO ALENTEJO Rua de Portas de Santo Antao 58 ristorante in stile moresco, vecchio ritrovo di prorpietari terrieri e conquistatori per giocare a biliardo e bere grandi Porto. Serve piatti semplici ed economici, merita per la sua straordinaria bellezza. Cena a 20 euro a persona



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