Economica e bellissima, ecco cosa scoprire in 3 giorni a Lisbona
3 giorni a Lisbona. Dopo 5 anni, che non organizziamo più qualcosa tra noi ragazze finalmente è venuto il momento. Perdiamo due mesi come al solito per scegliere la destinazione, io ci sono stata, no io ci devo andare con mio marito, no però li fa freddo, lì non mi entusiasma, io non posso non ho le ferie, io cambio casa: insomma, dopo diversi tira e molla finalmente ci siamo: Lisbona! Ai primi di dicembre prenotiamo il volo con Easyjet (andata sabato 18 marzo ore 10.55, ritorno lunedì 20 marzo ore 19.10)
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Optiamo per un appartamento, siamo in quattro amiche e sicuramente è più divertente stare tutte insieme.
Sabato, 1° giorno
Finalmente si parte! Ritrovo la mattina, parcheggiamo al solito Travel parking (euro 24 x 3 gg) e ci dirigiamo al terminal 1. Colazione e attendiamo il ns volo che si fa attendere e partiamo con mezz’ora di ritardo. Atterrate, prima cosa ci dirigiamo alla biglietteria per fare la Viva Card e caricare i biglietti dei mezzi. Noi non facciamo la lunga coda alle macchinette, perché’ sappiamo come funziona più o meno ma meglio se c’è un operatore a cui chiedere.
Per utilizzare i mezzi a Lisbona devi sempre avere una card personale ma non nominativa di euro 0.5 e poi carichi i singoli biglietti euro 1.65 che hanno validità della tratta e non della durata. Sinceramene per noi è stato sconveniente, molto più economico prendere il taxi in 4: infatti ci sono avanzanti diversi viaggi.
Dopo aver studiato la mappa della metropolitana, rossa e poi verde, scendiamo a Rossio, e subito dietro la pizza c’è il nostro appartamento. È una casetta rosa, noi siamo al primo piano, per fortuna perché le scale sono ripidissime. La casa è una tipica ex abitazione portoghese, finalmente le vedo dopo averne sentito parlare in diversi romanzi. Stanze piccole, cucine minuscole, idem i bagni.
Il nostro appartamento ha una mini-cucina e due camere da letto. quella più grande c’’e anche un tavolo rotondo dove ci portano la colazione la mattina. Il bagno è comodo e grande ma non finestrato. Direi per noi perfetta, pulita, sono molto attenti all’ecologia quindi la pulizia viene fatta solo alla partenza, ma nel ns caso per soli due notti ci sta e anche l’acqua puoi andare giù nella hall al distributore per riempire la tua caraffa e le tue boccacce. La colazione è buona, latte, caffè, pane, marmellata, nutella, cornetti, yogurt, miele, frutta, pomodorini, e se vuoi hai anche pane formaggio e prosciutto.
La posizione poi è perfetta raggiungi tutto in un attimo, metro a due passi, abbiamo anche nella piazza dietro, la stazione dei treni, direi che è la soluzione perfetta, ma attenti se venite d’estate. La struttura non ha aria condizionata, in camera ci sono degli enormi ventilatori ma saranno sufficienti? Tenere le finestre aperte è impossibile, sotto in strada c’è un via vai ininterrotto che solo grazie alle imposte chiuse puoi prendere sonno.
Lasciamo gli zaini, rinfrescata e veloce e giù subito a mangiare delle Empanada perché stiamo morendo di fame e da questo momento in poi inizia la lunga lista delle Paste de Belem che mangeranno le mie amiche. Ne sono ghiotte, non una pasticceria si è salvata dal loro attacco, scusa: trovare la migliore da portare a casa!!!
Iniziamo il nostro giro da Rossio, percorriamo Rua Augusta fino all’Arco e alla magnifica Place de Commercio.
Costeggiamo il fiume e poco prima del mercato coperto ci facciamo tentare dalle bancarelle che vendono ananas fruttato, buonissimo e freschissimo e per pochi euro in più puoi anche farlo alcolico. Stiamo lì un po’ al sole, che fortuna abbiamo beccato 3 giornate splendide.
Rigenerate, ci dirigiamo al mercato coperto, ma sono le 16 passate quindi sta chiudendo ma i localini dove pranzare e bere sono aperti e affollati di turisti. La calma di questa città è sorprendente, ritmi lenti e rilassati e pacifici. I costi sono bassi, come tutto il portogallo, forse è l’unica nazione dove puoi ancora goderti la vacanza con serenità, economicamente parlando. Riprendiamo il ns giro, attraversiamo il Barrio Alto che è il quartiere tipico di Lisbona con queste stradine scoscese e case colorate, andiamo in giro un po’ a zonzo per le viuzze così a caso che non sappiamo manco più dove siamo ma ad un certo punto scorgiamo il 28!
Il tanto temuto 28 che è diventato a mio avviso l’incubo dei residenti. Il 28 è un tram normalissimo che percorre la città ma attraversa tutto il centro e oramai è preso d’assalto dai turisti perché con 1.65 euro fai il giro senza dover prendere il simpaticissimo tuk tuk che ti costa per un’oretta minimo 50 euro! Tornado a noi, ci passa davanti il primo 28 ovviamente strapieno, si ferma ad una fermata ovviamente strapiena, la gente si accalca e non so neanche come sia possibile farci stare altra gente, altro che sardine, vero che questa è la città di questi beati pesciolini ma non possiamo salire in queste condizioni! Ma la gente si accalca, spinge e sale! Assurdo!
Ma subito dopo ne arriva un altro, pieno ma non troppo e ci avventuriamo anche noi e riusciamo a fare il giro sul temuto e tanto desiderato 28, rigorosamente in piedi!
Abbiamo un autista spericolato: il cammino di questo piccolo tram tutto traballante percorre stradine tortuose imbocca curve a gomito con una rapidità che manda tutti i turisti in piedi a dondolare tra loro pericolosamente. Ma diventa tutto diverte…. e tanto poi ti giri e ti rendi conto che il tram è pieno di italiani, ma non solo li ma tutta la città lo è! Finito il giro puntiamo Elevador de Santa Justa Ovviamente per salire con l’ascensore c’è coda, ma due italiani ci suggeriscono di girare intorno al convento fare una curva e 4 scalini e si risparmia tempo e denaro. Quasi non ci crediamo ma in effetti hanno ragione.
Si può arrivare alla terrazza proseguendo sulla salita a sinistra dopo le scale. Attendere 2 ore per fare 45 secondi di salita proprio non ne vale la pena visto che il ticket poi è a parte dalla viva card.
L’ascensore architettonicamente è molto particolare e offre una vista spettacolare sulla città quindi assolutamente da non perdere soprattutto se siete al crepuscolo quando la città di tinge di rosa. Noi il Convento di Cormo, che è stato distrutto dal terremoto, non ci siamo soffermati molto né a leggere la storia né a organizzare una visita
Facciamo un giro veloce al Chiado, quartiere molto più pulito e elegante prima di andare a cena. Cena a base di baccalà! Sapevo benissimo che non mi piaceva ma come fai a venire a Lisbona e non provarlo. Ora ho la certezza: non mi piace! Dopo cena facciamo un giro per Praça dos Restauradores ma è tardi siamo stanche e la sera poi fa freddino quindi optiamo per tornarcene a casa
Domenica, 2° giorno
Oggi meta torre di belem e Monastero dos Jerónimos. Andiamo a piedi fino alla fermata del 15 che si trova di fronte al mercato coperto, c’è tantissima gente, quasi quasi conviene prendere un taxi ma poi arriva completamente vuoto, ma a metà strada si ferma e va al deposito.
Eh, sì perché è la terza domenica del mese e oggi c’è il cambio della guardia quindi alla fine ci tocca prendere il taxi per evitare di fare 45 minuti a piedi = ci costa solo 5 euro.
Ci passiamo proprio davanti ma non ci fermiamo sinceramente non immaginiamo che sia niente di che, abituati a quello della Regina.
Arrivati davanti al monastero ci dividiamo due iniziano la coda e in due prendiamo i biglietti cassa automatica, -ricordate che la domenica pomeriggio ci sono in giro un sacco di portoghesi perché hanno le visite gratuite. Carta di credito alla mano, per il ticket solo macchinette che non accetta contanti
Il monastero è davvero spettacolare soprattutto il chiosco, mai visto una bellezza del genere (dell’interno si visita poco altro, ma da solo vale il prezzo del biglietto), dopo di che ci dirigiamo in chiesa per una visita fugace
Ecco la lì!!!! Proprio lì vicino c’è la pasticceria, non una qualunque ma la migliore di tutta Lisbona, dicono, migliore in fatto di questi maledetti dolcetti alla crema, è stato un incubo, buoni sì ma che noia sempre crema io che sono un amante del cioccolato fondente la crema così abbondante calda, insomma, dopo il primo morso mi disgusta, troppo dolce! Cmq per gli amanti, assolutamente fare la sosta perché a dir del vero pare siano le migliori in assoluto di tutta la città! Non potete mancarla li all’angolo insegna blu, c’’e la coda, che scorre rapidissima perca sono una catena di montaggio
Puntiamo la torre di Belem. Poco prima pranziamo in un chioschetto fronte fiume, con un panino tipico: la Bifana = sandwich di maiale.
La giornata è favolosa c’è un sole caldo senza far davvero caldo, basta un maglioncino leggera, che clima perfetto.
Poco prima del chioschetto c’è il Padrão dos Descobrimentos è il monumento in onore agli eroi del mare
E poi più in là svetta la torre di Belem un’icona della città. Ci sono grandi spazi verdi aperti dove tanti locali fanno picnic e ci si rilassa un po’
Ma noi abbiamo il tempo contato perché abbiamo in testa di andare al Cristo Rei
Valutiamo i tempi, con i mezzi ci vuole più di un’ora; quindi, chiediamo a un paio di tassisti che ci danno prezzi assurdi in quando la domenica il ponte ha un elevato traffico e ci consigliano tutti Sintra! La scelta migliore è stata andare con in taxi, in meno di 40 minuti siamo sotto al Castello della pena.
Allora tornado al Cristo rei, avevano ragione i tassisti a dire che non era niente di che? Non lo so, secondo me era da visitare magari organizzati meglio, si prende il metro, il battello e su forza via… ma si sa che quando si è in tanti e cmq il tempo è poco è difficile incastrare il tutto.
Quindi siamo a Sintra, ci facciamo lasciare direttamente al castello de Pena
Facciamo il Ticket euro 15 con giardini e castello. Non vi sto a dire cosa si può’ ammirare dentro tanto lo si trova in qualsiasi guida ma vi consiglio assolutamente di andare, veramente bello, a me è piaciuto molto, merita, peccato un po’ i giardini non ancora in fiore ma siamo solo a metà marzo.
Sintra ovviamente non è solo questo, i castelli da visitare sono diversi, e in realtà la cosa migliore sarebbe soggiornare qui almeno una notte per poterne vedere almeno 2/3 ma il tempo è tiranno. Al rientro prendiamo al volo il bus che porta giù alla stazione euro 4.1 a testa e poi facciamo un giretto per il centro di Sintra sempre cercando uno di questi maledetti dolcetti alla crema.
Optiamo di cenare a Sintra ma prima meglio fare il biglietto per il rientro a Lisbona
Solo per fare il biglietto alla macchinetta va via più di mezz’ora tra capire come funziona la coda, come funziona la macchinetta, ci danno informazioni false e contradittorie, fatto sta che arriva il ns treno e decidiamo di prenderlo
Saliti sul treno scopriamo di aver sbagliato tutto: abbiamo fatto una sola viva card con 4 ticket pagando meno di 10 euro, ma non va bene, una volta sul treno il controllare per fortuna, anima pia, ci capisce e lascia correre.
In 40 minuti siamo a Rossio, arriviamo stanche e affamate e sono già le 21.30
Entriamo in uno dei tanti ristorantini dietro al ns alloggio e ci facciamo tentare da una paella che ci inspira e poi con noi abbiamo un’amica vegetariana quindi dobbiamo sempre trovare dove fanno il pesce. Meno male che non ricordo il nome del posto, potevo anche andarlo a cercare ma fa niente, siamo noi che abbiamo sbagliato il posto: troppo turistico, fatto sta che di paella non aveva nulla, ma diciamo un ottimo risotto con i frutti di mare
Stanche alle 23.30 siamo già a letto
3° giorno, martedì
Colazione, chiudiamo i bagagli lasciamo giù tutto in reception ed oggi giro per Alfama uno dei quartieri storici della città dove oltre a tanti sali e scendi ti puoi fermare a uno dei tanti Mirador.
Prima tappa castello di Sao Jorge. La fila è corta e abbastanza veloce. La vista da quassù è spettacolare e finalmente riesco anche a capire come sono le case qui a Lisbona, visto che dalla strada c’è solo quest’ immagine piatta di piastrelle multicolori Vedi sola la facciata e io proprio non immaginavo quello che possono nascondere: terrazzi. giardini, cortili, alcune veramente sorprendenti. Il castello di per sé oramai ha solo lo scheletro quindi diciamo interessante solo a chi interessa quindi non so se consigliarlo o meno se non per la vista e per i magnifici pavoni colorati che girano tranquillamente per il parco.
Usciti ci dirigiamo al Miradouro de Santa Luzia, Lisbona è piena di Mirador sarà perché sorge su queste colline, quindi ovunque puoi trovare questi balconi che guardano il mare, alcuni sono più conosciuti e più frequentati questo ad esempio perché ferma il 28 proprio lì davanti. Passiamo anche Miradouro das Portas do Sol che è lì a due passi, ovviamente non possiamo non passare davanti alla Cattedrale mentre scendiamo verso il mare. L’abbiamo ammirata solo da fuori e non siamo entrati. Abbiamo fame e pensiamo solo al pranzo.
Pranziamo in una traversa di rua augusta con quello che loro dicono essere piccanha, ma era una bistecca, piatto completo ma niente di eccezionale.
Passiamo le ultime due ore a comprare qualche souvenir da portare a casa e da non credere hanno provato tutte le pasticcerie di rua augusta per trovare la migliore che assomigli il più possibile a quella di Belem. Alla fine, la scelta è ricaduta su Manteigaria, quasi identiche ma non troppo: ma contente loro. Io ne ho portate a casa giusto un paio per farle assaggiare ma insomma tutta sta crema non ha soddisfatto nessuno, almeno a casa mia!
Conclusioni
3 giorni sono volati, direi che per vedere Lisbona per benino senza sacrificare niente, cristo rei compreso, 3 gg sono necessari, e se si vuole aggiungere Sintra fatta bene allora siamo a 5. Il nostro week-end è praticamente volato e faccio le mie considerazioni. Questa città come tutto il Portogallo ti attira, con le temperature favorevoli, la vita notturna frizzante, un fermento culturale continuo, l’arte, la storia, i sapori unici.
Difficile trovare in Europa una destinazione capace di offrire un’esperienza altrettanto unica ad oggi a dei prezzi così concorrenziali. Lisbona è capace di ammaliare i propri visitatori in primis per il suo clima mite e soleggiato, ed è stato piacevole passeggiare per i vicoli scoscesi del Bairro Alto, raggiungere la sommità del Castello di São Jorge, ammirare l’imponente Praça do Comércio affacciata sul fiume Tago, la cattedrale La Sé o la Torre di Belém e vedere dal basso l’ascensore di Santa Justa nella Baixa, per godere di una splendida vista panoramica della città, sono tutte esperienze che valgono da sé la visita.
E per gli amanti del buon cibo non mancheranno certo i ristorantini economici , sparsi in tutta la città. Ma attenzione: vietato perdersi le Pastel de Nata! Ovviamente!!!! Questo delizioso dolce di pasta sfoglia ripieno di crema, tipico della tradizione portoghese e in particolare di Lisbona, ideale per accompagnare un caffè a colazione o concludere un pranzo che io porterò come ricordo per prendere in giro le mie amiche per i prossimi anni a venire. Ma detto questo Lisbona è tra le mie capitali preferite: no. Non mi ha lasciato la magia di Barcellona o il caos di Amsterdam, o l’amore folle che ho per Parigi. Credo che sia da vedere ma non direi tra le prime mete.