I 4 dell’Andalusia

Siamo una coppia sposata da sei anni, Paolo e Romina di 35 e 33. Questa volta la nostra passione per i viaggi ci ha portato sulla Costa del Sol in Andalusia. Tutto è stato organizzato alla fine di settembre per partire domenica 11 ottobre e tornare domenica 18 ottobre. Insieme a noi c’è un’altra coppia Fabrizio ed Oxana tra l’altro...
Scritto da: paolca
i 4 dell'andalusia
Partenza il: 11/10/2009
Ritorno il: 18/10/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Siamo una coppia sposata da sei anni, Paolo e Romina di 35 e 33. Questa volta la nostra passione per i viaggi ci ha portato sulla Costa del Sol in Andalusia. Tutto è stato organizzato alla fine di settembre per partire domenica 11 ottobre e tornare domenica 18 ottobre. Insieme a noi c’è un’altra coppia Fabrizio ed Oxana tra l’altro conosciuti nel tour di aprile in Tunisia. Abbiamo contemporaneamente prenotato il volo Rayanair da Bergamo su Malaga, quindi io ho pensato agli alberghi (scelti sul sito booking) e Fabrizio ha pensato al noleggio dell’auto. Tutto è stato fatto in pochi giorni così eravamo gia pronti a partire per questo tour on the road dell’Andalusia. L’aereo Rayanair partiva alle 6.15 quindi ci siamo fatti tutta la notte in bianco fortunatamente il volo l’abbiamo pagato € 100 andata e ritorno per 2 persone compresi i bagagli imbarcati. Atterraggio previsto a Malaga alle 8.45, viaggio perfetto e siamo arrivati in anticipo. Dopo aver ritirato i bagagli ci dirigiamo al desk per il ritiro dell’auto prenotata dall’Italia che è una Citroen Berlingo, il nuovo modello, decisamente confortevole, spaziosa ed adatta alle nostre esigenze. Dopo esserci sistemati in albergo (hotel Alcano 49€ con colazione a coppia) e dati una rinfrescata, abbiamo iniziato a visitare Malaga partendo dall’Alcazaba, sono visibili i resti delle mura moresche ma la vera attrazione è il museo archeologico che ospita collezioni di manufatti fenici, romani e moreschi, fra cui belle ceramiche. Del castello di Gibralfaro sono rimasti solo i ruderi ma si raggiunge da splendidi giardini e lo sguardo abbraccia la città vecchia, il porto e l’arena della corrida. Degna di nota è la cattedrale, è un bizzarro miscuglio di stili infatti è soprannominata Manquita, da non perdere il lungomare che di sera è molto romantico. Per cena siamo andati al ristorante Tintero sul lungomare, la cui particolartà è che le pietanze vengono decantate e servite dai camerieri che passano per i tavoli ed i clienti le scegono per alzata di mano. Le porzioni più piccole costano solo 7€ al piatto e sono molto abbondanti, poi man mano che il piatto diventa più grande sale il prezzo fino a 32€, sta al cliente scegliere (usano questo sistema solo quando il locale è molto pieno e non tutti i giorni). Oggi è stata una giornata lunga e stancante visto la notte in bianco quindi, siamo andati a letto presto.

Lunedì 12 ottobre 2009 Questa mattina, ci siamo alzati alle 8.30 e dopo colazione, siamo partiti alla volta di Granada. Totale dei chilometri 135 circa, viaggio molto tranquillo, strade deserte ed a lunga percorrenza. Dopo aver trovato il parcheggio vicino all’albergo (hotel Los Jerònimos 39€ con colazione a coppia), ci siamo diretti all’Alhambra da non perdere assolutamente, conviene prenotare il biglietto da casa tramite internet altrimenti si rischia di non trovare il posto, e quindi, non poterlo visitare. I giardini di Generalife sono meravigliosi, il nome significa “il giardino del sublime paradiso”. Era la tenuta dei re Nàsridi e qui ogni anno vi è il festival internazionale di musica e danza di Granada. Ridiscesi ci siamo diretti alla cattedrale costo 3,50€ a persona, degna di nota la Capilla Major e la facciata. Anche la Capilla Real costa 3,50€ è a fianco della cattedrale, vi sono le figure in marmo di Carrara di Ferdinando e Isabella che giacciono accanto a quelle della figlia Juana la Loca e di suo marito Felipe el Hermoso. Delle scale portano alla cripta dove le salme sono racchiuse in delle bare di piombo. Per cena siamo andati in un ristorante argentino all’aperto nei dintorni della cattedrale, mangiando bene e in quantità elevata spendendo in 4 solo 42€. Passeggiata per le vie ricche di movida e poi a letto che domani ci aspetta un’altra giornata ricca di emozioni.

Martedì 13 ottobre 2009 Sveglia alle 8.00, dopo colazione partenza per Cordova. Prima di arrivare nella città ci siamo fermati a Jaèn visitando la cattedrale: degni di nota sono gli stalli intagliati del coro e le due torri sui lati della facciata ovest. Dal castello di Santa Catalina si ha un’ampia visuale dei monti e del paesaggio fitto di ulivi. Arrivati a Cordova, dopo aver parcheggiato e trovato l’albergo (hostal el Triunfo 48€ con colazione a coppia) abbiamo visitato la Mezquita, qualcosa di unico, si chiama così perché è mezza moschea e mezza cattedrale, da non perdere il Mihrab (nicchia di preghiera) e la Maqsura (loggia riservata al califfo). E’ talmente grande che si rischia di perdersi. Esternamente è ricca di magnifici giardini con vasche e fontane. Da vedere anche la Sinagoga che si trova nel quartiere ebraico che è un labirinto di viuzze e vicoli con case bianche e patii privati. Finalmente per cena abbiamo gustato la paella, veramente ottima. La sera siamo abbastanza affamati visto che, a pranzo solitamente facciamo solo spuntini con tapas, panini o tramezzini. Domani si ricambia albergo, destinazione Siviglia circa 200 km.

Mercoledì 14 ottobre 2009 Eccoci arrivati al 4° giorno, partenza per Siviglia, fermandoci però prima a Carmona, si entra dalla Puerta de Sevilla, all’interno vi è un agglomerato di dimore, chiese, piazze e vie acciottolate. Sopra una moschea è stata costruita l’Iglesia de Santa Maria la Major la più bella delle chiese e inoltre nell’Alcazar del Rey Pedro è stato costruito un hotel da cui si gode uno splendido panorama. Giunti a Siviglia dopo 130 km circa, abbiamo cercato il nostro monolocale (Apparthotel Resitur 53€ con colazione a coppia) e parcheggiato proprio davanti, faceva caldissimo circa 35°. Subito abbiamo visitato la cattedrale 8€ a persona, anche questa sorge dove prima vi era una moschea. Inoltre sulla torre della Giralda si può salire per godersi il panorama sulla città. Compresa nel biglietto c’è anche la visita alla chiesa di San Salvador. Unica è la Plaza de Espagna, il grande parco è intitolato alla principessa Maria Luisa di Orlèans, fontane zampillanti, fiori e freschi viali all’ombra dove ci si rifugia dal caldo e dalla polvere della città. Per cena abbiamo mangiato le ottime tapas buone e soprattutto ce ne sono di tantissime varietà. Finalmente domani per la prima volta non si viaggia in macchina.

Giovedì 15 ottobre 2009 Secondo giorno a Siviglia, dopo colazione come prima visita abbiamo optato per il Real Alcazar, da non perdere il patio de Las Doncellas, Salòn de Embajadores e il Salones de Carlos V, anche qui vi sono degli splendidi giardini. Dopo questa visita abbiamo esplorato i posti leggermente più lontani dal centro storico vedendo chiese bellissime ed un mercatino delle pulci che c’è solo il giovedì mattina. Abbiamo pranzato provando il menù del dia: varia dalle 8€ a 10€ e comprende: un primo a scelta che può essere anche paella, il secondo, sempre a scelta di carne o pesce, pane, bevande ed il dolce. Dopo pranzo per la prima volta ci siamo divisi io e Romina abbiamo continuato il giro con la visita del Museo delle belle arti (decisamente interessante con dipinti e sculture, poi abbiamo visto la Plaza de Toros de la maestranza, ha una facciata bianca e ocra, la Torre dell’Oro, nel XIII secolo serviva come difesa, oggi ospita un piccolo museo marittimo e poi, non poteva mancare il romantico giro in battello sul Guadalquìvir a 15€ per persona fatto alle 18 (per un’ora si naviga lungo il fiume con la spiegazione durante il passaggio). Mentre Fabrizio ed Oxana si sono dedicati allo shoping Al Corte Inglese per poi assistere ad uno spettacolo di flamenco per circa 45’ da cui sono stati letteralmente rapiti. Domani si riparte alla volta di Cadice anche se a malincuore, ci dispiace lasciare Siviglia.

Venerdì 16 ottobre 2009 Ci stiamo avviando inesorabilmente alla fine di questa vacanza. Oggi, dopo colazione il primo paesino da noi visitato è Arcos de la Frontera. Ha un quartiere moresco, un dedalo di vie che salgono tortuose al castello. C’è il superbo Parador de Arcos de la Frontera, e la chiesa de Santa Maria de la Asunciòn che merita una visita. Colpisce anche la gotica Parroquia de San Pedro e il Palacio del Mayorazgo. Successivamente la visita passa a Jerez de la Frontera, la capitale dello sherry e dove vi è la Real Escuela Andaluza de arte ecuestre di fama mondiale. L’Alcazar è parzialmente restaurato e include una moschea che ora è una chiesa. La Catedral del Salvador ha nella sua sacrestia l’elemento più interessante, la ragazza dormiente di Zurbaràn. Dopo pranzo ci dirigiamo a Cadice, da non perdere la salita alla torre della cattedrale che costa 4€ ma noi facciamo il biglietto da 6€ in cui è compreso anche il museo archeologico, il panorama dalla torre è meraviglioso. Si chiama Catedral Nueva perché è costruita su quella vecchia ed è una delle più grandi di Spagna, ha una cupola di piastrelle che sembrano d’oro. All’interno vi è una cripta e degli stalli intagliati, abbiamo poi girovagato per la cittadina fino ad arrivare alla spiagga dove c’erano diverse persone che facevano il bagno nell’oceano. Stanchi ma contenti ci siamo diretti ad Algerias dove c’era il nostro albergo (Al mar 43€ on colazione a coppia). Il panorama durante il percorso è mozzafiato ricco di pale eoliche, montagne e mucche, si vede Gibilterra e le coste di Tangeri.

Sabato 17 ottobre 2009 Pur nostro malgrado siamo arrivati all’ultimo giorno. Dopo colazione abbiamo deciso di dirigerci a Gibilterra, avendo il nostro primo e unico intoppo, infatti essendo una colonia inglese, ad Oxana non l’hanno fatta entrare perché ha il passaporto russo senza il visto per l’ingresso nel Regno Unito. Quindi siamo entrati solo io e Romina mentre Fabrizio ed Oxana si sono trattenuti nei paraggi. Abbiamo preso un pullman che con 4€ ci ha portato in centro (andata e ritorno). Sembra di essere in Inghilterra, per quanto riguarda le chiese, le case, la gente e soprattutto la puzza di fritto del pesce e delle patatine. La prossima tappa è Ronda ma per arrivarci abbiamo optato per le stradine di campagna per vedere i paesaggi e le città del Pueblos blanco, cioè, paesini in mezzo alle montagne con le case completamente bianche. Panorami mozzafiato da rimanere senza parole. I chilometri con la macchina non sono stati tanti ma le strade molto curvose, strette e piene di buche hanno reso il tragitto stancante ma ne è valsa la pena. Il punto più bello che abbiamo visto è la Garganta del Chorro, una voragine alta 180 metri che fende le pareti calcaree di una montagna. Ronda è veramente una città spettacolare sorge, su un crepaccio calcareo. Il ponte nuovo è stato costruito sulla gola del Tajo profonda quasi 100 metri. La chiesa Santa Marìa Mayor è stupenda, della moschea rimane solo il minareto e una nicchia della preghiera. Ritornati a Malaga abbiamo preso l’albergo (hotel el Nogal 42€ senza colazione a coppia). Cena ed a nanna perché domani la sveglia è alle 6.15 e c’è poi tutto il viaggio di ritorno. Domenica 18 ottobre 2009 E’ arrivato il giorno della partenza. Dopo aver riconsegnato la macchina con dispiacere, abbiamo sbrigato le varie pratiche per il volo, colazione, ultimo giro di souvenir e alle 9.20 siamo partiti, volo perfetto ed arrivo in orario a Bergamo, breve sosta in Autogrill per il pranzo e poi tutti a casa. Che tristezza! Ed anche questo viaggio è finito.

BUONA ANDALUSIA A TUTTI.

Ultime considerazioni: – Gli alberghi erano tutti decorosi anche se a prezzo contenuto rispettando appieno le nostre esigenze.

– Il cibo spagnolo è ottimo.

– Occhio ai piccioni che lasciano i ricordini spesso e volentieri.

– Il tour fatto da soli con la macchina si è rivelato una sorpresa, ogni giorno è un’avventura che si modifica ed interagisce con le esigenze del gruppo.

– In alcuni ristoranti bisogna stare attenti perché fregano i turisti con la classica mancia obbligatoria che ti aggiungono alla fine sul conto. – Trovare parcheggio nei pressi del centro delle varie città è quasi impossibile, ci si deve adattare.



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