Hola Cuba..
Siamo arrivati all’Avana il 19 agosto e il giorno successivo abbiamo preso un aereo prenotato da Roma per Baracoa, con atterraggio mozzafiato sul mare. Baracoa: abbiamo alloggiato nella casa particolares di Rafael Navarro Gallardo in Calle Felix Ruenes 29, in una stanza indipendente con bagno privato e vista sul mare…La consigliamo vivamente perché è una delle migliori tra quelle in cui siamo stati, ma soprattutto per l’ottima comida e per la specialità della moglie di Rafael: il pescado nel leche de coco. Tra le varie escursioni vi suggeriamo di non perdere la Playa Blanca e la Cueva de Aguas. Occorre superare lo stadio e prendere subito dopo un sentiero che porta alla spiaggia e camminare per circa 20 minuti fino a raggiungere un ponte di legno traballante che varca il Rio Miel (un fiume bellissimo balneabilissimo immerso tra colline di palme). Dopo il ponte a sinistra c’è il capanno della Gaviota dove vi accoglierà una guida locale che per pochi CUC vi farà fare un’escursione meravigliosa nella foresta che include la degustazione di frutti tropicali (raccolti dalla guida che si arrampica sugli alberi) ed un bagno rilassante e rigenerante alla grotta…Un’esperienza indimenticabile! A malincuore abbiamo lasciato Baracoa e ci siamo diretti a Santiago con un pullman della Viazul prenotato sempre da Roma. La strada è immersa nella vegetazione tropicale e vi consigliamo di tenere gli occhi bene aperti per non perdersi lo spettacolo. Santiago: piccolo imprevisto appena arrivati perché la stanza della casa particolares, consigliata da Rafael di Baracoa era senza finestre, per cui dopo la prima notte abbiamo cercato altre case e ne abbiamo trovata una con tre “ventane”. Anche l’atmosfera casalinga era piacevole e cordiale: Marilìn: Calle Bayamo 30. A Santiago ci hanno colpito le strade fatte a saliscendi e i musicisti cubani che suonano e cantano per le vie della città. Vi consigliamo il mojito dell’hotel casagrande e di andare al morro, la fortezza dove c’è il museo della guerra ispano-cubana-americana..Ah c’è anche una iguana che si aggira nel museo, e che probabilmente è la mascotte della fortezza.
A Santiago abbiamo ritirato la macchina (prenotata sempre da Roma) e ci siamo diretti a Playa Guardalavaca che probabilmente si chiama cos’ per le vacche sulla playa che prendono la tintarella. Abbiamo mangiato la tanto attesa aragosta a El Cayuelo, un ristorantino molto carino sulla spiaggia. È una delle spiagge più belle che abbiamo potuto ammirare lungo il nostro itinerario, perché la sabbia è bianchissima, pulita e deserta e il mare incantevole. La sera abbiamo dormito a Holguìn e abbiamo mangiato al Restaurant 1720 in un edificio coloniale.
Il giorno successivo siamo andati a Playa Santa Lucia alloggiando nell’Hotel Escuela Santa Lucia (il più economico della zona). A dir la verità questa spiaggia ci ha delusi un po’, ma siamo stati rincuorati quando abbiamo visitato la vicina Playa los cocos…Il mare è più limpido e l’atmosfera non è da Resort ed accanto alla spiaggia c’è una laguna con i fenicotteri rosa!!! Abbiamo mangiato a casa di alcuni pesatori che ci hanno cucinato l’aragosta per 10 CUC. È stata un’esperienza piacevole entrare in una di queste casette sulla spiaggia. Il pomeriggio abbiamo preso la strada per Camaguey: secondo la guida “visitare questa cittadina è un’esperienza che disorienta i turisti esattamente come un tempo disorientava i pirati” ed è effettivamente così…Ma ne vale la pena soffermarsi almeno un giorno per visitarla. Vi suggeriamo di andare a sorseggiare un buon mojito al “Bar El Cambio” al Parque Agramonte.
Tappa successiva Trinidad dove siamo rimasti per due notti. La cittadina è molto carina e offre mare (playa Ancon), montagna, campagna e divertimenti per la sera, specie alla casa della musica all’aperto e con persone del posto che si muovono a ritmi di salsa. La famiglia della casa particulares in cui stavamo ci ha invitato a passare una giornata con loro e altri amici al “campo” per festeggiare tutti insieme la fine del verano… hanno comprato un maialino (cerdo) per l’occasione. Nell’attesa di un cerdo ben cotto abbiamo bevuto ron, cantato, giocato a domino, trascorrendo una giornata molto divertente! Da Trinidad siamo andati a l’Avana, mi prima di immergerci nella frenesie habanere (un’espressione che abbiamo sentito spesso sull’Avana è che lì sono tutti fulminati) decidiamo di farci un altro giorno di mare a Playa del Este a 30 km dall’Avana. Spiaggia gradevole ma ci hanno riferito che per gli appassionati del mare è preferibile Gibacoa, dove c’è la barriera corallina a 50 mt dalla spiaggia. Beh dopo una mattinata al mare, armi e bagagli e siamo andati al l’Avana. Dopo un giro di case particulares abbiamo finalmente trovato quella che faceva più per noi: Teresa y Rey, calle escobar 113, Habana Centro. Avendo ancora un giorno di noleggio macchina abbiamo colto l’occasione per fare una gitarella fuori porta, all’insegna della natura. Presa l’autopista national in direzione di Pinar del Rio uscite a Las Terrazzas e vi trovate in un parco naturale con laghi, piantagioni di caffè, e cascate con piscine di acqua fredda dove potete immergervi e godervi un po’ di idromassaggio natural.
Dopo questa piacevole giornata siamo tornati in serata in città che nei successivi 4 giorni abbiamo visitato per lungo e per largo: vedado, habana centro, habana vieja e nuova, plaza della rivolution; museo della revolution e delle arti contemporanee cubane.
Ultima nota: lungo il nostro itinerario abbiamo visto altri puebli: las tunas, velasco, puerto padre, santa clara…Beh se fate un viaggio in macchina non perdetevi assolutamente il guarapo, un succo estratto dalla canna da zucchero che vi rimette al mondo!