Andalusia on the road 8
Prima tappa: Siviglia. Inizio il mio viaggio proprio dalla capitale dell’Andalusia, il caldo è soffocante ma la curiosità di visitare questa città è tanta. Inizio proprio dalla famosissima Plaza De España, tra il parco verde, il laghetto e la ceramica colorata. Ho proseguito con la Cattedrale gotica più grande del mondo e la Giralda. Infine ho fatto un giro per le vie del centro, tornerò a Siviglia negli ultimi giorni.
Seconda tappa: Cordoba. Cordoba conserva ancora il fascino dell’influenza araba. Tra stradine strette, abitazioni bianche e patios fioriti che colorano tutta la città. La via più famosa è Calleja de las flores. Si può visitare tranquillamente a piedi, i vari posti distano massimo 15 minuti l’uno dall’altro. Inizio la visita dalla Mezquita, una delle moschee più sorprendenti d’Europa. Proseguo verso l’Alcazar, un edificio in stile arabo circondato da giardini immensi e curatissimi, fontane e vasche d’acqua. Dopo pranzo visito la Sinagoga e da qui mi perdo nella famosa Juderia, il quartiere ebraico, uno dei luoghi più pittoreschi di Cordoba. Dopo cena, visito il Ponte Romano, l’unico fiume navigabile in tutta la Spagna.
Terza tappa: Granada. Il monumento più famoso di Granada è senza dubbio l’Alhambra, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, circondata da vialetti fioriti e giardini immensi. Trascorro dunque due giorni in questa città, visto che la visita all’Alhambra dura quasi tutta una giornata, tra l’Albayzin, e i giardini di Generalife. Dalla Torre de la Vela, si gode di un panorama bellissimo. Il giorno seguente mi dedico alla visita della città e degli altri monumenti. Anche Granada ha avuto una forte influenza araba che conserva ancora benissimo, nel quartiere Albaicìn si trovano infatti i bagni arabi. Nella stessa zona visito Capilla Real, la Catedral Metropolitana de la Encarnación e a sud della Cattedrale si trova l’Alcaiceria, un piccolo mercato arabo.
Quarta tappa: Malaga + Caminito del Rey. La città viva dell’Andalusia, tra mare, vita notturna e arte. Come in tutte le città andaluse, non manca l’Alcazaba, da dove inizio la visita. Da qui visito il Castillo de Gibralfaro dove si trova il famoso panorama con vista su Plaza de Toros. Non può mancare la visita al Museo di Picasso, uno dei maggiori punti d’interesse della città. Dopo un giro nelle vie del centro, finisco la visita di Malaga con la Catedral de la Encarnación.
Quinta tappa: Caminito del Rey. Vicino Malaga si trova il Caminito del Rey, tempo fa chiamato “il sentiero più pericoloso del mondo“, si tratta di un percorso costruito nella gola El Chorro di 101 metri d’altezza. Trascorro quasi tutta la giornata al cammino, un’esperienza unica, camminare per ore, su passerelle costruite su gole a oltre 100 metri d’altezza. Una delle esperienze più belle della mia vita.
Quinta tappa: Ronda. Ronda è una cittadina in provincia di Malaga, arroccata su una vertiginosa gola chiamata El Tajo, collegata dal fiabesco Puente Nuevo. Si tratta di una piccola cittadina, basta quindi una giornata per visitarla tutta. La prima cosa che faccio è scattare la famosa foto al Puente Nuevo dove si vedono le case bianche costruite sopra El Tajo. Proseguo poi verso la Plaza de Toros, uno dei luoghi più importanti della città. Finita la visita alla Plaza, continuo per il Mirador de Ronda per ammirare il panorama. Infine visito le piazze e il centro della città, Barrio de San Francisco e Plaza del Socorro.
Sesta tappa: Gibilterra. La città british dell’Andalusia, se ci si trova tra Malaga e Cadice, non può mancare una visita alla Rocca. Essendo una città inglese, cambia la moneta, la guida e bisogna passare la frontiera. Ma di questo vi parlerò a breve in un altro articolo, per darvi tutte le informazioni possibili anche per quanto riguarda i biglietti e l’itinerario della Riserva Naturale. Insomma, arrivata a Gibilterra, raggiungo subito La Rocca con la funicolare, da qui si possono ammirare Lo Stretto di Gibilterra, il Marocco e se siete fortunati anche la migrazione degli uccelli dall’Europa all’Africa. Vengo accolta dalle famose bertucce di Gibilterra alla ricerca di cibo, all’inizio sembrano tranquille, ma mentre andavo via una di loro è saltata sullo zaino per aprirlo. Insomma, bisogna stare un pò attenti, anche perché queste povere bertucce vengono stuzzicate da tanti turisti durante la giornata. Dopo aver scattato qualche foto, inizio il mio itinerario, dalla St Michael Cave al Ponte sospeso, continuando per lo Skywalk, una passerella trasparente a 340 metri dall’altezza che regala un panorama a 360°. Continuo per i vari sentieri della Riserva, fino ad arrivare al tunnel della Seconda Guerra Mondiale. La salita per tornare alla funicolare è molto faticosa, soprattutto se come me, trovate una giornata con temperature oltre i 30°.
Settima tappa: Tarifa. Tarifa è una delle più belle località balneari dell’Andalusia. La mia prima tappa è la Isla de Las Palomas, dove il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico si incontrano, è il punto di congiunzione tra il continente africano e europeo. Qui siamo solamente a 14 km dall’Africa, infatti con meno di un’ora di traghetto si raggiunge il Marocco. Mentre mi dirigo verso il Mirador de Africa, passeggio al centro tra case bianche e patios fioriti. A 8km da Tarifa, si trova il Mirador de Estrecho, nelle belle giornate sembrerà di poter quasi toccare l’Africa con un dito.
Ottava tappa: Cadice. Inizio la scoperta della città più antica d’Europa da Plaza de Topete, qui si trovano le coloratissime bancarelle di fiori e vari ristorantini. Proseguo verso la Torre Tavira, dove si gode di un panorama a 360° sulla città. Qui vicino si trova anche il Mercado Central, finisco con una visita nelle vie più famose di Cadice.
Ultima tappa: Siviglia. Torno a Siviglia perché da qui prenderò il volo di rientro. Ho ancora un po’ di tempo per visitare la città. Dedico un po’ di tempo all’Alcazar, infine salgo sul Metropol parasol, una struttura di arte contemporanea dalla quale si vede tutta la città. Infine il quartiere di Triana e il Barrio de San Bartolomè.