3000 anni di storia: dagli antichi Etruschi ai giorni d’oggi per scoprire la Capitale archeologica del Lazio

Stefano Maria Meconi, 30 Gen 2024
3000 anni di storia: dagli antichi etruschi ai giorni d'oggi per scoprire la capitale archeologica del lazio

Nel cuore della Tuscia, Tarquinia si erge come un gioiello incastonato tra le colline verdissime della campagna laziale. Con le sue strade che profumano dei fasti del passato e i palazzi in pietra, questa città respira una storia antica, sussurrando segreti dell’epoca etrusca. La sua atmosfera, carica di mistero e fascino, attira chi cerca di immergersi in un passato remoto, fatto di riti e miti. Qui, ogni pietra, ogni angolo racconta una storia millenaria, facendo di Tarquinia una destinazione imperdibile per gli amanti della storia e dell’archeologia.

La città degli Etruschi e i suoi segreti

tarquinia

Tarquinia è celebre per le sue necropoli etrusche, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Queste antiche tombe, scavate nella roccia, sono un portale in un altro mondo, dove l’arte e la religione degli Etruschi si rivelano in tutta la loro maestosa bellezza. Tra questi, la Tomba dei Leopardi, con i suoi affreschi vivaci, è un capolavoro assoluto. Rappresenta un banchetto funebre, pieno di vita e colori, che svela molto sulle usanze e le credenze di questo popolo misterioso. In queste pitture, gli Etruschi hanno lasciato un’eredità inestimabile, un ponte tra noi e un mondo perduto nel tempo.

Ecco cosa vedere a Tarquinia

tarquinia

L’importanza di Tarquinia per il Lazio e, in generale, rispetto a tutto il Centro Italia con le sue antiche radici etrusche, è quella di essere un importante sito archeologico e culturale, che conserva le testimonianze dell’antica civiltà. 

La necropoli di Monterozzi è il sito archeologico più importante di Tarquinia. Si tratta di un’area di circa 80 ettari che ospita oltre 6.000 tombe, risalenti al VII-II secolo a.C. Le tombe sono decorate con affreschi di grande bellezza, tra i più importanti esempi di arte etrusca poiché realizzati con una tecnica raffinata e raffiguranti scene di vita quotidiana, come banchetti, cerimonie religiose o scene di caccia. All’interno della necropoli ci sono numerose sepolture, tra cui le più importanti sono la Tomba dei Leopardi, quella dei Grifi e quella dei Tarquini.

Il Museo Nazionale Etrusco di Tarquinia, organizzato in sette sezioni, che illustrano la storia, l’arte e la cultura della civiltà etrusca, conserva una ricca collezione di reperti etruschi, provenienti dalla necropoli di Monterozzi e da altri siti archeologici della zona. Tra i pezzi più importanti del museo, si possono ammirare i Cavalli Alati (statue bronzee del VI secolo a.C.) e le ricostruzioni delle tombe dei Leopardi e dei Tarquini.

Centro storico di Tarquinia

Di particolare interesse è anche il centro storico di Tarquinia, affascinante borgo medievale, che conserva le testimonianze della sua lunga storia. Tra i monumenti più importanti del centro storico, si possono ammirare:

  • Il Palazzo Vitelleschi, un palazzo rinascimentale che ospita il municipio della città.
  • La Chiesa di Santa Maria in Castello, una chiesa romanica del XII secolo.
  • Il Duomo di Tarquinia, una chiesa gotica del XIV secolo.
  • Il Palazzo Comunale, un palazzo rinascimentale che ospita la biblioteca comunale.

Altri luoghi da visitare a Tarquinia includono:

  • La Chiesa di San Francesco, una chiesa romanica del XIII secolo.
  • La Chiesa di San Giovanni Battista, una chiesa gotica del XIV secolo.
  • L’antica città di Gravisca, un importante porto etrusco situato a circa 5 km da Tarquinia e sito archeologico che conserva le testimonianze di un importante porto etrusco.

Come arrivare a Tarquinia

Per chi desidera arrivare a Tarquinia in automobile, da Roma si può prendere l’autostrada A12 Roma-Civitavecchia e poi proseguire sulla SS1 Via Aurelia verso Tarquinia. Il viaggio dura circa un’ora e mezza. In treno si prende il regionale in direzione Montalto di Castro scendendo alla Stazione di Tarquinia, per un viaggio di circa 90 minuti.



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio