Circondato dalle montagne verdissime dell’Umbria, ecco il borgo che vive in perfetta simbiosi con l’acqua

La Venezia dell'Umbria
ilario_sesto, 23 Giu 2024
circondato dalle montagne verdissime dell'umbria, ecco il borgo che vive in perfetta simbiosi con l'acqua
Ascolta i podcast
 

Oggi vi porto alla scoperta della Venezia dell’Umbria, Rasiglia: splendido borgo che si trova in Umbria, ad oltre 600 m di altitudine, nelle montagne di Foligno, un luogo perso nel tempo, la sua ragione d’essere è l’acqua. Questo antico borgo è fatto di case in pietra, circondato da corsi d’acqua. Il paese è alimentato da diverse sorgenti, la più conosciuta è quella di Capovena, attraversa tutto il centro abitato formando delle cascate. Una cosa che salta subito all’occhio è la Rocca, fatta costruire dai Trinci nel territorio di Foligno. In origine occupava tutta la sommità del colle, con un andamento pressoché rettangolare. Un molino, una gualchiera, alcune case del borgo erano proprietà dei Trinci che, sfruttando la presenza di acqua, avevano dato vita a quelle attività che per secoli hanno garantito la vita degli abitanti di Rasiglia.

 

Cosa vedere a Rasiglia

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Orietta Andreoli (@oriettaandreoli)

  • I mulini: con la presenza di acqua, Rasiglia un paese di mugnai, la forza delle acque, investiva le pale che permettevano di azionare la macina in pietra. I molini erano provvisti di due macine una per il grano e l’altra per i cereali.
  • I lanifici: nel borgo non mancavano di sicuro i pastori, ogni famiglia aveva il suo gregge di pecore. Nel mese di maggio si faceva la tosatura della lana con le forbici di lamiera. La lana poi veniva filata, tinta e tessuta. I lanifici più conosciuti sono Tonti e Accorimboni.
  • La centrale elettrica: opera realizzata da “Umberto Tonti” in località Pisciarello, la centrale è ancora attiva.

Parlando delle sorgenti, come ho detto prima, oltre a quella di Capovena esiste un’altra sorgente di nome “Alzabove“. È molto importante anche questa, poiché alimenta l’acquedotto della valle Umbra sud, un bacino di utenza di 66.000 abitanti. Attualmente ha una portata di 250 litri/secondo con un massimo di 300 litri/secondo. Oltre a queste sorgenti Rasiglia è ricca di fonti, che servivano in passato per dare da bere agli animali. Tra queste le fonti di Mariano, Malbarraia e la fonte di San Marino.

Passeggiando per questo borgo incantato da visitare è il Santuario della Madonna delle Grazie, che si trova sul confine tra la diocesi di Foligno e quella di Spoleto. Qui venne trovata una statua in terracotta  della Madonna con il Bambino. Al suo interno è ricco di affreschi realizzati da pittori di Foligno. In questo santuario spesso vengono fatti numerosi pellegrinaggi da parte dei cittadini del territorio circostante, vengono fatti ogni anno, in date precise come segno di ringraziamento. Nella notte della prima Domenica di settembre il suo simulacro viene prelevato dal Santuario e viene svolta la processione in direzione della chiesa parrocchiale di Rasiglia. Il paese è il festa vengono accesi luci e messi festoni nelle case degli abitanti di questo luogo.

Da vedere anche il lavatoio, il mulino a pietra, il fiume Menotre e le Grotte della Badessa, oltre alla già citata Rocca.

Come arrivare nel borgo

Giungendo a Foligno, strada statale val di Chienti, uscita Colfiorito, e seguire indicazioni Rasiglia – Casenove. Il borgo dista 18 chilometri da Foligno, 52 da Perugia, 165 chilometri da Roma e 138 da Ancona.



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio