Il “Borgo Sospeso” alle porte di Roma è un un vero e proprio angolo di paradiso dove il tempo sembra essersi fermato
Non molto distante dalla Capitale, ai piedi dei monti Cimini, si trova un borgo medievale dal fascino antico che dovreste visitare almeno una volta nella vita. Ci troviamo nelle splendide terre della Tuscia, in provincia di Viterbo. È proprio qui, proteso sulla rigogliosa e profonda valle del Vezza, adagiato su un imponente banco di enormi massi di peperino, tra ripidi pendii e una natura lussureggiante, che sorge il rinomato “Borgo Sospeso”, uno dei più bei borghi d’Italia.
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A spasso nel tempo alla scoperta della storia e delle antiche tradizioni che caratterizzano questo borgo medievale
Come molti di voi avranno già intuito, stiamo parlando del pittoresco borgo di Vitorchiano, un vero e proprio gioiello della Tuscia, dove il tempo sembra essersi fermato. La sua storia è antica e affonda le proprie radici indietro nei secoli, fino ad arrivare all’epoca degli antichi Etruschi. Con l’espandersi dei domini romani e il solido affermarsi della potenza di Roma, anche questi territori conobbero un periodo di floridi commerci e notevoli miglioramenti, grazie alla costruzione di strade e vie commerciali. Durante il periodo medievale, il borgo fu strettamente legato alle vicende della potente e vicina Viterbo, rimanendo però parallelamente legato a quelle di Roma.
Fu poi il Tesoriere Giovanni Annibaldi che, ricevendo in pegno il castello del paese, fortificò ulteriormente le mura di Vitorchiano a sue spese, rendendolo praticamente imprendibile da possibili mire di nemici esterni. Furono poi gli stessi abitanti, vogliosi di liberarsi dal giogo del Tesoriere, a provvedere con le proprie finanze a rifondere l’Annibaldi dei costi sostenuti. Quando i Vitorchianesi decisero, tramite atto solenne e formale, di sottomettersi all’Urbe, il Senato Romano decise di nominare la cittadina “Terra Fedelissima dell’Urbe”, riconoscendole ampie esenzioni fiscali e permettendole di aggiungere al proprio stemma la famosa sigla S.P.Q.R.. Inoltre, le permise di fregiarsi della Lupa Capitolina e, infine, di poter utilizzare il motto “Sum Vitorclanum castrum membrumque romanum”, ovvero: Vitorchiano, castello e parte di Roma.
Da sottolineare come ci fosse un ulteriore privilegio, quello di fornire gli uomini designati a far parte della guardia capitolina. Essi, riconosciuti come i “Fedeli di Vitorchiano”, ancora oggi partecipano alle manifestazioni ufficiali del Comune di Roma, indossando costumi tradizionali che, secondo la tradizione, furono disegnati dal grande Michelangelo Buonarroti.
Cosa fare e cosa vedere a Vitorchiano, il magnifico “borgo sospeso” della Tuscia
Oltre al tuffo nella storia e nella tradizione che chi decide di visitare Vitorchiano si ritrova a vivere solamente passeggiando tra i suoi deliziosi vicoli e i suoi profferli, elementi tipici dell’architettura medievale dei borghi del viterbese, è ulteriormente possibile sfruttare il paese come punto di partenza per escursioni alla scoperta del territorio e dei suoi fantastici segreti. Il borgo è circondato da una natura lussureggiante e l’aria pulita e profumata che vi si respira ne è la prova evidente.
Da non perdere assolutamente la visita alle Mura Castellane, che fin dal 1200 caratterizzano il profilo urbano del paese, la rinomata Porta Romana, la porta d’accesso al castello esposta a sud, verso Roma, ma anche il Palazzo Comunale, Piazza Umberto I, il Centro Botanico Moutan e Piazza Roma. Da non tralasciare anche la visita alla Casa di Santa Rosa, a Via Arringa, all’Archivio Storico e al Palazzetto Duecentesco, oltre che al rinomato Moai, una gigantesca statua alta sei metri completamente costituita da peperino, roccia magmatica tipica del territorio.
La bellezza, i colori e il fascino di Vitorchiano hanno fatto sì che il borgo fosse scelto come location per girare alcune scene dello storico film di Mario Monicelli, “L’Armata Brancaleone”, pellicola cult risalente al 1966.
Come arrivare a Vitorchiano: ecco qualche piccolo consiglio che potrebbe esservi utile
Vitorchiano dista circa 10 km da Viterbo ed è facilmente raggiungibile in macchina o in autobus (COTRAL), tramite la SS675. La distanza da Roma è invece di poco meno di 100 km e l’itinerario più veloce è quello che prevede di percorrere la A1 e la E35. La stazione ferroviaria di Vitorchiano si trova in località Il Pallone, e fa parte della ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo. Un ulteriore stazione ferroviaria si trova anche a Viterbo.