Sai che a Roma c’è un buco della serratura da dove si vede il Cupolone?
Chi non conosce e non si è mai fermato ad ammirare la maestosità del Cupolone? In pochi, però, sanno che è possibile scorgerla da un punto di vista particolare, assistendo quasi a una magia.: infatti, compare guardando dentro al buco di una serratura.
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Ovviamente, stiamo parlando della Cupola di San Pietro, la copertura della crociera della Basilica in Vaticano dal diametro di circa 42 metri e che fonde lo stile barocco con quello rinascimentale, grazie ai diversi artisti che si susseguirono nella sua realizzazione. Prima affidata a Donato Bramante, fu modificata da Raffaello Sanzio, ma dopo Antonio da Sangallo fu Michelangelo Buonarroti ad apportare numerose modifiche, ispirandosi alla cupola progettata da Brunelleschi per la cattedrale Santa Maria del Fiore di Firenze.
Ma da dove vedere il Cupolone da un buco della serratura?
Buco della serratura a Roma: dove scorgere il Cupolone quasi per magia
Famoso semplicemente come il “buco della serratura”, è uno spioncino aperto sul portone verde e sempre chiuso del Priorato dei cavalieri di Malta, sito sul Colle Aventino. Appoggiando l’occhio sopra è possibile trovare lo scorcio sulla Basilica di San Pietro, ammirando una prospettiva unica sul cupolone, incorniciato dagli alberi del giardino settecentesco.
Per raggiungere questo che è uno dei luoghi “nascosti” di Roma, ovvero tra i meno noti e fuori dalle classiche rotte turistiche, basta salire la stradina che dal Circo Massimo sale verso la sommità del Colle Aventino. Una volta arrivati nei pressi del Complesso di Sant’Alselmo, nella tranquilla Piazza dei Cavalieri di Malta si apre via Santa Sabina, dove si erge un muro alto, decorato con obelischi neoclassici e trofei militari: davanti c’è il misterioso e magico portone verde.
La veduta sul Cupolone dal buco della serratura: progetto o puro caso?
La struttura del Palazzo del Priorato dei Cavalieri di Malta è opera di Giovanni Battista Piranesi che restaurò l’edificio intorno alla metà del 1700, apportando delle significative modifiche. Il suo progetto si basò su una leggenda, secondo la quale l’Aventino veniva paragonato a una nave sacra pronta a salpare le acque del Tevere per spingersi fino alla Terra Santa. Proprio per questo sono presenti molti elementi e simboli nautici come la porta ornamentale che simboleggia l‘ingresso al ponte della nave; i giardini, invece, rappresentano le corde, mentre gli obelischi gli alberi da vela. La boscaglia e il labirinto di giardino oltre la porta, invece, sarebbero le cime della nave.
Da qui è possibile godere di una delle più belle vedute su Roma, anzi, in un unico colpo d’occhio Città del Vaticano, Roma e i giardini della Villa del Priorato dei cavalieri di Malta. Non è noto, però, se il perfetto allineamento del buco della serratura sia stato voluto o del tutto casuale.
Tuttavia, è difficile immaginare che sia stata una pura coincidenza.
All’interno del complesso è possibile anche visitare la Basilica di Santa Sabina, una delle paleocristiane più antiche e importanti di Roma, mentre il punto più iconico è rappresentato dal Giardino degli Aranci, incorniciato da alberi di agrumi e dalla quale si gode di un panorama mozzafiato sulla capitale e i suoi sette colli, in particolar modo al tramonto.