La Macarena di Siviglia
Ci siamo! Sento gli squilli della banda, vedo i costumi dei soldati romani che si avvicinano, è proprio lei, La Macarena. E’ inutile il paragone con le processioni delle altre parrocchie perché quando passa la Macarena porta entusiasmo sottolineato dai numerosi applausi e boati. La Macarena rappresenta il Cristo che porta la croce insieme ad altri personaggi come Ponzio Pilato, i Farisei, Barabba, Maria di Magdala e i soldati romani. Il tutto è accompagnato da un corteo di persone che vestono i costumi dei soldati romani e la grandiosa banda sempre con gli stessi costumi. Da Calle Aleman (dove ero stato la volta scorsa) posso vedere il passaggio della processione in due punti senza spostarmi di tanto, soprattutto posso seguire come curvano a 90° per immettersi su un’altra strada a ritmo di musica, ed è tutto uno spettacolo. Premetto che le statue sono trasportate da portatori professionisti che presentano una fisicità tipica, ovvero bassi e robusti e si danno il cambio ogni tot di strada fatta. Le bande musicali sono composte da numerosi componenti preceduti da nazareni. Ogni processione rappresenta un contesto della passione di Gesù cd è diversa per ogni parrocchia.
La Macarena ormai è passata e dopo averla rimirata in più punti finisco di vedere le altre… ed ecco che sono le 8 del mattino. Questa volta non voglio arrivare in ritardo per cui mi dirigo pian piano verso la chiesa della Macarena per assistere al grande spettacolo del rientro in chiesa della statua. Faccio qualche chilometro con la preoccupazione di non fare in tempo e, ad un certo punto, sento la musica della banda che accompagna la processione e tiro un sospiro di sollievo. Cerco di aggirare la processione percorrendo strade parallele per arrivare alla parrocchia in tempo; non è stato molto facile per via degli sbarramenti e di tutta la folla per strada, ma ecco che arrivo in tempo. Ormai sono le 13 del pomeriggio e sotto il sole cocente assisto a quello spettacolo che non avevo fatto in tempo a vedere 3 anni prima. Il rientro è costellato di una serie di manovre che accompagnano la statua sino al rientro in chiesa, ovviamente tutto mosso rigorosamente a ritmo di musica scandito dalla banda. E’ incredibile vedere la statua avanzare, girare, danzare in perfetta sintonia col ritmo di musica. Prima del rientro, da un balcone vi sono un uomo ed una donna che innalzano dei canti struggenti con melodie tipiche andaluse. Processione durata 14 ore. Finito lo spettacolo ritorno in centro per prepararmi al rientro in Italia con imprevisto da me ipotizzato circa l’impossibilità di prendere il bus per l’aeroporto che potrebbe cambiare percorso per via degli sbarramenti. Alla fermata mi ritrovo insieme ad altri italiani con cui decido di prendere un taxi, ma poi prendendo delle info riusciamo a fermare lo shuttle da un’altra fermata ed arrivare con largo anticipo all’aeroporto che mi appare molto medievale. Ho vissuto molte emozioni nel seguire le processioni che rappresentano un mix tra sacro e profano. Sono stato sempre in piedi senza dormire per quasi 3 notti, tutto ripagato dall’emozioni vissute.
Tornerò ancora.