Una destinazione per tutte le età: ecco la regione d’Europa che farà felici grandi e piccini
Andalusia, terra di profondi contrasti e di bellezze incredibili. Un viaggio adatto a tutta la famiglia, dai nonni ai bambini, che la nostra Turista per Caso Rosa ha deciso di vivere in 6 giorni, passando per le principali città della regione, con un salto “all’estero”, ovvero a Gibilterra. Partiamo!
Indice dei contenuti
Diario di viaggio in Andalusia
Giorno 1 – Malaga e Granada
Partenza 13 giugno con volo Easyjet da Malpensa. Questa volta partiamo in quattro: oltre a me, mio figlio di 14 anni e i due nonni; quindi, il viaggio in Andalusia si dovrà adattare a tutte le età. Arriviamo in serata a Malaga. Abbiamo preso a noleggio un’auto da Malagacar.com, l’avevo già utilizzata in precedenza, sono efficienti ed economici. Ritiriamo l’auto in poco tempo e prendiamo la via per Granada.
Arrivo a Granada alle 21, parcheggiamo l’auto in un silos vicino all’hotel prenotato su booking (Plaza del campo del Principe, prezzo 58€ per l’intero appartamento), dopo vari giri perché di parcheggi ce ne sono proprio pochi. Il parcheggio costa 15€ al giorno che abbiamo costatato essere un prezzo piuttosto standard. Il B&B è in zona centrale quindi troviamo bar e ristoranti aperti fino a tardi proprio di fronte.
Giorno 2 – Visita a Granada e Cordoba
La mattina seguente con l’auto saliamo fino all’Alhambra per la visita prenotata on line mesi prima e fissata per le ore 10.00. È indispensabile rispettare l’orario d’ingresso al palazzo Nasrid, altrimenti si rischia di non poter entrare e non c’è rimborso del biglietto.
La visita al palazzo e ai giardini ci porta via quasi quattro ore, siamo appagati da tanta bellezza ma esausti per la fatica e il caldo. Prendiamo l’auto e ci dirigiamo alla nostra seconda tappa in Andalusia: Cordoba. Il viaggio, che dura circa 2 ore e mezza, è molto rilassante: le strade ben curate e le vegetazione, prevalentemente ulivi, fa da cornice al panorama per tutto il tragitto.
Arriviamo nel tardo pomeriggio, dopo un breve giro del centro per cena, riposiamo perché la mattino ci attende la visita guidata alla città.
Hotel di Cordoba: Hostal la Fuente (70€ ), anche qui parcheggio a pagamento in silos vicino all’hotel, costo 17€ al giorno.
Giorno 3 – Visita al centro storico di Cordoba e arrivo a Siviglia
Il tour guidato, con guida locale, in spagnolo prenotato su Guruwalk è molto interessante, dura due ore (che letteralmente per me volano, un po’ meno per mio figlio Diego) ci porta nei luoghi simbolo della città raccontandoci anche aneddoti divertenti.
Al termine del tour, il caldo asfissiante rende necessaria una breve pausa pranzo per rinfrescarsi prima di partire per la nostra terza tappa in Andalusia: Siviglia. Il viaggio attraverso la Sierra dura circa 2 ore e anche qui risulta molto rilassante con un panorama meraviglioso.
A Siviglia alloggiamo all’appartamento Centro de Sivilla Historico (prenotato su booking costo € 122), a soli 200 metri dalla Cattedrale. Anche questa volta lasciamo l’auto in un silos a circa 10 minuti a piedi perché il centro è zona pedonale e comunque anche fuori dal centro ci sono pochi parcheggi.
Appena arrivati in città visitiamo la Cattedrale che conserva le spoglie di Cristoforo Colombo ed è stata in parte costruita con il tesoro delle Americhe, è veramente incredibile. Saliamo anche sulla torre (La Giralda) della cattedrale che era in precedenza il minareto della moschea e che offre una meravigliosa vista della città. In cima alla Giralda c’è una statua dorata da cui la torre ha preso il nome (dal termine arabo Giraldin), come ci ha spiegato, il giorno successivo, la guida.
Giorno 4 – Visita ai luoghi meno noti di Siviglia
La mattina seguente facciamo un tour guidato della città, prenotato su Freetour.com, anche questo molto interessante e coinvolgente (per me, un po’ noioso a detta di mio figlio). La guida locale spagnola ci porta nei luoghi più caratteristici della città e ci fa scoprire anche degli angoli poco noti tra cui la via più stretta del mondo (indicata però anche sulla guida Lonely) e l’hotel dove soggiornò Cervantes, rimasto, in parte, originale. Il tour dura tre ore circa, ma anche qui sono letteralmente volate. Dopo il tour è necessaria una pausa perché il sole cocente non lascia veramente tregua.
Nel pomeriggio ripartiamo per la nostra terza tappa in Andalusia: Gibilterra. Il tragitto anche qui dura circa 2 ore e 30 min. Alloggiamo fuori da Gibilterra perché i prezzi all’interno sono piuttosto alti (Apartamento Vista Real € 105€ dista circa 15 min dalla frontiera con Gibilterra e dotato di parcheggio). Sulla costa il caldo è meno torrido e il clima, più ventilato, è piacevole e poi il nostro albergo è dotato di piscina che ci consente di fare qualche tuffo prima di cena.
Giorno 5 – Gibilterra
La mattina seguente “lasciamo” l’Andalusia e andiamo alla scoperta di Gibilterra, lasciando l’auto in un silos nella città spagnola “ linea de la Conception” perché i parcheggi costano molto meno che a Gibilterra e la fila per passare la dogana in auto è lunghissima. Passiamo, quindi, la frontiera a piedi con passaporto in mano e, in una quindicina di minuti, siamo sul territorio di Gibilterra. Qui, nonostante sia ancora territorio britannico, tutti parlano anche spagnolo ed utilizzano l’euro.
Appena passato il confine, ci sono le agenzie turistiche che vendono pacchetti per la salita a “The Rock”, la parte più interessante di Gibilterra (il centro, se si ha poco tempo, si può anche evitare). Il costo del tour è 50€ a persona e dura 2 ore.
Decidiamo di andare con il bus locale fino alla funivia per vedere se ci sono altre opzioni. Davanti alla funivia troviamo ancora i venditori delle agenzie che propongono pacchetti (allo stesso pezzo) e, fatti due calcoli, ci accorgiamo che risulta più conveniente farsi trasportare con i minivan delle agenzie perché il costo della funivia + ingresso al parco è quasi uguale a quanto fanno pagare le agenzie. Con il minivan si evita la salita a piedi sotto il sole cocente e, nel tour con l’agenzia sono inclusi, inoltre, gli ingressi alle attrazioni. Quindi il mio consiglio è di acquistare il pacchetto subito dopo la frontiera, così si evita anche di prendere il bus fino alla funivia.
Nel tour sono incluse quattro tappe: il belvedere da cui di vede il Marocco e dove c’è la targa (con cui tutti si fotografano) che indica che ci troviamo alle colonne d’Ercole; le grotte, che trovo un po’ pacchiane perché pieni di effetti luminosi e sonori, ma che a Diego sono piaciute molto; lo skywalk, piccolo terrazzo di vetro sospeso sul mare da cui si ha una vista spettacolare, non indicato a chi soffre di vertigini; la cima di “The Rock” dove vivono le scimmie che sono in libertà, abituate agli uomini e che anzi, la guida del minivan ci fa addirittura salire in braccio (dietro ricompensa data alla scimmia).
Questa è stata sicuramente l’esperienza più suggestiva (anche se un po’ costosa) che è piaciuta a tutti e quattro e ha ripagato Diego della noia sopportata durante i tour dei giorni precedenti. Dopo il parco visitiamo brevemente il centro della città a piedi ma non abbiamo trovato veramente nulla degno di nota.
Al termine della visita riprendiamo l’auto e, con un viaggio di 2 ore e 30 circa, lungo la costa dove svettano le turbine eoliche tra dune desertiche che ricordano il deserto del Mojave in California, giungiamo a Torremolinos, ultima tappa del nostro viaggio.
Soggiorniamo all’hotel Residence Miami (110€), anche questo provvisto fortunatamente di parcheggio. L’hotel è dotato di piscina ma è anche molto vicino alla vivace spiaggia di Torremolinos, quindi ci concediamo l’ultimo giorno di relax prima del rientro.
Giorno 6 – Rientro in Italia
La mattina seguente riportiamo l’auto in aeroporto a Malaga, che dista dolo 10 minuti, anche qui la riconsegna è molto efficiente e veloce. In questi 6 giorni abbiamo macinato quasi mille chilometri, ma il viaggio tra panorami incantevoli e città ricche di fascino e storia è valso ogni singolo chilometro.
Ripartiamo portandoci tutti e quattro via un ricordo unico di colori, profumi, sapori e cordialità della meravigliosa terra andalusa.