Pho Bo & Pho Ga

Se pensate di andare da quelle parti non perdete tempo!
Scritto da: viagginerodavol
pho bo & pho ga
Partenza il: 11/02/2011
Ritorno il: 25/02/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Gli ultimi giorni del nostro soggiorno in Vietnam, ma prima avevamo girato per quattro giorni il Laos, dicevo gli ultimi giorni di tour del Vietnam ci eravamo così abituati alla (buonissima) cucina viet che quando arrivava chi ci doveva servire al tavolo del ” ristorante ” (eufemismo bonario per indicare qui posti di ristorazione per strada dove normalmente si và a mangiare in Indocina), per prendere la comanda noi automaticamente, ed in lingua locale, si ordinava la zuppa di carne di pollo (pho ga) o la zuppa di carne di manzo (pho bo) con i buonissimi noodles con abbondante contorno di verdure e germogli di soia e generosa aggiunta di peperoncino, il tutto annaffiato con dell’ottima birra locale (noi in genere sceglievamo la 333). Questa piccola premessa per raccontare quanto siamo stati bene nei nostri undici giorni passati in Vietnam, il nostro primo assaggio di quel paese poiché ci vogliamo ritornare per andare a visitare le varie etnie nell’entroterra.

Ma andiamo con ordine, i primi quattro giorni del nostro viaggio li abbiamo passati nel massimo riposo in Laos. Siamo arrivati direttamente da Roma con un volo Thai prenotato a dicembre via Bangkok con ultimo scalo a Vientiane, la città non ci ha affascinato ma è assolutamente tranquilla e si può girare a piedi o con la bici. Noi per il soggiorno abbiamo scelto un albergo poco fuori dal centro il Green Park dove, circondati dal verde e da un romantico laghetto, ci siamo ripresi dal jet lag accumulato per il viaggio in aereo. Per la cena anche se era possibile andare nei tanti localini in riva al Mekong abbiamo preferito restare in albergo. Ottima scelta!!!! Il giorno successivo la nostra guida laotiana, che parlava un buon francese, ci ha portato a fare il tour della città con i suoi monumenti più importanti. Abbiamo preferito dedicare soltanto una giornata a Vientiane perché sapevamo che le cose più importanti le avremmo visitate a Luang Prabang dove lo stesso pomeriggio siamo arrivati con un collegamento aereo della Laos Airlines, la quale utilizza esclusivamente aerei ad elica, ma si può stare assolutamente tranquilli sono puliti e sicuri. L’antica capitale del Laos ci ha accolto magicamente quasi al tramonto e già dall’aereo si potevano osservare i colori tenui del sole che si rifletteva sul Mekong ed il rigoglio della vegetazione tutt’attorno alla città. Come alloggio avevo scelto l’Apsara Rive Droit, l’albergo è separato dalla città da un affluente del Mekong e i collegamenti possono avvenire a piedi o con la bici ( messa a disposizione dall’albergo ) o più romanticamente con una barchetta a motore che fa la spola da una riva all’altra portandoti direttamente nel cuore più vivo della città. Passeggiare per le vie di Luang Prabang, sia di giorno sia di notte vuol dire tornare ai nostri bei tempi andati, quando non dovevi scansare macchine e motorini, come oggi succede nelle nostre città, potendoti godere l’assoluta calma lasciando libera la mente ai tuoi pensieri immedesimandoti nello scorrerelibero delle acque del fiume sotto di te. Per la cena abbiamo provato il “Un petit nid”. Assolutamente da consigliare!!! Il giorno di S. Valentino è stato dedicato alla visita della tranquilla città con tutti i suoi monumenti compreso il palazzo reale oggi adibito a museo. Dopo esserci ” relaxati ” in piscina nella calma dell’albergo, nel pomeriggio abbiamo affrontato gli oltre 300 scalini che ci hanno portato sulla cima della collina di Phousi per godere degli ultimi raggi di sole e delle bellissime profondità di luci ed ombre sul Mekong e sulle colline adiacenti, scendendo dalla collina abbiamo visitato il mercato notturno dove è possibile anche mangiare ed acquistare delle bellissime sciarpe di seta ( mia moglie ne ha fatto incetta !!). La sera un fantastico massaggio al ” Hybiscus spa ” ci rigenera dalle fatiche della giornata. Cena al Tamarind locale in cui gli altri turisti uscivano gaudenti mentre a noi non è piaciuto assolutamente nulla delle pietanze che abbiamo assaggiato, unico posto in tutto il viaggio in cui abbiamo mangiato malissimo.

La mattina successiva altro mercato ( stavolta mattutino ) e poi via a girovagare per le viuzze della città, nel tardo pomeriggio altro collegamento aereo( sempre ad elica ) per varcare il confine ed atterrare ad Hanoi. Primo assaggio con il traffico dei motorini in Vietnam arriviamo in albergo ( Sunway Hotel ) unico albergo che ci ha deluso e devo confessare che tutta la città non è stata proprio di nostro gradimento differenza di tutto il Vietnam di cui ci siamo innamorati. Cena al ” Wild Rice ” ottimo locale. Come ho accennato prima Hanoi non ci è piaciuta molto forse perché il primo impatto con la città è stato con il mausoleo dell’ ” Zio Ho ” dove era assolutamente proibito anche respirare se non era approvato dallo sguardo austero e dai gesti intimidatori delle guardie. Appena usciti ci siamo rasserenati e ci siamo sentiti liberi dalle costrizioni del regime, abbiamo visitato la città con la bellissima pagoda dell’unica colonna che si trova all’interno dei giardini del palazzo presidenziale, nel pomeriggio il caratteristico spettacolo di marionette sull’acqua e poi il lago della spada restituita, il luogo sembra completamente avulso dalla caotica Hanoi!!

Sfortunatamente la notte tre il 16 ed il 17 febbraio è affondata, nella baia di halong, una barca con numerose vittime tra i turisti e guide locali, dunque le autorità per favorire le operazioni di salvataggio e le indagini per appurare cosa era successo, avevano vietato alle barche di grosse dimensioni di compiere le previste crociere per questo motivo non ci hanno consentito l’imbarco sulla giunca che avevo scelto per la mini crociera nella baia ( Ha long Emotion Giunca ), ma non ci siamo dati per vinti e con la nostra guida affittiamo una barca per conto nostro e ci cominciamo a fare un’idea delle bellezze naturali di Ha long. Il giorno successivo prendiamo un’altra barca per l’intera giornata navigando ancora più al largo abbiamo la possibilità di pranzare a bordo con il pesce acquistato dai pescatori che vivono in quelle acque e visitiamo la grotta della sorpresa. Ritorniamo sui nostri passi ed utilizzando la compagni di bandiera ( Vietnam Airlines ) ci spostiamo da Hanoi alla città imperiale di Huè, dove alloggiamo al favoloso hotel Pilgrimage. La mattina dopo ci ” preleva ” la nostra guida Phu che non parla un perfetto italiano che alterna ad un buon spagnolo, ma è simpaticissimo ed attento a soddisfare tutte le nostre piccole richieste, visitiamo la pagoda della signora celeste con il suo convento buddista e nel pomeriggio la città imperiale proibita, pranziamo in un locale ad uso esclusivo dei vietnamiti che la nostra guida conosce, con nostra grande apprensione ci accomodiamo, ma, ci dobbiamo assolutamente ricredere per come abbiamo mangiato bene, lui ripassa le parole in italiano e quelle nuove che ha imparato con noi se le scrive sul palmo della mano per poi riportarle su di un taccuino e ripassarle la sera, oppure me le fa registrare in un piccolo registratore magnetico e se le ripassa la sera quando ci accompagna per il nostro shopping o per la cena, a proposito mangiamo al “La Caranbole” ottimo ma attenzione bisogna passare prima dal locale e prenotare un tavolo. Ci spostiamo prima a Da Nang passando per il colle delle nuvole e visitiamo il museo etnografico Champa per poi andare ad Hoi An, qui alloggiamo al ” Hoi An Beach resort “. La città è splendida di sera sembra di tornare, con una macchina del tempo, indietro nei secoli passeggiando nelle vie in cui né le macchine, né gli onnipresenti motorini, possono circolare. Da una parte all’altra delle stradine ci sono case piccole ( massimo ad un piano ) tutte in legno e muratura architettonicamente originali e con le strade illuminate da centinaia di lanterne, ci sentiamo tuffati nel film ” Lanterne Rosse “. Il mattino seguente visitiamo il mercato di Hoi An, il bellissimo ponte giapponese e la casa di Phoung Hung, la più antica della città. Ceniamo al Ban 19, pieno di gente con il panorama notturno del fiume mangiando veramente bene io addirittura azzardo anche con il gelato un’ottima banana split. Ultimi giorni del nostro viaggio in Vietnam, ritorniamo a Da Nang dove con molto rammarico salutiamo al bravissimo e volenteroso Phu con i suoi appunti ” manuali ” e ci imbarchiamo sull’aereo che ci porterà nella capitale economica del paese. Saigon ci accoglie con un caldo sopportabile, incontriamo la nostra nuova guida ” Hue ” che ci accompagna al nostro albergo il Duxton, ottima posizione centrale e nonostante il traffico inimmaginabile di motorini, anche abbastanza tranquillo, pranziamo in una catena tipo McDonald alla vietnamita che si chiama Pho 24 dove servono cibo locale in seguito cominciamo la visita della città con la pagoda nel quartiere cinese, la posta e la cattedrale cattolica di Notre Dame, in serata rilassamento totale con un massaggio al ” 137 ” una spa alle spalle del nostro albergo, dove nonostante ci mettono in uno stanzone come dei ” polli in batteria ” su delle poltrone che ci si può coricare, il massaggio è assolutamente speciale, ci massaggiano anche con le pietre calde!!! Da Saigon ci spostiamo, con la macchina, e andiamo a Can Tho il nostro albergo è il Victoria Can Tho molto bello sul delta del Mekong, anche qui come a Luang Prabang, una barca messa a disposizione degli ospiti dell’albergo, collega il centro della città. La mattina successiva, siamo proprio all’ultimo giorno in Vietnam, visitiamo il mercato galleggiante e le varie isolette che compongono il delta del grande fiume, pranziamo in una di queste isole con il panorama del Mekong e delle barche che usano questa via d’acqua come se fosse un’autostrada dove farena vigare di tutto. La sera stessa ( 24/02 ) dopo esserci concessi l’ultimo massaggio al 137 di Saigon ci imbarchiamo su un aereo della Thai con scalo a Bangkok e destinazione finale Roma.

L’organizzazione di questo viaggio è stata possibile con l’aiuto della Asiatica Travel e con i prezioso consigli di una delle sue responsabili la Sig.ina Lan Han che ha reso indimenticabile il nostro soggiorno in laos ed in Vietnam e devo darle atto ha risolto egregiamente il piccolo intoppo che abbiamo avuto nella baia di halong. Sicuramente ritorneremo in Vietnam per riassaporare i profumi di un territorio, le sensazioni di un modo di vivere e di una popolazione che nonostante il regime stà facendo dei grandi passi avanti per non restare ad un livello di arretratezza come quello dei Birmani ( vedi il mio racconto sul Myanmar ). Del Vietnam ma anche del laos ci è piaciuto tutto, soltanto Hanoi ci ha deluso forse per il trattamento avuto dalle guardie del mausoleo di Ho Ci Min. Se pensate di andare da quelle parti non perdete tempo non è affatto pericoloso, noi non lo siamo mai stati e non abbiamo neanche mai avuto la sensazione di esserlo. Il periodo in cui siamo stati li ci siamo dovuti portare il vestiario adatto a tutte le stagioni freddo al nord, primaverile al centro ed estivo al sud.

Un ciao a tutti i turisti per caso ed alla prossima.

Viagginerodavola.

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Baia di Halong



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