Vietnam – da Hanoi a Saigon

1 Hanoi Hanoi è la capitale di questo paese di 83 milioni di abitanti, lungo 1600 km e largo al massimo 400 e al minimo 50 km. La prima cosa che colpisce il viaggiatore è la quantità di moto circolanti. Scoprirò poi che il Vietnam si muove su barca o sulle 2 ruote e qui ad Hanoi se ne ha la prova, ve ne sono di tutti i tipi, trasportano di...
Scritto da: pmskyblu
vietnam - da hanoi a saigon
Partenza il: 23/11/2008
Ritorno il: 22/12/2008
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
1 Hanoi Hanoi è la capitale di questo paese di 83 milioni di abitanti, lungo 1600 km e largo al massimo 400 e al minimo 50 km.

La prima cosa che colpisce il viaggiatore è la quantità di moto circolanti.

Scoprirò poi che il Vietnam si muove su barca o sulle 2 ruote e qui ad Hanoi se ne ha la prova, ve ne sono di tutti i tipi, trasportano di tutto, sono tantissime e in alcuni punti della città vecchia attraversare la strada è davvero un’impresa ardua.

Bella città Hanoi anche se può sembrar caotica, personalmente l ho trovata più a misura d’uomo di altre capitali.

Marcate sono le presenze di un recente passato militare importante, che ha caratterizzato la storia di questo paese, di cui i vietnamiti e il regime ( il paese ha un governo-regime comunista) vanno fieri.

L’aver sconfitto militarmente i Francesi nella guerra d indipendenza negli anni 50, gli Americani nella lunghissima e tristemente nota guerra del Vietnam e liberato da soli la Cambogia dai Khmer Rossi di Pol Pot mentre il mondo discuteva che fare , non è un passato da poco e testimonia la grande determinazione di questo popolo.

Così il mausoleo di Hochimin (padre della patria) , il museo dell’esercito e dei residui bellici meritano una doverosa visita per capire il paese.

Poi per scoprire la gente vale la pena perdersi per le strade della città vecchia.

2 Sapa e le tribu di montagna Il treno notturno impiega 10 ore per raggiungere Lao Cai vicino al confine cinese.

Da li 1 ora di bus e si arriva a Sapa, punto di partenza per l esplorazione delle terre delle tribù di montagna. In Vietnam vi sono 53 gruppi etnici diversi e nelle zone montane a nord del paese si concentrano i gruppi etnici più interessanti e particolari. Mi dicono che ognuno parla una propria lingua , spesso incomprensibile tra loro.

Belli e piacevoli i trekking a piedi che permettono di visitare i vari villaggi degli Tzao Rossi e quelli degli N’Mong Neri. Mi colpisce la vista in un villaggio la costruzione della casa di una giovane coppia ad opera di tutti gli altri giovani del villaggio. Grande momento di aggregazione e di aiuto collettivo. Imperdibili e notevoli i panorami coi terrazzi a gradoni per la coltivazione del com (riso). Sostegno alimentare del Vietnam di cui è il secondo esportatore mondiale.

L unico aspetto negativo l impatto che il turismo ha apportato ai comportamenti delle persone. L’incessante tentativo di vendita di souvenir o l accattonaggio da parte dei bambini mette tristezza e talvolta un po’ disagio. Sicuramente fa riflettere.

3 Ninh Binh e Tam Coc La zona di Tam Coc, chiamata anche la Halong di terra poiché ricorda i faraglioni della più famosa baia, non è inclusa nei tour classici ma merita sicuramente una visita di uno o due giorni.

Si noleggia una bicicletta a Nihn Binh e dopo 7 km eccoci a Tam Coc pronti ad affrontare il tragitto in barca a remi , spinte esclusivamente dalle donne del villaggio, lungo fiume canali e laguna tra paesaggi pittoreschi e affascinanti. Il tragitto in barca tra andata e ritorno dura circa 2 ore . Consigliabile effettuarlo nelle ore prossime al tramonto in cui colori e paesaggi sono più caldi e affascinanti. Il giorno successivo noleggio una motocicletta con “autista”, difficile orientarsi da soli, per effettuare un interessantissimo giro tra le campagne e i villaggi della zona. Qui le scene di vita e gli incontri che si susseguono con la gente “riconciliano con lo spirito autentico del viaggio”.

4 Cat Ba e Baia di Halong Ci sono dei luoghi in ogni Paese che da soli valgono il viaggio. La baia di Halong lo è per il Vietnam. La decisione di soggiornare come base sull’ isola di Cat Ba si rivelerà presto una scelta felice. C’è poca gente, ma tutti gli hotel, ristoranti e negozi sono aperti. Con 6 dollari ecco una decorosissima ed ottima camera con vista mare. L’isola (35 km x 20) è interessante da visitare , da soli con un motorino noleggiato, da vedere il parco, la grotta ospedale utilizzata dai vietcong, i villaggi. Ci sono delle belle spiagge che presto saranno occupate da lussuosi resort che stanno sorgendo rapidamente. Ma la meraviglia è l’escursione in barca nella baia di Halong. Faraglioni e isole si susseguono ininterrottamente creando agli occhi dei naviganti un paesaggio fiabesco. Molto folklore lo danno invece i villaggi galleggianti dei pescatori. Pescano pesce che viene acquistato in blocco da navi cinesi e qualcuno anche perle acquistate esclusivamente da mercanti giapponesi. I villaggi sono formati da casette di legno costruite su enormi zattere che si spostano con le correnti e secondo le necessità di pesca. Hanno tutte sul davanti delle passerelle con gabbie di reti ove si mantiene vivo il pesce pescato da vendere, e colpisce che a guardia della casa galleggiante ci sia sempre un cane. Al tramonto nel villaggio galleggiante di fronte a Cat Ba city è un brulicare di attività: gente che si sposta da una casa all’altra, bimbi che giocano, chi torna dalla pesca o dalla terra ferma dove si scambia pesce contro verdura e frutta fresca , chi prepara la cena. Il contrasto con la città “terrestre” che gli sta di fronte è davvero notevole.

5 Huè Non esiste un periodo ideale per visitare il Vietnam. La sua forma allungata di 1600 km e l impatto dei monsoni lo rendono estremamente variabile da zona a zona. Sicuramente da novembre a marzo al nord si avrà tempo secco e al sud meno umido di quello estivo ma per la parte centrale si avrà buona probabilità di trovar pioggia. Così è stato x le 36 ore di permanenza a Huè , sempre pioggia incessante. Normale per questo periodo come mi ha confermato l impiegata di banca dove mi son recato per cambiare valuta ( la moneta vietnamita è il Dong , al dic 2008 1 euro = 22.000 dong).

Huè , teatro di cruenti scontri nella guerra del Vietnam, oggi merita una visita x la sua cittadella, l’escursione in barca alle tombe imperiali e per la sua cucina. Accantonato causa meteo l escursione in barca sul fiume dei Profumi, la cui larghezza è davvero imponente, non resta che concentrarsi sulla cittadella. Ha un perimetro di mura di 10 km e vi si accede da 10 porte fortificate. All’interno la città purpurea Proibita, diversi templi e residenze imperiali valgono davvero una visita anche sotto un nubifragio. La cucina imperiale di Huè allieta senz altro la pausa pranzo . Da provare gli squisiti dolci al riso.

6 Hoi An Città imperdibile Hoi An per chi visita il Vietnam. Città stranamente risparmiata dalle guerre che hanno colpito duramente la parte centrale del paese. Città coloniale francese con gli edifici ora trasformati in negozi e ristoranti ma con un certo buon gusto. Città con forti presenze cinesi, notevoli i templi e sale delle varie congregazioni. Luogo piacevole per passarvi qualche giorno e magari farsi confezionare un abito su misura. Vi sono oltre 500 sartorie che per pochi dollari una volta ordinato il capo la sera , lo creano la notte consegnandolo al mattino.Colorato e pittoresco il mercato locale. Magica l’atmosfera dei negozi di lanterne. Rilassante una gita in barca al tramonto. A circa 1 ora di bus vi è il sito archeologico Champa di My Son. I Champa sono stati la civiltà dominante col loro apogeo attorno al 1000 d.C. E hanno rappresentato per il Vietnam quello che sono stati i Kmer per la Cambogia o i Thai per la Tailandia. Costruivano a secco palazzi e templi con della resina tra le pietre, incendiavano poi i monumenti facendo sciogliere la resina che fungeva da collante. Il loro sito più importante, My Son appunto, fu pesantemente bombardato dagli americani che lo consideravano rifugio per i Vietkong. Tristezza e tragedia di ogni guerra.

7 Saigon Sulle cartine e all’aeroporto il nome è Hochimin ma per tutti è stata e continua ad essere Saigon.

Capitale economica e motore del paese. Si ha l’impressione che le motociclette, già molte ad Hanoi, qui siano ancora di più.

Doverosa una sosta al Pho for the president, locale dove Bill Clinton si fermò ad assaggiare il Pho , piatto nazionale di tagliolini in brodo con verdure e carne che i vietnamiti mangiano praticamente a tutte le ore del giorno. Qui è squisito.

Stupisce la presenza di molti americani in visita in tutto il Vietnam, ma soprattutto qui a Saigon, moltissimi all’impressionante ed impedibile Museo dei Residuati Bellici. Non noto astio tra i vietnamiti nei loro confronti, colpisce invece da parte del turista americano la religiosa attenzione, la voglia di conoscere e capire meglio l’immane tragedia terminata 30 anni fa (3 milioni i morti civili e militari tra i vietnamiti , 58 mila tra i marines). Incredibile la sezione fotografica dedicata ai fotoreporter morti in guerra. Potenza e forza fotografia di reportage!

8 Delta del Mekong Il più importante , il più lungo e ora purtroppo anche il più inquinato fiume dell’Indocina: Il Mekong. Nasce dalle vette Himalayane attraversa poi Birmania, Thailandia,Laos, Cambogia e Vietnam. A sud di Saigon si divide in 2 per poi sfociare nel mar cinese in nove estuari dando vita alla zona del delta che rappresenta per queste popolazioni quello che il Nilo per l’Egitto. Tutto si svolge attorno e nel Fiume. Frutteto, giardino, risaia, riserva di pesce del paese. Molti i villaggi e le cittadine da visitare. Scelgo Vihn Long ove soggiorno sulle isole fluviali nella casa di un vecchio vietkong. Deludente qui il mercato fluviale. Magnifici ed impedibili quelli di Cai Rang e soprattutto Phong Dien raggiungibili da Can Tho con escursione in barca . Bisogna partire alle 5 di mattina, poiché i mercati alle 9 terminano ma ne vale la pena. A Chau Doc tranquilla cittadina vicino al confine cambogiano incredibile atmosfera nel giro in barca al tramonto tra le case galleggianti. Non con le agenzie x turisti ma con le donne-barcaiole del posto. Uno spettacolo!



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