Tour dal sahel al sahara 2

04.09.2000 Ebbene è giunta la nostra vacanza. Partiamo da Venezia alle ore 10.10 con un aereo della Tunis Air… che aereo!!! Laura a sudare freddo, sbuffare con il crocefisso in mano per solo due ore di volo. Siamo arrivati a Monastir sani e salvi e Laura fortemente assettata dopo aver continuamente parlato con la bibliotecaria della Marciana...
Scritto da: archigor
tour dal sahel al sahara 2
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
04.09.2000 Ebbene è giunta la nostra vacanza. Partiamo da Venezia alle ore 10.10 con un aereo della Tunis Air… che aereo!!! Laura a sudare freddo, sbuffare con il crocefisso in mano per solo due ore di volo. Siamo arrivati a Monastir sani e salvi e Laura fortemente assettata dopo aver continuamente parlato con la bibliotecaria della Marciana di Venezia.

Dopo un primo smarrimento per la difficoltà di trovare un’indicazione, ci troviamo a tagliare la strada ad un numeroso gruppo di irlandesi … del nord. Passiamo la Dogana e saliamo in autobus … Naturalmente gli unici e gli ultimi a scendere presso il Golf Residence Hotel a Port El Kantoui. Iniziamo il pomeriggio in piscina ed incominciano a perlustrare in incognita i nostri futuri compagni di viaggio, facilmente riconoscibili dal portadocumenti del nostro tour operator. Che bei!!! Poi abbiamo fatto una breve passeggiata a Port El Kantoui, ammirando e apprezzando le costruzioni locali. Ora ci attende la cena … la più desiderata.

05.09.2000 La sveglia suona alle ore 7.00, perché dobbiamo partire alle ore 8.00 in punto e dopo vari lamenti per l’ora siamo pronti per iniziare il tour. Saliamo nei fuoristrada Toyota Land Cruiser dove conosciamo finalmente i nostri compagni di viaggio distribuiti in cinque fuoristrada ciascuno con sei persone a bordo e conosciamo la nostra guida (autista) locale di nome Hamar che ci condurrà’ per tutto il tour, soprannominato dopo le prime curve la volpe del deserto.

Il paesaggio che ci si presenta subito, macinando i primi chilometri, è molto insolito, caratterizzato da coltivazioni di ulivi e distese di terra di color ocra con rari ciuffi d’erba.

Con la prima tappa visitiamo Takrouna, dove è arroccato sulla collina un villaggio berbero della Tunisia del nord. In questo villaggio siamo quasi assaliti dagli abitanti, che chiedono ininterrottamente dinari tunisini (valuta 1 DT: Lit. 1.600) in cambio di foto e di pietre rare, ma riusciamo a resistere. Dopo ca. 20 minuti, proseguiamo con il nostro itinerario. Zaghouian è il secondo luogo di visita dove ca. Nel 200 a.C. Partiva l’acquedotto romano che alimentava la città di Cartagine. Dell’opera rimane solo un tempio degradato dal tempo con qualche capitello e cornicione di epoca romana. Sempre nello stesso posto pranziamo in un ristorante e poi partiamo per Kairouan.

In quest’ultima città ci aspetta un albergo a 5 stelle “La Kasbah”, il quale mostra subito il suo valore con un’entrata maestosa e all’interno con una piscina fantastica, dove dopo aver dopo i nostri bagagli in camera ci tuffiamo per toglierci la polvere che avevamo addosso.

Nel tardo pomeriggio abbiamo visitato un deposito di tappeti e i meravigliosi Souk della Medina di Kairouan, ricchi di vita e di profumi particolari provenienti dai vari “negozi”.

Andiamo a dormire alle ore 23.00, dopo aver fumato il narghilene il tipico strumento per fumare il tabacco aromatico e anche qualche altra “strana essenza”, che ci fa girar la testa.

06.09.2000 La mattinata è dedicata alla visita della Medina di Kairouan, con particolare attenzione alla Moschea più grande della città. Dopodichè visitiamo la Moschea del Barbiere, dove proprio in quel momento stavano praticando delle circoncisioni a dei bambini di tenera età. Da notare l’orgoglio dei genitori insieme ad altri figli, parenti e bambini; erano tutti lì ad assistere all’evento.

Nel pomeriggio partiamo per le oasi di montagna: Mides, Tamerza ai confini con l’Algeria. Il paesaggio che ci circonda è al quanto irreale: da coltivazioni di oliveti ad alte montagne di roccia e sabbia. Dopo numerose curve ci fermiamo a Mides: un’oasi bellissima, con molte palme da dattero e altre piante. Ripartiamo per andare a Tamerza, dove alloggeremo e dove andremo a visitare le sue cascate. Il paesaggio è stupendo, ma le cascate lo sono un po’ meno. Ci consoliamo con la piscina dell’hotel, rallegrandoci con numerosi tuffi e ammirando il tramonto. Anche questa giornata è trascorsa.

07.09.2000 Oggi abbiamo visitato l’oasi di Chebika. Non eravamo gli unici, anzi saremmo stati almeno un centinaio di persone … In un piccola oasi immersa nel deserto. Ripartiamo per Nefta, visitiamo la Corbeillè e poi l’oasi con il calesse, dove partecipiamo alla raccolta dei datteri e beviamo il succo di palma, un liquido dolce, trasparente e molto squisito e fumiamo con una strana pipa del “tabacco”. Siamo ripartiti per Douz attraversando il lago salato, una distesa infinita di sale dove è facile vedere i miraggi.

Giunti al Sun Palm Hotel di Douz, abbiamo fatto l’escursione con il dromedario nelle fantastiche dune di sabbia finissima (come la farina) nel deserto del Sahara; è una sensazione unica al mondo al tramonto con un sole rosse che si nascondeva dietro le dune ad ogni passo del dromedario. Alle 19.00 ca. Siamo rientrati in albergo per cenare e finalmente dormire.

08.09.2000 Finalmente è arrivata l’ora temutissima delle piste nel deserto. Iniziamo la nostra avventura con le dune di Noail; Hamar il nostro autista si è dimostrato un vero pilota di rally facendoci sbalzare da una parte all’altra dell’abitacolo. Proviamo forti emozioni nell’affrontare le dune alte circa 20 MT che si oppongono con la loro finissima sabbia alla potenza del nostro 4×4: un momento veramente emozionante.

Ripartiamo per l’oasi di Zaafrane e rimaniamo incantati dal paesaggio affascinante ricco di palme da dattero che spuntano dalle dune di sabbia bianchissima. Nel pomeriggio ci rechiamo all’oasi di Ksar Ghilane, dove ci aspettano ben 60km di pista (sabbia e sassi). Il paesaggio si trasforma, diventa quasi marziano. Il colore della sabbia non è più bianca, bensì rosso-ocra. Stupenda!! Arrivati all’oasi l’emozione è stata indescrivibile. In particolar modo quando abbiamo visto che eravamo immersi nel Sahara e quando abbiamo deciso di trascorrere la notte sopra una duna insieme ad altra amici, lasciando le tende beduine per qualcun altro. C’era molto vento che faceva innalzare la sabbia. I nostri occhi facevano fatica a rimanere aperti. La luna non finiva mai di tramontare e aspettavamo proprio con ansia quel momento buio per poter ammirare in tutto il loro splendore le stelle e la via lattea. E’ stato stupendo!!!! Sentivamo solo il soffio del vento e il verso di strani animali.

Dopo aver patito molto freddo, ci siamo accorti delle numerose orme lasciate dagli insetti e animali del deserto vicine alla nostra postazione sulla duna. Non abbiamo mai dormito, ma ne è valsa la pena a vedere le costellazioni di Pegasus, Andromeda, Orsa Maggiore, Minore e Sirio … ma poi è arrivata l’alba e a poco a poco sono sparite. Il sole è sorto in tutto il suo splendore e con lui sono arrivate le mosche a farci compagnia. 09.09.2000 Siamo partiti da Ksar Ghilane alle ore 8.00 per Ksar Hadda dove abbiamo visitato gli antichi granai dei berberi risalenti all’anno 1000 ca. Poi abbiamo proseguito per Tatouine dove dopo una sosta al mercato delle spezie ci siamo trasferiti all’hotel Sangho per riposarci. Alle ore 17.00 abbiamo raggiunto Chenini, uno dei primi villaggi berberi della Tunisia, dove è stato impressionante vedere come sono state costruite le antiche abitazioni disposte sopra una montagna rocciosa.

Il paesaggio era meraviglioso tanto quanto il Gran Canyon.

In serata abbiamo cenato al Sangho.

10.09.2000 Oggi è stato l’ultimo giorno del nostro tour ed è stata anche l’ultima sfaticata. Sveglia alle 5 del mattino e partenza appena finita la colazione. Dopo un lungo tragitto visitiamo le case troglodite di Matmata dove stanno girando il secondo episodio della nuova serie di Guerre Stellari.

Queste case sono scavate nella terra fino ad una profondità di circa 7-8 metri in modo non essere viste e da essere calde d’inverno e fresche d’estate. Ripartiamo e dopo una breve sosta a Sfax per il pranzo arriviamo a El Jem, dove visitiamo l’anfiteatro Romano considerato il secondo come grandezza costruito dai Romani. Questo anfiteatro, come il Colosseo, era luogo di lotta tra gladiatori e di sacrificio dei cristiani impiegando le belve feroci. Poteva contenere ca. 30.000 persone e i residenti erano ca. 10.000. Questo sta a dimostrare come i romani volevano dimostrare agli altri popoli la loro grandezza e la loro potenza costruendo una struttura molto più’ grande del necessario.

Al tramonto arriviamo a Sousse e purtroppo il nostro fantastico tour è finito. In totale abbiamo percorso ca. 1000 km di cui 400 km di pista nel deserto: una cosa da provare nella vita!!!! Igor e Laura



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