I colori del New England

Sono passati ormai diversi mesi dal rientro dal New England e ancora mi interrogo su cosa ci sia di tanto magico, in questi sei Stati, da avere una tanto profonda e malinconica nostalgia di quei posti. Il New England è il “foliage” http://www.foliagenetwork.com/default.php . In ottobre sembra che i boschi brucino, le foglie splendono...
Scritto da: avventure
i colori del new england
Partenza il: 26/09/2007
Ritorno il: 11/10/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Sono passati ormai diversi mesi dal rientro dal New England e ancora mi interrogo su cosa ci sia di tanto magico, in questi sei Stati, da avere una tanto profonda e malinconica nostalgia di quei posti.

Il New England è il “foliage” https://www.foliagenetwork.com/ . In ottobre sembra che i boschi brucino, le foglie splendono gialle, rosse ed arancione. Il picco è nella prima settimana di ottobre, quando la notte è già fredda ed il sole si affaccia fra la nebbia mattutina. E’ la così detta “Indian Summer”, la più famosa fra le stagioni del Nord- America.

Il New England è anche la “vecchia america”, quella colta, quella dove hanno sede prestigiose università. Qui, nel New England, tutto ha avuto inizio.

Il New England è la natura. Le sconfinate coste del Maine e del Massachusetts. La dolcezza del Vermont e la ruvididità del New Hampshire.

Il New England sono le città come l’aristocratica Boston, l’elegante Newport o gli innumerevoli pittoreschi villaggi come Grafton, Newfane o Castine.

Il New England sono gli infiniti ponti coperti, già fotografati e famosi ancor prima che il film “I ponti di Madison County” immortalasse la particolare bellezza di quelli dell’Ohio.

Il New England è la gente. Qui le persone hanno una mentalità ed un comportamento completamente diverso da quello del tipico americano da “pacca sulla spalla”. L’abitante del New England preferisce un cortese, gentile ed educato “good morning”, al più gioviale “hi”. Un “good morning” pronunciato sempre con disarmante sorriso che ti riempie il cuore.

Di certo il New England deve gran parte del suo successo al fatto che, pur essendo geograficamente e paesaggisticamente tra le più variegate, si estende su un territorio compatto con spazi, tutto sommato, contenuti: poche località del New England distano più di mezza giornata di auto da Boston. E’ proprio da Boston che il nostro viaggio inizia ed avrà termine.

Atterrati a Boston in perfetto orario, ritiriamo la macchina alla Alamo http://www.Enoleggioauto.It/ e siamo subito in marcia.

Prima tappa Cape Cod. La solare cittadina di Provincetown (più comunemente p-town) si trova proprio nell’estremità di Cape Code. Provincetown (notti Ve28-Sa29 settembre 2007) http://www.Whitewindinn.Com/index.Html è una realtà unica: ci convivono, artisti non propriamente morti di fame, pescatori portoghesi e visitatori middle class con l’aria di chiedersi in quale accidenti di universo parallelo siano mai andati a finire e non ultimo, orde di gay rutilanti. P-town offre una delle comunità più colorate e tolleranti degli Stati Uniti. Da non perdere l’escursione in barca per vedere le balene. Http://www.Provincetownwhalewatch.Com/ http://www.Whalewatch.Com/ Da Cape Code ci dirigiamo verso nord lungo la costa. Passata Boston, che lasciamo per il ritorno, arriviamo a Salem e da qui un rapido giro nella spettacolare punta di North Shore, meta prediletta dei Bostoniani in fuga dalla città, e alla cittadina di Rockport. Ripartiamo nuovamente in direzione nord…Non si può tornare a casa, infatti, senza aver fatto almeno una puntatina a Freeport, la capitale del discount e degli outlet (notte Do30 settembre 2007). Http://www.Freeportcomfortsuites.Com/ La mattina seguente, dopo aver passato in rassegna i negozi di Freeport, è d’obbligo una deviazione attraverso la splendida regione del Damariscotta fino a Pemaquid Point dove c’è un piccolo faro a ridosso di splendide scogliere di falesia grigia. Http://lighthouse.Cc/pemaquid/. Riprendiamo la strada per il nord in direzione della Penobscot Bay. A metà della baia non si può saltare la cittadina di Camden, con il porto, il più bello del Maine. E’ gia pomeriggio inoltrato e abbiamo ancora molta strada da fare. La nostra tappa odierna è il sonnolento villaggio di pescatori di Stonington (Lu01-Ma02 settembre 2007) sulla Deer Isle. Http://www.Innontheharbor.Com/ http://pilgrimsinn.Com/. Per raggiungere Stonington si attraversa la Blue Hill Peninsula, una regione defilata, tranquilla, lontana dalle strade battute, con un fascino rurale autentico. Si percorre la strada con un andamento lento attraverso scenari meravigliosi, che invitano a respirare a fondo. Si vedono fattorie, piccoli villaggi, barche a vela ancorate al riparo delle insenature, dita rocciose che si tuffano in mare e che lasciano spazio a piccole baie di sorprendente e rara bellezza. Al porto di Stonington i pick-up che fanno il pieno di trappole per aragoste non sono messi lì per impressionare i turisti, qui la gente vive davvero di pesca, e tutto quel che si vede è genuino. Stonington sarà il punto di partenza per la visita al vicino l’Acadia National Park e la cittadina di Bar Harbour. La scoscesa Bar Horbour Head è il tipico esempio di costa rocciosa del Maine, rocce di granito che spingono fin sul mare. L’omonimo faro del 1858 offre uno stupendo panorama sull’oceano. Http://www.Acadia.National-park.Com/. La piccola cittadina di Bar Harbour sorge in posizione d’eccezione sulla maestosa Frenchman-bay.

Sulla via del ritorno a Stonington non manchiamo una sosta al piccolo villaggio di Castine.

Il Me3 ottobre ci aspetta un lungo trasferimento, attraverso boschi infiniti, fino al Mount Washington, la cima più alta (6288 piedi) a est del fiume Mississippi, che domina questa gloriosa regione dove i tramonti hanno cento sfumature di viola e rosa. Chi non sale alla vetta in macchina o a piedi, può prendere la Mount Washington Cog Railway, una teleferica a cremagliera azionata a vapore che, dal 1869, si arrampica per le 3 miglia e mezzo della nuda parete ovest superando un dislivello di 37 gradi. Http://www.Thecog.Com/ Per la notte ci fermiamo nella graziosa Jackson, paesino di montagna, vecchio di 200 anni, nascosto lungo la Route 16B, il cui ingresso è segnalato da un ponte coperto rosso e bianco. Il mattino seguente, attraverso la panoramica Kancamagus Highway ed una passeggiata nella “Lost River Valley” per vedere il “Lost river gorge”, un insieme di caverne scavate nella roccia dai ghiacciai milioni di anni fa www.Findlostriver.Com, raggiungiamo l’affascinante “Squam Lake” http://www.Squamlakeschamber.Com/ http://www.Squamlakes.Org/ . Questo piccolo lago, adiacente al ben più grande “Winnipisaukee Lake” è stato reso famoso dalle splendide immagini del film “Sul lago dorato” con Hanry Fonda, Katharine Hepburn e Jane Fonda. Di qui di nuovo a nord-ovest verso il Vermont.

L’incontro con il fascino discreto e penetrante di questa regione avviene nel piccolo villaggio di Peacham, scoperto grazie alle segnalazioni dei forum presenti in internet. Http://www.Foliage-vermont.Com Attraverso scenari da favola che vanno dal giallo al rosso vivo raggiungiamo Plainfield dove alloggiamo per le notti del Gi04-Ve05 ottobre 2007 E qui comincia il divertimento. Il giorno dopo ci perdiamo per le strade secondarie del Northeast Kingdom, il “Regno di Nordest”, una zona remota a nordest, appunto, delle Route 100 e 15 definita “il vero Vermont”: è qui che scattano le foto che ammirate sui calendari, con le file di aceri, le colline, le colazioni a base di pancakes e caffè offerte a prezzo fisso nei villaggi per il “Foliage Day Festival” e splendide fattorie dove acquistiamo il famosissimo “Maple sirup”. Proseguendo verso nordovest, passiamo la cittadina di Stowe e attraverso le fertili pianure della Champlain River Valley, sino alla piccola ma vivacissima cittadina universitaria di Burlington. Burlington occupa una posizione strategica sul Lake Champlain, un lago di origine glaciale secondo per dimensioni solo ai Grandi Laghi. A farle da sfondo, a ovest, le Adirondack Mountains di New York.

La giornata di sabato è interamente dedicata alla scoperta della mitica Route 100 in direzione sud, alla scoperta degli innumerevoli mercatini, dei ponti coperti e delle cascate. Ultima tappa prima di Saxton River (Sa6 ottobre 2007) http://innsaxtonsriver.Com/ è Grafton, forse il più pittoresco villaggio dello stato.

Prima tappa di domenica è a Newfane, un vero paesino da cartolina con il campanile bianco a punta, il tribunale austero e un parco da lasciarci il cuore, soprattutto nella stagione del “foliage” e oggi, domenica, in piena festa! Lasciamo alle spalle la dolcezza e la tranquillità del Vermont, attraversiamo il Massachusetts e siamo in Connecticut, a Litchfield (Torrington notte Do7 ottobre 2007), pittoresca cittadina dotata di molti edifici storici e di grandi case perfettamente sistemate nei larghi viali alberati. Vicino a Litchfield merita la visita il ponte coperto di West Cornwell, del 1841, l’unico di tale portata e aperto al traffico. Da Litchifield ci spostiamo all’elegante Newport. Come l’Italia, la città ha una forma a stivale, interamente circondata dall’acqua. A Newport ci sono le dimore private più imponenti di tutti gli U.S.A. Notti Lu8-Ma9 ottobre 2007 http://www.Innonbellevue.Com/ .

Ultima tappa di questo indimenticabile viaggio è Boston. Magica, aristocratica ed elegante città. Notti Me10-Gi11 ottobre http://www.Johnjeffrieshouse.Com/ .



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