Seychelles TUTTO fai da te

Eccoci qua tornati oramai da qualche giorno da una settimana meravigliosa alle Seychelles, che con tutto il cuore sentiamo di dover consigliare a chiunque. Grazie al prezioso contributo dei diari di viaggi pubblicati in questo sito, ed al sito dell’ente del turismo (http://www.seychelles.travel/it/home/index.php) ci accorgiamo fin da subito che...
Scritto da: loredana&m.
seychelles tutto fai da te
Partenza il: 02/03/2009
Ritorno il: 09/03/2009
Viaggiatori: in coppia
Eccoci qua tornati oramai da qualche giorno da una settimana meravigliosa alle Seychelles, che con tutto il cuore sentiamo di dover consigliare a chiunque.

Grazie al prezioso contributo dei diari di viaggi pubblicati in questo sito, ed al sito dell’ente del turismo (http://www.Seychelles.Travel/it/home/index.Php) ci accorgiamo fin da subito che le Seychelles non sono una meta esclusiva e riservata a pochi, anzi..

Pertanto il nostro consiglio è quello di NON prenotate nulla dall’Italia tramite le agenzie, così facendo eviterete di buttare via dei soldi inutilmente e scoprirete come le medesime cose sono più che realizzabili tramite internet o direttamente sul posto. Noi siamo partiti solamente con in tasca un biglietto diretto A/R Roma-Mahè, pensando di trascorrere 3 giorni a Praslin e 3 a La Digue.

Il volo lo abbiamo acquistato direttamente dal sito dell’AirSeychelles che ti permette massima elasticità di scelta tra date e luoghi di partenza (non si è obbligati ad acquistare un biglietto A/R dallo stesso aeroporto), così come è possibile effettuare una prenotazione senza impegno garantita per qualche giorno.

Costo del volo: 630€ a testa. Volano altre compagnie, anche più economiche, come la Emirati Airlines e la Qatar Airlines con scali rispettivamente a Dubai e Doha. Comunque promossa a pieni voti la compagnia per puntualità, per l’ottimo servizio e per il personale molto cortese.

Arrivo a Mahè alle 7.30 e subito siamo avvolti da un caldo afoso al quale non siamo più abituati e da una vegetazione intorno che ci lascia a bocca aperta. Purtroppo al controllo passaporti non ci permettono di passare perché vogliono sapere in quale albergo abbiamo prenotato; proviamo a spiegare che non abbiamo alcuna prenotazione e che intendiamo trovare una sistemazione direttamente a Praslin; niente da fare, senza una prenotazione di almeno una notte non ti fanno lasciare l’aeroporto! (anche se…) Fortunatamente in aeroporto c’è proprio una ragazza addetta a questo, lei ti dà la lista degli alberghi e guesthouse e tu scegli, e lei pensa a prendere i contatti per la prenotazione.

In 10 minuti ci trova una sistemazione, solo per una notte, presso la guesthouse “Villa Bananier” ad Anse Volbert (molto vicina alla Cote D’or), sull’isola di Praslin al prezzo di 80€ a notte, colazione compresa.

Dall’aeroporto al porto prendiamo una navetta gratuita messa a disposizione non sappiamo ancora da chi, che in 15 minuti ci porta al porto dove alle 10.30 col traghetto “Cat Cocos” (42€ a persona) ci imbarchiamo per un viaggetto di 40 minuti alla volta di Praslin.

Giungiamo a destinazione, veniamo accolti dalla padrona di casa che ci mostra la camera, molto carina, pulita ed accogliente (non è con vista sulla spiaggia, però..); la signora ci spiega che il prezzo è di 80€ a notte con l’aria condizionata, 70€ usando il ventilatore a pale. Decidiamo di optare per questa ultima scelta e di rimanere per 3 notti.

A 5 minuti a piedi, raggiungiamo la lunghissima spiaggia di Anse Volbert dove, letteralmente stanchi ci addormentiamo.

Il giorno seguente, sveglia, colazione e subito alla fermata del bus (5 min a piedi) dove con 7 rupie (circa 40 cent.) a testa ci porta verso la famosissima spiaggia di Anse Lazio; spiaggia bianchissima, mare cristallino, calma e tranquillità che fanno da sfondo..

Poco dopo ci spostiamo verso Anse Georgette, optando per il sentiero a piedi (tra le due spiagge non c’è una strada asfaltata x cui col bus bisogna fare tutto il giro al contrario con notevole perdita inutile di tempo), un’oretta di passeggiata panoramica in salita (è adatta a tutti, io le ho fatte con l’infradito ai piedi!). Per arrivare ad Anse Georgette ci sono due opzioni: tramite il sentiero (come noi) oppure col bus (o auto) attraversando il lussuosissimo e sciccoso Lemuria Resort, per il quale è necessario far telefonare dal vostro albergo il giorno prima comunicando in nomi. Purtroppo quasi alla fine del nostro percorso abbiamo perso il sentiero e ci siamo trovati su di una strada asfaltata che inesorabilmente ci ha indirizzati verso il Lemuria. Al ragazzo addetto all’ingresso abbiamo spiegato che venivamo a piedi da Anse Lazio e che non era nostra intenzione iniziale passare da loro e gentilmente ci permette di accedere alla spiaggia passando da loro.

Il resort è molto bello, ha un campo da golf molto allettante per gli appassionati del genere, ma per il resto non è quello che noi cerchiamo quando andiamo in vacanza.Arriviamo finalmente alla spiaggia, più piccola rispetto ad Anse Lazio, ma molto simile. Lì possiamo notare una razza nera (INNOCUA) che tranquillamente nuota vicino a riva. Per pranzo, un cocco che un ragazzo del posto ci raccoglie ed offre ai turisti per poche rupie. Delizioso. Al ritorno ci fermiamo al bar del Lemuria perché avevamo finito l’acqua: 4,50€ per 750 ml si commentano da soli! Dopo questa pausa infelice, prendiamo il bus che passa per Grand Anse e ritorniamo, stanchi e un pò ustionati alla nostra guesthouse. Giorno seguente: GITA all’isola di CURIEUSE e S.PIERRE. L’abbiamo organizzata tramite i proprietari della guesthouse. Partenza alle ore 9 e rientro alle 16, per 60€ a testa (tasse incluse), compreso di pranzo. A Curieuse, oggi riserva naturale vivono libere le tartarughe giganti di terra dove sotto l’occhio vigile del personale addetto è possibile accarezzarle ed entrare in contatto con loro. Dopo aver giocato con questi meravigliosi animali facciamo una passeggiatina in mezzo alle mangrovie (mezz’oretta con molta calma) per arrivare all’altra spiaggia dell’isola dove ci attende un ricco pranzo a base di pesce/carne alla griglia, insalate di verdure efrutta fresca.Nel pomeriggio ci muoviamo verso lo scoglio di S.PIERRE, dove muniti di maschera e pinne (io le avevo portate, ma sulla barca le danno a chi è senza) osserviamo tutto quello che offre il mare; esci colorati di varie specie in grandi quantità..MERAVIGLIOSO Contenti e stanchi ce ne torniamo alla guesthouse, iniziando a preparare le valige ed a gustarci la nostra ultima notte a Praslin.A Praslin ci sarebbe da visitare la famosa VALLE DEI MAI, dove cresce il famosissimo coco dè mer. Il consiglio (da parte di chi c’è stato) è quello di andare al mattino presto (dopodiché è troppo caldo) e con una guida altrimenti se non si è esperti di botanica non si può apprezzare quello che la natura offre. Noi l’abbiamo saltata perché al ritorno dal mare, caldi ed affaticati l’idea di stare dentro una sauna non ci ha sfiorato minimamente.

Come vita notturna le Seychelles non offrono granchè. I piccoli market, e i negozietti di souvenir verso le 17.30/18.00 chiudono, anche al ristorante bisogna andare presto (massimo 20.30) perché dopo quell’ora iniziano a chiudere la cucina e non accettano clienti. Noi abbiamo provato il ristorante “LA GOULUE” (promosso) sul lungomare di Anse Volbert, e il Caffè des Arts. Quest’ultimo è molto caro (110€ in due e non è che ci siamo abbuffati), però è direttamente sul mare, in un ambiente molto raffinato per cui in vacanza ci può anche stare una serata romantica e diversa dalle altre. Questo si trova nelle immediate vicinanze del Berjana Hotel. Come gelateria, abbiamo provato LUCA.

Per quanto riguarda i bus c’è da segnalare che sono molto economici, puntuali (se non in anticipo, andate un pò prima alla fermata!), vi fanno salire anche se non siete alla fermata, e soprattutto ti danno la possibilità di entrare in contatto con la popolazione locale intenta a vivere il proprio quotidiano. Il giorno successivo partiamo alla volta di La Digue per gli ultimi 3 giorni di vacanza. Traghetto ore 9 col Praslin Express a 12€ a testa (20€ se fate A/R); in 15 minuti si sbarca e come mettiamo il piede a terra siamo circondati da gente locale che in qualche modo cerca di proporcii una sistemazione, una bicicletta, una gita, etc..

Veniamo affiancati da un ragazzo che nel giro di 10 minuti ci trova la bicicletta (5€ al dì a testa) e da dormire: una guesthouse 10 mt prima del S.Cloud Hotel per 60€ a camera; la colazione non è compresa, ma poco importa, c’è la cucina con tanto di microonde, e persino la cassetta di sicurezza.

La Digue è tutt’altra cosa rispetto a Praslin, innanzitutto perché circolano pochissime auto per cui si va a piedi o in bici, e poi per quel senso di tranquillità, pace e tutta la natura circostante che ti accoglie. La gente poi è a dir poco squisita, sempre col sorriso in bocca e sempre che ti saluta, siano giovani, siano persone anziane. Come spiagge noi siamo arrivati alla famosa ANSE SOURCE D’ARGENT, pagando 5€ per accedere al parco nel quale si trova la spiaggia (se avete intenzione di ritornarvi conservate i biglietti, al terzo ingresso è gratis); noi non l’abbiamo trovata un granchè, forse perché il mare e la spiaggia erano pieni di mucillaggine, così ci spostiamo ancora oltre fino ad Anse Bonnet Carré (o Anse Pierrot?) passando per il mare (e qui consiglio scarpette da mare, e non le mie infelici infradito). La situazione è leggermente migliore e poi sulla spiaggia non c’è nessuno. Da segnalare che durante il percorso marino abbiamo incrociato una tartaruga di mare..

Sempre in tema di spiagge ci siamo spinti fino sulla punta estrema a nord (ANSE SEVERE) dopo il Patranan Hotel per intenderci, anche se la corrente è un po’ forte per cui non consigliabile per il bagno ma nonostante merita una visita.. Molto bella Grand Anse anche se c’era un pò di corrente..Fate il bagno, ma con un pizzico di attenzione..Ricordo che è pur sempre oceano.. (difatti da giugno a settembre c’è il cartello di acque pericolose causa forti correnti) Il panorama è molto simile ad Anse Lazio di Praslin. Sulla strada per la spiaggia alla vostra destra tappa d’obbligo da Simon, dove per 6€ in due ci ha ristorati con un bel piatto di insalata di frutta, un frullato e un frutto della passione..Dopo tanto pedalare è quello che ci vuole per rimettesi in sesto!! Come GITA abbiamo fatto quella a Cocò e Felicitè, dove a detta di turisti e persone del posto è il posto più suggestivo dove fare snorkelling. Qui abbiamo speso 40€(compreso le tasse) a testa per mezza giornata (fino alle 13), ma a dire la verità non abbiamo trovato tanti più pesci rispetto a S.PIERRE; unica emozione una tartaruga di mare che abbiamo potuto toccare, sempre con molto rispetto e sempre controllati dal personale. Ma a volte, come in tante cose, è questione di fortuna. (anche qui per chi ne fosse stato sprovvisto c’erano maschere e pinne a disposizione) Come ristoranti consigliamo “Château St. Cloud” (ottimo il polpo al curry), “Loutier Coco”, sulla spiaggia di Grand Anse che per 20€ a testa offrono un ricco buffet creolo; il nostro consiglio è di prenderne solo uno da dividere visto che è abbondante e per non appesantirsi troppo al ritorno in spiaggia.

Altro ristorante carino, ma solo aperto a pranzo è “LANBOUSIR” direttamente sulla spiaggia di ANSE SOURCE D’ARGENT; noi abbiamo preso solo due macedonie (3€ in due) ma dal listino prezzi è molto conveniente.

Abbiamo mangiato inoltre al “Villa Tournesol”, ma per un insalata di calamari a 15€ di questi ne abbiamo visti ben pochi, forse affogati nel mare di lattuga e peperoni che inondavano il piatto (e ti arrabbi, visto che in un posto così di pesce ce ne è in abbondanza per tutti).

Come a Praslin, anche a La Digue non ci sono molte attrazioni dopo il tramonto; fortunatamente noi ci siamo capitati nel fine settimana cosicché il venerdì e il sabato al porto c’era un po’ di musica (il venerdì dal vivo). Consigliamo alla sera di muoversi con una torcia, soprattutto se ci si sposta in bici.

Per il resto se passeggiate alla sera in un luogo deserto potrete sentire soltanto il suono della natura e null’altro (dove lo troverete un lusso simile?), osservare nel cielo scuro i pipistrelli degli alberi da frutta (SONO INNOCUI!), come di giorno notare i ragni delle palme intenti nelle loro opere architettoniche (IDEM: SONO INNOCUI!) Come abbigliamento, invece, servono pochi capi e pratici (pantaloncini, magliette), consigliamo una maglietta bianca di cotone o lino a maniche lunghe da indossare nelle ore calde del giorno (o per andare in bici) visto che le Seychelles si trovano a 4 gradi sotto l’equatore e il sole si fa sentire, soprattutto alla sera. Noi con tutto che avevamo protezione 50 ci siamo ustionati, soprattutto la schiena! L’ultimo giorno, partenza dal porto alle 7.15 per Mahè (con sosta a Praslin, 40€ a persona). 8.45 arrivo a Mahè e poiché il volo era previsto alle 12.45 decidiamo di visitare Victoria, la capitale che in 15 minuti di passeggiata si raggiunge. Lasciamo i bagagli all’ufficio informazioni e giriamo un po’ per la città. E poi col bus ci dirigiamo verso l’aeroporto dove, con aria triste prendiamo il volo che ci porterà a casa.

Durante la nostra magnifica settimana, non abbiamo mai cambiato i soldi presso le banche, o cambi ufficiali; è capitato qualche volta che in certi posti non avessero da dare il resto in euro, così ce lo davano in rupie. Quest’ultime servono soltanto per l bus ed in alcuni market, negli altri posti invece gli euro sono più che ben accetti.

Concludendo: la nostra esperienza è più che positiva andate a visitare questi luoghi, cercate di organizzarvi direttamente sul posto o tramite internet, è molto semplice (addirittura nelle guesthouse la padrona di casa, a richiesta vi prepara la cena oppure può permettervi di utilizzare la cucina) evitate agenzie di viaggi, alberghi e resort di lusso che non vi fanno assaporare assolutamente lo spirito creolo (un po’ come vedere un bel negozio ma solo dalla vetrina..), non perdetevi l’occasione di parlare con queste persone molto semplici, e sempre con un sorriso per tutti che ad oggi ci portiamo ancora nel cuore.

Per qualsiasi contatto non esitate a contattarci, saremo molto felici di darvi altri consigli. Felicemente Loredana&Massimo



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