Una settimana a spasso per la Scozia

Io e il buon P@ra abbiamo visitato la mitica terra scozzese passando per Edimburgo, Aberdeen, Inverness. Un viaggio entusiasmante
Scritto da: busnosan
una settimana a spasso per la scozia
Partenza il: 27/08/2012
Ritorno il: 03/09/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

GIORNO 1 (27 agosto) – Milano –> Edimburgo

E’ il grande giorno della partenza. Il nostro volo parte da Malpensa alle 12.00 verso Edimburgo dove l’arrivo è previsto per le 13.30 circa, ora locale (un’ora in meno di fuso orario). Ritardiamo mezz’ora per un controllo extra all’aereo Easyjet che lancia strani segnali acustici, ma ci porta a destinazione senza problemi. Ad attenderci c’è una leggera pioggia. Effettuiamo il cambio moneta da euro a sterline in aeroporto, che pare convenga. Cambiamo 500 euro e ci danno 348,36 sterline. Basteranno per tutte le spese vive della trasferta. Usciamo e troviamo subito pronto il bus che ci porta in centro città, l’Airilink 100 (3,50 sterline). In venticinque minuti arriviamo al capolinea, Waverley Station, peraltro vicinissima alla nostra prima sistemazione. L’ufficio informazioni è ad un passo, e dopo aver chiesto ciò che serve andiamo al nostro alloggio. Siamo al 65 di Cockburn Street, all’Edinburgh Backpackers. E’ un ostello (110 sterline in due per due notti). Troviamo una doppia, con poco spazio di manovra, ma tutti i comfort di base (bagno con acqua calda). I letti, per chi ha problemi con la schiena come me, non sono il massimo, ma ci si adatta. Sistemate le nostre cose facciamo un primo giro perlustrativo della zona con prime foto. Per la cena inauguriamo la serie dei locali selezionati da Andrea. Si va al Voodoo Rooms. Una passeggiatina digestiva chiude la giornata.

GIORNO 2 (28 agosto) – Edimburgo

Svegli alle 9.00 e rifocillati con una buona colazione nella nostra via, andiamo al castello per la visita di rito. Sembra quasi che non ci sia nessuno fino a quando troviamo le casse, con relativa fila. Il clima è disteso e la gente chiacchera amabilmente senza lasciar trasparire il minimo disagio per l’attesa (sarà così per tutta la settimana). Per entrare si pagano 16 sterline a testa. Una volta entrati restiamo più di quattro ore gironzolando per i vicoli del castello. Vediamo tutto quello che c’è da vedere e facciamo, come sempre, un buon numero di foto ricordo. Nel pomeriggio si va a far spesa da Sainsbury’s per avere qualcosa a disposizione in ogni momento (liquidi e cibo). Dovendo andare per locali decidiamo di mangiare una pizza veloce da Bella Italia. Errore grosso mai più ripetuto. Oltre alla pizza mediocre non sanno fare nemmeno l’espresso. Costo dell’operazione 25 sterline circa. Per il dopo cena andiamo al Black Rose Tavern di Rose Street. C’è musica dal vivo e si bevono ottime birre. Un finale di giornata rilassante.

GIORNO 3 (29 agosto) – Edimburgo –> Stirling –> Aberdeen

Questa volta ci svegliamo presto per il check-out e per poter andare all’aeroporto a noleggiare con tutta calma un’auto per i prossimi tre giorni di viaggio. Alla Europecar richiedo una vettura con cambio automatico onde evitare troppi disagi derivanti dalla guida sul lato opposto. Mi danno una Golf, come la mia, alla grande! Pago con carta di credito (alla fine il costo sarà di 282,12 euro comprensivi di carburante) e si parte alla volta di Aberdeen con scalo a Stirling. Appena usciti da Edimburgo si evince che qui non siamo in Italia. Scordatevi le autostrade nostrane. Al massimo due corsie, spesso una sola, ma mai traffico esagerato, e tutti tremendamente tranquilli. In tre giorni sentirò un clacson una sola volta. Arriviamo a Stirling per visitare il castello e il monumento a William Wallace. Arrivati al castello, forse perché il giorno prima ne avevamo visto un altro, evitiamo una nuova visita (al costo di 13 sterline), e poi c’è da arrivare per tempo ad Aberdeen. Chiediamo informazioni all’onnipresente ufficio per i turisti e in pochi minuti arriviamo al monumento Wallace. Qui ovviamente si entra (8,25 sterline). Dentro si sale vertiginosamente raggiungendo quattro differenti stanze, fino alla vetta. Tutto molto bello, ma anche difficoltoso grazie alle mie vertigini. Il paesaggio in cima però vale il prezzo di qualche leggero capogiro. Terminata la visita a questa meraviglia facciamo rotta verso Aberdeen. Quando arriviamo siamo in perfetto orario, ma dobbiamo ancora trovare l’ostello. E’ lo Youth Ostel all’8 di Queen’s Road. Una camera ampia con due letti su cui si può dormire sonni tranquilli, con bagno e docce comuni, molto pulito e ben tenuto. In linea con le nostre attese al prezzo di 50 sterline per una notte. A piedi raggiungiamo poi Union Street e il centro città dove dovremmo cenare. Ma i tempi che si sono allungati ci hanno portati fuori limite per le cucine locali. Quindi dobbiamo ripiegare su un veloce Take Away prima di andare in una ex cattedrale trasformata in bellissimo locale dark. Una bella birretta gelata chiude anche questa giornata.

GIORNO 4 (30 agosto) – Aberdeen –> Inverness

Colazione da Rosy’s oggi. Mi faccio portare un piatto ricco con colazione vegetariana e il mio immancabile tè verde. Ottimo! Da Aberdeen ad Inverness scorriamo attraverso una natura sempre più selvaggia. Devo stare attento a non distrarmi, ma visto che di traffico ne vediamo ben poco, posso gettare più di uo sguardo sui pascoli popolati da migliaia di animali. A Inverness troviamo ben presto la nostra terza sistemazione. La Guest House Struy al 109 di Ballifeary Road. Al nostro arrivo dobbiamo telefonare al gestore, un signore indiano molto gentile che ci fornisce il codice di accesso e le indicazioni per la sistemazione in camera. Tutto fila liscio e abbiamo una stanza stupenda. Io in più, su decisione del mio compare, mi becco il matrimoniale tutto per me. Costo di una notte qui? 52 sterline. In serata andiamo a zonzo per il centro e poi a cenare al River Restaurant. Salmone con contorno di patate più vino bianco e l’immancabile espresso per 49 sterline. Il caffè, purtroppo, anche qui non va! Ma si mangia davvero bene. I locali di Inverness non ci attraggo più di tanto e andiamo presto a dormire per partire l’indomani alla volta di Loch Ness.

GIORNO 5 (31 agosto) – Inverness –> Loch Ness (Fort Augustus) –> Edimburgo

Svegliati presto ci mettiamo subito in auto e andiamo verso Fort Augustus dove faremo colazione. C’è pioggia mentre ci fermiamo a vedere il castello di Urquhart. Lo guardiamo da lontano, un pò per il freddo e la pioggia, un pò perché anche qui si paga (7,50 sterline). Si va di corsa a Fort Augustus. Qui non c’è altro al di fuori delle chiuse dove termina il Loch Ness e inizia un altro lago. Facciamo colazione prima di scattare alcune foto ricordo e ripartire alla volta di Edimburgo. La strada verso la capitale è straordinaria. La natura qui è padrona e ci sente estasiati nel contemplarla. Noi poi abbiamo un’altra mission, la sosta in distilleria per degustazione e acquisto del whisky scozzese. Abbiamo due opzioni e scegliamo la prima. Alla Dalwhinnie Distillery Andrea assaggia (io non posso dovendo guidare) alla modica cifra di 6 sterline per tre assaggi. Poi acquistiamo una 20cl di whisky invecchiato quindici anni e qualche bottiglietta extra da regalare. Il tutto per 18 sterline e 50. Fatta anche questa procediamo dritti verso Edimburgo e gli ultimi due giorni di vacanza. Alloggiamo al Point Hotel di Bread Street. Sistemazione ottimale perché dalla nostra stanza, al quarto piano, vediamo il castello perfettamente. La camera è ottima anche perché il costo per tre notti è di 208,40 sterline. A cena siamo all’Hard Rock Cafe. Si mangia bene, c’è buona musica rock, e qualcuno festeggia il compleanno ravvivando ulteriormente l’ambiente di per sè già caotico. Tra una cosa e l’altro qui spendiamo circa 37 sterline. E fanno un espresso decente, evviva! Si chiude al Frankenstein. Un locale che prometteva molto vedendo il suo sito internet, ma che, nonostante la bella ambientazione, ci delude un pò. Beviamo un cocktail (io provo il Ri-Generator) e ce andiamo presto.

GIORNO 6 (1 settembre) – Edimburgo

Per la colazione scopriamo un ottimo locale vegetariano in Lothian Road, l’Henderson’s. Qui posso sbizzarrirmi tra dolce e salato bagnando il tutto con il mio buon tè verde. La giornata prevede poi la visita ai Royal Botanic Gardens. C’è da camminare per arrivare, ma ne vale la pena. Una volta lì ci si perde dietro a piante e fiori, e le foto si moltiplicano. Quando poi troviamo gli scoiattoli che mangiano stando tranquillamente a stretto contatto con le persone ci fermiamo a partecipare all’inisuale spettacolo, almeno per noi in Italia. Il pomeriggio è dedicato all’acquisto di regali. In serata si va alla Deacon Brodies Tavern per la cena. Locale stracolmo dove si deve attendere un pò. Mangiamo bene anche qui e alla fine spendiamo poco più di 28 sterline. Per la seconda serata indoviniamo il locale più bello di questa vacanza. E’ il Banshee Labyrinth. Locale diviso in più sezioni. Nell’interrato si fa musica live. Al piano terra c’è un cinema che proietta film in lingua originale ininterrottamente. Noi vediamo la fine della trilogia di The Lord fo the Rings. E poi tante stanze, corridoi pieni di oggetti medievali, e la classica, immancabile, buona birretta.

GIORNO 7 (2 settembre) – Edimburgo –> Roslin –> Edimburgo

Quasi dimenticavo di andare a vedere la Rosslyn Chapel. Fatta colazione da Henderson’s dove provo le insalate (ottime!) prendiamo il bus che ci porta a Roslin. Sulla strada il mezzo ha un guasto. Immediato parte il servizio tecnico e in quindici minuti arriva il sostitutivo. A casa nostra non so come sarebbe andata. Arriviamo a Roslin e alla chiesa. E’ molto vecchia e in continua manutezione. Il suo fascino però c’è tutto e mi sento un pò Indy. Infatti al suo interno c’è la “Colonna dell’apprendista” all’interno della quale sarebbe custodito il Santo Graal. Scattiamo qualche foto anche dentro (dove non sarebbe consentito, ma tutti rubano scatti furtivi). Resto per un attimo in contemplazione della colonna, ma guardo anche intorno perché tutto in questo luogo ha un che di magico e misterioso. Anche qui però si paga, e sono 9 sterline a testa. Al ritorno a Edimburgo ceniamo da Shakespeare con un ottimo Fish&Chips. Poi è la volta dei fuochi d’artificio. Spettacolo imperdibile con orchestra classica che suona nei giardini sotto il castello e i fuochi che danzano a ritmo di musica partendo dal castello stesso. La gente assiste e quando tutto finisce si disperde in buon ordine lasciando campo alla forze dell’ordine e agli addetti alla pulizia. Anche qui penso a noi e a come avremmo lasciato la via principale della città in questa situazione. La giornata finisce al Jeckyl & Hyde. Locale dark interessante con buona musica e buona birra.

GIORNO 8 (3 settembre): Edimburgo –> Milano

L’ultimo giorno si fa colazione al Red Squirrel (il lunedì Henderson’s è chiuso). Poi prendiamo il bus e andiamo in aeroporto. Da qui partiamo alle 14.00 alla volta dell’Italia. Lasciamo un Paese dove la natura non è ancora piegata alla presenza dell’uomo come troppo spesso accade in Italia.Un Paese dove la gente sembra essere decisamente più rilassata di quanto non lo siamo noi. Sarà l’effeto vacanza, ma io l’ho vista così.

Da dire inoltre che:

Il costo totale della vacanza in Scozia per noi è stato di circa 1.000 euro. Non si paga l’auostrada e se si hanno problemi il servizio di soccorso è gratuito per tutti. Il servizio bus copre tutta la città e i tempi d’attesa sono quasi nulli. Se poi si vuole ci sono i taxi. Le pecorelle di Wyle Coyote, vacche, montoni, cavalli, albatros, scoiattoli. Insomma, ci sono animali in ogni dove. E sicuramente sto dimenticando qualcosa. Ma chissà, forse un giorno ci torneremo per esplorare le Highlands e le isole a Nord come non abbiamo potuto fare questa volta.

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Stirling - Wallace monument

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Inverness by night

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Edimburgo - Il castello

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Rosslyn Chapel

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St. Mary's Cathedral



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