Ritorno in Cina

Dopo aver visitato la Cina nel 1998 con un viaggio organizzato, quest'anno mio fratello ed io abbiamo deciso di ritornare in questo meraviglioso Paese in modo completamente autonomo, avendo in tasca solo il biglietto di andata e ritorno. Nonostante tutti ci sconsigliassero di partire da soli senza sapere - ovviamente - una parola di cinese, il 19...
Scritto da: Bruna Manca
ritorno in cina
Partenza il: 19/08/2002
Ritorno il: 12/09/2002
Viaggiatori: in coppia
Dopo aver visitato la Cina nel 1998 con un viaggio organizzato, quest’anno mio fratello ed io abbiamo deciso di ritornare in questo meraviglioso Paese in modo completamente autonomo, avendo in tasca solo il biglietto di andata e ritorno.

Nonostante tutti ci sconsigliassero di partire da soli senza sapere – ovviamente – una parola di cinese, il 19 agosto abbiamo preso il nostro bravo volo di linea Swiss alla volta di Hong Kong. Le città visitate durante il nostro viaggio sono state: Hong Kong, Guanzhou, Guilin, Yangshuo, Zhengzhou (per vedere Shaolin), Luoyang e Pechino.

Non ho intenzione di descrivere il modo dettagliato le visite e i monumenti che abbiamo visitato. Noi abbiamo più o meno seguito una guida ben fatta per viaggiatori autonomi che si è rivelata molto utile.

Quello che vorrei fare è dare qualche consiglio a chi vuole andare in Cina senza alcuna guida o aiuto come abbiamo fatto noi (ed è stata la prima volta).

Per quanto riguarda la scelta degli hotel, noi abbiamo fatto tutto tramite internet e tutto si è svolto senza alcun problema. Per quanto riguarda Hong Kong, la scelta è caduta sull’Evergreen Hotel dove, per circa 27 euro a testa si aveva pernottamento, prima colazione, uso illimitato di internet e della lavanderia (con possibilità di usare lavatrice ed asciugabiancheria). Le camere non sono molto grandi (noi abbiamo scelto le più economiche), ma è in posizione comoda, proprio dietro il mercato notturno di Temple Street (che consiglio di visitare). Per quanto riguarda gli altri hotel, sempre su internet ho trovato un sito (wwww.Sinohotel.Com) che illustra alberghi da due a quattro stelle nelle città cinesi più importanti. Basta scegliere quello che si preferisce e confermare con un e-mail. Io scrivevo ad un certo Harrison per confermare la nostra successiva tappa. Quando arrivavamo in hotel mostravamo i nostri passaporti alla reception e questo era tutto. Non abbiamo mai dovuto inserire il numero di carta di credito sulla rete ed io ho trovato questo estremamente pratico. Per quanto riguarda i prezzi siamo andati da circa 7 euro per Yangshuo ai 27 di Hong Kong, con una medi di circa 15-20 euro a notte (non sempres era prevista la colazione). Un consiglio: scaricate da questo sito l’indirizzo dell’hotel in cinese. E’ l’unico modo pre non avere problemi con i taxisti, visto che nessuno di quelli che noi abbiamo incontrato conosceva l’inglese.

Anche per i trasporti tutto è filato liscio. Ad Hong Kong abbiamo preso un autobus che dall’aeroporto porta a Kowloon spendendo circa 3,5 euro e per muoversi in città abbiamo usato gli autobus, l’efficientissaima metropolitana ed il ferry (si può andare tranquillamente sul ponte inferiore, dato che non abbiamo trovato differenze rilevanti con quello superiore leggermente più caro). Anche per andare all’isola di Lantau si prende comodamente una barca dal molo di Hong Kong e una volta arrivati, un autobus porta al grande Buddha di Po Lin per circa 2 euro. Sempre da soli siamo poi arrivati alla frontiera di Shenzen (in treno) che abbiamo attraversato senza problemi. A Shenzen abbiamo preso un treno che ci ha portato a Canton, dove abbiamo pernottato al Lido Hotel (circa 17 euro). Noi non abbiamo particolarmente apprezzato questa città, anzi è forse quella che abbiamo gradito meno di tutto il viaggio. Comunque abbiamo passato là due notti e poi siamo partiti alla volta di Guilin in treno. Qui abbiamo dovuto chiedere l’aiuto del personale dell’hotel che ci ha prenotato le cuccette di seconda classe. Ancora adesso ho la convinzione che i prezzi siano lievitati per noi, ma non avevamo altra scelta se volevamo proseguire! Comunque abbiamo viaggiato in treno da Canton a Guilin e poi da Luoyang a Pechino, sempre in cuccetta di seconda classe spendendo circa 25 euro a tratta.

Anche qui bisogna sfatare un altro luogo comune. Io non ho quasi dormito due giorni all’idea di salire su una cuccetta e invece sono pulitissime ed organizzatissime! E pensare che in Italia mi avevano fatto una testa così sui treni cinesi! Ad averli da noi! Almeno per quelle volte che noi li abbiamo usati erano puntualissimi e puliti.

Una volta a Guilin ci siamo recati all’hotel scelto: è stato sufficiente attraversare la strada e subito abbiamo trovato ilXin Kai Yue Hotel (circa 10,5 euro a testa). Vorrei spendere qualche parola su Guilin e la zona circostante. Sono posti molto belli e Guilin è una bella città, ma – se avete tempo – andate a Yangshuo. Questa cittadina mi è stata consigliata da una ragazza che conosce molto bene la Cina e che ho conosciuto durante la coda fatta per fare il visto. E’ un posto non toccato dal turismo organizzato. Là si fermano solo per poche ore le barche provenienti da Guilin, ma secondo noi vale la pena di fermarsi. Noi dovevamo starci per 2 notti e poi ne abbiamo trascorse 5! Abbiamo dormito per meno di 7 euro al Sihai Hotel in una grande camera con aria condizionata, bagno privato e parquet. Tutto a Yangshuo cosa poco. Si mangia con 1,5-3 euro e si possono fare delle escursioni bellissime a prezzo contenuto. Con la stessa cifra che a Guilin chiedevano per la crociera sul fiume Li (450 yuan) noi abbiamo fatto comunque una crociera da lì, siamo andati a vedere le terrazze di riso di Longji dove vivono delle minoranze etniche, abbiamo fatto due escursioni in campagna in mountain bike con la compagnia di una ragazza cinese molto brava (Quin Quin) e siamo andati nelle grotte del Buddha. Sono delle grotte naturali usate dai cinesi per nascondersi durante la seconda guerra mondiale. Sono piene di fango, si scivolo, ma a noi sono piaciute moltissimo: vi si può pure fare il bagno! Dopo queste giornate meravigliose, siamo tornati a Guilin dove – con un aereo – siamo arrivati a Zhengzhou, base di partenza per andare a Shaolin. Ecco questa è l’unica escursione che abbiamo fatto appoggiandosi ad un albergo ed è quella che è venuta meno bene. Mio fratello pratica qwan ki do, un’arte marziale cino-vietnamita e sua è stata l’idea di tornare in Cina proprio per vedere il monastero di Shaolin, i monaci e le scuole di king-fu. Non siamo riuscit a fare nulla di questo. Siamo stati inseriti in un gruppo cinese e abbiamo fatto 3 ore di pullman per arrivare a Shaolin con soste per visitare delle Tombe, un negozio di souvenir e per mangiare in un ristorante sporchissimo (il peggiore trovato durante tutto il notro viaggio). Alla fine siamo arrivati a Shaolin per vedere l’esibizione dei monaci (già vista in televisione in Italia e a teatro!). Siamo stai all’interno del monastero per forse mezz’ora: insomma una mezza delusione. Il tutto ci è costato circa 25 euro. Abbiamo trovato là altri italiani che avevano avuto gli stessi problemi pagando un prezzo ancora più elevato. Mio fratello ha lì incontrato un suo amico che pratica lo stesso suo sport a Firenze e anche questo ragazzo (che aveva una guida cinese parlante italiano solo per lui e la moglie) era profondamente deluso.

Lasciato Zhengzhuo, col treno siamo andati a Luoyang al Prony Hotel (circa 21 euro). Da lì con un autobus (circa 0,13 euro a tratta) si può andare a vedere le grotte di Longmen: meravigliose! Sempre col treno e viaggiando di notte siamo arrivati a Pechino dove abbiamo alloggiato al Yue Xiu Hotel (19 euro), praticamente di fronte ad una fermata di metro. Noi ci siamo mossi o a piedi (eravamo a mezz’ora di cammino da piazza Tiananmen) o usando la metropolitana (circa Euro 0,4 a tratta). Premetto che noi avevamo già visitato Pechino durante il viaggio precedente. Qui abbiamo deciso di rivedere alcuni luoghi che ci erano piaciuti particolarmente, cercando ora di visitarli con molta più calma.

Con un autobus e spendendo circa Euro 1,3 siamo andati a Badaling a vedere la Grande Muraglia. La nostra intenzione era di recarci in uno degli altri punti meno turistici da cui si può osservare la Muraglia, ma quel giorno il tempo era pessimo e abbiamo deciso di andare a Badaling che è il più comodo ed attrezzato. Ci si può andare quindi da soli, senza appoggiarsi ad hotel o guide.

Un’ultima cosa. Se vi avanza un pomeriggio andate al mercato che si trova su Xiushui Dong Jie vicino al negozio dell’amicizia (che -per inciso – ha dei prezzi inavvicinabili!). Noi l’abbiamo trovato per caso, ma si possono fare degli ottimi affari se si sa trattare. Vi si comprano camicie di marca per 6 euro, pantaloni, maglioni, golf di cachemire, felpe… Se si tratta di merce contraffatta è contraffatta benissimo. Io vi posso dire che tutto quanto acquistato là è già stato usato e lavato più volte senza alcuna conseguenza (è proprio in questo mercato che abbiamo trovato la concentrazione più alta di occidentali!).

A questo punto penso di aver detto più o meno tutto.

Spero di essere stata di minimo aiuto a qualcuno che magari è ancora in dubbio se partire o meno.

Non è così problematico come tutti dicono e anche se non si sa il cinese si riesce a muoversi, basta farsi scrivere dei bigliettini dal personale dell’hotel e poi con i gesti si va in ogni luogo! Per i costi noi abbiamo speso circa 2000-2100 euro a testa tutto compresp (volo intercontinentale, trasporti interni, vitto, alloggio, escursioni, ingressi, souvenirs…) Cia a tutti e … Buon viaggio Fanny e Yuri



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