Cefalonia, isola bella

Affascinante viaggio alla scoperta delle sue bellissime spiagge e dell'enogastronomia
Scritto da: farmenise
cefalonia, isola bella
Partenza il: 09/07/2012
Ritorno il: 25/07/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Quest’anno per le vacanze si torna in Grecia, nelle isole Ioniche a due passi dall’Italia. Partenza in traghetto da Brindisi, auto al seguito e cabina x2, presa in marzo e nonostante lo sconto prevendita al non trascurabile prezzo di 690 € con la Ionian Queen della Endeavor Lines. I mesi da marzo a luglio sono però stati turbati da ben due blocchi della nave, per fortuna di breve durata, per via di contenziosi economici di varia natura, cosicché è stato un sollievo vederla regolarmente al suo posto sul molo a Brindisi ed ancora di più vederla tornare per il nostro rientro da Cefalonia, anche se sarebbe stato piacevole prolungare la vacanza.

Già dal terminal di Costa Morena a Brindisi c’è una tale umanità migrante in viaggio da far sembrare degli alieni i pochi turisti; ma l’ondata umana migrante di rom (che comunque non disturbano nessuno, a parte la colonizzazione dei locali interni della nave, scende nella notte ad Igoumenitsa mentre noi sbarchiamo a Sami dopo 12 ore di ottimo viaggio. La nostra prima tappa, per i prossimi otto giorni, è la vicina Agia Efimia, minuscola cittadina raccolta intorno al suo piccolo ma affollato porticciolo; l’hotel scelto, rigorosamente su internet e stile studios, è l’Olive Bay Hotel. A parte la breve salita per arrivarci con l’auto da una stradina all’inizio poco identificabile, questo hotel si dimostra da subito una scelta vincente, perché davvero carino, pulito e con due grandi valori aggiunti: una vista mozzafiato sul canale di Itaca dal balconcino della stanza (quanti caffè mattutini rimirando questo mitico mare!) ed una deliziosa spiaggetta abbagliante di ciotoli con acqua smeraldina proprio a due passi! L’hotel, le cui camere tutte vista mare sono fornite di cucinotto e frigo, nonché di utilissime aria condizionata, free wifi e cassetta di sicurezza, è gestito dalla famiglia Papadatou e via mail diretta con la gentile Amalia ho ottenuto l’ottimo prezzo di 360 € per le nostre otto notti di luglio. In questi giorni facendo base ad Agia Efimia abbiamo visitato le piccole ma graziose Assos, Sami, Fiscardo e con una bella puntata alle vicine grotte e lago di Melissani (7 € x 2 la piccola ma piacevolissima escursione in barca al suo interno). La sera non ci siamo mai allontanati molto per via della relativa difficoltà, ben nota ai viaggiatori, delle strade greche, tutte curve, saliscendi e strapiombi spesso poco protetti, ma anche per aver liberamente optato per una vacanza tutto mare e tranquillità, ed in questo senso sicuramente Cefalonia, come sapevamo, è forse la meno mondana delle isole Greche.

Con partenza da Agia Efimia abbiamo anche fatto una splendida minicrociera giornaliera (nave Romantica, 30 € x 2) verso la vicina Itaca, con bagno alla spiaggia di Gitachi e visita della bella Vathi, con negozietti davvero carini, e di Kioni per la pausa pranzo in una delle tante taverne che circondano il piccolo porto, con ritorno al punto di partenza facendo il periplo dell’intera isola, ammirando panorami davvero belli sentendosi almeno per un po’ novelli Odissei.

Capitolo spiagge: premesso che il tratto di costa tra Sami ed Agia Efimia è costellato di deliziose calette di spiaggia assolutamente libera con acqua smeraldina, non si possono trascurare, con brevi spostamenti in auto:

Myrthos: votata dal popolo di internet come la più bella spiaggia della Grecia, le sue foto dal’alto dominano la rete, e nonostante ciò si resta stupiti ad ammirarne l’abbagliante bellezza da vicino e nella realtà.

Antisamos: ci siamo stati due volte, per la straordinaria bellezza del posto, in colore del mare e delle verdi colline che la circondano; lettini ed ombrelloni gratuiti pagando la sola consumazione all’ottimo bar della spiaggia: perché non concedersi un mojto, un ouzo od anche un espresso di fronte ad un vero spettacolo della natura? Buona anche la musica di sottofondo ed ottimo lo snorkeling nei pressi, con un brano di per niente timide occhiate allenate ad essere sfamate dai divertiti turisti.

Agia paraskevì: Santa Friday beach è un gioiellino nel quale un verde prato all’inglese con lettini posizionati sotto grandi ulivi sovrasta una piccola ma spendente baia…indimenticabile!

Dafnoudi: una tra le più a nord, vicino Fiscardo, ma anche tra le più belle. Per arrivarci si lascia l’auto in uno spiazzo e, trovato non senza qualche difficoltà il punto in cui una recinzione, anti fuga di capre, può essere aperta, si discende (ma al ritorno si risale) lungo un ombreggiato sentiero nel bosco per circa un quarto d’ora per ritrovarsi di fronte ad una candida baia con un mare dai mille colori, ed una piccola grotta sulla destra sicuramente usata dalle foche monache che, perlomeno in passato, pare che qui fossero di casa. Attenzione, questa spiaggia non è attrezzata e bisogna portare con sé cibo, acqua ed ombrellone

Altre spiagge che ci hanno riferito molto belle nei dintorni sono Emblissi e Foki, vicine a Fiskardo, ma alla fine una scelta andava pure fatta, anche se forse la soluzione migliore, potendo, è arrivarci in barca direttamente dal mare, magari un una delle tante cale altrimenti irraggiungibili (ma questo è tutto un altro viaggio).

Ristoranti: il problema della sera era scegliere dove andare e cosa ordinare come cibo (questo un po’ più difficile) ma in tutta la vacanza il conto ha sempre oscillato dai 28 al massimo di circa 40 € per una ottima cena per due persone, spesso con offerta finale di frutta o dolce.

Nella bella Assos, raccolta intorno al suo porticciolo all’ombra di quel che resta di una grandiosa fortezza della Serenissima: taverna Platanos (vanta un pescatore “privato” di tonni, ed il trancio grigliato di tonno è effettivamente molto buono come tutto il resto, peccato per la SanPellegrino che da sola è costata 4,50€)

Ad Agia Efimia:

Spiros, sul lungomare davanti al porto, davvero caratteristico e meritatamente affollato, ottimi mezès per 2, keratopita(pizza ripiena di carne, detta anche kefalonian pie) ed agnello (klèftiko)

To Perasma, anche questo sul porto e frequentatissimo con, tra le altre cose, un buon rollè di maiale e la skordalià, una purea di patate aromatizzata con aglio e limone

La Pergola, all’interno di Agia Efimia, con una ampia veranda al primo piana corredata di garrule rondini in planata che non vedono l’ora che i clienti se ne vanno per riposare meritatamente. Qui ricordo la moussakà ed un magnifico sgombro grigliato.

Paradise Beach, all’estremità del lungomare, affacciato sulla omonima spiaggia dalle cui verande si gode una imperdibile vista; anche qui ottimi mezès, melitzanosalata e gamberi saganaki (al forno con formaggio)

Alexandros (a Divarata, proprio all’inizio della strada che scende verso Mirthos beach, sicuramente il migliore, senza per questo fare torto agli altri, tutti davvero di buon livello): fatevi conquistare dalla imperdibile moussakà della signora Zoi e dal suo arrosto di agnello nel fresco della veranda attraversata dalla brezza della sera che percorre l’isola

Taverna Karavamilos, proprio affianco del lago di Melissani e sul mare; purtroppo merita un appunto negativo, perché tra tutti il più “ristorante” e meno taverna, nonostante un ottimo trancio di spada alla griglia e la location eccezionale.

Seconda parte della vacanza: base ad Argostoli all’hotel Casa di Sonia. Anche questa è stata un’ottima scelta, funzionale alla volontà di soggiornare nel capoluogo dell’isola x visitare zone e spiagge diverse riducendo le distanze da percorrere in auto. Il breve viaggio da Agia Efimia verso Argostoli, di circa 30 Km, non segue né le mutevoli e nebulose indicazioni del TomTom né quelle della cartina ma su consiglio di Amalia seguiamo una strada nuova (che non compare sulle mappe a nostra disposizione) che scende attraverso Divarata e Drakata dal centro dell’isola verso Argostoli. In effetti per larghi tratti si presenta come una ampia strada anche a due corsie con ampi tornanti e tanto di guard-rail, ma presto anche questa si riduce alla solita strada a due strette corsie con annesso strapiombo per presumibile esaurimento fondi…

Comunque all’arrivo l’hotel casa di Sonia si presenta con un curatissimo giardino ed una splendida vista che spazia sulla sottostante cittadina ed il mare, e l’unico inconveniente di una impegnativa scarpinata in salita, al ritorno, per chi volesse raggiungere il centro a piedi, distante poco più di un km. Le stanze, alcune con un micro patio sul davanti, sono un po’ spartane, ma anche qui cucinotto, frigo, free wifi ed aria condizionata, sono graditissimi, ed il resto la fa la simpatia di Sonia e di suo marito, con i quali è bello scambiare due chiacchiere pasticciando tra inglese, greco ed italiano.

Argostoli è strategica per raggiungere le spiagge della penisola di Lixouri, praticamente alle sua spalle, ma imbarcandosi al porto, in un punto dedicato, con macchina al seguito (10 € per tratta due persone con auto), evitando un lunghissimo giro in auto. Indimenticabile, in particolare, la spiaggia di Xi, a soli sette-otto km di strada buona dal porto di arrivo. Nella cittadina di Lixouri il popolo di internet segnala una gelateria dal bellissimo nome (I scream for ice cream), che messa alla prova in un assolato pomeriggio si rivela la sua cosa più originale… pochi gusti non memorabili per una valutazione sicuramente sovrastimata.

Xi beach è famosa per la sua sabbia rossastra, le acque calde e basse ed ancor più per le colline di argilla che a tratti la sovrastano, incombenti ed affascinanti quanto minacciose di franare (da noi per un lungo tratto l’avrebbero recintata e chiusa al pubblico…) ma qui all’esorbitante prezzo di 3€ per tutta la giornata potrete avere due lettini ed un ombrellone su una bellissima spiaggia da camminarci a piedi per chilometri, con giochi d’acqua anche gratuiti a disposizione, e con la possibilità di farvi servire un meraviglioso ouzo con ghiaccio direttamente sotto l’ombrellone… che dire di più? Unico inconveniente, la musica a tratti martellante ed alto volume proveniente dal bar di cui sopra, un peccato veniale a confronto di tutto il resto. Altre spiagge viste nei dintorni: Lepeda, vicina a Xi, è graziosa ma nulla più al suo confronto. Trapezaki, a sud di Argostoli, ha un aspetto selvaggio ed il fascino di avere Zante di fronte, ma nel complesso non è un granchè. Molto bella è la spiaggia dell’Hotel White Rocks, anche detta di Turcopodaro, con una isoletta collegata da un piccolo istmo alla costa; qui siamo arrivati intrufolandoci letteralmente nell’albergo con il timore di essere mandati via da una spiaggia esclusiva, ma chiedendo informazioni al bar della spiaggia e pagando 9€, anche qui abbiamo goduto di lettini e ombrellone davanti ad un davvero bello tratto di mare, con vista sulle celebrate e vicinissime (ma affollate) spiagge di Makri Gialos e Platis Gialos, che ci siamo accontentati di guardare da lontano; queste sono le spiagge di Lassi, in pratica un sobborgo turistico di Argostoli, affollato di hotel pluristellati e ristoranti a vocazione internazionale che davvero poco, a vederli, danno di Grecia, e per questo noi abbiamo allegramente deciso di trascurarli. Non abbiamo mancato neanche una passeggiata al caratteristico faro di Argostoli, costruito dagli inglesi in stile neoclassico e stranamente basso sul mare, ma abbastanza suggestivo; personalmente invece mi è mancato il coraggio di vedere il vicino monumento ai caduti italiani della divisione Aqui; la sola visita da brivido del microscopico museo commemorativo di quanto accaduto nel 1943, sito lungo una delle principali vie commerciali di Argostoli e di fianco alla chiesa cattolica dedicata a San Nicola, lascia sconvolti al pensiero del contrasto tra tanta bestialità umana e la bellezza di questi posti.

Numerose altre spiagge sono raggiungibili da Argostoli, con auto e con o senza traghetto, e tra queste molti ci hanno raccomandato Petani, al nord della penisola di Lixouri, paragonabile ad una piccola Myrthos, più piccola e meno affollata (ma con una strada forse più “affascinate” per tornanti e strapiombi), e Platia Ammos, sulla costa occidentale, con i suoi 360 gradini nella roccia da discendere (e da risalire!), ma per questa seconda parte della vacanza ci siamo volutamente negati inutili stress. Verso sud abbiamo trascurato Lourdà, Koroni e Kaminia, con qualche rimpianto per quest’ultima, detta la spiaggia delle tartarughe; dubitando di incrociare nuotando una caretta-caretta, la strada in discesa verso questa spiaggia ci è stata descritta come davvero disagevole.

Direttamente dalla lunga e bella spiaggia sabbiosa di Skala, che si raggiunge in un’oretta di auto da Argostoli, abbiamo avuto la possibilità di una imperdibile mini crociera verso Zakintos con il capitano Vangeli (cell per info e prenotazioni, parlando direttamente in inglese con il capitano, +30697263260, 35 € x2, davvero ben spese). Dopo un quasi tempestoso passaggio In un tratto di mare quasi aperto, scrutando inutilmente le onde per cercare invisibili delfini, la prima sosta è nella bellissima e fotografatissima su internet baia del Naufragio, davvero affascinante, con l’inconveniente che ci si arriva mentre il sole non è ancora spuntato dalla altissima scogliera e quindi il celeberrimo candore abbagliante della baia in contrasto con il celeste incredibile del mare è ancora mascherato dall’ombra… peccato davvero, ma lo spicchio di baia illuminato dal sole merita comunque. La seconda sosta è alle grotte blu di Zante, ed in prossimità di questa c’e anche il tempo per un bagno con tuffo direttamente dalla barca; anche qui, con la mia immancabile maschera, riesco a sorprendere una affascinante cerniotta che pigramente nuota tra le rocce del fondo. Ultima tappa la cittadina di Alikes con la sua splendida spiaggia sabbiosa e turchese (ricorda per i colori la spiaggia della Pelosa a Stintino, in Sardegna). Ritorno a Skala con altra fermata per il bagno e riposante siesta sulla spiaggia prima di affrontare la strada del ritorno, combattendo con il TomTom che ad un certo punto cerca incomprensibilmente di farci deviare verso la zona di Poros, sull’altro versante dell’isola rispetto ad Argostoli (troppo sole anche per lui/lei?).

A parte la gita verso Zante, e la spiaggia di Xi dove siamo anche tornati, questa seconda parte dell’isola ci è sembrata un po’ meno bella della prima, perlomeno per quanto riguarda la bellezza delle spiagge.

Ristoranti ad Argostoli: al numero 1 sicuramente c’è Ampelaki, giustamente celebrato da Tripadvisor e sito sul lungomare del porto. Nelle 2 volte che ci siamo stati abbiamo tra l’altro apprezzato baccalà fritto con skordalià, pastitsio, keratopita, ed ottimi involtini di pasta sfoglia con pollo e formaggio dal nome piuttosto difficile da ricordare. Due sere siamo stati anche alla Taverna Diana, esattamente di fronte all’imbarco per Lixouri. Questo posto non era segnalato su nessuna guida di mia conoscenza, ma ci è stato consigliato direttamente dalla signora Sonia, il cui consiglio si è rivelato davvero buono come i formaggi grigliati, l’agnello arrosto e la moussakà che abbiamo degustato, quindi un posto assolutamente da non trascurare, anche per i prezzi decisamente competitivi.

To Karamosali, l’àncora in italiano, all’estremità nord del porto, vicino ad un famoso monumento ad un poeta locale, è ristorante specializzato in pesce. Qui abbiamo gradito una vera taramosalata artigianale (non di colore pink panther come quella industriale che si trova ovunque), un freschissimo calamaro ala griglia, e delle profumatissime sardine scottate sulla griglia.

Patsouras, pure ampiamente consigliato su internet, ha meritato una laboriosa ricerca per capire dove avesse traslocato, ed infatti da vicino all’Ampelaki che era si è da poco trasferito in Vergoti Calypso 1, nella piazza centrale di Argostoli, proprio alle spalle di un altro monumento ad un famoso politico locale. Va segnalata come una vera bizzarria del locale che, nel momento dell’entrata e prima ancora di prendere posto, si viene invitati a scegliere quel che si vuole mangiare da una serie di vassoi stracolmi indicando con il dito quello che si desidera, con uno sgradevolissimo effetto selfservice; al contrario seguono piatti gustosi tra i quali uno spettacolare stinco di maiale al forno. All’uscita, approfittiamo di una piccola manifestazione con stand gastronomici per rifornirci di qualche bottiglia del vino tipico di Cefalonia, la Robola, sia bianco secco che rosso.

Un consiglio per l’ultimo giorno in attesa dell’imbarco, nel tardo pomeriggio, per Brindisi: lasciata Argostoli, siamo ritornati alla spiaggia di Agia Paraskevì, dove, su comodi lettini all’ombra degli ulivi a due passi dalla spiaggia, abbiamo atteso, con un’ultima giornata di mare e con la possibilità di farci una doccia, il momento buono per dirigerci al vicinissimo porto di Sami.

Così, come tutti al termine delle vacanze, divisi tra il ricordo delle cose belle ed il piacere di tornare a casa propria, ci siamo un po’ malinconicamente imbarcati non senza aver provveduto a rifornirci per la cena presso l’ottimo forno alle spalle della grande chiesa nei pressi del porto per le ultime trasgressioni alimentari, ma vuoi mettere il confronto con i cibi preconfezionati del semivuoto ed un po’ triste traghetto che ci riporta a casa? Per questo chi vorrà, farà bene a rifornirsi qui un’ultima volta di fantastici dolci con miele e pasta fillo, o di focacce ripiene di formaggio, carne o spinaci e grissini integrali dal sapore arcaico, il tutto innaffiato da una splendida birra Mithos ghiacciata…arrivederci a presto, Grecia, prima di ritornarci, perché in Grecia, euro o non euro, si torna sempre!

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