Cefalonia 2008 con i bimbi
Siamo partiti alle 19,00 dell’11 agosto da Brindisi e siamo arrivati a Sami il 12 agosto alle 9,00. Abbiamo fatto colazione in un bar vicino al porto molto carino e con caffè illy. Un po’ caro però: 2 cappuccini e 2 cornetti 7,00 euro. Dopo colazione ci siamo avviati verso lo studio che era a 25 km circa da Sami. Sembra una breve distanza, ma a Cefalonia le distanze sono dilatate dal tipo di strada da percorrere: tornanti in continuazione, strade ad una corsia, mancanza di guard-rail, strapiombi da paura, salite incredibili. Siamo arrivati intorno alle 11,30 all’agenzia di Lionel che però ci ha dato una brutta notizia: i nostri studios sarebbero stati disponibili dopo le 13,00. Ci siamo preoccupati per le esigenze dei bimbi, ma non potendo far altro, ce ne siamo andati in spiaggia. Quella più vicina a noi era Trapezaki: una spiaggia molto piccola e stretta, di sabbia. Bella ma molto affollata, abbiamo fatto il bagno in abbigliamento intimo non avendo avuto la possibilità di cambiarci. Un’esperienza comunque divertente. I bambini (Carla e Alessandro) sono stati bravissimi e si sono divertiti. In ogni caso vi assicuro che non è vero che Cefalonia è un’isola tranquilla anche in agosto: le spiagge erano sempre piene (per fortuna noi ci andavamo agli orari dei bimbi per cui trovavamo molto spazio): dopo le 10,00 del mattino si riempivano incredibilmente sia nelle zone di lido privato che in quelle di spiaggia libera, e gli Italiani non mancavano mai! Quando finalmente siamo andati nel nostro studio, siamo stati molto contenti: era un grande monolocale con zona cucina e bagno ed un terrazzino che dava su un panorama bellissimo. Nel tardo pomeriggio, dopo esserci riposati e aver permesso ai bimbi di ambientarsi, siamo partiti alla volta di Argostòli, la capitale. Abbiamo parcheggiato all’inizio del lungomare e abbiamo fatto una lunga passeggiata percorrendolo. Siamo rimasti colpiti dai negozi di frutta e verdura: colorati e pieni di frutta e pomodori molto invitanti, e dai ristoranti uno di fianco all’altro dove venivamo continuamente invitati a fermarci. Ci siamo addentrati e abbiamo percorso la via centrale della città piena di negozi di abbigliamento, di souvenir e di bar e locali molto belli e arredati con stile. Una via molto affollata dove oltre alla chiesa cattolica, abbiamo scorto un piccolo museo dedicato ai caduti della divisione Aqui che però fa orari solo serali (dalle 21,00 circa alle 23,00) e dove ci siamo promessi di ritornare. Siamo ritornati in studio e dopo aver fatto cenare i bimbi, ci siamo diretti da Petrino Spiti, una taverna che ci aveva colpiti sulla strada del ritorno da Argostòli verso lo studio. Si trova a Peratata. E’molto bella, c’è un ulivo trentennale che fa da tetto alla zona esterna con le sue fronde, si mangia molto bene e si paga poco (circa 25,00 euro in due con antipasti in abbondanza, carne, vino). Il secondo giorno la abbiamo trascorso di nuovo nella vicina spiaggia di Trapezaki e il pomeriggio un altro giro ad Argostoli. Bisogna precisare che con due bimbi piccoli non è sempre facile allontanarsi e andare in luoghi difficilmente raggiungibili. La seconda sera abbiamo cenato da Denis, una taverna di cui avevo letto ottimamente proprio su turisti per caso e confermo che è veramente buona, bella ed economica. Il terzo giorno ci siamo spostati a Katelios beach quasi sulla punta meridionale di Cefalonia, una spiaggia molto bella. Il mare a Cefalonia è quasi ovunque stupendo: limpido e fresco. Nel pomeriggio siamo stati a Poros, un paesino sulla costa sud orientale, avevo letto bene su turisti per caso, ma siamo rimasti delusi: era molto piccolo e turistico (tipo lungomare di Rimini) e per arrivarci la strada è terribilmente piena di curve da vomito…Non ne vale la pena. Per la serata abbiamo preso una pita al volo sul lungomare di Argòstoli: buona e veramente economica: 2,00 euro a testa! Il quarto giorno siamo andati a Lourdas beach, poco più giù di Trapezaki ma molto più bella e larga con un mare bellissimo e pulito al punto tale che ci siamo ritornati nel pomeriggio. Mentre per la serata, di nuovo pita da asporto ad Argòstoli e gelato da Haagendazs che ci è costato molto e ci ha delusi. Il quinto giorno, 16 agosto, siamo andati ad Antisamos beach, lontana da noi circa 25 km (vicino Sami): la spiaggia dove hanno girato alcune scene de il “Il mandolino del capitano Corelli”. Anche se arrivarci è stato abbastanza lungo per noi che eravamo a Trapezaki a causa dei tornanti e delle strade impervie, ne è valsa veramente la pena: il panorama lungo il tragitto è interessante per la campagna e le alture e le rocce e poi all’arrivo: il panorama del mare circondato da rocce altissime è superbo. Abbiamo deciso di prendere posto nella spiaggia privata: dopo aver occupato due ombrelloni in prima fila provvisti di due lettini ciascuno, passa un tipo a prendere i soldi: 7,00 euro per ombrellone! In un posto così è davvero un regalo! La spiaggia è di ciotoli bianchissimi e il mare è indescrivibile: limpido al punto tale da sembrare una piscina ma subito profondo a pochi passi dalla riva. Bellissimo. Per me la spiaggia più bella di Cefalonia per il panorama, la pulizia, il mare, il bagno… fantastico. Anche ai bimbi è piaciuto tantissimo! Per la serata siamo andati ad Argòstoli e abbiamo preso il traghetto che in un quarto d’ora ci ha portato a Lixouri la città che si trova di fronte alla capitale al costo di 1,20 euro a persona. Abbiamo trascorso lì la serata passeggiando in un centro affollatissimo pieno di locali bellissimi e abbiamo cenato con una pita a testa al costo di 1,70 euro! Ancora meno cara! Il sesto giorno siamo andati in gita a Itaca. Abbiamo preso una barca da Sami la Sami Star: al costo di 25,00 euro a persona (i bimbi ovviamente non pagano). La prospettiva di andare ad Itaca per chi, come me, ha studiato al liceo classico, è quasi un sogno… ma la delusione è stata forte: la giornata è trascorsa quasi tutta in barca: siamo arrivati al primo punto di sosta verso le 11,00 una caletta raggiungibile solo via mare. Bellissima, per carità, ma noi due mamme con i bimbi non potevamo scendere a farci il bagno a largo. Così lo hanno fatto solo i nostri mariti, dopo circa mezzora siamo ripartiti per la capitale di Itaca, Vathi. Un paesetto molto carino senza ombra da nessuna parte. E senza null’altro che i nomi dei negozi che si riferisse ad Ulisse. Dopo un giro di un’ora siamo ripartiti per Kioni un’altra piccola città dove abbiamo trascorso un’ora e mezza e consumato il pranzo. Posti fatti solo per i turisti. Certo, panorami bellissimi e mare da sogno ma null’altro. Al ritorno ennesima sosta per il bagno al largo (noi mamme e bimbi sempre in nave) e arrivo a Sami alle 17,00. Per riscattarci, arrivati a Sami abbiamo deciso di andare a fare un bagno ad Antisamos: bellissima come sempre. Almeno i bimbi hanno fatto il bagno con le mamme! Al ritorno i bimbi erano distrutti per cui abbiamo cenato anche noi in studio prendendo la cena da asporto da un grill Psetoponeio a Travliata poco distante dal nostro Studio: per 7,50 euro abbiamo preso 4 pite, tzatziki e pane. Buonissimo. Il settimo giorno siamo andati a Myrthos quella che si dice sia non solo la spiaggia più bella di Cefalonia ma addirittura d’Europa. Si trova a nord di Argòstoli e per arrivarci sempre tornanti anche se la strada è panoramica e merita. Be dall’alto è veramente bellissima: una spiaggia chiusa fra rocce con un mare di un azzurro intenso che diventa bianco sulla riva a causa delle onde che, a quanto pare, ci sono sempre anche se di diversa intensità a seconda del vento. Ciotoli bianchi e piccoli: un divertimento per i bimbi, un posto in cui tornare sicuramente! Nel pomeriggio siamo stati ancora ad Argòstoli a fare una prima visita al monumento dei caduti di Aqui e al faro. Il monumento è veramente toccante. Poi abbiamo fatto una sosta in una pasticceria trovata per caso a causa del parcheggio che non riuscivamo a trovare: bellissima e buonissima la roba che vendeva a prezzi bassissimi. Per la cena siamo andati da Kouzina, una trattoria vicino ai nostri studios: deludente per il cibo. Un ristorante turistico e abbastanza caro. Non lo consiglio.
L’ottavo giorno siamo andati a Xi beach la spiaggia rossa di cui avevo letto su Turisti per caso: secondo me la spiaggia più brutta di Cefalonia: caratteristica solo per il colore della sabbia (rossiccia perché argillosa) e per le rocce bianche che la circondano, ma molto piccola (per cui super affollata) e sporca! Sporchissima! Sigarette e rifiuti su tutta la spiaggia! Il mare oleoso non invitava a fare il bagno. Dopo 10 minuti siamo andati via. Abbiamo provato ad andare a Myrthos per vedere se l’acqua fosse stata più calma ma era così affollata che non c’era neanche un buco per parcheggiare l’auto. Così abbiamo ripiegato su Assos una lingua di terra poco a nord di Myrthos: spiaggia di ciotoli molto piccola ma mare pulito. Era molto affollata ma bella: caratteristica per le case che si affacciano direttamente sul mare. Piena di oleandri in fiore e di costruzioni dai tipici colori greci. Nel pomeriggio, dopo la solita sosta in studio per far dormire i bimbi, siamo andati di nuovo alla pasticceria che avevamo scoperto ad Argòstoli: si trova nella parallela a nord della via centrale ed è veramente bella per come è arredata. Sembra una scena del film “La fabbrica di cioccolato” e i dolci ed i gelati sono veramente un sogno sia nell’aspetto che nel sapore. Il nono giorno siamo andati a Petani, una spiaggia a nord della penisola di Palikì. Avevamo paura di un’altra delusione dopo Xi visto che si trova nella stessa penisola, invece siamo rimasti soddisfatti: una versione meno bella di Myrthos. Da vedere. Per la serata siamo ritornati da Petrìno Spiti visto che ne eravamo stati contenti e visto che con i bimbi non ci si può permettere di strapazzarsi troppo! Ovviamente non ne siamo stati delusi.
Il decimo (e ultimo) giorno siamo tornati presto a Myrthos per farci lì un altro bel bagno e poi in tarda mattinata siamo partiti alla volta di Fiskardo: la città più a nord di Cefalonia, l’unica rimasta intatta dopo il terremoto del 1953. Una piccola città molto carina con una mare bellissimo e pulitissimo. Ci siamo fermati a pranzare in un ristorantino sul mare. Per l’ultima serata siamo tornati ad Argòstoli: abbiamo fatto un giro nella piazza centrale che ancora non avevamo visto. Molto carina, piena di bancarelle bellissime (abbiamo comprato un quadro stupendo) e di locali molto curati. In seguito siamo ripassati dalla strada centrale che conoscevamo a memoria e finalmente il piccolo museo accanto alla chiesa cattolica, dedicato agli italiani, era aperto. Lo abbiamo visitato e la signora italiana che se ne occupa ci ha dato tutte le spiegazioni che volevamo. E’ stata molto gentile e chiara e ci ha fatto notare cose che mai avremmo saputo. E’ stato un massacro terribile e disumano. La mattina dopo verso le 14,00 siamo partiti alla volta di Sami per riprendere il traghetto e tornare in Italia. Siamo partiti alle 21,00 circa e arrivati a Brindisi il 23 agosto alle 9,30 circa.
Come resoconto Cefalonia è un’isola molto selvaggia, ricca di panorami bellissimi, con spiagge per tutti i gusti e mare molto bello. Deludente dal punto di vista “culturale”: le città sono grossi paesi carini ma veloci da visitare. Con i bimbi non abbiamo potuto visitare le grotte. Nel complesso è stata una vacanza piacevole.