Bologna, bellissime e buonissime sensazioni

Note di un pre-weekend vissuto con serenità e gioia nel capoluogo emiliano
Scritto da: cesc
bologna, bellissime e buonissime sensazioni
Partenza il: 06/06/2013
Ritorno il: 07/06/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Si parte con calma di giovedì mattina 6 giugno alla volta di Bologna per gustarci per la prima volta i mitici Green Day, noto gruppo musicale pop punk statunitense, che si esibiscono all’Unipol Arena. Non per niente ho usato il termine “gustarci” anche se un piccolo errore l’ho commesso. Il vero gusto l’abbiamo provato subito arrivati in città. Una città all’apparenza vivibile nonostante le sue dimensioni, storica tanto più che moderna, i suoi bei colli vicini tutta natura.

Per il nostro soggiorno di una notte abbiamo scelto, con il sito booking.com, l’hotel Holiday, in via Bertiera, proprio dietro la “finestra” sul canale, prossima tappa del city tour. Praticamente perfetto per le nostre aspettative. Staff cordiale, buona pulizia, camera carina, colazione, vicino al centro ed ai servizi principali, tutto a 62 E. Essendo in ZTL e non volendo rischiare abbiamo scelto di parcheggiare l’auto nel park dell’hotel con 15 Euro in più (unica nota stonata l’inflessibilità dell’orario in cui potevamo lasciare l’auto nel parcheggio, dalle 14 alle 11 del giorno successivo).

Sistemati in camera partiamo con il nostro giro seguendo le indicazioni che troviamo sul sito di Bolognawelcome.com, molto utili.

Partiamo con via dell’Indipendenza, via dello shopping e della cattedrale metropolitana. Con questa via si raggiunge la fontana di Nettuno, opera dello scultore fiammingo detto Gianbologna, prima di affacciarsi sulla splendida piazza Maggiore che racchiude Palazzo D’Accursio e la Basilica di San Petronio che custodisce al suo interno la meridiana più grande del mondo. Prima però una visita alla Sala Borsa il centro culturale e di aggregazione cittadino. Sempre in piazza Maggiore date un’occhiata al Palazzo Re Enzo e del Podestà e proprio sotto il Voltone del Podestà si può fare un giochino sussurrando qualcosa in un angolo e farlo sentire alla persona che rimane sull’angolo opposto al tuo. Funziona!

Usciamo dalla piazza da via dell’Archiginnasio con il portico del Pavaglione ed arriviamo al palazzo dell’Archiginnasio, sede dell’antica università occidentale.

A pochi passi di distanza si trova la chiesa di San Domenico vero e proprio scrigno di tesori della storia dell’arte italiana; tra questi, l’arca marmorea che custodisce le spoglie del Santo, impreziosita dalle sculture di Nicolò Pisano, Nicolò dell’Arca e del giovane Michelangelo.

Dopo questa prima scoperta di Bologna decidiamo di pranzare velocemente e rientrare in albergo per riposarci un po’ ed essere in forma per il concerto della sera.

Dopo la siesta ci dirigiamo all’Unipol Arena a Casalecchio, alle porte di Bologna. Un piccolo accenno lo devo ai tre dei Green Day… Mai visto un concerto iniziare in orario, anzi due minuti prima… Mai visto regalare dei sogni al pubblico come ha fatto Billie Joe… Dona la sua chitarra e fa cantare alcuni ragazzi in prima fila… Ganzissimo! Tutto sommato un gran bel concerto, ma ritorniamo sui nostri passi.

La mattina seguente, dopo una buona colazione, visitiamo subito la finestrella di via Piella, uno scorcio di Venezia, da mettere in nota ma non un bellissimo spettacolo. Da li, proseguiamo ed arriviamo fino a piazza Verdi, centro della zona Universitaria, semplicemente un’aria anticonformista. Prendiamo via Zamboni, la strada universitaria per eccellenza, che ospita Dipartimenti, lo storico Teatro Comunale e i celebri Musei Universitari. In lontananza scorgiamo le due torri, la Torre Asinelli, che svetta insieme alla Garisenda al centro di una raggiera da cui si dipartono le principali strade cittadine. Sono solo le più alte delle venti rimaste nella “città turrita” che in epoca medievale ne contava più di cento. Se non ci credete, salite i 498 scalini che vi portano in cima all’Asinelli e guardate la città dall’alto. Cosa fatta!

Dalla strada maggiore a Corte Isolani per piazza Santo Stefano. Lo sguardo si apre sul fondo della piazza dove sorge la chiesa. Se vi concedete il tempo per farlo, scoprirete che la chiesa non è una, ma sette. Non un gioco di prestigio, ma il frutto della storia che si è data appuntamento in questo punto della città.

A questo punto decidiamo di perderci nel Quadrilatero, alle spalle di Piazza Maggiore, divertendoci un po’ a girovagare per le viuzze dell’antico mercato cittadino. Qui durante il giorno ci siamo imbattuti in banchetti assortiti di ogni genere alimentare, dalla frutta di stagione al pesce fresco del vicino mare Adriatico, dai tortellini e le mortadelle fino ai dolciumi. Vi consigliamo lo Zerocinquantino, via Pescherie Vecchie, posticino delizioso dove assaggiare un po’ di tutto. Costo minimo ed è tutto buono.

E’ il momento di lasciare Bologna e salire al Santuario di San Luca per una visita. Si presenta al visitatore grandioso ed imponente nella fastosa architettura barocca. Nei secoli la devozione popolare portò ad effettuare il pellegrinaggio verso la cima del monte e questo continuo andare dei pellegrini tracciò dapprima un sentiero, poi una mulattiera. Nel 1732 furono finiti i lavori del portico che sale lungo la via San Luca fino al Santuario.

Siamo nell’orario di cena e perchè non visitare una sagra vista per caso su di un colle bolognese. A 25 km da Bologna, visitiamo Monteveglio con la sua Abbazia. Non parlo della sagna, quasi inesistente, ma della natura che troviamo nel tragitto per raggiungerla. Strada del vino e dei sapori, un verde a perdita d’occhio. Cosi’ voglio concludere il nostro pre-weekend, tra storia e sapori bolognesi, semplicemente… gustoso.

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Piazza Maggiore

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Mercato

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Nettuno

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Piazza S.Stefano

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Santuario di S.Luca

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Le due torri

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Piazza Maggiore dalla torre degli Asinelli

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Il verde dei colli bolognesi



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