Weekend a Bologna 2
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Sabato 17 ottobre
Arriviamo in hotel verso le 12,30. L’hotel che abbiamo scelto è l’hotel Amadeus a Borgo Panigale. Si tratta di un hotel 4 stelle ma abbiamo trovato una stanza a 64 euro a notte con colazione. Inoltre l’hotel è collegato al centro di Bologna tramite lo storico filobus n.13 che transita ogni quarto d’ora ed in 20 minuti ti porta in centro all’irrisorio prezzo di 1,30 euro (se fate il biglietto sul bus 1,50 euro). Il servizio c’e’ anche di notte (almeno sino all’una, poi non so, ma per noi è già abbastanza tardi).
Verso le 14 siamo già in centro e la prima nostra tappa è il mercato della montagnola dove ci sono infinite bancarelle e Donatella ne approfitta per fare un po’ di shopping low cost.
Percorriamo quindi via dell’indipendenza, lunga arteria porticata che ci conduce in piazza del Nettuno con l’omonima fontana detta anche fontana del Gigante, considerata una delle più belle fontane del 500 con le statue in bronzo del Giambologna: Nettuno col tridente in atto di placare le onde, putti con delfini ed in basso quattro sirene. Subito dopo si entra in piazza Maggiore (piazza grande nella famosa canzone di Lucio Dalla) nobile centro della città vi sorgono la chiesa di San Petronio, di fronte a questa il palazzo del Podestà e sul lato ovest il palazzo comunale.
Sulla destra di S. Petronio c’è il palazzo dei Notai mentre sul lato est il porticato dei palazzo Banchi,un tempo con le botteghe dei banchieri. Visitiamo san Petronio, il palazzo comunale ed il palazzo di re Enzo aperto in quanto in questi giorni vi si tiene la fiera della mortadella.
Passeggiamo in via Rizzoli, uno dei principali corsi del movimento cittadino e subito dopo il Roxy bar cantato da Vasco Rossi giungiamo in piazza di porta Ravegnana dove si trovano le due torri pendenti: Asinelli la più alta (97,6 metri) e Garisenda (48,16 metri) dove si nota molto bene il cedimento del suolo. Sulla torre degli Asinelli si può salire con soli 3 euro ma Donatella, reduce da una protesi d’anca, non ha voglia di fare a piedi i 498 gradini. In seguito facciamo volentieri un salto a vedere l’abitazione del grande Lucio Dalla in piazza dei Celestini.
La sera ceniamo in una trattoria dove io assaggio obbligatoriamente i tortellini in brodo mentre Donatella preferisce le lasagne alla bolognese.
Sarà che è sabato sera ma la movida a Bologna è veramente animata, numerosa la presenza di giovani anche se non so se universitari o meno, il passeggio più animato si svolge in via Zamboni che arriva sino all’università.
Domenica 18 ottobre
Dopo una ricca colazione in hotel raggiungiamo il centro sempre con il filobus n.13. Attraversiamo a piedi il centro e tramite strada Maggiore raggiungiamo Santa Maria dei Servi, gotica chiesa del ‘300 preceduta da un elegante quadriportico. All’interno c’è un dipinto di Cimabue ma al momento è in restauro e possiamo ammirarne solo una copia fotografica. Non distante c’è via S. Stefano con l’omonimo complesso detto delle sette chiese,edifici sacri medievali intitolati nell’insieme al protomartire (ma nessuno ne porta il nome), qui riusciamo anche a sentirci una Messa ed a visitare le chiese che compongono l’assieme. Fuori dal complesso c’è la piazzola di S. Stefano molto bella e suggestiva.
Torniamo verso piazza Maggiore ed in via Pescherie Vecchie, piena di splendidi negozi di prodotti culinari tipici, acquistiamo mortadella e tortellini per portarci un pò di gusto emiliano in Liguria. La mortadella la acquistiamo “alla vecchia malga” ma consiglio di andare nel negozio di fronte, da Amedeo Ceccarelli dove la stessa identica mortadella costa 3 euro in meno al chilo e dove acquistiamo degli ottimi tortellini freschi.
Ripercorriamo i portici di via dell’indipendenza e visitiamo la cattedrale della città, intitolata a S.Pietro e detta la Metropolitana, all’interno si è appena conclusa una processione di devoti peruviani, segno dei tempi, dove tutti siamo più vicini.
Purtroppo verso le 16 inizia a piovigginare comunque è ora di tornare a casa…