Non solo Pisa: in Italia ci sono delle torri pendenti che sfidano la gravità!

Oltre Pisa ecco quali sono le torri pendenti d’Italia tutte da scoprire
Claudia Giammatteo, 11 Giu 2023
non solo pisa: in italia ci sono delle torri pendenti che sfidano la gravità!
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La più famosa è senza dubbio quella di Pisa, l’iconica costruzione che si prende gioco e sfida la gravità, assolutamente speciale nella sua peculiarità, ma le torri pendenti d’Italia sono diverse, tutte affascinanti e legate a storie curiose.

Ovviamente, impossibile non fare un accenno alla Torre di Pisa, il Campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta che si erge in Piazza Duomo e che, dal 1987, è Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Con un’altezza di 57 metri, venne costruito tra il dodicesimo e il quattordicesimo secolo. La sua pendenza, ovviamente, non fu voluta, ma è legata al naturale cedimento del terreno, verificatori già nelle prime fasi della costruzione. Per mantenere stabile la torre campanaria, negli anni sono stati effettuati diversi lavori di restauro e consolidamento. Quelli del 2008 dovrebbero garantire che il valore di inclinazione rimanga inalterato per i prossimi 300 anni.

Ma quali sono le altre torri pendenti in Italia?

Torre degli Asinelli e Garisenda di Bologna

torri di bologna

Sono le due torri simbolo della città di Bologna che rappresentano anche la potenza e la ricchezza delle famiglie nobiliari che le fecero costruire, dalle quali prendono il nome. Quella degli Asinelli è la più alta torre medievale pendente al mondo con i suoi 97,2 metri, venne costruita tra il 1109 e il 1119 e fu originariamente utilizzata come torre di avvistamento e difensiva.

Torre Garisenda, invece, è un po’ più corta (47 metri) e pende di più. Infatti, in origine di 50 metri, proprio a causa della sua pendenza, nel 1353 venne mozzata, ma non abbattuta com’era previsto in origine, per motivi di sicurezza.  Torre Garisenda, a quanto pare pende fin dalla sua fondazione nel ‘200. Basti pensare che Dante Alighieri, il quale poetò due volte sulla torre, la paragonò al gigante Anteo, il figlio di Poseidone che si piegò verso Dante e Virgilio per permettere loro di salire sulle sue palme e procedere nella discesa verso la ghiaccia nell’Inferno.

Oggi Torre Garisenda non è aperta al pubblico, ma è possibile salire sulla torre degli Asinelli attraverso una ripida scalinata di 498 gradini per godere di una vista panoramica spettacolare sulla città di Bologna.

Torre delle Milizie di Roma

torre delle milizie roma

È la torre pendente più antica di Roma, con un’inclinazione di circa 13 gradi verso il Colosseo, aumentata dopo il terremoto del 1348. Si trova a fianco alla chiesa di Santa Caterina e il suo profilo si scorge appena si giunge a Rione Monti. La torre campanaria è poi legata a una leggenda, la quale racconta che da qui, l’Imperatore Nerone, abbia visto bruciare la città nel 64 d.C.

Campanile della Chiesa di San Martino a Burano

campanile storto di burano

Famoso come il “Campanile storto di Burano”, è ben visibile dal ponte di Terranova o dalla riva della Giudecca. Risale al XVII secolo ed è stato restaurato più volte: oggi la forma è quadrata e presenta degli elementi che richiamano lo stile rinascimentale e neoclassico.

Campanile di San Giorgio dei Greci a Venezia

san giorgio dei greci a venezia

Anche questo campanile è molto inclinato e lo si nota subito passando sul ponte della Riva degli Schiavoni. La chiesa alla quale si affianca risale alla fine del ‘500 e la pendenza è dovuta a una cedimento delle fondazioni.

Le toscane che pendono (oltre la Torre di Pisa)

pisa

Torre della Chiesa di San Nicola a Pisa

Oltre a quella più famosa, a Pisa c’è un’altra torre pendente, il campanile ottagonale della chiesa di san Nicola che, probabilmente, risale alla seconda metà del XIII secolo. Leggermente interrato, ha un’inclinazione di circa 2,5 gradi e una scala a chiocciola interna.

Torre Civica di Figline Valdarno

È adiacente al Palazzo Pretorio della cittadina toscana e la sua pendenza è dovuta al cedimento del terreno argilloso sul quale è stata costruita. Negli anni ’80, infatti, è stato effettuato anche un lavori di consolidamento. In origine, nel ‘300, sulla sommità era presente una campana con un’incisione che celebrava la sconfitta dei Ghibellini.



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