Ecco perché a Milano il Carnevale dura di più (e come viene festeggiato in città)

Una tradizione antica e un rito che permette di festeggiare 4 giorni in più: ecco come funziona il Carnevale di Milano o Ambrosiano
Claudia Giammatteo, 28 Feb 2023
ecco perché a milano il carnevale dura di più (e come viene festeggiato in città)

È uno dei più antichi, sentiti e che ha ripreso vigore negli ultimi anni: stiamo parlando del  Carnevale di Milano che risale al periodo romano, quando si celebravano le feste dedicate al dio Saturno. Nel corso dei secoli, poi, ha subito diverse trasformazioni e ha assunto diverse forme, ma la suggestione che esercita è sempre la stessa!

Inoltre, forse non lo sai, ma è più lungo rispetto a quello degli altri ed è chiamato anche Carnevale Ambrosiano di Milano.  Ma perché? Scopriamone di più insieme.

Tra tradizioni e leggende, ecco perché il Carnevale di Milano dura di più

carnevale di milano

Il Carnevale di Milano dura di più rispetto ad altre celebrazioni simili in Italia per diverse ragioni storiche e culturali. Infatti, mentre in tutta Italia il periodo del Carnevale termina il martedì grasso (ovvero quello che precede il mercoledì delle ceneri, inizio della Quaresima), a Milano e dintorni si prolunga fino al sabato che precede la prima domenica di Quaresima, quindi dura 4 giorni in più

Questo accade perché a Milano e dintorni si osserva il cosiddetto “rito ambrosiano” che, come suggerisce il nome, è riconducibile a Sant’Ambrogio, il più famoso vescovo meneghino vissuto nel IV secolo d.C. Infatti, a differenza della Chiesa romana, che considera periodo di Quaresima i 40 giorni che precedono il  Sabato Santo, la Chiesa ambrosiana  considera come primo giorno di Quaresima la prima domenica dopo il mercoledì delle Ceneri. Un’interpretazione più legata alle origini del Cristianesimo che fu successivamente modificata nel rito Romano a partire dal Medioevo. 

Il prolungamento del Carnevale sarebbe legato a una questione pratica relativa al differente computo dei giorni della Quaresima tra il rito Romano e quello Ambrosiano. Infatti,  Tuttavia, non mancano tradizioni orali e leggende che “giustificano” il prolungamento del Carnevale di Milano. Tutte hanno un elemento in comune: il fatto che il vescovo Ambrogio fosse assente dalla città, per un pellegrinaggio, nei giorni in cui tradizionalmente si concludeva il Carnevale e iniziava la Quaresima e avesse chiesto di aspettare il suo rientro per festeggiare. Un’altra leggenda, invece, narra che sarebbero stati i milanesi a prolungare il periodo dei festeggiamenti (rimandando quindi l’inizio del digiuno) approfittando dell’assenza del vescovo. 

In età moderna, il vescovo di Milano Carlo Borromeo cercò di eliminate il Carnevalone, ma il tentativo fallì. Infatti, dovette arrendersi di fronte a una tradizione fortemente radicata nell’animo dei milanesi.

Il Carnevale di Milano oggi, una festa tradizionale e piena di gioia

chiacchiere di carnevale

Quello di Milano rientra senza dubbio nella lista dei carnevali più belli del mondo. Le sfilate si tengono lungo le principali vie del centro e sono accompagnate da musica, balli, spettacoli di fuochi d’artificio e di altre manifestazioni. La sfilata principale si tiene di solito la domenica successiva al giovedì grasso, si snoda per le strade del centro storico di Milano e presenta carri allegorici, gruppi mascherati e musicisti. La sfilata è aperta dalla figura del Re Carnevale, un personaggio mascherato che rappresenta il re del Carnevale e che viene scelto ogni anno in base a un concorso.

Il Carnevale di Milano prevede anche altri eventi e manifestazioni, come feste di quartiere, spettacoli teatrali e musicali, balli e cene in maschera. Una tradizione particolare è quella della “rassegna dei gatti“, un concorso in cui i partecipanti portano in piazza i loro gatti mascherati, che vengono giudicati in base all’originalità e alla bellezza della maschera. Impossibile poi resistere alla tentazione di assaggiare alcuni piatti tipici della tradizione culinaria lombarda come i tortelli di carnevale, le chiacchiere (o frappe) e le zeppole.



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