Dalla parte degli Orsi della Luna

La Ong Animals Asia lotta per la loro liberazione
Turisti Per Caso.it, 13 Dic 2010
dalla parte degli orsi della luna
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Si calcola che tra Cina, Vietnam e Corea, circa 20.000 orsi neri asiatici, meglio conosciuti come orsi della luna, siano allevati e torturati per soddisfare la richiesta di bile del mercato asiatico. Rinchiusi in gabbie grandi quanto il loro corpo, gli animali vengono munti giornalmente con l’ausilio di un rudimentale catetere di metallo conficcato nella cistifellea o mediante il cosiddetto metodo free dripping, che prevede l’apertura di profonde ferite nell’addome dalle quali il prezioso liquido defluisce lentamente. In altri casi, la bile viene estratta per agoaspirazione attraverso una canula o sonda. Tutte le operazioni avvengono in totale assenza di requisiti igienici minimi, senza il supporto di alcun medico veterinario o l’uso di farmaci anestetici. Normalmente, ogni due impianti riusciti si contano due decessi per complicazioni di vario genere. Animals Asia Foundation è l’unica organizzazione internazionale non governativa, fondata dall’inglese Jill Robinson nel 1998, che si batte per mettere fine alle fattorie della bile nel sudest asiatico, riscattando gli orsi e ospitandoli nei suoi santuari in Cina e in Vietnam.

Animals Asia Foundation lavora con lo scopo di promuovere il cambiamento e lo sviluppo attraverso l’educazione e l’informazione, ricercando in collaborazione con i governi nazionali, le autorità locali e le comunità, soluzioni sostenibili a lungo termine. La bile di orso è un ingrediente molto apprezzato dalla Medicina Tradizionale Cinese e viene impiegato come antinfiammatorio nelle sue preparazioni da più di 3000 anni nonostante siano disponibili rimedi erboristici e di sintesi. Entrambe le alternative sono economiche, facilmente reperibili e soprattutto più sicure per la salute pubblica. La bile, infatti, viene estratta da animali affetti da gravi patologie ed è contaminata da pus, sangue, urina, feci e altro materiale biologico. La bile estratta, inoltre, non subisce alcun processo di raffinazione. Il suo principio attivo, l’acido ursodesossicolico (UDCA), viene sintetizzato per la prima volta in un laboratorio giapponese nel 1954. La sua efficacia è scientificamente dimostrata nel trattamento delle malattie del fegato. L’UDCA sintetico è sicuro per la salute umana, non ha effetti collaterali, non contiene derivati animali e ha costi di produzione ridotti. L’UDCA è usato in tutto il mondo per curare cirrosi primarie, calcoli alla cistifellea, epatiti autoimmunitarie e tumori al colon. Ironicamente, in Asia si consuma più UDCA sintetico che bile di orso. Giappone, Cina e Corea consumano complessivamente 100 tonnellate di bile sintetica all’anno. Il consumo mondiale totale è di circa il doppio.

Secondo l’Associazione Cinese di Medicina, Filosofia e Ambiente esistono almeno 54 alternative erboristiche alla bile di orso tra cui l’edera, il tarassaco, il crisantemo, la salvia ed il rabarbaro. Oggi la richiesta locale di bile di orso è di circa 4 tonnellate, mentre la produzione di estratto secco si aggira intorno alle 7 tonnellate, quasi il doppio rispetto alla domanda, incentivando così i produttori a impiegare la bile nella preparazione di beni di largo consumo come lozioni, shampoo, vino, tè, bevande energetiche e unguenti di varia natura. Questi prodotti vengono esportati illegalmente in tutto il mondo, Europa compresa.

L’orso nero asiatico, Ursus Thibetanus, è incluso nell’Appendice I della CITES, la convenzione internazionale sul commercio delle specie animali e vegetali in via di estinzione, che ne vieta e regola l’esportazione e l’importazione non autorizzate. Nel giugno del 2000 Animals Asia, con il sostegno della China Wildlife Conservation Association (CWCA), conclude il primo storico accordo firmato tra una organizzazione internazionale non governativa e il Governo Cinese nell’ambito dell’animal welfare. Il trattato prevede la liberazione dei primi 500 esemplari detenuti e impegna le autorità locali a ritirare progressivamente le licenze. Oggi Animals Asia Foundation è il solo interlocutore del Governo Cinese in materia di bear farming e l’unico al quale è consentito operare all’interno dei confini nazionali, mentre oltre il 70% del territorio cinese è farm-free. In Vietnam, diversamente dalla Cina, l’allevamento degli orsi è illegale dal 2002, ma si stima che oltre 4.000 esemplari siano ancora detenuti e sfruttati nelle fattorie della bile a causa delle normative farraginose e delle difficoltà nell’attivazione dei controlli. Nel 2006 Animals Asia sottoscrive con le autorità vietnamite uno accordo quadro che decide la liberazione di 200 orsi e formalizza la volontà del governo a contrastare concretamente questa industria.

L’associazione Animals Asia

Animals Asia ha sede a Hong Kong ed è presente con uffici nazionali nel Regno Unito, USA, Australia, Germania e, dal gennaio 2009, anche in Italia con l’obbiettivo di informare l’opinione pubblica e promuovere la diffusione di una coscienza etica consapevole rispetto al tema della sofferenza animale e la tutela dell’ambiente. Animals Asia ha costruito e gestisce due santuari nella provincia del Sichuan, in Cina, e nel parco Nazionale di Tam Dao vicino a Hanoi, in Vietnam, entrambi diventati modello internazionale di eccellenza. Animals Asia impiega oltre 260 operatori qualificati in tutto il mondo e rappresenta un indotto economico di straordinaria portata per le comunità in cui opera nel continente asiatico.

A sostegno di Animals Asia Italia, Tom Regan, il più grande teorico dei diritti animali al mondo, il comico e attore genovese, Beppe Grillo, Oliviero Toscani, fotografo e creativo di fama internazionale, il virtuoso del violino, Maestro Pavel Berman, lo scienziato Umberto Veronesi, Luisella Battaglia, Fondatrice e Presidente dell’Istituto Italiano di Bioetica, Antonio Guerci, Vicepresidente della Societè Europèenne d’Ethnopharmacologie di Strasburgo. Testimonial di Animals Asia Foundation, la PFM (Premiata Forneria Marconi), storico gruppo del panorama rock nazionale, e gli attori Luca Zingaretti, Piera Degli Esposti e Giulietta Revel.

La fondatrice dell’associazione Jill Robinson

Jill Robinson, MBE – Fondatrice e CEO, Animals Asia Foundation Nata in Gran Bretagna, nel 1985 si trasferisce a Hong Kong dove lavora come consulente per l’International Fund for Animal Welfare. Nel 1991 fonda a Hong Kong il programma di pet-therapy Dr. Dog, esportato successivamente in Cina, Taiwan, Filippine, India e Giappone. Nel 1993, una visita casuale ad una fattoria della bile nel sud della Cina cambia la sua vita: Jill Robinson promette a se stessa di impegnarsi nel combattere questa industria sia dal punto di vista normativo che culturale, promuovendo inoltre la diffusione delle alternative erboristiche e sintetiche. Nel 1995 ottiene il rilascio degli orsi incontrati nel 1993 e mai dimenticati e nel 1998 fonda Animals Asia. Già membro dell’Animal Welfare Advisory Group presso il Governo di Hong Kong e consulente onorario dell’Ocean Park Conservation Foundation, viene insignita Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico (MBE) dalla regina Elisabetta II nel 1998. Nel 2005 vince il Marching Animal Welfare Award e nel 2006 si aggiudica la medaglia d’oro del Winsome Constance Kindness Trust per i servizi umanitari resi. Nel 2008 viene nominata Outstanding Earth Champion dal governo di Hong Kong e designata Ambasciatrice per l’Asia nel World Animal Day. Nell’ottobre 2009 riceve la Medaglia Città di Genova per l’alto valore morale dell’attività svolta a tutela dei diritti animali in Asia e nel mondo e nel maggio 2010 viene premiata con la Medaglia Città di Napoli per gli stessi meriti. Nel settembre 2010 riceve dalle mani della primatologa Jane Goodall, Ambasciatrice delle Nazioni Unite, amica e mentore, il premio You Bring Charm to China per l’impegno dedicato al miglioramento della vita della comunità cinese, contribuendo allo sviluppo dell’economia, dell’istruzione e della sanità.

“Avevano il corpo ricoperto di piaghe e un catetere conficcato nell’addome: alcuni, stremati dal dolore, sbattevano il cranio contro le gabbie fino a procurarsi orribili ferite; altri si erano spaccati i denti mordendo il ferro. Dalle sbarre vidi spuntare una zampa gigantesca e, inconsapevole dei rischi che correvo, volli toccarla. Allungai la mano, l’orso me la strinse dolcemente. Allora gli promisi che sarei tornata e che l’avrei salvato” – Jill Robinson, Fondatrice e CEO, Animals Asia Foundation.

Contatti: Animals Asia Foundation P.za San Marcellino 6/5, 16124, Genova, Italia Tel. +39 010 2541998 mail: info@animalsasia.it web: www.animalsasia.it

Hong Kong Head Office GPO Box 374, Hong Kong Tel. +852 2791 2225 mail: info@animalsasia.org



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