Shanghai solo andata
Oggi torniamo a parlare di Duccio in veste di scrittore! Il suo libro “Shanghai solo andata. Storie di giovani italiani in Cina” (Franceso Broschi Editore) racconta le esperienze di venti italiani di età compresa tra i 25 e i 42 anni: gente comune, che alla sicurezza e alla comodità dell’ambiente familiare, ha scelto di rimboccarsi le maniche e di mettersi in gioco in un altro paese, con una barriera linguistica e culturale evidente. Stagisti e tirocinanti, manager e imprenditori, cuochi e architetti, artisti e avvocati, tutti accomunati dal desiderio di lasciare l’Italia e di trasferirsi in Asia per cercare fortuna. L’idea del libro è nata dalla rassegnazione causata dalla crisi globale e dallo spettro della disoccupazione che Duccio nota nei giovani italiani, spesso però troppo mammoni… Il libro non ha la presunzione di essere una guida tecnica su come e cosa fare fare quando si arriva in un altro paese, ma al suo interno l’autore ha pensato di stilare un elenco di professioni ricercate in Cina, informazioni sul visto e sul costo della vita. Sicuramente inoltre può offrire spunti interessanti, basati sulle esperienze personali delle persone intervistate, che -a volte con monologhi in prima persona- raccontano il loro punto di vista, le motivazioni che li hanno spinti ad andare via, i loro sogni, le loro paure, e i loro consigli su come vivere in Cina.
PS In redazione abbiamo ricevuto una copia del libro, che Duccio ci ha spedito direttamente da Shanghai… Grazie e in bocca al lupo per la nuova avventura!