Centrale Montemartini, il museo-industria più incredibile di Roma

Stefano Maria Meconi, 19 Apr 2024
centrale montemartini, il museo-industria più incredibile di roma

Con il termine archeologia industriale si intendono tutti quei luoghi che, dopo un passato come centri produttivi per vari settori, sono stati riscoperti per il loro valore architettonico e sociale. Un caso simile riguarda anche Roma, città che tutti conosciamo per l’immenso valore del suo patrimonio archeologico, che getta le basi fino a 3000 anni fa. Tra templi, basiliche, anfiteatri e ricchezze di ogni tipo, c’è però anche spazio per un elemento decisamente più moderno: una centrale termoelettrica di inizio Novecento, che oggi ha assunto le sembianze di un museo. Ma non un museo qualsiasi: qui ci sono statue in marmo davanti a turbine, antichi vagoni ferroviari in mezzo ad affreschi del III secolo avanti Cristo e splendide statue e sarcofagi tra chilometri di tubi che alimentavano uno dei complessi produttivi più importanti della Capitale. Insomma, l’avete capito già: Centrale Montemartini non è il solito museo, anzi: è il luogo più originale di Roma, città antichissima ma che riesce sempre a stupire.

La storia della Centrale Montemartini

centrale montemartini

Una delle sale interne della Centrale Montemartini di Roma

Iniziamo dal suo nome: Centrale Montemartini deve il suo nome a Giovanni Montemartini, assessore alla tecnologia durante l’amministrazione comunale di Ernesto Nathan. Non un sindaco qualunque: al governo capitolino dal 1907 al 1913, il repubblicano e laico Nathan era in parte britannico, e si trasferì in Italia solo all’età di 14 anni. Sindaco per due mandati, fortemente ispirato ai principi di Mazzini, approvò il primo piano regolatore di Roma capitale, aprì decine di scuole e diede vita a quella che sarebbe diventata poi l’ATAC, azienda per il trasporto e i servizi pubblici della capitale. Soprattutto, però, approvò il progetto della prima centrale elettrica di Roma, che sarebbe rimasta attiva fino al 1963. Per più di 20 anni, l’edificio rimase abbandonato, divenendo un magazzino a rischio di demolizione. Solo a fine anni Ottanta l’ACEA decise di convertire la Centrale in uno spazio industriale, e nel 1995 la Sovrintendenza di Roma, nel corso del restauro dei Musei Capitolini, per ampliare i suoi spazi guardò alla vecchia centrale, che nel 1997 aprì le sue porte con la prima iterazione, nell’Urbe, del concetto di archeologia industriale.

Nel corso degli anni, Centrale Montemartini si è arricchita di nuovi percorsi espositivi, che oggi raccolgono non solo statue, sarcofagi e fregi, ma anche mosaici, lampioni e persino un treno.

Cosa vedere

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Reperti antichissimi e strumentazioni tecniche: il leitmotiv della Centrale Montemartini è “contrapposizione”

La Centrale è suddivisa in tre grandi spazi espositivi, chiamati “Sale”. Ecco cosa ospitano:

  • Sala Caldaie, al primo piano della struttura, ospita i reperti ritrovati all’interno degli horti Sallustiani, Variani, Liciniani e Lamiani. Si tratta di mosaici e statue che adornavano i giardini delle ville imperiali e dei patrizi. Tra questi, molto bella la statua di Polimnia e del supplizio di Marsia.
  • Sala Macchine: al primo piano, ospita numerosi ritrovamenti dei principali siti archeologici della Roma antica, tra cui Largo di Torre Argentina (il luogo dove, secondo la storia, venne ucciso Giulio Cesare) e il Campidoglio. Magnifico il frontone che adornava, nella Roma repubblicana, il tempio di Apollo in Circo
  • Sala Colonne: al piano terra di Centrale Montemartini, è prevalentemente dedicata alle statue, ai sarcofagi e agli altri reperti dell’epoca repubblicana, con particolare enfasi sui personaggi dell’epoca, tra cui il Togato Barberini e il sarcofago di Crepereia Tryphaena, la cui bambola è uno dei più importanti ritrovamenti della Roma imperiale

Informazioni utili per la visita

Orari

Situata in Via Ostiense 106, la Centrale Montemartini si presenta come una tappa imprescindibile per chiunque visiti la città eterna. Il museo è aperto al pubblico con i seguenti orari:

  • dal martedì alla domenica 9.00 – 19.00
  • 24 e 31 dicembre 9.00 – 14.00
  • 1° gennaio 11.00 – 20.00

Giorni di chiusura: tutti i lunedì, 1° maggio, 25 dicembre

Biglietto d’ingresso

Entrare alla Centrale Montemartini ha un costo di 11,50 euro, comprensivo della visita alle mostre. Il biglietto ridotto costa 9 euro, lo stesso prezzo vale per i residenti in Roma Capitale e nell’area metropolitana, previa presentazione del documento. Il biglietto può essere acquistato in loco o su museiincomuneroma.it.

Come arrivare

Il museo è situato in zona Ostiense, a circa 850 metri dalla stazione Garbatella della linea B e 1200 metri dalla stazione ferroviaria di Roma Ostiense. Da qui, è possibile proseguire verso i principali poli di attrazione della Capitale.



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