5 borghi della Sardegna dove la vera ricchezza non è il mare, ma le specialità tipiche
Famosa e amata per le sue coste meravigliose e il mare che nulla ha da invidiare a quello dei Caraibi, la Sardegna è un’isola da sogno anche dal punto di vista del cibo. La sua cucina è unica e genuina, per molti diversi distante da quella del continente, complice soprattutto la distanza geografica. La tradizione culinaria sarda, infatti, ha subito le influenze di altre culture che si sono succedute qui, ed è caratterizzata da un trionfo di sapori e profumi che cambiano anche a seconda della zona, soprattutto nell’entroterra.
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Famossime le sebadas, il tipico dolce a base di miele e formaggio che ha un’origine spagnola, sulle tavole abbondano i formaggi sardi realizzati con il latte di pecora, ma il prodotto tipico più famoso è senza dubbio la bottarga di muggine, un pregiato e costoso alimento ottenuto dalle uova di pesce essiccate. Deliziosi poi i Malloreddus, piccoli gnocchi a forma di conchiglia conditi con sughi a base di carne o pomodoro e i Culurgiones, ravioli fatti a mano farciti con patate, formaggio pecorino e menta. Il pane carasau è croccante e sottile, ideale per accompagnare salumi e formaggi.
I borghi della Sardegna nei quali è facile farsi prendere per la gola
Paese che vai, sapori che trovi, La Sardegna è molto grande e spostandosi da una zona all’altra è possibile provare e gustare sapori diversi, piatti che nascono grazie a ricette rivisitate a seconda delle tradizioni e dei prodotti locali.
Ecco alcuni borghi nei quali lasciarsi stupire dalla bellezza e farsi tentare a ogni ora del giorno!
Castelsardo
Situato sulla costa settentrionale, Castelsardo ha una storia antica e, nel corso dei secoli, è stato influenzato da diverse culture, tra cui i fenici, i romani, i bizantini e gli aragonesi. Questa storia si riflette nell’architettura, nelle tradizioni e nell’atmosfera del borgo, noto per la sua architettura medievale. Il castello dei Doria è un’imponente fortezza medievale situata sulla cima di un promontorio, costruita nel XII secolo dalla famiglia genovese omonima e offre una vista panoramica spettacolare sulla costa e sul mare. Bellissima la Cattedrale di Sant’Antonio Abate in stile gotico, ma anche le stradine acciottolate, le case a schiera rendono questo luogo davvero affascinante. Tra le specialità culinarie tipiche del borgo spicca la Zuppa alla Castellanese, un piatto caldo e sostanzioso che comprende ingredienti tipici della cucina sarda e mediterranea, come legumi, verdure, pane e carne.
Orgosolo
Questo pittoresco borgo montano è famoso per i murales dipinti sulle pareti delle case che raccontano storie locali e riflettono il carattere culturale unico della comunità. Orgosolo, infatti, è orgoglioso delle sue radici culturali e delle tradizioni: il dialetto sardo è ancora ampiamente parlato e molte feste come processioni religiose e manifestazioni culturali si tengono durante l’anno, offrendo un’opportunità per gli abitanti di celebrare le loro tradizioni. Tra i piatti tipici ci sono le acciughe al pomodoro, i ravioli al sugo di pecora, ma anche il maialetto arrosto e la Fregula o soccu, una pasta di semola di grano duro a forma di piccole palline, lavorata a mano e simile al cuscus che si presta per ricette marinare, minestre leggere e delicate.
Bosa
Si trova in provincia di Oristano, sulla costa occidentale e si distingue per le case color pastello, le strade strette e la pittoresca vista sul fiume Temo. Il castello si Serravalle si trova sulla cima della collina ed è una fortezza medievale che offre una vista panoramica spettacolare su Bosa e la sua costa. Suggestiva la cattedrale gotica di San Pietro, ma merita una visita anche la Chiesa di Nostra Signora di Regnos Altos. Da assaggiare assolutamente? Le aragoste, uniche in tutto il bacino del Mediterraneo e piatti tipici come “S’Azada” piatto realizzato con “S’Iscritta” (Razza) e Gattuccio (Baldolos), le salse come quella all’aragosta e ai ricci di mare. Rinomata la zuppa all’astice, piatto che ha ricevuto riconoscimenti a livello nazionale.
Barumini
Questo borgo è famoso per il suo sito archeologico di Su Nuraxi, un complesso di nuraghi risalenti all’età del bronzo ben conservati, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il sito comprende una serie di torri in pietra e una struttura centrale a forma di torre, circondate da mura difensive e ambienti circolari. Accanto al sito sorge il Museo Archeologico dov’ è possibile approfondire la conoscenza sui nuraghi, l’archeologia sarda e la storia dell’isola. Il museo offre reperti, modelli e spiegazioni sulla vita e la cultura dei popoli che hanno abitato la Sardegna nell’antichità. Tra i piatti tipici della zona ci sono quelli preparati con ovini, maiali, cinghiali, burro e prodotti della terra. Molto diffusi e apprezzati anche il riso con la mozzarella e la zuppa di cipolle che viene servita su un “letto” di pane abbrustolito.
Cabras
Pittoresco comune situato sulla costa occidentale, vanta una particolare ricchezza naturale e archeologica. Nelle sue vicinanze, infatti, si trova il sito archeologico di Tharros, un’antica città fenicio-punica e romana. Le rovine di Tharros comprendono templi, terme, mura, strade lastricate e altri resti che testimoniano la storia multiculturale della zona, ma a Cabras si trovano anche I nuraghi, le torri megalitiche tipiche della Sardegna. Il borgo è famoso per le sue specialità culinarie, in particolare per i piatti a base di pesce e frutti di mare. Una delle prelibatezze più celebri è la “bottarga“, uova di muggine essiccate e pressate, spesso grattugiate sui piatti per aggiungere un sapore unico. Ottime anche le anguille in umido con pecorino e da provare tutti i piatti tipici di carne.