Un turbinio di vita
Il check-in era per le 12.00, allora abbiamo abbandonato alla reception le valigie e via a fare colazione con churros y chocolate e croissant y cafe con leche.
Subito, essendo domenica, siamo corsi a visitare el Rastro, il più grande mercato di Madrid, che c’è solo alla domenica. Nel pomeriggio invece abbiamo visitato i musei che, avendo entrata gratuita la domenica, ti permettono di risparmiare. Ad esempio il Reina Sofia dove c’è La Guernica. I gusti son gusti è!!! Poi siamo andati a vedere la stazione Atocha a pochi passi dal museo, dove all’interno c’è una vera e propria foresta di piante pluviali e tartarughe acquatiche. Li i madrilegni passano le giornate! Ci siamo stupiti della facilità di attaccar bottone con gli anziani del posto e sinceramente non ho capito se lo fanno perchè soffrono di solitudine o perchè vogliono darti consigli. Un vecchietto ci ha fermato e ci ha raccontato, in spagnolo ovviamente, la sua storia, di quando gli hanno rubato il portafogli e lui li ha rincorsi etc etc e tutto questo per dirci di stare attenti! CORTESE DA PARTE SUA NO? Va beh, dopo aver gironzolato per conoscere la città, abbiamo optato per riposarci un pochino e per prepararci alla movida spagnola. Devo dire che è molto interessante vedere quanto sono pacifici gli spagnoli. Rispetto a noi, non sono intolleranti se qualcuno li urta nel camminare e sono molto cordiali. A proposito, nell’ostello dove abbiamo alloggiato c’erano delle cards che ti danno diritto a delle gratuità o sconti a seconda di quella che prendi. Non so se ovunque è così, però anche negli altri Stati che ho visto ci sono e sono veramente comode. Inoltre ricordatevi di comprarvi, anche se non è molto conveniente (è meno cara la birra), tanta tanta acqua. Il caldo è soffocante.
Comunque la sera abbiamo mangiato in Playa Mayor. Hanno veramente la cultura dell’aperitivo a qualsiasi ora, il problema è che ti derubano perchè sei in piazza (ma è ovunque così). Però vi assicuro che merita, non ti senti mai a disagio.
Dopo aver tirato tardi nelle vie del centro, siamo tornati in ostello.
Il secondo e terzo giorno abbiamo visitato i parchi, le chiese, le statue (le più famose sono l’orso che mangia il corbezzolo in Playa del Sol, simbolo di Madrid, e Don Chisciotte e Sancio), il palazzo reale, la cattedrale di Almudena, giardini, il palazzo delle poste, l’arena dei toreros, insomma c’è proprio da vedere l’impossibile.
La sera del secondo giorno siamo andati a fare l’aperitivo in Calle Mayor nel famoso locale degli aperitivi alla lista (che ha un nome impronunciabile) dove trovi sul tavolo una lista di aperitivi e tu scegli tutto quello che vuoi, lo porti al banco, paghi e ritiri il tutto, dopodichè ti siedi e gustandoti il tuo aperitivo ascolti un po’ di musica dal vivo. Dopo ci siamo diretti (anche se eravamo già sazi) a mangiarci la paella e berci la sangria, finalmente! Di notte invece ci siamo diretti nel quartiere gay, chueca. Ci sono dei bei localini in tutta la piazza principale e tavolini sparsi ovunque.
Il terzo giorno, dopo aver visitato le ultime cose, abbiamo deciso di fare incetta di prosciutto crudo. C’è addirittura il Museo del Jamon, con non so quanti prosciutti appesi, e per un panino e una birra ti chiedono tipo 3,00 euro.
Nel pomeriggio abbiamo ripreso la puntualissima easyjet e… Purtroppo.. Abbiamo abbandonato la movimentata Madrid.
Se optate per una vacanza tipo la nostra, cioè partenza la mattina presto e rientro la sera tardi per un totale di 3 giorni e 2 notti, la spesa sarà veramente minima ovvero 150/160 euro (compresi i regalini).